ROMANIA IL MIO PAESE
COME UN VIAGGIO DA IERI AD OGGI... STORIA TRA FANTASTICO E REALTA'
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TVB Ale...
grazie a te!!!...semplicemente perché ci sei
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LilyAngel
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Post n°6 pubblicato il 17 Febbraio 2010 da karolina_bees
Dopo la morte del grande re Burebista, la Dacia si frantumò in cinque piccoli stati. Questa situazione continuò fino a quando Diurpaneo, (zio di Decebal) riunì di nuovo i daci attorno alla città di Sarmizegetusa Regia (oggi nella regione di Hunedoara), che divenne la capitale del nuovo regno. Inoltre, questo sovrano riorganizzò l'esercito dacico, istruendolo alla maniera romana. Nell'85 le sue armate devastarono la provincia romana della Mesia, che si trovava a sud del fiume Danubio, scontrandosi e sconfiggendo il governatore romano Caio Oppio Sabino (Sarmizegetusa)
(statua di Decebal, alta circa 40m, scolpita nella rocca della montagna) imperatore Domiziano si recò sul Danubio, insieme al suo prefetto del pretorio Cornelio Fusco, che respinse i nemici oltre il fiume e penetrò nella Dacia. Ma cadde in un’imboscata e subì una pesante sconfitta (86). Dopo la vittoria, Diurpaneo lasciò il trono al nipote Decebalo (il cui nome significa "il potente", "forte come dieci [uomini]"). Domiziano stipulò la pace con Decebalo, che non solo mantenne tutte le sue terre, ma ottenne anche una specie di sussidio in denaro, accettando però in cambio di diventare "re-cliente" dei romani. Lo storico romano Cassio Dione descrive Decebalo come un abilissimo capo militare, esperto d'imboscate e maestro di scontri campali, astuto e pericoloso. Ed è proprio così che viene rappresentato sulla Colonna di Traiano, in cui è fisicamente raffigurato come un uomo di statura media, con folta barba che si congiunge coi baffi e capelli corti. Gli zigomi sono pronunciati e il naso ha larghe narici. La bocca grande e le labbra carnose: Le sopracciglia sono folte, arcuate e ben marcate. Lo sguardo è intenso, di forza straordinaria. ..poi parleremo di Decebal e Traiano.. |
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