Creato da Nues.s il 11/09/2009

N u a g e s

Vanno, vengono. Sostano lasciandoci il ricordo

 

 

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Post n°829 pubblicato il 02 Maggio 2015 da Nues.s

 

 

 

 

 

 

Jackson Pollock

 

 

 

 

 

 

Senza tecnica, nessun metodo, mettersi a nudo e di fronte. Puo' piacere o meno, arte sintetica o meno. Niente virgole aggraziate, solo linee frettolose e da riempire, dove le une vicine alle altre, fanno un caposaldo che incatena. O forse no, è solo un immaginare.

Lui che non dipingeva su cavalletto, no, aveva bisogno d'una opposizione che dava la superficie dura. Il pavimento. L'idea semplice e geniale tanto da stare così piu' vicino al dipinto. Libere le sue linee, dinamiche di quel poco o niente che costruisce un infinito, perchè poi lì entri in una dimensione in cui il tempo che esprimi non ha piu' valore.

E' là. In un astratto espressionismo dove solo le tue mani plasmano materia. E la trasformazione avviene automaticamente, quasi assistendo ad un qualcosa che si sta compiendo davanti gli occhi. Ti vedi? .. C'è meraviglia, stupore. Anche rabbia, delusione e altra rabbia. Di quella che non fa male, di quella che sa di pennelli induriti, bastoncini e siringhe da cucina sgocciolanti. Vedi che roba strana esce fuori? 

Ma soprattutto è il tempo che è diverso, un tempo totalmente gratuito, libero e liberato da ogni vincolo. A ognuno, la sua quota, la propria suggestione in quel sentiero immaginato, fino avanti a dove. Oltre l'astrarsi. Oltre i deliri. La prima curva del suo nascere.

Jack, The Dripper

 

 

 

A l t r o v e.

Sì, deve essere davvero un gran bel posto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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