POVERA CAULONIA

RICCHI INTRALLAZZISTI & MISERABILI MESTIERANTI

 

 

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LA LISTA DEGLI ILLUSI. LE VERITA' SCOMODE DEL PIU' GROSSO BLUFF DEI POLITICANTI CAULONIESI!

Post n°354 pubblicato il 20 Aprile 2012 da policaretto
 

DALLA MEZZANOTTE DI VENERDI'  4 MAGGIO A LUNEDI' 7 MAGGIO LA PAGINA CENTRALE DEL BLOG RIMARRA' "BIANCA", I COMMENTI SARANNO "FILTRATI"  E RIMESSI A VISTA LUNEDI' 7 ALLE ORE 15.00. 

A QUANTO PARE IL BARO.. NON INTENDE ABBASSARE LA CRESTA E CON DICHIARAZIONI DI SCHERNO ATTACCA A 
MO DI ARIETE CHI, SECONDO LUI, LO HA PORTATO IN GIUDIZIO IN COMPAGNIA DI CUMPARI PINU. ATTACCA IL COMMISSARIO REGIONALE PER L'EMERGENZA RIFIUTI, IL POVERO PEPPE CHE DI QUESTI TEMPI HA ALTRI CAZZI PER LA TESTA, QUALE  MALDESTRO INQUINATORE ACCUSANDOLO  DI AVER RESO LA CALABRIA UNA DISCARICA E IL SUO MARE UNA FOGNA! L'INQUINAMENTO DI TERRA, DI ACQUA E DI MARE E' DI CASA A CAULONIA, GRAZIE AL BARO.. E AI SUOI SODALI! IL BARO.. CON LA SCUSA DELLE FOGNE HA GETTATO A MARE FIOR DI MILIONI DI EURO SENZA COMBINARE UN AMATO CAZZO, TANTO E' CHE LE FOGNE SCORRONO  TRANQUILLE NELLE FIUMARE PER POI FINIRE A MARE! NON PARLIAMO DI QUELLO CHE EGLI HA FATTO PAGARE  AI CAULONIATI  PER IL LUNGOMARE... IL BARO.. COME GRAN PARTE DEI POLITICANTI E' UN DEMAGOGO E UN MISTIFICATORE DELLA VERITA'.  SONO CERTO CHE TANTI CAULONIATI E TANTI SUOI EX ALLIEVI DEL COLLETTIVO, ANCHE SE IN RITARDO DI 4/5 LUSTRI, SI SONO RESI CONTO CON QUALE ABOMINEVOLE PERSONAGGIO HANNO AVUTO DA FARE,  UN GIANO BIFRONTE CHE HANNO FREQUENTATO PER UNA VITA. CAMBIARE NON COSTA NULLA, VICEVERSA CONTINUARE A MANTENERE CHI GIA' SI E' FATTO MANTENERE PER 5 ANNI CI COSTERA' MOLTO DI PIU', SE DOVESSERO RIVINCERE, GLI APPETITI SI MOLTIPLICHERANNO E DI PARECCHIO. DALLE CASSE DELL'ENTE COMUNE ULTIMAMENTE SI SONO VOLATIZZATI OLTRE 25.000.000 DI EURO, NON SAPPIAMO COME SONO STATI SPESI E CHI LI HA INTASCATI. A PAGARE TUTTI I DEBITI LORO, SAREMO SOLO NOI POVERI  CAULONIATI. NON SAPPIAMO QUANTI PERSONAGGI FRUISCONO DELL'ACQUA, DELLA SPAZZATURA E DI ALTRE IMPOSTE SENZA PAGARLE, CERTAMENTE SONO TANTISSIMI. NON SAPPIAMO QUANTI PROFESSIONISTI GODONO DELLE PREBENDE DEL COMUNE, NON SAPPIAMO QUANTE PERSONE GODONO DI ALLOGGI COMUNALI SENZA PAGARE  IL FITTO, L'ACQUA, LA LUCE E IN ALCUNI CASI ANCHE IL TELEFONO. IL COMUNE SPENDE DECINE E DECINE DI MIGLIAIA DI EURO L'ANNO PER PAGARE FITTI DI IMMOBILI DI AMICI E AMICI DEGLI AMICI. PERCHE' I CAULONIA TI SONO COSTRETTI A PAGARE IL FITTO ALL'ASSESSORE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE?  