TERZO CAPITOLO

Post n°5 pubblicato il 08 Maggio 2006 da Muse_Narratrici

Nel frattempo a palazzo Sasette guardava fuori dalla finestra con aria triste aspettando il principe.

“Sistemati quei capelli, disgraziata!” esclamò la bambola di porcellana che stava adagiata sul letto.

Sasette le tirò addosso un morbido cuscino di seta per zittirla e poi sospirò rassegnata e tornò a scrutare l’orizzonte piena di speranza.

“Cosa stai guardando!Torna qui e levami questo cuscino dalla faccia…non penserai che mi zittisca per così poco!”.

Ma la ragazza continuava a guardare fuori e aveva lo sguardo perso nel vuoto poi però esclamò:

“Uffa!Piantala di stressarmi!Cosa vuoi che mi importi di avere i capelli sistemati se sono costretta a rimanere qui da sola?” la bambola guardò la ragazza stupefatta “Ma come…ci sono io!” Sasette la guardò alzando le sopracciglia e poi rivolse di nuovo lo sguardo altrove,ma forse non era il caso;infatti proprio in quel momento vide arrivare da lontano una donna accompagnata da un grosso gatto annoiato e da un corvo che si era accomodato sulla sua spalla.

“Aaaaaaargh!!!!!! È LA STREGA TACCHINA!!!MADRINAAAAAAAAAAA!!!”Urlò disperatamente la bella Sasette e subito con il consueto sbuffo di fumo rosa apparve Yayette.

“Uffa, ma in quanti mi cercano oggi!Che c’è Sasette? Sbrigati che devo andare dalla capa.” disse la fatina leggermente spazientita e Sasette indicò fuori dalla finestra la grassa strega che si avvicinava. Yayette rivolse gli occhi al cielo esasperata, dopodichè planò fuori dalla finestra atterrando con uno svolazzo di pizzi e fiocchetti del frivolissimo vestito assegnatole dalla fata capa. Allargò le gambe e si mise le mani sui fianchi assumendo una posa da “cattiva” prima di iniziare ad urlare:

 “TUUU!!!BRUTTA TACCHINA GRASSA,SE NON TE NE VAI IMMEDIATAMENTE PROVVEDERò PERSONALMENTE A FARTI SERVIRE RIPIENA IL GIORNO DEL RINGRAZIAMENTO”. La strega, che non se l’aspettava, rimase per un secondo interdetta prima di dire:

“Ma Patatina!Non stavo facendo niente di male”

 “VATTENE” ribadì Yayette ponendo fine alla spiacevole conversazione.

 La Tacchina si smaterializzò e Yayette rivolse un cenno di trionfo verso la finestra di Sasette, dopodichè raggiunse Lalette dalla capa.

CIAO RAGASSUOLI, COME PROMESSO ECCO A VOI IL TERZO CAPITOLO!              Non ci commentate più? Mi raccomando scrivete scrivete scrivete e scrivete tt i vostri commentini e i vostri pensieri!!!

CON AFFETTO, LE VOSTRE MUSE NARRATRICI

 
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Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 01 Maggio 2006 da Muse_Narratrici

“Lalette!!!!” urlò felice Yayette dopo aver riconosciuto l’amica d’infanzia e correndo ad abbracciarla

“Yayette!!!” cinguettò lei in rimando aprendo le braccia per salutarla.

Dopo questo breve attimo di sentimentalismo fratesco, le due creature si ricomposero ed iniziarono a prendere accordi confabulando. Gigì le guardava spaesato non riuscendo a comprendere, con la sua mentalità umana maschile e quindi retrograda, i complessi piani che le due stavano elaborando per lui. Infine Lalette degnò il suo protetto di un riassunto semplificato della situazione. “Bene, caro Gigì, noi riteniamo che tu possa essere il principe azzurro di Sasette, te la ricordi, no? Quella bambina tanto graziosa che è stata rapita dalla strega Smangiucchiona e rinchiusa nella torre. Ma non ne siamo certe, infatti dobbiamo andare a parlare con la capa.”

Detto questo scomparve come era venuta, in uno sbuffo azzurro. Yayette salutò l’umano con un gesto aggraziato della mano e scomparve in una nuvoletta rosa. Gigì rimasto solo si grattò la testa perplesso e poi si diresse verso la falegnameria del padre per raccontare la vicenda a suo fratello Andres.

 “ Andres, Andres…è successa una cosa incredibile! Yayette in persona è venuta al mio cospetto ad interpellare la mia fata madrina!”. Andres che era intento a rimirare la sua immagine riflessa su una lastra d’acciaio, alzò il sopracciglio con fare canzonatorio ed allargò la bocca in un sorriso ebete.

