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Solidarietà al Presidente Davigo

Post n°6 pubblicato il 27 Aprile 2016 da cambi38

Gent.mo Dr. Piercamillo Davigo,

unitamente a tanti altri miei Colleghi del Foro di Roma e miei clienti Le formulo la mia solidariertà per gli inqualificabili attacchi da Lei subiti da parte addirittura di Suoi Colleghi dopo che Ella giustamente ha sostenuto che oggi nulla è cambiato nel campo delle corruzioni semmai i corrotti continuano la loro attività senza però vergognarsene.

Sono sicuro che Ella non si farà intimidire e continui nella sua attività poichè tutti noi le siamo a fianco consapevoli che Ella sta svolgendo il Suo compito senza condizionamenti politici di qualsiasi natura.

 

(Costantino Cambi avvocato in Roma)

 
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Altro argomento...

Post n°5 pubblicato il 19 Luglio 2010 da cambi38
 

Abbiamo ricevuto nei nostri Studi, in data odierna, il Dr. Ennio Biasciucci, Segratario Nazionale della Confederazione Italiana Sindacati Utenti e Consumatori - COISUC, il quale ci ha posto delle domande in merito ad una situazione che giustamente ritiene grave e delicata. Lamenta il Dr. Biasciucci nella sua qualità che il quotidiano il Messaggero di Roma, in cronaca nazionale, nei giorni del 17 e 18 luglio 2010 uno sconosciuto articolista, trattando - peraltro molto bene informato - della così detta indagine sulla Loggia P3 (SIC!), condotta da solerti rappresentanti della Procura di Roma, sarebbero intenzionati a seguire un rapporto dei Carabinieri nel quale costoro, a sproposito, si sarebbero permessi di indicare nel Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi il "Cesare" di cui parla l'aspirante collaboratore di giustizia Sig. Pasquale Lombardi, ex Giudice Tributario (SIC!) oggi in pensione ed ospite delle patrie galere, quale comoponente della segreta Loggia massonica P3 (Ari-SIC!).

Non spetta a noi il compito di esaudire le legittime richieste del Dr. Biasciucci, ma possiamo comunque liberamente affermare che, se effettivamente i solerti Carabinieri collaboratori dei P.M. Capaldo e Sabelli della Procura di Roma, abbiano effettivamente consegnato a costoro una raporto in cui si afferma, non sappiamo in base a quale argomento e quale prova, che Silvio Berlusconi sarebbe il "Cesare" di cui parlerebbe l'ineffabile Lombardi, ebbene questo sarebbe gravissimo poichè non è consentito ai Carabinieri, alla Polizia di Stato, alla G.d.F, alla Polizia Stradale, Provinciale e chi più ne ha, più ne metta, avanzare ipotesi strumentali in merito ad indagini a loro affidate o eseguite di iniziativa, poichè queste Istituzioni si debbono limitare ad accertare semplicemente i fatti-reato, comunicarli all'Autorità Giudiziaria senza ipotizzare alcunchè e senza pronunciare sentenze di qualsiasi natura. Non a caso rispondiamo al Dr. Biasciucci, lo invitiamo a valutare la strana coincidenza tra l'asserito rapporto dei Carabinieri e quanto risulterebbe al giornalista estensore dell'articolo del 18 luglio 2010 del Messaggero di Roma, secondo cui l'ineffabile Lombardi, interrogato da Capaldo e Sabelli della Procura di Roma, avrebbe ammesso che le sue iniziative - peraltro stravaganti e tutte fallite - sono state partorite allo scopo di figurare bene di fronte al suo asserito capo Silvio Berlusconi.

Se qualcuno leggerà queste note ci risponda perchè, in difetto, ritorneremo sull'argomento ma con maggiore incisività e, se del caso, per informare chi di competenza di queste anomalie e/o coincidenze inammissibili, inconcepibili in una Nazione che si definisce culla del diritto.

