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« La rivoluzione nel cuoreNelle mani delle banche »

Un quadro desolante

Post n°688 pubblicato il 10 Marzo 2015 da ilpasquino.controinf
Foto di ilpasquino.controinf

Dopo aver salutato, accompagnati dai tweet di Renzi, il primo articolo della Costituzione italiana ora ci accingiamo, tra il giubilo dei soliti, a cancellare anche la sovranità popolare, il diritto a decidere chi ci rappresenta, demandando tutto, definitivamente, a quegli organi privati sovrannazionali che dettano i programmi dei premier farlocchi, come il nostro.

La produzione, appena pochi giorni dopo le “volte buone” del fiorentino premier per caso, torna a crollare, meno 0,7% su Dicembre, meno 2,2% sull’anno solare…alla faccia della ripresa e delle centinaia di migliaia di posti in più che dovrebbero crearsi per non produrre nulla…visto che il mercato interno è totalmente fermo, se non in calo totale.

Viviamo di luci e lucette che tg prezzolati e ministri fumati vedono, a sprazzi alterni, materializzarsi fuori a tunnel di altrettanta dubbia percezione, mentre si vota, in quelle aule che sono la barzelletta di un parlamento, la farsa della serietà, l’ingiuria della verità, riforme che tutto toccano, tranne che la loro corruzione, i loro stipendi, i loro vitalizi…ci manca solo il disegno per farci capire, compiutamente, che si fanno i fatti loro alla grande !!!

Poi ci sarebbero le opposizioni…quelle dure, che prendono ad insulti tutti, e quelle morbide, critiche, ma non tanto, contrarie, ma non troppo, divise, ma unite, ribelli, ma frenate dallo spirito di partito (che sarebbe il caso spiegare quale sarebbe), che votano contro, votano a favore opponendosi, si alzano e se ne vanno non dando il loro contributo (????) alla votazione…

Tutti gridano all’attentato alla Costituzione, al ruolo fondamentale del parlamento, all’arroganza del governo, ma tutti, proprio tutti, rimangono attaccati alle loro poltrone, non le lasciano neanche sotto tortura, difronte a quell’attacco indecente che viene fatto giornalmente alla nostra democrazia, della quale sanno solo parlare, ma non sanno viverla, pagati come sono.

Poi ci sono i transfughi dalle mille giacchette, quelli che “per senso di responsabilità”, “per salvare il paese”, “per dare un contributo fondamentale”, “per far virare a sinistra le scelte governative”, “per farle virare a destra” giustificano ogni loro atto, ogni loro capriola…tanto, nel nostro paese, competenza, serietà e coerenza sono “offese” che i nostri politici preferiscono non sentirsi rivolgere.

Ora tocca alla scuola, alla Sanità ci stanno già pensando le varie regioni d’Italia. Anche qui vedremo i vari distinguo, sorbiremo le varie comparsate televisive dei rivoluzionari di turno che grideranno al golpe, che chiameranno la gente in piazza o a qualche raccolta di firme (e di fondi), tutti perennemente assiepati sugli scranni, nessuno intenzionato a dimostrare quanto sia incostituzionale ed antidemocratico ciò che sta accadendo, nessuno che abbia il coraggio di fare quello che un politico serio farebbe…dimettersi, lasciare il parlamento, rinunciare al lauto stipendio e dimostrare con i fatti che ciò che è desolante ed opprimente non può essere cambiato dove viene prodotto…

 
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