“ Ah, ah, ah! E da quando in qua credi ancora alle favole per bambini? Nonostante io sia un anno più piccolo di te dimostro molta più maturità, e credimi, un giorno nostro padre se ne accorgerà! Chi di noi passa il tempo a fantasticare su creature inesistenti? E chi invece bada a cose molto più pratiche?”

“Se per pratiche intendi guardarti allo specchio…allora!” e detto questo Gigì se ne uscì indispettito, sbattendosi dietro la porta. Subito il giovane fu raggiunto dalla sua cara amica Martusss: la pastorella che portava sottobraccio un agnellino.

 “Ho sentito tutto e ti credo” gli disse sorridendo e dandogli una gran pacca sulla spalla

 “Grazie, Martusss, come farei senza di te?” rispose lui leggermente risollevato.

 ECCO A VOI IL SECONDO CAPITOLO!!! Forse è un pò corto, però non disperate, per chi seguisse la nostra storia annuncio che il prossimo sarà pubblicato molto presto

UN BACIO ENORME DALLE VOSTRE MUSE!

 
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Post N° 3

Post n°3 pubblicato il 25 Aprile 2006 da Muse_Narratrici

Fiaba Burattesca

 

C’era una volta una principessa bellissima che si chiamava Sasette e viveva relegata nella torre più alta e remota del grande palazzo in cima ad una impervia montagna. Sasette era stata rinchiusa lì dalla cattiva strega Smangiucchiona e il castello era sorvegliato da una demonessa chiamata Clatessa che in realtà non era cattiva, ma Smangiucchiona possedeva la sua anima e perciò poteva farle fare qualsiasi cosa lei desiderasse.

 Sasette aveva una fata custode molto bella e aggraziata, conosciuta in tutto il regno per la sua bontà e finezza, il suo nome era Yayette. Yayette consolava la principessa e le portava notizie del mondo a cui lei era stata sottratta.

Un bel giorno la fata, svolazzando gaiamente sopra la pittoresca cittadina di Vetus Urbs, scorse un giovane di portamento nobile e dall’aria fiera. Subito lo raggiunse in terra e lui si prostrò ai suoi piedi davanti alla sua incommensurabile bellezza.

“Alzati, o mortale, sono giunta al tuo cospetto per porti una domanda”

 “Ma certo, o divina”

 “Qual è il tuo nome e da quale famiglia provieni?”

 “Il mio nome è Gigì e vengo da una nobile famiglia decaduta”

Yayette intraprese una non molto femminile danza di trionfo, urlando

“MA VIENI, MA SI, CHI è LA MEJO DEL REAME!”.

Poi dopo essersi ripresa si rassettò l’abitino e compostamente si rivolse al bel giovane “Ehm ehm…potrei parlare con la tua fata madrina, che sicuramente avrai,no?”

“ Oh, ma certamente! Aspetti un attimo….MADRINAAAAAAAA!(leggere come Jean Claude in Mai Dire lunedì)”

Immediatamente, con un grazioso sbuffo di fumo azzurino, sbucò fuori la fatina Lalette, anche lei piuttosto nota in quanto a bellezza e potenza.

Allora che ne pensate?

 Diciamo che è molto "fiabesco" ma cmq è divertente...non vi preoccupate, pubblicheremo tra breve il secondo capitolo!

UN CIAAAAAAO A TT!!!

 
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PROEMIO

Post n°2 pubblicato il 21 Aprile 2006 da Muse_Narratrici

Narratemi o Muse

Della bella Sasette la sventura

La strega in una torre la chiuse

Per essere la regina futura

La malvagia era invidiosa del suo regno

Dove tutto di un re era degno

Ma Sasette aveva una madrina

Che di lei era molto amica

Essa era una fatina

Ma non poteva nulla contro la sua nemica

Per questo la principessa soffriva

Ed in cima alla torre deperiva

Ma un bel giorno la sua madrina

Sorvolando una piccola cittadina

Scorse un nobile principe

E lo riconobbe come il salvatore

Che dopo molte avventure

Avrebbe liberato Sasette dalla sua torre.

Bene, ecco qui il proemio...non è proprio al livello dell'iliade, ma è il nostro massimo, presto arriverà il seguito!

 
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Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 21 Aprile 2006 da Muse_Narratrici

Benvenuti in questo blog, presto inseriremo il primo pezzo della nostra bellissima storia....
Una storia d'amore d'avventura, di fate, streghe, cecclopi e bellissime ammaliatrici con cervelli da gallina...

speriamo che sarà di vostro gradimento, nel frattempo vi salutiamo con un bacio!

Le due Muse narratrici (ovvero Yayette e Sasette)

 
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