Creato da NeverInMyName il 09/11/2005

NeverInMyName

Gli orrori della guerra, una macchia sull'umanità. Per non vanificare il sacrificio di tante vittime, per non assistere inermi a un altro Vietnam, per non giustificare un'altra invasione come quella in Iraq. Per dire mai più a un altro Darfur: stand up togheter!

 

 

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Le conseguenze dell'incuria e la spregiudicatezza dell'uomo

Post n°478 pubblicato il 09 Agosto 2007 da NeverInMyName
 


Il delfino dello Yangtze si è estinto


e altri mammiferi rischiano la stessa fine

Lo hanno cercato per portarlo in salvo, ma lui non c'era già più: il delfino dello Yangtze è scomparso dalla faccia del Pianeta, spinto all'estinzione dalla sempre più frenetica corsa verso il progresso del popolo cinese. E con questo mansueto cetaceo che fin dall'alba dei tempi vigilava sul lunghissimo fiume tanto da guadagnarsi il soprannome di 'dea dello Yangtzè, se ne va anche un pezzo del cuore della Cina, quella che con le sue leggende sapeva ancora sognare.
Nel dicembre scorso, una spedizione di biologi marini provenienti da tutto il mondo ha trascorso più di sei settimane a setacciare le acque del grande fiume che viene tradizionalmente considerato il confine tra il nord ed il sud della Cina. La loro missione era di trovare i pochi esemplari rimasti del delfino d'acqua dolce e portarli in una riserva naturale dove il governo cinese avrebbe dato inizio ad un programma di allevamento in cattività per salvarli dall'estinzione.
Ma in un rapporto pubblicato oggi su Biology Letters, la rivista della Royal Society britannica, i ricercatori affermano di non aver trovato alcun delfino ed hanno dichiarato il baiji - come in cinese vieve chiamata questa specie talmente antica (circa 20 milioni di anni) da rappresentare una famiglia di mammifero a sè - ufficialmente estinto. Si tratta del primo cetaceo scomparso a causa delle attività umane e la sua estinzione sottolinea il pericolo in cui si trovano molti altri suoi simili, a partire dalla balena grigia del Pacifico.
A condannare a morte il baiji sono state le miriadi di navi che hanno trasformato lo Yangtze in una sorta di autostrada intasata di container, chiatte per il trasporto di carbone e barche a motore, rendendo completamente inutile il sonar che il cetaceo usa per orientarsi nelle torbide acque del fiume. E quando non erano le reti e gli ami dei pescatori ad intrappolarlo e a ferirlo, il delfino soffriva per l'inquinamento che avvelenava il suo habitat e per la nuova diga delle Tre Gole che, dal suo completamento nel 2003, ha provocato il declino dei piccoli pesci di cui si cibava.
Il delfino dello Yangtze è il primo grande vertebrato a scomparire negli ultimi 50 anni e soltanto la quarta famiglia di mammifero ad essere cancellata dalla faccia della Terra dalla conquista dell'America. La sua scomparsa rappresenta però una perdita devastante non soltanto in termini zoologici, ma anche dal punto di vista simbolico. Per i cinesi, il baiji era infatti il simbolo dello Yangtze, un corso d'acqua talmente importante (lungo i suoi 6.380 chilometri di percorso fornisce acqua e collega alcune delle zone più popolate del pianeta) da essere chiamato semplicemente 'chang jiang', fiume lungo.
Secondo le leggende locali, il delfino era la reincarnazione di una principessa che si rifiutò di sposare un uomo che non amava e che fu annegata dal padre per aver gettato la famiglia nel disonore.
"La perdita di una specie così unica e carismatica è una tragedia scioccante. Questa estinzione rappresenta la scomparsa di un intero ramo dell'evoluzione e sottolinea come dobbiamo ancora realizzare a pieno il nostro ruolo di guardiani del pianeta" ha dichiarato Sam Turvey, il biologo della Zoological Society di Londra che ha condotto la spedizione.

Era tanto che non scrivevo di ambiente e di animali, ma questa notizia meritava un approfondimento.