CREDO SIA INCOPATIBILE E PENALMENTE PERSEGUIBILE, FORSE A NESSUNO E SORTO IL DUBBIO, (INTERESSI PRIVATI IN ATTI DI UFFICIO!) PIENA INCOPATIBILITA' C'E' ANCHE PER FRATELLI, MOGLI E NIPOTI DI  AMMINISTRATORI CHE RICEVONO INCARICHI PROFESSIONALI E NON, ANCHE QUESTI INCARICHI SONO INCOMPATIBILI E SANZIONABILI PENALMENTE! FORSE STA PER FINIRE L'ERA GIURASSICA DOVE OGNUNO SI SERVE A PROPRIO PIACIMENTO DEI BENI DEL COMUNE, USANDO GLI IMMOBILI COME SE FOSSERO DI LORO ESCLUSIVA PROPRIETA'. UNA VOLTA PER TUTTE DEVE FINIRE L'ARROGANZA DEL PARTITONE (CHE NON ESISTE PIU') E DEI SUOI DIRIGENTI CON LE CHIAVI  DEGLI IMMOBILI DEL COMUNE SEMPRE IN TASCA, PRONTI AD USARLI PER FINI PERSONALI  E DI BOTTEGA, TENENDO ALL'OSCURO I   CAULONIATI... CHI VORRA' FRUIRE PER QUALCHE ORA DI UN IMMOBILE PER "GIUSTA CAUSA" DOVRA' AFFRONTARE QUANTOMENO LE SPESE DI PULIZIA E IL PAGAMENTO DI EVENTUALI DANNI, TUTTO QUESTO SOLO DOPO AVER SOSTITUITO TUTTE "LE CHIAVATURE" DEGLI IMMOBILI DI PROPRIETA' DELL'ENTE! MI HANNO RACCONTATO DI NOTTI, "BRAVE", NELLE GIORNATE DI SABATO, DOMENICA E DI ALTRE FESTIVITA', DOVE PERSONAGGI DEL "CALIBRO" DEL P.I., DEL NASONE, DELLA LEOPARDA ECC., SI CHIUDEVANO IL PORTONE ALLE SPALLE E SOSTAVANO FINO AL MATTINO. CARI CAULONIATI IN ALCUNI CASI SIETE STATI ABITUATI, DAI FARABUTTI, MOLTO MALE. MOLTISSIMI, LA MAGGIORANZA, SIETE STATI TRATTATI DA SUDDITI! E' ORA DI DIRE  BASTA, TOGLIETEVI LA MORTADELLA SCADENTE DAGLI OCCHI, CHIAMATE A RACCOLTA I VOSTRI CONGIUNTI E GLI AMICI PIU' FIDATI E DISCUTETE DI QUESTE COSE, CAMBIARE SI PUO'!!! SE AVETE A CUORE IL BENE DI CAULONIA, DEI VOSTRI FIGLI, DELLA VOSTRA SALUTE, SI DEVE CAMBIARE!!! IL POPOLO DEVE AVERE GLI STESSI DIRITTI E OPPORTUNITA' DELLA CASTA CHE, COMUNQUE, CI AUGURIAMO SARA' SPAZZATA VIA ANCHE CON L'AIUTO DEI LORO EX SUPPORTER. I TIPETTI (CHE IN QUESTA TORNATA NON SONO STATI GRADITI) COME IL LANCIERE D'ABRUZZO O IL GIOVIN DEL RUSETTO, DOVRANNO ASPETTARE PARECCHIO PRIMA DI ENTRARE NEL CIRCOLO VIZIOSO DELLA CRICCA. CREDO E MI AUGURO PER ALMENO UN PAIO DI TORNATE. AL BAFFO ASPIRANTE GLI VORREI RACCOMANDARE DI METTERE IN CHIARO TUTTE LE QUESTIONI SCOTTANTI SIN DAL PRIMISSIMO APPROCCIO CON GLI SCRANNI DELLA SALA CONSIGLIARE, DI INVITARE, ANZI DI CHIEDERE LA DIRETTA TV  AD OGNI CONSIGLIO COMUNALE, DI NON FARE COME HA FATTO LA SIGNORINA TACCO 12 E LATO B A FIOCCHETTO CHE IN BARBA ALLA TRASPARENZA, ESCOGITANDO QUESTIONI DI PRIVACY (CHE NULLA HANNO A VEDERE CON IL CONSIGLIO COMUNALE CHE E' APERTO A TUTTO E A TUTTI), VOLEVA FARE ARRESTARE IL MITE BRUNO GRENCI. DI ESSERE,  E NON HO DUBBI PER LA SUA PERSONA, ULTRA DEMOCRATICO CON L'OPPOSIZIONE, IN QUESTO CASO  SI TRATTERA' DI OPPOSIZIONE (PRINCIPALMENTE INTERNA) E NON DI MINORANZA, ANZI LO INVITO A  COINVOLGERLI ANCHE NELLE QUESTIONI PIU' SPINOSE E DELICATE. COSI DIMOSTRERANNO AI CAULONIATI SE HANNO O MENO A CUORE IL BENE DI CAULONIA. MI RACCOMANDO E' D'OBBLIGO LA DIRETTA TV.  MI CONGEDO AUGURANDO A TUTTI UN IN BOCCA AL LUPO.  .*.         

