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Il lavoro secondo Renzi

Post n°583 pubblicato il 02 Settembre 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Mille giorni così non so quale paese sarebbe capace di reggerli, forse solo il nostro abituato dal ventennio Berlusconiano a farsi prendere in giro.

Siamo all’ennesima presentazione dell’ennesimo programma del venditore di pentole usate, slide e slogan che accompagnano la marea di cavolate dette e i dati di un fallimento che non ha pari in Europa e nella storia recente e passata italica. Ma l’astro nascente del partito morente, il PD, non ha freni ed ora immagina, per il lavoro, un altro grande botto, come quello che il paese sta facendo grazie a lui. Modello tedesco per le aziende italiane, contratti di pochi giorni pagati un euro e 50 all’ora (ben 50 centesimi al di sopra di quello che prendono i cinesi chiusi negli scantinati), per creare quei milioni di posti di lavoro che già Berlusconi prometteva ai suoi esordi.

Rilanciare l’occupazione su quella lama affilata della competitività che ci rende più cari dei cinesi, dei polacchi, degli albanesi, che hanno classi politiche molto meno retribuite della nostra ed una corruzione che non riesce a raggiungere le vette del nostro marcio sistema (ma questi sono dettagli…o effetti collaterali), affinché nel mondo del lavoro nostrano trovino posto i nostri giovani…chiariamo i nostri di chi…quelli degli operai, degli impiegati, dei disoccupati, di tutti quelli che non fanno parte del magna magna italico, perché i loro figli viaggiano a stipendi da favola già da quando sono in fasce !

Sorprende che il governo, il cui ministro del lavoro è un certo Poletti, legato a doppio filo con le cooperative “rosse” (ma di vergogna) italiane non abbia suggerito di nazionalizzare il “modello” coop, cioè chiedere a chi vuol lavorare un contributo per il “piacere” che gli viene reso, per quella dignità che solo il lavoro ti da, a prescindere da quanto prendi e da quanti calci nel sedere ti danno.

Per la competitività, quella parolina magica che ha fatto pappare gente come Ichino per anni, gente che ruba il proprio stipendio immaginando un mondo di schiavi e di “grandi professoroni”, i primi non retribuiti i secondi nell’harem dei loro privilegi, sarebbe “fantastico” essere disposti, almeno per i prossimi mille giorni, a pagare per lavorare…così il paese ripartirà…nella menzogna e nella vergogna…passo dopo passo.

 
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