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Messaggi del 14/05/2024

Miti e mitologie.

Post n°3185 pubblicato il 14 Maggio 2024 da fedechiara
 

Miti ed anti miti. 14 maggio 2022
Scegliete il mito che più vi piace: Leonida alle Termopili, i Mirmidoni di Achille, Alessandro e i suoi veterani delle mitiche falangi e le lunghe sarisse a far da micidiali porcospini semoventi, ma è sempre della forza che si parla, il mito della forza bruta che si impone e determina gli accadimenti a seguire.
Ed io sto con i più valorosi Teucri che si batterono come leoni contro i Danai invasori - che vinsero col trucco degli dei/e schierati a favore e la furbizia ultima del Cavallo.
Ed è una vigliaccata bellica dell'autore del mitico Poema l'avere messo in campo uno che lo dicevano Immortale a prescindere dai colpi di spada o di lancia messi a segno dall'avversario - e solo una freccia finalmente conficcata nel tallone, ben guidata da Apollo, ce lo tolse dai piedi e lo disse umano vagante nell'Ade.
Ma al mito della forza e della guerra si giustappone l'altro mito, bistrattato e desueto: il mito delle 'buone ragioni'. Dell'una e dell'altra parte in conflitto. Si combatte e si mette in gioco la vita per la patria o per la libertà o perché 'Dio/Allah lo vuole' e 'In hoc signo vinces', come volle il Costantino della leggenda.
Ed è tutta da dimostrare la buona ragione degli Ucraini che dell'acciaieria Azovstahl ne hanno fatto la loro Termopili, perché quel battaglione mitizzato dall'Occidente (colpevole di omertà e noncuranza mediatica al tempo della vigliacca guerra del Donbass - durata ben otto anni di massacri e vittime civili inermi) prima di venire inquadrato sotto le insegne dell'esercito ucraino si comportò come le 'squadracce della morte' di ogni tempo e luogo e ben si è meritato l'aggettivo di 'nazista' di cui alla 'denazificazione' bellica di Putin.
Tutto ciò considerato l'uscita di scena di quei valorosi combattenti (lo sono stati? Che ci facevano lì sotto armati fino ai denti? Davvero nascondevano l'orribile segreto di istruttori militari Nato collaborazionisti e/o di laboratori biologici con provette e alambicchi proibitissimi?) quell'uscita di scena, dicevo, si merita il silenzio in partitura della Storia – come la freccia nel tallone di Achille, della quale si narra solo dopo, e a margine, degli avvenimenti tragici della mattanza e dell'incendio che distrusse Troia, la città delle meraviglie e degli incanti apollinei.
Che vengano decimati e uccisi nell'ultimo attacco russo e ceceno di cui si narrerà da qui a breve o vengano fatti prigionieri e processati a Mosca e condannati a morte dopo pubblico processo è poco importante – così come poco importante fu la finale mattanza dei Trecento traditi da Efialte e ne serbiamo vivo, invece, il mito del loro valore di strenui combattenti per la 'libertà della Grecia' (un mito lontano da ben analizzare e ricondurre alle successive miserie e gli aggiustamenti della Storia).
E dibattiamo, oggi, da par nostro, noi occidentali risvegliati ai miti obsoleti della nazione libera e sovrana dopo decenni di illusioni sovranazionali e di confini da abolire, se combattere per la libertà dell'Ucraina sia davvero una buona causa o se sia pari o migliore quella della Russia che si è fatta carico della volontà politica della maggioranza degli abitanti russofoni delle regioni contese (espressa in pubblici referendum) e si aspetta che quella volontà venga riconosciuta in una trattativa di pace degna di questo nome.
Chi vivrà vedrà – con lo spettro della guerra termonucleare che emerge dalla polvere delle esplosioni nelle città sotto assedio.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 3 persone e attività all'aperto

 
 
 

Visiting Heroes.