sifaw il 20/04/12 alle 10:37 via WEB
ATTENZIONE! ATTENZIONE! A MEZZOGIORNO IN PUNTA AL COMUNE C'E'UNA RIUNIONE PROMOSSA DAL VICE-SINDACO LINO DIMASSI. ASSUMERA' 15 LAVORATORI CASSAINTEGRATI. ANDIAMO A CONTROLLARE QUESTA TRUFFA PRE-ELETTORALE, CONTRADDISTINGUE, ANCORA, L'ATTUALE MMINISTRAZIONE. VIGILIAMO.....INOLTRE, COSTUI, ESSENDO DI SANNICOLA, RAPPRESENTA LA SPUMA DELLE FAMIGLIE LOCALI....
 
 artistadisoccupato il 20/04/12 alle 09:10 via WEB
DEVO ANCORA SENTIRE QUESTE 2 LISTE SUL LAVORO, TASSE, e SERVIZI. Se la prossima amministrazione non COMINCIA immediatamente dopo le elezioni a dedicarsi a questi 3 soggetti, avra' una durata piu' corta del nostro LUNGOMARE. A)Quale sono i progetto(i), per COMINCIARE a creare LAVORO nella nostra comunita', e parliamo di lavoro che IL COMUNE deve sviluppare col poco che e' disponibile. (non penso che la TARANTELLA puo' dichiarare di creare lavoro di natura PERMANENTE solo perche' vengono un paio di paisani vicini a fare la pipi nelle nostre rughe o ad ubriacarsi nelle nostre vinede). Per i venditori di salciccie, di nuovo, 5 sere di vendere non ci fa una meta turistica. LAVORO SIGNIFICA TUTTO L'ANNO! A riguardo delle tasse, parliamo chiaro. L'IMU-ICI o come la vogliono chiamare non importa, ma qui dove la gente ha' case di famiglia, fatte un secolo fa e di pietra nelle campagne, non so' che valore abbiano al di fuori del valore sentimentale. E se i Cauloniati li vogliono vendere in questo mercato, chi li comprara'. Quindi NON vedo queste come tasse sostenibili ed eque. Sul fatto dei SERVIZI, questo e' la chiave che affonda o salva la prossima amministrazione. I SERVIZI DEVENO ESSERE CHIARI, CONTEMPORANI, ed EQUI. L'acqua, per esempio, a prezzo D'ORO per la seconda e terza fascia e 3o4 anni di RITARDO, e' RIDICOLO! Non penso che nelle grande citta' si pagha cosi' cara e tardiva. LE STRADE comunali e PROVINCIALI sono un disastro. Come un comune si spetta sviluppo residenziale e TURISTICO con queste strade PERICOLOSE e bisognose di allargamento e mantenimento, non lo so. E la SPAZZATURA. Strade piene di carta publicata dai mercati, ecc. Le SPIAGGIE schifose con mozzoni di sigarette, cemento, plastica, FUMO che esce daI LIDI CHIASSOSI fino alle prime ore del mattino(nell'estate), e un LUNGOMARE e PISTA CICLABILE che NON C'E'. La lista e' lunga.
 
  

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rossella.amata
rossella.amata il 21/04/12 alle 05:56 via WEB
IL MODELLO CAULONIA Arsenico e vecchi lestofanti. Manifesta incapacità di questi pseudo amministratori. Arsenico nell' acqua: e' ancora allarme a Caulonia e Roccella jonica. A Caulonia le analisi eseguite su campioni d'acqua hanno confermato la presenza di arsenico superiore alla media. Gli abitanti delle zone che gravitano attorno al torrente Amusa non possono assolutamente usare l'acqua per fini alimentari neanche per lavare le verdure etc etc. In particolare debbono prestare particolare attenzione anche gli abitanti di Roccella Jonica serviti dalla sorgente Finocchio.
 
rossella.amata
rossella.amata il 21/04/12 alle 05:57 via WEB
IL MODELLO CAULONIA Si è tenuta oggi l’udienza per l’ammissione delle parti al processo contro il Sindaco di Caulonia e un dirigente comunale che utilizzavano la discarica di Caulonia senza avere alcuna autorizzazione. Diverse le operazioni illecite portate avanti dagli imputati, tra queste: •utilizzo di aree non autorizzate per lo smaltimento dei rifiuti e in particolare una vecchia discarica dismessa senza previo isolamento dal terreno con apposita geomembrana; •omissione di provvedere in alcun modo allo smaltimento del percolato prodotto dai rifiuti; •abbandono sul sito di rifiuti pericolosi e non pericolosi in assenza di un qualsiasi trattamento. Le azioni si sono ripetute nel tempo e, attraverso l’allestimento di mezzi ed attività continuative organizzate, gli imputati gestivano abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti in quantità non quantificabili. “Esprimiamo grande soddisfazione – commentano il Coordinatore provinciale di Codici Reggio Calabria, Giuseppe Salomone e l’Avv. Domenico Cozzupoli – per l’ammissione di Codici e Codiciambiente come parte civile al processo. L’associazione continuerà le sue battaglie contro il degrado ambientale in tutta la Regione Calabria al fine di ripristinare la legalità, garantendo la tutela della cittadinanza”.
 
rossella.amata
rossella.amata il 21/04/12 alle 05:58 via WEB
IL MODELLO CAULONIA Caulonia. Mense scolastiche chiuse in 4 plessi perché non a norma Dopo quella ordinata la settimana scorsa alla scuola dell’infanzia di Focà, la borgata cauloniese solcata a sinistra dalla fiumara Precariti e a destra dall’Allaro, le autorità sanitarie dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria hanno disposto anche la chiusura delle mense scolastiche, sempre in uso ai fanciulli, una novantina su tutto il territorio comunale, di Caulonia, Marina di Caulonia e Marmorè. Si tratta di provvedimenti che sono giunti a seguito di ispezioni di routine effettuate dai Nuclei antisofisticazioni e sanità dei carabinieri di Reggio Calabria. I militari dell’Arma in tutti e quattro gli edifici scolastici hanno rilevato irregolarità sulle qualità strutturali ed igienico-funzionali. In particolare, nel plesso di Focà non sono risultati a norma neppure le apparecchiature destinate alla cottura dei cibi e alla conservazione in frigorifero; entrambi i macchinari sarebbero di tipo casalingo e non prototipi per comunità come previsto dalle norme in materia e, pertanto, devono essere sostituiti. Negli altri tre edifici scolastici è stata invece disposta la messa a norma dal punto di vista della tutela igienica delle pareti sia dei locali cucina sia dei locali refettorio, imbiancatura compresa. Operazione, quest’ultima, che si sta già effettuando senza ricorrere alla sospensione, sia pur temporanea, delle attività, e con i piccoli allievi che sostituiscono il pranzo tradizionale col panino portato da casa.
 
