Creato da nami.1991 il 04/03/2013
Per chi è appasionato di Mitologia
 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

FACEBOOK

 
 

I miei Blog Amici

Citazioni nei Blog Amici: 2
 
 

 

« Mitologia Fenicia - La b...Mitologia Fenicia - Il f... »

Mitologia Fenicia - La leggenda di Europa (Capitolo 8)

Post n°39 pubblicato il 21 Marzo 2013 da nami.1991
Foto di nami.1991

Nelle figure della mitologia fenicia, nelle loro invenzioni e peregrinazioni, il genio di un popolo appare nel suo fulgore. Genio che in verità s'era già imposto a tutti i popolo dell'antichità.
Furono, i greci, infatti, a dar forma scritta alla mitologia fenicia. Non è sorprendente, considerando la differenza e persino l'ostilità dei greci verso i fenici? Fu più forte di loro. Non potevano scordare il debito nei confronti di quella civiltà.

I CAPRICCI DELLE PRINCIPESSA E DEL DIO

Europa è una principessa fenicia. Essa ha ceduto il nome al vecchio mondo.
Pochi oggi sanno che "Europa" è un'antiche parola fenicia. Ma per quale complicato gioco di prestigio le vicende di una principessa di Tiro s'intrecciarono con quelle di un continente?
In realtà, la "colpa" è di Zeus. Zeus, lo sapete, era il padre degli dei.
Perciò di tanto in tanto gli capitava di montarsi la testa e credere che tutto gli fosse permesso. Aveva sempre avuto un debole per le donne, ovviamente carine.
Per un pezzo, sedurle fu il suo passatempo preferito. Nè lasciò in merito qualcosa d'intentato.
Per stupire la bella Alcmena, si trasformò in pioggia dorata.
Ovvero in cigno, per sedurre Leda. Più anziano, i furori sbollirono.
Ma, un bel giorno, come un vecchio prurito, le smanie tornarono. Il dio capriccioso si trovava allora nella città fenicia di Tiro.
Là s'imbattè per caso in un corteo regale. La principessa Europa, figlia di re Agenore, cavalcava splendida sopra un bianco cavallo. Montava all'amazzone.
A dispetto del velo che ne copriva il viso, Zeus vide che era bella, anzi bellissima.
Giurò all'istante che l'avrebbe avuta. Il corteo procedette ancora.
L'occhio di Zeus non lo perdette di vista. Che cosa escogitare stavolta, per sedurre Europa?
Incontrarla e confessare apertamente la passione? No, Zeus stava invecchiando e rischiava d'incassare un rifiuto. Trasformarsi in cuculo, come aveva fatto con Era? C'era caso di sgolarsi senza che lei lo degnasse di uno sguardo.
Perchè allora non trasformarsi in...Zeus aveva avuto un'idea...divina! L'indomani avrebbe portato a termine la cosa.
Dopodichè avrebbe annunciato agli dei dell'Olimpo di avere una nuova donna. E se quelli gli avessero detto, come l'ultima volta:"Un'altra?, egli avrebbe ribattuto:"Questa è la volta buona!".
E se avessero replicato in coro: "Dici sempre così", avrebbe intimato cortese di badare ai casi loro. Era o non era Zeus, in fin dei conti, il re degli dei?

LA METAMORFOSI DI ZEUS

Europa soleva raccogliere le conchiglie sulla spiaggia di Tiro. Quel giorno, i compagni di gioco l'attendevano sul bordo della battiglia.
Anzicheè raggiungerli, Europa volle deviare per il bosco. Il profumo di fiori selvatici l'attraeva in quel luogo.
Si mise a raccogliere giacinti e fiordalisi, le sorrideva l'idea di comporre uno splendido mazzolino. D'un tratto, al margine del bosco, vide un toro più bianco della neve.
La bellezza dell'animale la ammaliò. Tutto invitava ad avvicinarlo.
A dispetto della paura, Europa fece così. Quando fu vicinissima, ne ammirò le corna.
Somigliavano a falci di luna nuova. L'animale muggì con tale dolcezza che Europa gli si fece più vicina e posò la mano sul petto immacolato.
Le membra del toro tremavano tutte. Non poteva certo essere cattivo! Europa prese allora qualche fiore del mazzolino e gli infilò al collo  un piccola ghirlanda.
Povera principessa! Se avesse saputo che Zeus in personsa s'era trasformato così per attrarla a sé...

IL RATTO DI EUROPA

Nell'illusione del gioco, Europa si lasciò prendere in groppa dall'animale. Un passo dopo l'altro, il toro la condusse fuori del boschetto.
Le acque erano ormai vicine. Scorgendo il lontananza i compagni, Europa vece ampi cenni con il fazzoletto.
Troppo tardi, ahimè! Il toro spiegò due bianche ali e trasse con sè Europa in mezzo al mare.
Terrorizzata, lei si afferrò alle corna e gli si strinse addosso. Il cuore le picchiava nel petto. Che cosa aveva fatto? Che le sarebbe toccato? Vide in un lampo re Agenone, suo padre, ammutolito dal dolore, sul trono; vide il fratello Cadmo, disperato, cercarla ovunque...La principessa Di tiro non rivedrà più il suolo natale!

Fine Capitolo Otto

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

s.capocasamberteleoamodio1940SadoNoirnami.1991paolbizzcorseixstufissimoassaituttofare8010e.elenasilvestrinthe_namelesssalvi.mardep.ctuttoricariche
 

Ultimi commenti

Ti ringrazio ^-^
Inviato da: nami.1991
il 02/02/2019 alle 13:42
 
Tranquillo non devi scusarti ^-^
Inviato da: nami.1991
il 04/04/2013 alle 10:33
 
Mi sa che, più che indelicato, sono stato totalmente fesso:...
Inviato da: valerio.sampieri
il 16/03/2013 alle 22:54
 
Scusami se sono indelicato, ma quella Claudie Helft, dove...
Inviato da: valerio.sampieri
il 16/03/2013 alle 21:45
 
ciao nami..è proprio carino il tuo blog..:) Uli
Inviato da: modulo50
il 11/03/2013 alle 22:25
 
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963