Post n°3184 pubblicato il 14 Maggio 2024 da fedechiara
 

L'Eroe in visita. 14 maggio 2023

Bisogna ripeterselo molte volte e con espressioni sempre diverse per poterlo credere vero e rifilarlo come tale al proprio prossimo – quand'anche il prossimo di Zelensky siano capi di stato 'amici' rotti a tutte le capriole politiche e le necessarie menzogne mediatiche tipiche dei ruoli e degli equilibri di s-governo.
Ed ecco allora, in bella evidenza sulla stampa mainstream di oggi, la frase impudente e lunare dell'uomo costretto dal battage di stampa amica alla maglietta militare felpata uniclima dell'Eroe in visita in Italia : '….c'è solo una pace possibile: quella che decidiamo noi, vittime incolpevoli dell'aggressione russa.'
Doppia menzogna di rito. 'C'è solo una pace possibile' – manifesto suo desiderata personale, ma sogno di una notte di mezzo inverno: di quando le bombe e i missili fioccavano su Kiev e su tutta l'Ucraina per la rappresaglia militare russa.
E ancora non è chiaro al mondo il perché i Russi non diano fondo a tutta la loro potenza militare e continuino a subire il pungolo delle mitiche 'controffensive' di Kiev invece di fare di quel paese un deserto di macerie nel tempo di una settimana di bombardamenti intensivi. Davvero dobbiamo credere che la vittoria di Kiev è possibile ed è dietro l'angolo – e le armi fornite fin qua dai governi filo Nato faranno il miracolo? Non sarà che tutto si regge sul gioco asfittico della propaganda bellica occidentale che vuole i Russi prossimi a gettare la spugna e a ritirarsi con le pive nel sacco e perduti tutti i territori già conquistati a prezzo di così tante vittime?
Domandare è lecito, rispondere – con dati credibili e i pareri conseguenti – dovrebbe essere il compito di ogni giornalista che si rispetti, ma nell'Ucraina della guerra per procura non è caduta solo la foglia di fico che la Nato sia una 'alleanza difensiva', bensì è seppellito anche il mito dei reporters di guerra indipendenti e imparziali - mentre impazzano sui video occidentali solo le geremiadi filo ucraine sui crimini di guerra dei pretesi 'terroristi russi'.
Dovremo aspettare le ricerche occhiute degli storici per avere il quadro finale di questa guerra e le giuste 'notizie' dagli opposti fronti di guerra.
E la seconda menzogna, spudorata, colossale, è quella che 'noi vittime incolpevoli dell'aggressione russa'. Incolpevoli? E il Donbass dei quindicimila morti in otto anni di guerra, allora? E le azioni vili delle squadracce Azov, poi inquadrate nel battaglione che fu annientato nell'acciaieria omonima? Vittime incolpevoli? E gli oppositori bruciati vivi nel teatro di Odessa?
Incolpevoli, gli Ucraini? E democratici al punto da non tenere in nessun conto i referendum indipendentisti delle popolazioni russofone e nessun negoziato politico aperto con i loro rappresentanti, bensì guerra e morte ai loro stessi cittadini rinnegati?
Ma l'Occidente tutto si è schierato in una battaglia lunare attorno all'Eroe designato e ieri è stato il suo massimo momento di gloria mediatica: ricevuto dal papa e dalla papessa Giorgia e tutti i fogli di stampa, escluso 'Il Fatto Quotidiano', proni e grancassa mediatica dell'Eroe in visita.
E la domanda, che non avrà risposta, è: 'Stante l'attuale stallo militare e le posizioni politiche immutate quanto a lungo durerà questa guerra? Non sarà la riedizione della Guerra dei Trent'anni tra l'Occidente degli Stranamore Nato e l'impero russo-cinese che fortifica i suoi baluardi militari e i suoi 'valli' e le 'muraglie' ad est del pianeta?
Correva l'anno...
La chicca sui giornali.
'Kiev ha il vantaggio di avere i sensori democratici in allerta.' (V.E.Parsi su 'Il Foglio)
Travaglio: '...fino a quando non ha messo fuori legge gli undici partiti di opposizione'
I gradi della 'soumission' dei paesi filo Nato.
Nessuna descrizione della foto disponibile.

 
 
 
 
 

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