spiaggiaperduta1977
spiaggiaperduta1977 il 21/04/12 alle 08:31 via WEB
QUANTO HA' E' STA' A FARE PER LE NOSTRE SPIAGGIE LA PRESENTE AMMINISTRAZIONE. Risposta: ZERO! Da anni che macigni che erano una volta il MURO/lungomare progettato dai grandi POLITICANTI dell'era anni 80, guidati da non altro che il nostro BARO.., sono ancora li, che si prendono il sole invece dei TURISTI. Ora stanno(l'amministrazione), a fare un altro muro senza rimuovere il vecchio. Il campo di calcetto anche e' sulla stessa spiaggia a sinistra dei STRONZI, ed e' UN DISASTRO. Se la presente AMMINISTRAZIONE con(ancora)il BARO.. alla guida, ha' lasciato TUTTO come lo ha' trovato 5 anni fa', diamo il credito ai suoi grandi ALLEATI/AMMINISTRATORI che NON sanno fare NEANCHE SOLDINI con la TARANTELLA. MERCURI, FRAJIA, CAMPISI, TUCCI, e FUDA, mettete la rimozione dei MACIGNI e del campetto di CALCIO sulla spiaggia, numero 1 nella vostra agenda. NOI AMBIENTALISTI e AMANTI di CAULONIA saremo a guardare e CRITICARE se sara' necessario. Grazie POLICARETTO.
 
difensoredelcomune
difensoredelcomune il 21/04/12 alle 13:24 via WEB
DOPO TUTTI I DANNI MATERIALI, ECONOMICI E DI IMMAGINE SUBITI PER 30 ANNI DAI CAULONIATI SOLO CHI IN TUTTI QUESTI ANNI E' STATO FORAGGIATO DAL BARO.. E DALLA CRICCA, SONO TANTI, FARANNO I SALTI MORTALI PER RACCOGLIERE I VOTI E RIPORTARLI AL COMUNE. BASTEREBBE CHE I CAULONIATI SI RICORDASSERO DEGLI ULTIMI SPORCHI CASI DI MALAFFARE PER NON AVERE BUBBI SU CHI VOTARE.L'ACQUA ALL'ARSENICO, CHI SA DA QUANTI ANNI TANTE FAMIGLIE HANNO BEVUTO E USATO PER CUCINARE E LAVARE FRUTTA, VERDURA E UTENSILI DA CUCINA. LA DISCARICA DI ARPICHE. LE DISCARICHE SPARSE SU TUTTO IL NONSTRO TERRITORIO. A PROPOSITO DI ARSENICO: L'arsenico e molti dei suoi composti sono veleni particolarmente potenti. L'arsenico uccide danneggiando in modo gravissimo il sistema digestivo ed il sistema nervoso, portando l'intossicato alla morte per shock. Composti contenenti arsenico sono cancerogeni e, in particolare, sono implicati nella patogenesi del carcinoma della vescica, nel carcinoma mammario e di alcune neoplasie dell'apparato tegumentario. Un'estesa letteratura scientifica disponibile su prestigiose riviste internazionali ha ormai provato che l'esposizione cronica all'arsenico ha effetti multipli sulla salute: riduce le difese antiossidanti dell'organismo, dato che l'arsenico ha un'elevata affinità per i gruppi sulfidrilici delle proteine e di metaboliti endogeni come il glutatione; provoca stress ossidativo direttamente nell'ambiente intracellulare, inattivando diversi enzimi coinvolti nelle reazioni di ossidoriduzione (deidrogenasi, mono-ossigenasi, ecc.); interferisce pesantemente con i meccanismi endocrini regolati dagli estrogeni (da cui il sospetto che possa causare tumori alla mammella); può attaccare direttamente i filamenti di DNA e provocarne lesioni combinate di vario tipo. Si tenta di offuscare la vicenda, di sminuire il pericolo. Per "non creare allarmismi" dicono. Ma la situazione nella Locride e' davvero molto grave ormai. ANCORA OGGI, DOPO UN MESE DALLA FINTA SCOPERTA, I CAULONIATI NON SANNO LA VERITA'!!! DARESTE VERAMENTE IL VOTO A QUESTI INCOSCIENTI? PIU' DI 3/4 DEL TERRITORIO DI CAULONIA HA L'ACQUA AVVELENATA, TUTTE LE FRAZIONI. QUESTI ARROGANTI MALEFICI OMINICCHI NON SONO RIUSCITI NEANCHE A PORTARE SOLLIEVO A QUESTE POVERE FAMIGLIE MANDANDO AUTOBOTTI CON ACQUA COMMESTIBILE. NESSUNO SI INDIGNA. CONTINUANO TRANQUILLAMENTE A CHIEDERE VOTI E A MANDARE IN GIRO GENTE CHE MINACCIA RITORSIONI A CHI FA PROSETILISMO PER LA LISTA AVVERSARIA. PENSARE CHE C'E' CHI GRIDA "INQUIETUDINE" MENTRE CASA SUA E' INFESTATA DI GUAPPI A COMINCIARE DAI GURNARI E FINENDO AI VIPERARI. COMUNQUE E' DESOLANTE IL SILENZIO CHE REGNA NELLA LISTA "NUOVA" FORSE HANNO PAURA?
 
