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Messaggi del 13/12/2014

 

Mostri in giacca e cravatta

Post n°637 pubblicato il 13 Dicembre 2014 da ilpasquino.controinf
 
Foto di ilpasquino.controinf

Un eccesso di tumori è stato registrato, nei bambini al primo anno di vita, in ben 55 Comuni delle province di Napoli e Caserta, lo afferma uno studio epidemiologico condotto dall’Istituto Superiore della Sanità al quale vanno aggiunti i dati drammatici dei bambini, delle mamme, dei padri, dei nonni morti per tumore nel “triangolo della morte”, definizione data alle terre contaminate da esperti americani.

La strage continua senza che nulla sia stato ancora fatto, ed il fiume di parole, dei governi precedenti e del governo Renzi, offende la memoria dei nostri morti, le sofferenze di intere famiglie e di intere popolazioni.

Le bonifiche, che sarebbero dovute partire, sono rimaste sulla carta. Assegnazioni ad aziende indagate o colluse con la camorra, da parte della Sogesid, società del Ministero dell’ambiente, hanno costretto le procure a bloccare tutto. Nell’ affare bonifica dei territori compaiono anche aziende riconducibili a Carminati, come è ben specificato nell’inchiesta condotta dall’Espresso.

L’esercito utile a bloccare i roghi tossici, che continuano indisturbati, non si è mai visto…si continuano solo a vedere le lacrime, le bare.

Renzi come gli altri, bugiardo e complice come chi l’ha preceduto, come il presidente Napolitano che ha taciuto, come il ministro Lorenzin che ha addossato allo “stile di vita” dei campani l’aumento esponenziale delle malattie tumorali, senza neanche chiedersi come mai, tra le vittime, ci fossero bambini di pochi anni.

Già bambini, i nostri figli, i figli della nostra terra, dei nostri sacrifici, del nostro lavoro, come Loris, come Yara…altrettanto giovani, altrettanto degni di avere il diritto di vivere la propria vita, di godere delle gioie che gli sono state negate da chi ha sotterrato veleni per guadagnare, da chi ha inviato le proprie merci contaminate per risparmiare, da chi ha taciuto e ancora non si pente e non si dimette, da chi ancora non fa niente…e straparla di leggi contro la corruzione, mentre aziende corrotte e sotto inchiesta ricevono gli appalti pubblici, perché la legge non prevede nulla, oltre il certificato anti mafia, e i controllori o non controllano o sono corrotti.

Ed i nostri figli muoiono, i nostri padri, le nostre madri muoiono, noi moriamo soffocati dal nostro silenzio, offesi dalle bugie di mostri in giacca e cravatta, seduti negli scranni delle istituzioni, che nulla fanno se non riempire il vuoto dei loro atti con il massacro della verità e dei fatti.

Mostri che non hanno una folla urlante ad attenderli sotto casa, non hanno telecamere e giornalisti che ne scandagliano la vita, che ne intervistano i parenti, che li sbattono in prima pagina, che li presentano al pubblico ludibrio per le loro indegne e pesanti responsabilità.

L’omicidio in giacca e cravatta, commesso seduto dietro ad una scrivania, senza muovere un dito o profferir parola, riempendosi solo il portafoglio non rispettando né la vita della gente né le responsabilità per cui vieni pagato, non fa impressione, non crea tumulti, non indigna, non fa rabbia al popolo italiano…pronto ad attendere la mamma di Loris fuori le caserme per offenderla e minacciarla di morte, silente quando bambini della stessa età di Loris vengono uccisi da chi sembra avere acquisito il potere di vita e di morte di una intera nazione.

Un popolo che non è capace di difendere la vita dei propri figli, dei propri genitori, il proprio diritto alla salute, che accetta la cancellazione del proprio passato e del proprio futuro senza reagire, senza urlare, senza assediare quelle stanze dalle quali tutto parte e si dipana, senza urlare la propria rabbia per le lacrime versate, per le vite spezzate, per un dolore che non può avere i confini di una casa o di una sola famiglia…è un popolo morto…che forse merita sia Renzi che Napolitano.

 
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