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Alcuni mutamenti terrestri previsti per il 2005-2009

Post n°38 pubblicato il 06 Aprile 2009 da Eruditore

Alcuni mutamenti terrestri previsti per il 2005-2009
A cura di M.W. Mandeville autore de «Il crollo economico 2006-2007”

Per capire cosa ci riserva il futuro e prepararci concretamente a esso, dobbiamo innanzitutto comprendere ogni livello del grande sistema cosmico in cui viviamo. Prima di programmare cosa faremo in questa settimana, in questo anno o in questa vita, occorre capire in che modo le dinamiche umane e i principali fattori geofisici interagiscono determinando le nostre possibilità future. Una volta note le dinamiche, le tendenze e le reazioni planetarie, potremo mettere a punto strategie realistiche per la nostra vita individuale e le comunità umane, planetarie e nazionali.

Per capire i mutamenti principali nel nostro ambiente geofisico (a esempio, il surriscaldamento globale), e per predire i sempre più mutevoli cicli delle condizioni atmosferiche, dei terremoti, del vulcanismo e di altri fattori che influenzano la nostra vita, dobbiamo cominciare dal livello più alto, o dalla dimensione più vasta del vortice dinamico di energia. È il flusso di cambiamenti proveniente dal livello più elevato del nostro sistema cosmico che determina le principali attività fisiche sulla Terra.

Il Vortice del Sistema Solare è quasi totalmente ignorato dall’umanità, ma esercita una profonda influenza sul nostro clima e sui processi emotivi e mentali dell’uomo. Per esempio, la formazione di grandi, compatti fronti temporaleschi sui continenti può essere predetta attraverso determinati allineamenti planetari e dal conteggio delle macchie solari. Del pari, l’aumento o la diminuzione della violenza dei temporali e degli uragani tropicali può essere predetta osservando l’aumento o la diminuzione delle macchie solari. Inoltre, fatto non trascurabile, lo scoppio delle principali guerre e l’arrivo di recessioni economiche possono essere facilmente previsti grazie al ciclo delle macchie solari.
Per comprendere il passato e il futuro, cominciamo dal Sole e dai pianeti. Non cominciamo, però, dall’astrologia: ne so molto poco e non la uso. Partiamo dal sistema solare e dalle semplici relazioni elettromagnetiche al suo interno. Quando i pianeti girano intorno al Sole, formano relazioni angolari tra loro. Tali relazioni originano complessi campi gravitazionali, elettrici e magnetici in tutto il sistema solare.
In questi campi, il Sole emette continuamente idrogeno ionizzato e atomi di elio, oltre a un enorme numero di elettroni. Essi si muovono all’interno di un grande vento solare che esce dal Sole, soprattutto dal suo equatore, e si dirige in tutte le direzioni. L’equatore del Sole, naturalmente, è sullo stesso piano in cui si trovano tutti gli altri pianeti. Quando il vento solare attraversa i campi magnetici ed elettrici formati dai pianeti, vi trasmette energia, modificandoli; allo stesso tempo, i campi elettromagnetici planetari modellano e alterano il vento solare, che li attraversa dirigendosi verso il limite estremo del sistema solare.

Quindi, tra tutti i corpi nel vortice solare, la struttura e il flusso del sistema esiste un’influenza reciproca. Questo gigantesco flusso di ioni ed elettroni è molto simile a un grande mare energetico agitato e in ebollizione, che spesso viene chiamato atmosfera solare. Sebbene questa atmosfera sia molto sottile al paragone di quella terrestre, i suoi movimenti sono velocissimi, circa 400km/s in una giornata tranquilla. Dopo una grossa esplosione sulla superficie del Sole, parti di questa atmosfera si muovono a una velocità prossima a quella della luce. Per cui, il vento solare ha in energia ciò che non ha in densità. Sfruttando tale vento solare, abili “marinai” potrebbero spingersi molto più in là dei pianeti del sistema solare.
Quando un pianeta ne supera un altro nella sua orbita intorno al Sole, si forma un allineamento tra quest’ultimo e i due pianeti. Se immaginiamo di guardare il sistema solare dall’alto, possiamo visualizzare tanti allineamenti che escono dal centro del Sole e che si materializzano quando due pianeti li attraversano.
In un anno si verificano molti allineamenti tra i pianeti, dovuti soprattutto all’alta velocità dei pianeti più interni: Mercurio, Venere e la Terra. Ognuno dei pianeti interni si allinea spesso a quelli esterni. Mercurio, la cui orbita intorno al Sole è quasi tre volte più veloce di quella terrestre, forma la maggior parte degli allineamenti: in un anno esso si allinea almeno tre volte con la maggior parte degli altri pianeti. E poiché Mercurio è tanto vicino al Sole, molti suoi allineamenti esercitano un’influenza assai più potente sul sistema solare di quelli degli altri pianeti.

