Il Pasquino

Non si fermano i cittadini della città campana contro lo stupro continuo della loro terra e delle loro vite.

Dopo decine di manifestazioni e denunce, scontri con la polizia e appelli, stamane, a Napoli, in via Toledo, hanno inscenato un flash event. Alle spalle uno striscione con su scritto : “Gli inceneritori sono inutili ed altamente tossici i bambini ne pagano il prezzo più alto”, ragazze vestite di nero, davanti, con un bambolotto in braccio. Centinaia di volantini distribuiti alla gente che si fermava condividendo le preoccupazioni di quella parte della Campania completamente abbandonata dal governo nazionale e dalle istituzioni locali, nel cui territorio si contano, a decine, le discariche abusive e quelle “regolari”, piene di rifiuti tossici.

Gli inceneritori uccidono e lo dicono chiaramente quegli studi scientifici che, a differenza delle statistiche di cui si bea il governo Renzi, responsabile di una legge di stabilità che prevede un ulteriore inquinamento del territorio e si aggrappa a dati sistematicamente smentiti dalla realtà, basano le loro percentuali  sui fatti, sulla realtà…e quanto accade ci riporta un aumento del 31,4% del sarcoma dei tessuti molli, di un 37% di cancro al fegato, di un 5% del cancro al colon retto per chi abita vicino a questi mostri gestiti da quelle multinazionali, o da quei privati, che lucrano sulla pelle della gente.

Le emissioni producono ceneri altamente tossiche, acqua e fanghi inquinati, e, soprattutto, nanoparticelle di sostanze nocive non facilmente monitorabili, ma altamente tossiche per l’uomo, che colpiscono soprattutto i bambini, attraverso il latte materno e anche prima di venire al mondo, acquisendo ciò che la madre respira e mangia.

L’aumento, quasi del doppio, del cancro infantile è stato accertato per quelle famiglie che vivono nel raggio di 5 Km dagli impianti, così come la presenza di sostanze nocive nelle urine dei bimbi e il gran numero di malformazioni registrate alla nascita.

Un omicidio vero e proprio di intere comunità nel quale la camorra, in questo caso, non c’entra, ma entrano, appieno, gli interessi di quelle multinazionali e di quelle lobby che, di fatto, indirizzano le scelte di quella politica che mangia prima sui cittadini, togliendogli anche il respiro e il territorio, e poi impone scelte di ulteriore devastazione ed inquinamento.

Da Giugliano un appello, un invito a difendere la nostra vita, quella dei nostri figli, ad imporre quel diverso smaltimento dei rifiuti, fatto di riciclaggio e di riuso, di minori consumi e di risorse naturali, per un ambiente a misura di uomo, ma soprattutto di bambino, per quel futuro al quale abbiamo diritto, ma che quelli della “volta buona” vogliono strapparci.