N u a g e s

§enza

In un mondo che.

Essi dicono solo cose già dette da qualcun'altro e hanno sperimentate sicurezze da ostentare. Essi sanno bene ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e non si sbagliano mai. Mai. Essi non scopano, fanno l'amore. Fanno buon viso a sorte cattiva e dicono che il vino rosso fa - sempre - buon sangue. Oh, si affidano alla saggezza popolare, non bestemmiano e festeggiano il Natale, tutte le feste comandate. Credono in Gesù, nella Madonna e hanno sempre una cara parola per ognuno. I conformisti non disegnano oscenita' negli ascensori. Essi credono che il partito abbia sempre ragione e che stia facendo un ottimo lavoro, che il paese avrà magnifiche sorti progressive. I conformisti usano un linguaggio che non disturba, sono sempre politicamente corretti e vivono in un modo di sordi e ciechi, diversamente abili e persone di colore. Sono pronti ad accettare qualsiasi diversità, purché non sia in casa loro. Sanno annusare l'aria meglio di chiunque altro, sanno sempre dove tira il vento e quando tira dalla parte sbagliata tacciono, stanno zitti. Tra essi, i veri cortigiani sono pronti a trasfigurare in beati miracoli tutto quello che non va. Quando si sentono al calduccio e in buona compagnia in un mondo di tutti uguali a sé stessi, le personcine per bene e di buone maniere diventano arroganti, aggressivi. Bestie. Iniziano a farsi chiamare "maggioranza silenziosa", pretendono di avere il loro buon posto al sole. Programmano ronde, bastonano, uccidono, denigrano chi non è del loro stesso, moralistico appetito, distruggono vetrine, marciano su qualche città a caso, chiedono che le brutte canzoni siano messe al bando. Essi, soprattutto, sono sempre in prima fila quando si tratta di organizzare roghi di libri o di eretici, ad acclamare il carisma del capo di turno, tanto se non va bene faranno presto ad ammazzarlo. Così come le idee altrui. Essi, popolo eletto, sempre in prima fila alle pubbliche esecuzioni.

 Brave persone.