Creato da oldboy1975 il 31/07/2006
L'estenuante ricerca dell'Individuo, in un'epoca concepita per le masse
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Post n°57 pubblicato il 09 Maggio 2010 da oldboy1975
poche cose mi danno piacere quanto rileggere quel che scrivo. eterno ed inguaribile narcisista mi specchio in me stesso e ne traggo un piacere intimo, come se il resto del mondo fosse insignificante al confronto. seriamente inconcludente nei rapporti interpersonali, questa volta m'ero impegnato a che non fosse la solita bolla di sapone. a che le parole fossero di supporto all'azione, e le notti insonni cariche d'armonia fossero il preludio a futuri piaceri terreni. la realtà, così imprevedibile, mi colse ahimè impreparato. nessun rancore, nessun rimpianto. solo consapevolezza. un passo avanti: quel che s'aveva da dirsi s'è detto. non che questo sollevi più di tanto, ma coi ricordi dei silenzi è più difficile convivere. |
Post n°56 pubblicato il 10 Novembre 2009 da oldboy1975
noi siamo, l'Universo dei Dannati. destinati al ciglio del baratro, pur vivendo in superficie. respiriamo profondità, nel futile quotidiano. noi siamo, l'Universo dei Perduti. e verranno notti insonni, d'insano torpore vestite, e non saremo in grado di distinguere la luce. noi siamo, l'Universo dei Banditi, reietti del comune sentire, lividi insulti alla bianca saccenza, viviamo d'incertezze, e ne lecchiamo, avidi, gl'umori. noi siamo, l'Universo degli Umani. |
Post n°55 pubblicato il 24 Luglio 2009 da oldboy1975
Meravigliosa descrizione dei tempi moderni. (fonte: YouTube, per gli amici Il Tubo) Là fuori è pieno di piccole iene. Si muovono, ti studiano, ti attaccano. Ma solo se conviene. E' per questo che non esco mai. Mica ci voglio avere niente a che fare. |
Post n°54 pubblicato il 23 Luglio 2009 da oldboy1975
Nelle notti d'estate le isole sembrano pianeti. Ciascuno di propria vita intriso. Mi erano così familiari quei vicoli, così lenti. Ed il tempo pareva fermarsi, per poi riprendere la corsa impazzita, alla faccia di chi ha sempre sostenuto fosse una costante! L'emozione di svoltare l'angolo senza sapere cosa vi sarà dall'altra parte. L'incoscienza nel lasciarsi andare, col "chi se ne frega" consapevole di chi certe cose le fa da troppi anni per averne timore. Quella notte, in particolare, l'aria era elettrica. Vedemmo le luci danzare, al largo. Io ero una nuvola. Niente mi avrebbe corrotto. Nemmeno i suoi occhi. Al massimo le sue labbra. |
Post n°53 pubblicato il 23 Giugno 2009 da oldboy1975
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