 
asinellinews
asinellinews il 21/04/12 alle 13:53 via WEB
"KORNUTI E BASTONATI"! IO CHIEDO AGLI AMMINISTRATORI: DEVE PAGARE UN CITTADINO A PESO D'ORO PER IL SERVIZIO DI ACQUA, CHE HA' ARSENICO A LIVELLI PIU' ALTI DI QUANTO E' PERMESSO PER LEGGE? NON E' UNA VIOLAZIONE DEL CONTRATTO PER SERVIZIO DI ACQUA, DARE A NOI CHE PAGHIAMO, ACQUA CHE E' REGOLATA DAL "ARPICAL" ma AVVELENATA? In altre parole cari CANDIDATI, e ARPICAL, dichiarate un FERMO sui pagamenti del servizio ACQUA, perche' ho' un presentimento che il COMUNE e ARPICAL sono stati NEGLIGENTI a livello CRIMINALE.
 
comuneufficiocoltura
comuneufficiocoltura il 21/04/12 alle 15:07 via WEB
Ammendolia:Dopo cinque anni mi sento gratificato, ed orgoglioso del lavoro fatto ma anche molto stanco. Sono stati cinque anni di lavoro intenso ed impegnativo. Cinque anni senza ferie, né riposo. Abbiamo cambiato il Paese realizzando ciò che sembrava impossibile. Non abbiamo lavorato alla giornata ma la nostra stella polare è stata il “Progetto Caulonia” intriso di valori pregnanti, capace di mettere in moto lo sviluppo, creare opportunità di lavoro, stimolare la coesione sociale. Aver realizzato in cinque anni più lavori pubblici di quanti non si siano realizzati in 25 anni non è per noi il solo motivo di orgoglio. La nostra bandiera è stata il disinteresse personale, l’onestà praticata, la politica di solidarietà, l’attenzione verso gli ultimi. Dopo cinque anni mi sento gratificato, ed orgoglioso del lavoro fatto ma anche molto stanco. Proprio per questo avevo chiesto con lettera scritta a tutti i consiglieri di maggioranza di consentirmi di fare un passo indietro a patto che il progetto Caulonia continuasse a vivere ed a produrre frutti per il Paese. Nell’Unione democratica s’è sviluppato un dibattito , a volte teso, ma sempre civile che ha portato ad individuare nell’assessore alla cultura, Ninni Riccio il candidato a sindaco . Si tratta di una persona seria, riflessiva che ha sempre dato prova di equilibrio e di saggezza. Accanto a Lui quasi tutti gli assessori ed i consiglieri che sono stati accanto a me in questi cinque anni. Toccherà a loro continuare e migliorare un lavoro già in fase avanzata. L’Unione democratica non è una lista incolore ed informe ma un raggruppamento politico che ha alle spalle un progetto paese ed una radice storica ben definita. E’ vero che Giovanni Riccio non ha mai avuto tessere di partito ma è vero pure che il nostro progetto poggia su valori come l’uguaglianza, la democrazia, il rispetto verso la persona umana, il disinteresse. Questi valori sono la vera essenza di una politica di “sinistra” e valgono più di mille tessere di partito . Ho sempre sentito intorno a me l’affetto ed il sostegno della parte più consapevole dell’opinione pubblica così come ho avvertito l’ostilità di un “ceto politico” diffuso chiuso in asfittici orizzonti paesani, incapace di pensare ad un progetto, privo di storia e di valori, sempre riverso a tutelare interessi personali e di gruppo senza alcuna attenzione per il Paese. I trasformismi ed giochi di potere di questi giorni sono la riprova di quanto ho detto. Auguro a Ninni Riccio ed alla Unione Democratica ogni successo ed auguro al mio paese ed alla mia gente che il “Progetto Caulonia” non conosca interruzione alcuna. Da parte mia non sarò sindaco, ma questo non mi porterà a dimettermi dall’unico partito a cui mi sento legato: il partito del riscatto degli ultimi, della solidarietà umana, del reciproco rispetto, del riscossa della Calabria.
 