Tali allineamenti hanno effetti profondi sul Sole e la sua enorme atmosfera. Questi effetti si ritrovano persino al di là dell’orbita di Plutone. Tutti gli allineamenti aumentano il flusso del vento solare e creano effetti magnetici. Molti allineamenti producono una grande espulsione di energia, che di solito prende la forma di giganteschi brillamenti solari (CME, emissioni di massa coronale, ovvero violente esplosioni), e di un aumento del numero di macchie solari.
In qualche modo complicato e non ancora ben spiegato dalla scienza dei sistemi, gli allineamenti planetari sono all’origine anche del ciclo undecennale delle macchie solari. All’incirca ogni undici anni, il Sole attraversa una fase di quasi quattro anni in cui la media di macchie solari è elevata (MAX), una fase di circa tre anni in cui le macchie solari sono poche (fase MIN) e una di circa due anni e mezzo, situata tra le due precedenti, in cui il numero di macchie solari è moderato (MOD). A rendere più interessanti le cose, c’è il fatto che il ciclo solare è alquanto irregolare, spaziando dai sette anni (molto raramente) ai tredici. Inoltre, le fasi MAX e MIN sono di solito uniche: è raro che i cicli sembrino esattamente gli stessi.
A prescindere dalla fase del ciclo solare (MAX, MIN o MOD), determinati allineamenti planetari possono produrre, e di fatto producono, improvvisi aumenti dell’attività solare. Per cui, anche se il ciclo è in fase MIN, possono verificarsi brillamenti, tempeste e macchie solari della durata di qualche giorno, con intensità tipica della fase MAX. Facendo un diagramma quotidiano dell’intero ciclo undecennale, si ha un grande numero di picchi a varia altezza, che durano qualche giorno e si verificano ogni 1-2 settimane. Ovviamente, l’altezza media dei picchi aumenta durante la fase MAX (più di cento) e diminuisce durante la fase MIN (meno di 20). Quando si fa la media settimanale o mensile dei picchi quotidiani, è facile rendersi conto del ciclo undecennale.

 

 

 

 


Per i nostri scopi, il vortice di flusso dinamico è il sistema solare. Se osserviamo questo vortice dal punto di vista di un sistema totale, scopriamo che tutti gli eventi nel vortice sistema solare sono interconnessi e si influenzano reciprocamente. La scienza moderna, soprattutto attraverso le misurazioni dei satelliti artificiali nel sistema solare, sta raccogliendo dati che ci permettono di capire come viene regolata l’attività geofisica sulla Terra e la nostra vita all’interno del grande sistema vorticale del sistema solare.
Queste conoscenze ci consentono di accostare tra loro molti fenomeni, come le interazioni dei corpi principali del sistema solare, e arrivare a predirne le ricadute sulla Terra (per esempio: sul clima, i terremoti, l’attività vulcanica) e sugli esseri umani (per esempio: i periodi di guerra e di espansione o recessione economica). Sicuramente saranno necessari ancora molti secoli di ricerche per definire tutti i dettagli e rendere questa scienza più esatta di quanto lo sia oggi, ma possiamo già arrivare ad alcune utili conclusioni. Siamo in grado di fare molte previsioni approssimate e generali, basandoci sulle osservazioni degli ultimi secoli.

 

 


La nostra comprensione deve cominciare sempre dalla realtà geofisica. Grandi cambiamenti sono in atto nell’ambiente globale, letteralmente a ogni latitudine e longitudine. Molti climi stanno cambiando, la degradazione umana sta distruggendo la salute del Pianeta Terra in diverse aree (inclusi alcuni oceani) e vasti fenomeni geofisici come la siccità, il surriscaldamento, gli uragani e l’attività tettonica stanno diffondendo distruzione, tensioni e morte a livelli mai visti prima.

 


Tutti questi mutamenti  geofisici sono interconnessi e accadono all’interno di un modello cosmico di cicli e ricorsi. Se comprendiamo la nostra posizione all’interno di questi cicli, possiamo capire meglio cosa sta succedendo e quali saranno alcuni temi che dovremo affrontare quest’anno e in quelli prossimi.

 

 
Seminario Mandeville sul crollo economico

 

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