Il Pasquino

Se fino a ieri coltivavamo qualche dubbio sulla servitù dei media italiani, ora il vento del “riassetto” della stampa italica ne dirada ogni residua nebbia.

Stampa, Repubblica e Secolo XIX, assieme ad una infinita “multivarietà” di testate locali, si fondono in un solo gruppo; il Corriere della sera, spolpato dalla famiglia Agnelli, con la svendita della sede principale e con investimenti che gravano nel passivo del bilancio, batte le ore di un netto ridimensionamento, già “raccolto” dalle borse.

La fusione, nella quale è interessato anche l’ Espresso, prevede, con molta probabilità, un ridimensionamento degli organici, che i sindacati già paventano, ed una sicura, anche se non palesata, “uniformità di valutazioni” su ogni singolo fatto italico, a partire dai “grandi” progetti Fiat, per finire a quelli del governo amico di Marchionne.

Quello che in Turchia il governo Erdogan ha imposto con la forza, qui in Italia diviene realtà grazie, soprattutto,  ai capitali, in gran parte rubati alla collettività, di quella famiglia Agnelli che da decenni  condiziona la vita economica del paese e ne controlla, sino a ieri, parte dell‘informazione…da domani quasi tutta.

Slides, cinguettii, prime pagine, opinionisti, uffici di statistica, tg accondiscendenti da “Porta a porta” spargeranno “il verbo” di chi comanda, senza che nessun “Ferruccio De Bortoli” possa rompere le uova nel paniere, senza che nessun “Fatto quotidiano” sia considerato realtà.

La realtà diviene la creazione di una disinformazione sempre più serva sotto il totale dominio dei gruppi di potere del paese, in completo accordo con la politica corrotta…la media chiarezza di chi non ha nessuna chiarezza.