comuneufficiocoltura
comuneufficiocoltura il 21/04/12 alle 15:08 via WEB
Caulonia (RC), GdF sequestra beni per 3 milioni a Cosimo Leuzzi Mercoledì 11 Aprile 2012 10:17 In data odierna, la Direzione Distrettuale Antimafia e la Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno assestato l’ennesimo duro colpo ai patrimoni illecitamente accumulati dalle cosche di ‘ndrangheta operanti nel territorio di Reggio Calabria e della sua provincia. In particolare, sotto la direzione del Procuratore facente funzioni della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, Dottor Ottavio Sferlazza, del Proc. Aggiunto Dott. Michele Prestipino Giarritta e del Sost. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria Dott. Stefano Musolino, i finanzieri del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, su disposizione del Presidente del Tribunale di Reggio Calabria/Sezione Misure di Prevenzione – D.ssa Kate Tassone, hanno sottoposto a sequestro società, beni mobili, immobili, titoli e denaro contante per un ammontare pari a € 3 Mln, nei confronti di LEUZZI Cosimo Giuseppe, di recente condannato per associazione mafiosa nel processo “CRIMINE”, in qualità di componente apicale del “Locale di Caulonia”. In particolare, il LEUZZI era tra coloro che assumevano le decisioni più rilevanti, impartendo disposizioni ovvero comminando le “sanzioni” agli altri associati, partecipando ai riti di affiliazione e decidendo chi doveva entrare a far parte della ‘ndrangheta. Del resto, il LEUZZI Cosimo era stato già definito in un precedente provvedimento giudiziario come “UN MAFIOSO IMPRENDITORE” e non come un “IMPRENDITORE CHE DIVIENE MAFIOSO”. Già ritenuto socialmente pericoloso in virtù della sua appartenenza alla cosca RUGA – METASTASIO, operante nel territorio di Monasterace e nelle zone viciniori, il LEUZZI, forte della sua adesione alla cosca (il collaboratore PROCOPIO lo ha indicato come un esponente di spicco di essa, con lo specifico compito di intrattenere rapporti con le pubbliche amministrazioni operanti nella zona per ottenere l’aggiudicazione degli appalti più lucrosi) ha da sempre evidenziato una non indifferente propensione al sopruso e alla violenza, prevaricando le ditte concorrenti e costringendole a non partecipare alle gare d’appalto indette dalle Stazioni Appaltanti della Locride. Per tali fatti, negli anni 2005 e 2006, il LEUZZI veniva sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale di PS e, contemporaneamente, disposto il sequestro patrimoniale dei beni al medesimo riconducibili (di cui, in parte, la Cassazione annullava la confisca nel 2007). Ancora, in data 9.2.2008, veniva tratto in arresto unitamente al pregiudicato NICEFORO Erminio, per il reato di intestazione fittizia di beni, aggravato dalla circostanza di aver agevolato la nominata cosca di ‘ndrangheta RUGA-METASTASIO, perché insieme costituivano l’impresa NICEFORO Erminio e la ICARO S.r.l. che, rispettivamente, intestavano fittiziamente al NICEFORO Erminio e a LEUZZI Antonio, figlio di Cosimo, ma di fatto riconducibili al medesimo LEUZZI Cosimo. In particolare, il NICEFORO Erminio, dopo avere costituito l’omonima ditta, gestita di fatto dal LEUZZI Cosimo, prendeva in locazione la “Ditta LEUZZI Cosimo”, già confiscata con provvedimento del Tribunale di Reggio Calabria, Sezione Misure di Prevenzione, del 25.11.1997. In un secondo momento, quindi, il NICEFORO Erminio cedeva l’azienda di cui era titolare fittizio alla “ICARO s.r.l.”, intestata a sua volta fittiziamente a LEUZZI Antonio, ma anch’essa gestita nel concreto dal padre LEUZZI Cosimo, consentendo a quest’ultimo il controllo e la disponibilità di fatto dell’azienda confiscata, con la conseguente elusione della misura di prevenzione allo stesso applicata. In data odierna, quindi, al termine di complesse ed articolate investigazioni di natura economico patrimoniale, delegate dal Dott. Michele Prestipino Giarritta, coordinatore dell’attività in materia di misure di prevenzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, è stato possibile accertare come il LEUZZI - nel periodo dal 1993 alla data odierna - abbia potuto disporre di una lecita capacità contributiva pari a soli € 90.000,00 circa, a fronte di investimenti assolutamente sperequati rispetto ai redditi dichiarati. In conclusione, nel solco della strategia di contrasto da tempo avviata con successo dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, l’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati continua a rimanere lo strumento più efficace per far perdere alla ‘ndrangheta ed ai soggetti - comunque vicini alla medesima - il prestigio all’interno del proprio ambiente criminale, privandola del fondamentale strumento di condizionamento delle realtà socio economiche, tradizionalmente occupate e soffocate dall’indisturbata presenza delle loro risorse e del loro controllo. In sintesi, con l’attuale operazione sono stati cautelati: quote sociali, capitale sociale e patrimonio aziendale della “I.C.A.R.O. S.r.l.” Unipersonale, con sede a Stignano (RC), contrada Favaco nr. 154, esercente l’attività di “Lavori Generali di Costruzione di edifici”, intestata a LEUZZI Antonio; “Ditta Individuale NICEFORO Erminio”, con sede a Reggio Calabria, Contrada Favaco, esercente l’attività di “Pulizia delle aree pubbliche, decontaminazione e disinquinamento dell’ambiente”, intestata a NICEFORO Erminio ma diretta espressione imprenditoriale del LEUZZI Cosimo; 12 unità immobiliari di cui n. 11 terreni (seminativi arborei ed uliveti) e n. 1 fabbricato; 2 autovetture; per un valore totale di stima pari a € 3 milioni circa.
 
 
mafiapolitica
mafiapolitica il 22/04/12 alle 09:18 via WEB
CI POTRESTI RIVELARE IL NOME DELLA DITTA CHE HA' VINTO LA GARA DI APPALTO PER IL NOSTRO LUNGOMARE?
 
franca.rubino1972
franca.rubino1972 il 21/04/12 alle 15:59 via WEB
Hai ragione a Caulonia tira una brutta aria, aria pesante, irrespirabile. Nessuno ha il coraggio di ribattere alle bugie del sindaco uscente e a quelle del candidato lista due. Nessuno prende una iniziativa a difesa della salute della popolazione. Se leggono questo blog, Volevo chiedere alla Signorina Titina, al Sìg. Delorenzis e a Domenico Cavallo come mai con la loro associazione non hanno preso nessuna posizione a sostengo dell'indignazione dei Cauloniesi contro l'avvelenamento dell'acqua che beviamo da molto tempo. Silenzio assoluto anche da parte dei grandi dei boy scout, da parte dei partiti presenti sul territorio. Neanche la protezione civile, mi pare che a Caulonia ci sono più gruppi attivi. Desolazione e vergogna per degli avvenimenti serissimi che mettono a rischi la salute di tutti. Tra qualche anno sapremo delle conseguenze che la popolazione protrà avere.
 
