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Creato da yogagiogo il 09/03/2010

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sulla piazza a cavallo
il monumento
di fronte l'università
non è lontano il mare
c'è troppo vento
indossi la giacca
ridendo
il molo transennato
ricordo un tempo
non eri tu l'amore
un'altra

 

Du wurdest ein Teil des Ganzen,

mehr wirst du nicht -

doch du bleibst es auch.

In welcher Form auch immer,

da kann über dich hinweg schwimmen,

was will.

Ich bin der ich bin

und jetzt schon nur war,

doch immer sein werde.

Alles klar?

 

Si dice che…

ciò che non uccide fortifica…

ma fortifica cosa?…

il dolore fortifica?…

i dispiaceri fortificano?…

no…ti annientano…

ti distruggono…

ti logorano…

e se hai la forza ti rialzi…

ma non fortificato…

solo cambiato…

con cicatrici che sono sempre lì…

a ricordarti … di quando sei caduto.

 

Messaggi di Settembre 2016

4 dicembre io voto NO

Post n°113 pubblicato il 30 Settembre 2016 da yogagiogo
 

… e non c’è niente da capire …
Il premier Renzi, che io definirei, l’ULTIMER di una lunga serie, 
ha dato la stura ufficialmente, ieri sera a Firenze, 
alla propria compagnia di giro a che si rappresentassero, 
un po’ dovunque, le ragioni della schiforma oggetto del prossimo referendum. 
Trattandosi di una pagliacciata pseudo istituzionale, 
doverosamente ispirata dalla commedia all’italiana, 
in particolar modo ispirata al melodramma ed al cabaret, 
non poteva che avere la prova generale in un teatro, e così è stato.
Chiunque avesse, una sia pur minima coscienza del significato delle cose, 
saprebbe che il termine DEMOCRAZIA, crasi tra le parole greche demos, 
popolo, e cratos, potere, vuole indicare quelle forme di governo 
che sono espressione dirette della volontà popolare. 
Si intenda con questo, non un generico, 
spesso malinteso e peggio interpretato “ potere al popolo ”, 
ma una funzione plurimorfa ed espressa delle varie tendenze politiche 
ad esistere, delle differenti condizioni sociali, 
dei credi religiosi e di tutte quelle minoranze ad avere necessità 
e bisogno di rappresentanza per mantenere la certezza del diritto: di ogni diritto!...
Dunque la volontà popolare, quindi quella degli appartenenti alla sinistra, 
di coloro che si identificano nella destra, di tutte le persone 
che amano considerare sé stesse come moderate ed anche di tutti 
quei soggetti che, a giusta ragione o a torto perverso, 
si collocano fuori dalla democrazia; la quale ultima, però e proprio perché tale, 
garantisce anche i loro dritti.
Ora succede che il COMBINATO DISPOSTO, 
cioè l’interazione sinergica tra le supposte “ riforme “ costituzionali e 
la nuova legge elettorale, fa sì che:
A) a scrutinio avvenuto, le due fazioni ad aver ricevuto più preferenze 
si scontrano tra loro in un ballottaggio risolutivo e ciò vuol dire che una di esse, 
anche avessero avuto l’una solo il 20% e l’altra il 19%, o poco più o poco meno, 
quindi la preferenza di solo un quinto degli elettori, con un solo voto in più, 
dell’una rispetto all’altra, diverrebbe padrona imperante del governo della nazione.
B) Se a questo si aggiunge, un senato della repubblica non più espressione 
della volontà diretta del popolo, ma nei fatti surrogato della stessa per cooptazione dalle regioni e dai comuni di persone scelte dai partiti, ecco che si capisce, in un lampo, quanto una minoranza qualunque, QUALUNQUE, abbia la possibilità di divenire regime; con tutto ciò che questo significa.
Non occorre credermi sulla parola; Necesse est, è necessario, dicevano i latini, 
che ognuno si informi bene e tragga da sé le propri conclusioni; 
diventa obbligatorio farlo non appellandosi al facile pensiero 
“ … mi fido di ... perché ne sa più di me “; ognuno si assuma la responsabilità 
di un giudizio finalmente non pedissequo e delegato ad altri.
Ciò detto, va ancora fatto notare che la teoria democratica, il buon senso, 
la logica, anche quella spicciola ed estremamente utilitaristica, 
il raziocinio più soggettivo, quest’ultimo per una volta esteso 
a considerazioni generali, portano senza ombra di dubbio alla conclusione che : 
“ … avallare, con un SI’ al referendum, chi tenta di accentrare su di sé e 
sul proprio partito, o comunque su di un uomo solo, quale che ne sia il partito, 
un potere, via via più assoluto, dovrebbe ritenersi una assoluta follia suicida 
di ogni libertà!.
Una assoluta follia!; e se vogliamo scendere nel concreto più materiale, 
tale dovrebbe essere, infatti, per un grillino considerare un tale potere 
affidato ad un Renzi o ad un Berlusconi; per un comunista sottostare al comando 
di un Grillo o di un Berlusconi; per un forzitaliano o comunque per quegli 
di una destra liberale, obbedire senza discutere ad un Grillo o ad un Renzi. … “ .
Dunque, chi VOTA NO non è affatto contrario al cambiamento: 
ma è contrario ad un cambiamento pur che sia, giacché la folle prospettiva 
di dominio non è un passo nel futuro, ma decisamente un tornare indietro 
ad un ventennio che ha fatto più danni della peste.
Per tutto ciò CHI VOTA NO LO FA IN NOME DELLA TUTELA DI TUTTI E DI OGNUNO 
ed a quella mia amica che considera me un GURU IN CERCA DI ADEPTI io dico che,
 votando NO, sono proprio io a proteggere lei e tutti quelli come lei 
dalla possibilità di un MIO POTERE ASSOLUTO!.
E se vale per me, allora, vale per tutti!.

 
 
 
 
 

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