L'Unione mondiale per la natura, che classifica le specie secondo il rischio di estinzione ed è considerata il punto di riferimento più completo in materia, segnala che molti altri animali rischiano la stessa fine del delfino DELLO Yangtze.
Delle 16,119 specie minacciate e contenute nella Lista rossa del 2006, 7.725 sono animali, 8.394 piante o licheni. In Cina, Brasile, Australia e Messico il numero di specie minacciate è particolarmente alto.
Il numero totale delle specie che vive sul pianeta è sconosciuto. Le stime variano dai 10 ai 100 milioni. Il dato generalmente accettato è di 15 milioni. Di queste, meno di 2 milioni sono state descritte;


- IN EUROPA: Nel 2007 cresce la preoccupazione per i mammiferi, con il rapporto della World Conservation Union (Iucn) secondo cui un mammifero su sei in Europa è minacciato da estinzione.
Le tendenze indicano che per oltre un quarto (27%) sono in declino e che per il 33% non si hanno informazioni. All'Europa spetta anche il poco invidiabile primato del felino più in pericolo del mondo, la lince iberica di cui rimangono solo 150 esemplari. Buone notizie solo per l'8% delle specie, per cui si registra un aumento del numero di esemplari. Tra i più 'fortunatì il bisonte, che ha beneficiato di misure di protezione, e che è ufficialmente uscito dalla lista rossa.

Ecco le specie più a rischio nel nostro continente:


- MAMMIFERI: Lince iberica (84-143 esemplari), Topo dei pini bavaresi (50 esemplari), visone europeo (impossibile quantificare gli esemplari per la presenza del visone americano), talpa dei balcani, foca monaca (350-450 esemplari).

- UCCELLI: Berta delle Baleari (4.200 esemplari), gru siberiana (3.200), Pavoncella gregaria (600), capovaccaio (meno di 50), chiurlotto (meno di 50), fringuello delle azzorre (circa 200)


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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/08/07 alle 15:49 via WEB
.........niente, hai già detto tutto. Speriamo bene! ciao Joe.d
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 10/08/07 alle 18:11 via WEB
Sarà sempre troppo tardi quando l'uomo comincerà davvero a fare qualcosa di concreto per porre rimedio ai danni causati in anni di sfruttamento della natura e di inquinamento senza scrupoli. Che tristezza! Mauro
 
lilith_0404
lilith_0404 il 11/08/07 alle 09:06 via WEB
:( ... che tristezza...
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 11/08/07 alle 23:05 via WEB
Quando l'uomo si renderà conto che è ospite su questo Pianeta? Quando l'uomo capirà che se distruggerà la Terra non avrà un'altro posto dove vivere? Possibile che non riesca a vedere la bellezza che la Natura gli offre? Basterebbe poco ,basterebbe guardare con il cuore.
 
luisa.gandi
luisa.gandi il 12/08/07 alle 14:18 via WEB
gli animali, le piante, i fiumi, i laghi, i mari, i monti...enormi risorse per il benessere dell'uomo...lasciati andare alla rovina per STUPIDITA' ED EGOISMO...
 
lorecalle
lorecalle il 13/08/07 alle 11:15 via WEB
Ciao Anto, quello che hai scritto é terribile! I dati sono allucinanti... E' una lotta dura da vincere, in quanto l'inquinamento e la caccia sono calamità difficili da fermare...perché l'INTERESSE ECONOMICO é superiore! Purtroppo!
Un salutone e buon inizio settimana!
Ps. ho firmato un po' di petizioni, ma credo che non basteranno! Come possiamo fare per fermare questo sterminio?!
 
icarus_753
icarus_753 il 18/08/07 alle 10:33 via WEB
Ma cosa stiamo combinando........
 
ninograg1
ninograg1 il 24/08/07 alle 23:31 via WEB
scusa per l'off topic ma è importante una donna se non gli verrà dato asilo sarà condannata a morte nel suo paese
 
 
NeverInMyName
NeverInMyName il 25/08/07 alle 11:18 via WEB
Tranquillo, ho già firmato e inoltrato mail. Baci. Anto
 
rosynastar80
rosynastar80 il 17/09/07 alle 02:57 via WEB
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