Elisa.4
Elisa.4 il 21/04/12 alle 19:27 via WEB
Io credo che la persona che dirige questo blog e tenta di infangare determinate persone si dovrebbe solo vergognare..in primo luogo perchè è solo una persona ignorante che ovviamente non è al corrente della verità e tenta in tutti i modi di screditare determinati soggetti..Caulonia era crollata con l'amministrazione precedente, sommersa dai debiti che avevano lasciato e vorrei vedere te a dirigere a tentare di risanare tutto..in secondo luogo i famosi soldi che dici tu che sono spariti magicamente magari sono stati impiegati in qualcosa di importante e penso che quest'amministrazione ne ha fatte di cose..basti pensare alla curatela Mazza, che ovviamente non conosci, altrimenti non parleresti cosi, e quindi ti invito ad informarti ;) concludendo penso che tu sia semplicemente una persona ignorante che non prova ad aprire gli occhi ma si aggrega al gregge di pecore dicendo come sempre che l'amministrazione non ha fatto altro che prendere soldi..è stato sempre cosi e sempre lo sarà buona serata
 
difensoredelcomune
difensoredelcomune il 21/04/12 alle 20:39 via WEB
LE ULTIME INVETTIVE DEL BARO - IL CANTO DEL CIGNO - IL CHE DI CAULONIA IN EVIDENZA Oggi, domani e sempre Resistenza si diceva un tempo. Oggi resitere non significa andare in montagna ma non per questo il sentiero è più agevole...Per noi ogni occasione è quella giusta se ci consente di gridare la verità, se ci aiuta a chidere una pagina infarcita di bugie e di menzogne di stato LA MANIFESTAZIONE Il nostro 25 aprile Sono perfettamente d’accordo con Pasquino Crupi che nella lotta alla ndrangheta bisogna mettere da parte “l’enfasi nemica della verità” ed affrontare il fenomeno per quello che realmente è. E’ questo che facciamo da anni sul nostro giornale, e questo che tentiamo di fare con testarda determinazione quando parliamo di ndrangheta. C’è chi vorrebbe ridurre la mafia ad una infezione locale da estirpare affondando il bisturi della repressione nelle carni vive, senza distinzione alcuna tra la parte ammalata e quella sana, e senza andare molto per il sottile.. Noi abbiamo sulle nostre spalle quasi mezzo secolo di menzogne di stato e di imposture . Menzogne ed imposture che ci hanno piegato e costretto ad accettare come vera una impostazione palesemente falsa. S’è passati dalla fase in cui il potere ( non solo politico ma economico e giudiziario) ha fiancheggiato e vezzeggiato la ndrangheta, alla fase in cui la si è utilizzata per derubricare la questione meridionale a questione criminale, sino ad arrivare a strumentalizzare a piene mani il fenomeno mafioso come strumento per far carriera e accumulare potere. E’ vero, molto spesso, i partiti politici hanno collocato nelle loro liste una vittima di ndrangheta, o presunta tale, oppure una “personalità” antindrangheta, così come si colloca una farfalla colorata in una collezione di poco valore. Noi ci siamo posti in altro emisfero. Per noi la lotta contro la ndrangheta non si può fermare all’aspetto militare ma deve cambiare la società che produce la violenza mafiosa. C’è una fase storica che il Meridione non ha vissuto ed è la Resistenza , la conseguenza è stata che da noi la Costituzione non è mai stata percepita come terreno di impegno per cambiare la società in senso democratico e di giustizia sociale. Sballottati sempre tra conservatorismo ottuso e massimalismo sterile. Resistere ovunque un sindaco, al pari di un muratore o del più povero dei disoccupati, viene minacciato, resistere dove una persona viene tenuta in carcere senza processo, resistere dove gli arresti di massa coprono i limiti di una giustizia ingiusta, resistere quando un consiglio comunale viene sciolto senza dare la possibilità agli amministratori di difendersi, resistere al tentativo di cucirci addosso, come calabresi, la stella gialla che fu degli ebrei,, infine a fianco del sindaco Lanzetta senza criminalizzare la “civilissima comunità di Monasterace”. C’è un filo rosso che collega ognuna di queste tappe. Per noi ogni occasione è quella giusta se ci consente di gridare la verità, se ci aiuta a chiudere una pagina infarcita di bugie. Vorrei invitare a leggere la relazione al comitato dei sindaci riunito a Monasterace. Si capirà con quanta rabbia e determinazione abbiamo gridato la verità senza attendere i liberatori di turno ma invitando a contare innanzitutto sulle nostre forze. So bene che i sindaci della Locride non sono la lega dei giusti così come non lo sono i giornalisti, i giudici, i parlamentari, gli intellettuali. Sono però l’anello più debole e più esposto in una catena, ed hanno dinanzi la difficile scelta tra una visione burocraticaspesso prevalente- del loro ruolo e che li pone all’ultimo posto in una scala di sopraffazione, oppure collocarsi come autentici rappresentanti di un popolo che tenta di spezzare una antica oppressione. Questo è stato il senso che abbiamo cercato di dare alla nostra presenza a Monasterace. Oggi domani e sempre Resistenza si diceva un tempo.. Oggi “resistere” non significa andare in montagna ma non per questo il sentiero è più agevole. Resistere ovunque un sindaco, al pari di un muratore o del più povero dei disoccupati, viene minacciato, resistere dove una persona viene tenuta in carcere senza processo, resistere dove gli arresti di massa coprono i limiti di una giustizia ingiusta, resistere quando un consiglio comunale viene sciolto senza dare la possibilità agli amministratori di difendersi, resistere al tentativo di cucirci addosso, come calabresi, la stella gialla che fu degli ebrei,. Parafrasando una antica parola d’ordine oggi nella Locride, domani oltre la Locride. Questo deve essere il nostro impegno! Resistere ovunque un sindaco, al pari di un muratore o del più povero dei disoccupati, viene minacciato, resistere dove una persona viene tenuta in carcere senza processo, resistere dove gli arresti di massa coprono i limiti di una giustizia ingiusta, resistere quando un consiglio comunale viene sciolto senza dare la possibilità agli amministratori di difendersi, resistere al tentativo di cucirci addosso, come calabresi, la stella gialla che fu degli ebrei.
 
