Un blog creato da barbaramente il 03/02/2008

Pensieri nel vento

...chissà dove vorrà portarli

 
 
 
 
 
 

 

 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

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La felicità pensavo deve essere proprio quel momento in cui...
Inviato da: cassetta2
il 31/10/2020 alle 12:08
 
forse non lo pensavi abba stanza
Inviato da: umbredemuri
il 16/12/2019 alle 11:53
 
avevo dimenticato com'è scrivere a 4 mani inebriante
Inviato da: umbredemuri
il 04/11/2019 alle 17:03
 
vendorico dipersio!
Inviato da: umbredemuri
il 28/10/2019 alle 17:54
 
certamente, io valgo doppio
Inviato da: umbredemuri
il 28/10/2019 alle 17:45
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Post n°111 pubblicato il 15 Dicembre 2019 da barbaramente

Pensavo fossi l'altro lato del foglio,
antico, impresso d'inchiostro intinto e poi pesantemente spalmato in calligrafie segrete,
di quelle che assumono forme, sembianze, prima che lettere e concetti,
 vorticanti libere in dissestate danze,
 ponderate e claudicanti di sentimenti e di giustizie ignote.


Ti pensavo intriso di quell'aria muta della notte, respirando stelle,
  maledicendo ad occhi chiusi un destino che confonde,
 musica, acqua, vino, fuoco ti pensavo, 
candela profumata, dolce spezia che trascende il senso per trasalire verso inesplorati versi da scoprire,
insieme? Ma quando mai!

Ti pensavo ... tutto qui.


 
 
 

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Post n°110 pubblicato il 18 Novembre 2019 da barbaramente

Pregni di gentilezza intrinseca silenzi timidi  narrano  più d'ogni sproloquio impavido,
e nell'immobilismo di un celato palpito donano più d'ogni capiente mano,
 impercepibili se non da chi ne ha condiviso il peso,
tali meritano di restare, irraccontati, immacolati, immortalati nella purezza che li ha concepiti.

 
 
 

!!!

Post n°108 pubblicato il 09 Novembre 2019 da barbaramente

Barbelo non intendeva sbagliare, disubbidire, ne tanto meno peccare di presunzione;
ella ha inventato il pensiero, inequivocabilmente giusto;
ella ha inventato la condivisione del pensiero, inequivocabilmente giusta.
Così tante altre cose, rese da lei conoscibili ai molti perché così era giusto,
altruista, generoso, buono, impeccabile,
con piena approvazione dell'Uno che un tempo la amava.
Ma la sostanza non è il fulcro, 
il fulcro è che Barbelo ha inventato, dal nulla, ciò di cui tutti godono.
Barbelo ha inventato l'amore,
e ha ritenuto che non dovesse conoscere catene, 
come il pensiero e la longevità della condivisione dello stesso;
ma è stata perciò punita e ripudiata nell'abisso.
.
.
.

 
 
 

...

Post n°107 pubblicato il 06 Novembre 2019 da barbaramente
Foto di barbaramente

Me ne rimango qui rattrappita in un angolo col cuore in tumulto,
dentro la testa miliardi di note e colori e profumi e delicatezze impalpabili,
percepibili solo attraverso finestre remote.
Son già trascorsi svariati minuti dall'ultimo ciak,
ho perso la cognizione del tempo, della misura, di me,
dovrei svestire i panni del ruolo che ho appena interpretato e rimettere i miei,
a quest'ora il protagonista sarà già a casa e Notredame ha già spento le luci.

 
 
 

Pagliaccio

Post n°105 pubblicato il 05 Novembre 2019 da barbaramente

C'era una volta una bimba di nome Anonima che teneva sul comodino un libro, una raccolta di fiabe.
Tutte le sere prima di addormentarsi lo sfogliava, leggendo ora l'una ora l'altra storia.
C'erano storie di draghi e di cavalieri impavidi, di leoni e di conigli, di gioielli e di conchiglie, di fiamme e di piogge, ma le fiabe preferite 
di Anonima erano due, scritte su pagine confinanti, una a sinistra e l'altra a destra, perciò la bimba teneva sovente il libro 
aperto tra quelle due pagine.

Quella a sinistra era la storia di un Pagliaccio che lavorava in un circo, quella a destra era la storia di un' Allocca che credeva alle favole.
Ciò che la bimba ignorava e come lei la più parte delle persone reali, è che all'interno di quelle pagine, oltre che raccontare la storia,
quei personaggi vivevano di vita propria; talvolta stanchi di raccontarsi sempre allo stesso modo volevano vivere storie diverse,
scambiarsi i ruoli, saltare da una pagina all'altra, provare l'ebbrezza di stare in copertina. 

Quando il libro era aperto talvolta si chiamavano: "Alloooccaaa" e lei rispondeva "Pagliaaaccioooo",
e lui "Che faiiii?" E lei "Mi annoooiooo".
Quando il libro veniva chiuso i loro nomi talvolta si sfioravano, ma per come erano stati scritti non si accavallavano mai, avevano più volte tentato 
di invertire parole, manometterle, ometterle ma niente, per quanto vivi non potevano cambiare la stampa.

Così un bel giorno Pagliaccio disse ad Allocca "Basta, son stufo di stare qui, voglio uscire dal libro, vedere il mondo, vieni con me?"

Lei è indecisa, ci pensa un po su, quella proposta è molto allettante, ma uscire dal libro è severamente vietato alle fiabe che hanno buonsenso.
Cosa succederebbe al mondo se i draghi cominciassero a volare nel cielo, i cavalieri a decapitare teste, i leoni a sbranare e le fiamme, venendo fuori 
dal camino in cui ardono, brucerebbero tutto, e le piogge inonderebbero le città, e Anonima? Che cosa leggerebbe se i suoi personaggi preferiti 
andassero via dal libro?

"Vai pure" disse quindi a Pagliaccio "Questa lacrima asciutta sarà il mio ultimo dono per te."

 
 
 
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Come se più non sapessi giocare 

al gioco che m'hai insegnato.

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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