Il Pasquino

“E’ Natale e siamo tutti più buoni”, dice con piglio duro il Civati oppositore estremo, sino al sacrificio della sua ondivaga coerenza, alla fine dell’ennesimo show del suo premier, tal Renzi di Firenze, eletto alle primarie del PD, mai dagli italiani, ma da Rom e tessere false.

Quei duri che non mollano, ma votano tutte le fiducie, quasi una a settimana, in un rispetto della discussione parlamentare e delle diverse opinioni che fa arrossire i plebisciti fascisti, incollati a privilegi e poltrone da un attack ancora non scoperto dalla ricerca internazionale, lanciano i loro severi e fermi moniti: “Non si fa così…però” (Fassina).

La resa dei tonti, all’interno del PD, richiama alla memoria l’antica cultura italica, le sue radici, quelle dalle quale il Renzi prende spunto per lanciarla, buttarla, nell’Europa…il gioco dello schiaffo del soldato !

Il popolo prende il ceffone…e tutti loro lì a girare il ditino e a vedere se si riesce ad indovinare chi è Stato.

Ma l’acerrima disfida non ferma le “grandi” opere del governo nostrano. Indomito ed eroico il fiorentino non cede il passo dopo passo, e….annunciazione, annunciazione !...comunica al popolo dello stivale, triste per essere rimasto in mutande per le tasse da lui ulteriormente aumentate, dalla figura di c… fatta in tutto il mondo per mafia capitale, per un debito pubblico che continua a salire vertiginosamente, per aver fornito milioni di litri di carburante ad una nave affondata da tempo, la candidatura dell’Italia ai giochi olimpici del 2024: “Annuncio vobis nuovo magna magna”  !

Per ora si forma una bella commissione, pagata dai cittadini, per presentare il progetto, poi si gironzola un po’ di qua ed un po’ di là sempre a spese dei soliti fessi, per presentare a tutto lo scibile umano le “grandi gesta” del nuovo governo, riassunte nella cancellazione dei diritti dei più poveri, una parte dei quali servirà a costruire stadi e siti olimpici a costi zero per i papponi, e, a questo punto, dopo che le panze saranno ben piene, ben poco sarà importante se l’evento sarà affidato o meno all’ Italia…la pappa l’è fatta !

Del resto il nostro capo del governo, condannato in primo grado dalla Corte dei Conti per un danno ai conti pubblici di due milioni di euro (quasi 4 miliardi delle vecchie lire), in fatto di sprechi non si spreca.

Non per nulla ai tavoli delle sue cene da mille euro ospitava i membri della nouvelle mafia capitolina, beneficiando, molto probabilmente, anche dei loro generosi contributi.

La “crescita” del paese è l’unica priorità dell’ invincibile armata renziana. Come cavalieri della tavola rotonda, imbandita, gli eroi del nostro millennio scavano il solco con il passato: “il dado è tratto…ora butta la pasta!”