 
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Seguito

Post n°4 pubblicato il 19 Luglio 2010 da cambi38
 

Il nostro ritardo nel ritornare sull'argomento Calciopoli, è dovuto al fatto, non irrilevante, che nessuno, nemmeno i rappresentati dell'Ordine Giudiziario di Napoli, hanno ritenuto di doverci fornire i doverosi chiarimenti sul perchè, nel mese di giugno 2006, non inviarono alla Federcalcio tutti gli atti del processo penale, limitandosi invece a rimmeter quelli che si riferivano esclusivamente a Luciano Moggi, all'arbitro De Santis e qualcun'altro, non informando l'organo sportivo che anche Moratti, Facchetti e Co. mantenevano contatti molto più pericolosi con arbitri e quant'altro.Ad ogni modo, ormai, con tutto ciò che è uscito fuori, la credibilità degli Inquirenti romani e napoletani sia grandemente scemata, con le inevitabili conseguenze sull'esito del procedimento penale in corso a Napoli. Il collegio presieduto dalla Dr.ssa Casoria, da quello che è stato il lineare comportamento super partes, non farà sconti a nessuno. Per carità di patria non vogliamo commentare la ridicola ricusazione richiesta nei confronti del predetto Presidente del Collegio, e si commenta da sè. Ha subito l'esito che meritava. Rimaniamo comunque sempre in attesa di conoscere il pensiero degli illustri indagatori e loro collaboratori dell'Arma dei Carabinieri.

 
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LE PROMESSE SI MANTENGONO

Post n°3 pubblicato il 26 Aprile 2010 da cambi38

Avevamo detto che ci saremmo risentiti sulla vicenda di Calciopoli 2.

E bravo il Col. Auricchio, insieme ai suoi collaboratori, mentre indagava sui noti fatti nel 2006, insieme ai suoi collaboratori Di Laroni, Aldo Foggia, Sergio Ziino, Achille Abbamondi, teneva amabili contatti con numerosi giornalisti i quali divenivano i principali referenti dell'inchiesta al punto tale che un certo Maurizio Galdi, giornalista della Gazzetta dello Sport dichiarava tranquillamente di essere venuto in contatto con appartenenti al R.O.N.O. di Roma e di fornire per la Procura di Napoli, durante le indagini, informazioni su rapporti tra giocatori, dirigenti, ecc. "I miei referenti (testuale) erano soprattutto Auricchio e Di Laroni. Ci si incontrava in Tribunale o ci si sentiva al telefono. Ho avuto numerosi contatti telefonici con Di Laroni nell'epoca conclusiova delle indagini, perchè volevo conoscere notizie e i contatti con Auricchi e Ziino erano dello stesso tipo. Di Laroni mi ha aiutato a fare un ricorso contro una sanzione per violazione del CdS. Ritengo normale che gli atti erano stati pubblicati dall'Espresso e io ne venni in possesso da fonte che non intendo indicare. Quindi vi era un mercimonio di informazioni, ma soprattutto di atti coperti da segreto, che venivano divulgati e forniti ma soltanto riguardanti MOGGI e i dirigenti della JUVENTUS."

Abbiamo visto invece negli ultimi giorni come si tutelavano altri personaggi, che oggi purtroppo non potranno essere perseguiti dalla giustizia sportiva per essere maturata la prescrizione dei loro illeciti: si badi bene i comportamenti di cui siamo venuti a conoscenza per merito dei difensori di Moggi non solo non vennero segnalati alla giusitizia sportiva nel mese di giugno 2006, ma il materiale che li conteneva mai consegnato all'inquisitore Borrelli, e conseguentemente alla FIGC.

Chi vuole capire capisca... Anche oggi mi fermo qui!

 
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Calciopoli 2

Post n°2 pubblicato il 21 Aprile 2010 da cambi38

Nei prossimi giorni , tutti sapranno come nacque l'inchiesta dei PM napoletani e del colonnello Auricchio .

Verranno evidenziate le loro responsabilità !!! . Non furono mai consegnate tutte le  intercettazioni da "loro" ben conosciute ma solo quelle che interssavano nel mese di giugno 2006 per poter colpire solo Moggi e kla Juventus.

La consegna a Borrelli fu solo parziale e quindi i processi sportivi che vennero in fretta celebrati costituirono il punto d'arrivo di un complotto mediatico giudiziario ordito anche per finalità politiche.

Per il momento mi fermo quì ......avrete ulteriri notizie nei prossimi giorni .

Costantino

 
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