LETTERE DA NISSIM

Pensiero

Gli uomini lottano per i confini geografici e non si accorgono dei muri inaccessibili che a volte alzano nella propria mente separandosi dagli ideali più sacri...solo un cuore puro potrà evitarli e abbatterli qualora ne scorga in sè...

EMOZIONE

....ACCENDERTI L'ANIMA

D'ORIZZONTE....

© SILVANA CARRATURA ( TUTTI I DIRITTI RISERVATI)

Un ricordo

Ero appena sposata da poche settimane , ed ero tornata a vivere nella casa dei miei amatissimi nonni, tra i mobili di una volta ,dentro cui ritrovavo gli antichi profumi della Cotì e della Paglieri. In un armadio liberty c'era ancora la bottiglia ''Notte di Venezia'' ;non avevo voluto gettarla via perchè rendeva mia nonna presente , lì, come quando ero bambina.
Io e mio marito avevamo fatto tardi come sempre, era luglio e le notti erano magiche ...gli amici, Mondello e l'amore...ero tanto innamorata che dormire mi sembrava uno spreco assoluto al sabato sera. Mio marito si era addormentato da un pezzo, ma io ero insonne ed allora mi alzai e mi recai al balcone che dava sulla via del corso .
Uccelli e rondini, correvano impazziti ; un giornalaio con una sedia si era appostato sotto al marciapiede preparandosi a vendere il quotidiano della domenica , mentre la strada sonnecchiava ancora pigra. Era l'alba...un'alba già rosata, e io vedevo la facciata del palazzo di fronte a me di un rosa sfrontato mentre il garrire delle rondini aumentava e frastornava la mia mente. Era la stessa veduta di quand'ero bimba e mia nonna affacciava col paniere per acquistare la frutta dal bottegaio dirimpetto ma la mia felicità era diversa....sorrisi da sola e presa da un brivido di freddo mi abbracciai quasi volessi coccolarmi...ero felice, ero a casa ed ero piena di tanto amore...tutto l'amore che avevo ricevuto da bambina era dentro di me per essere donato e quell'alba, quella meravigliosa alba era lì ...ed era mia...

Un pensiero

Suppongo che l'unica libertà che abbia l'essere umano sia quella di immaginare...in tutto il resto siamo condizionati dalle circostanze e dagli uomini...resterò ad immaginare per essere libera...

Un'auto fantasma

Capita , nelle lunghe e afose notti estive che s'indugi sul terrazzo per guardare la luna e assaporare quel raro alito di vento fresco che di tanto in tanto sembra baciarti ora il volto, ora i capelli. Ero fuori anche l'altra sera quando vidi passare verso le 2 di notte una strana macchina; la cosa non doveva essere affatto un avvenimento perchè non avvenne assolutamente nulla e l'auto imboccò una strada dritta , guidando con flemma , per poi , dopo averla percorsa tutta ,voltare a destra , e scomparire nella notte...

Tutto normale, scontato, quotidiano ma... quell'auto strana sembrava un fantasma...toni sbiaditi e polverosi, marca non definibile e possibilmente straniera, finestrini chiusi e nessun passeggero visibile...andava piano, mi ripeto , ed aveva l'aria di essere guidata da un emigrante povero, sceso solo per qualche circostanza fortuita e tristemente deciso a non ritornare.

Davvero strano , essermi soffermata tanto su un'auto qualunque che passava, ed ancor più strano dedicarle qui, queste poche righe sul mio blog...però mi piace fantasticare e credere di avere visto un'automobile fantasma...un modello quasi tedesco degli anni 50, con al volante un emigrante tornato a salutare anziani parenti e condannato a vagare nella notte per mai più tornare alla sua casa natia.