policaretto
policaretto il 22/04/12 alle 09:52 via WEB
Per Elisa.4 il 21/04/12 alle 19:27 via WEB Uno strappo alla regola, non rispondiamo mai ai commenti! Non sono un dirigente e la categoria mi sta sullo stomaco, non ho mai infangato nessuno, non c'è ne bisogno si sono infangati da soli. Hanno distrutto l'economia e la società di questo Paese, hanno prodotto debiti per almeno altri 30 anni, c'è il rischio di un'altro dissesto. Soggetti, anche tu li chiami soggetti e non persone, in questi ultimi anni hanno pensato esclusivamente a interessi personali, nessuno escluso. Hanno pianificato in modo scientifico negli anni passati l'acquisizione dei terreni agricoli per poi farli diventare lotti edificabili. Hanno pianificato scientificamente le "opere" e chi avrebbe fatto la progettazione. Hanno pianificato scentificamente la scelta delle ditte a cui affidare gli appalti milionari. Hanno scientificamente pianificato anche la distruzione del lungomare per acquisire altri fondi e rifare la solita cosa, non si può spiegare altrimenti, chi ha progettato il lungomare doveva essere radiato dagli albi professionali e citato per milioni di danni. La c.d. curatela Mazzà è figlia di 30 anni di amministrazione del baro.. e dei suoi comparucci vari. Gli occhi li ho aperti da ragazzino seguendo le gesta di questi farabutti, non si salva nessuno! Gregge di pecore sono tutti coloro che in questi anni hanno ricevuto le briciole lasciate dai disastri di una amministrazione che scientificamente ha programmato tutto, una sola cosa non sono riusciti a prevere in tempo... la loro disfatta! Prima o poi avrebbero dovuto immaginarla... ma hanno continuato a ingurgitare di tutto e di più. mafiapolitica il 22/04/12 alle 09:18 via WEB CI POTRESTI RIVELARE IL NOME DELLA DITTA CHE HA' VINTO LA GARA DI APPALTO PER IL NOSTRO LUNGOMARE? Se sei di Caulonia lo dovresti sapere anche tu!
 
lucacaro1968
lucacaro1968 il 22/04/12 alle 12:18 via WEB
RICORDARE E'... Astiochena!!!!!!!!!! benna matri chi succediu……tarantellopoli fu….. Posted on 28 agosto 2011 by vi rumpu u culu BLOGGER : SI PARLA DI UNA TARANTELLOPOLI al Festival Kaulonia Tarantella Future vinto dagli ASTIOKENA di Isola di Capo Rizzuto “sono 3 anni e 3 mesi che capitano tutti a noi, chi lapida chi nanu mandatu”, oggi 28.08.2011 su Calabria Ora è uscito un articolo, A FIRMA DI UNO DEI GIURATI TALE GIANLLUCA ALBANESE, che parla di brogli al Festival della Tarantella di Caulonia, Speriamo che si tratta di un falso allarme, altrimenti, vedrete che ci sarà un altro tam tam mediatico, ci auguriamo he il sig. Massimo Bonelli smentisca quanto scritto dal sig. Albanese e metta a tacere tutta la vicenda, CONFERMIAMO DA SUBITO LA COMPLETA ESTRANEITA’ A QUESTA SQUALLIDA VICENDA DA PARTE DEGLI ASTIOKENA, COMUNQUE ECCO COSA SCRIVE : FONTE CALABRIA ORA: CAULONIA (RC) Il gruppo vincitore del I Kaulonia Tarantella Future c’è, ed è stato ufficializzato nel corso della conferenza stampa tenutasi nella tarda mattinata di ieri. Il punto è che non è quello scelto dalla giuria riunitasi all’una e trenta del mattino di ieri. Il “contest” era la novità di quest’anno, perchè come spiegò in una nota inviata agli organi di stampa lo scorso 31 luglio Massimo Bonelli, amministratore della Cni music Srl (cui è affidata, come si legge nell’home page del sito www.kauloniatarantellafestival.it l’organizzazione generale della manifestazione) «A costo zero per il Comune di Caulonia, incoraggiati dall’entusiasmo dell’assessore Riccio, la Cni music ha istituito e lanciato il Kaulonia Tarantella Future, concorso per nuovi artisti della musica popolare, primo evento del genere in Italia che premia il vincitore con un contratto editoriale e discografico». I gruppi finalisti sono stati sei (uno in più rispetto ai cinque previsti): i calabresi Astiokena da Isola Capo Rizzuto, Gioia Popolare da Marina di Gioiosa Ionica e Lira battente da Vibo Valentia; i siciliani Kaloma da Messina; i pugliesi A3 – Apulia Project da Terlizzi e i salernitani Novarota. Dopo le loro esibizioni di venerdì sera che hanno ricevuto il plauso del pubblico ma hanno fatto storcere il naso a più di un critico presente nel backstage, è stato proprio l’amministratore della Cni Massimo Bonelli a scegliere tra gli astanti gli altri sei giurati che avrebbero dovuto indicare il gruppo vincitore. Il gruppo, che si è riunito in una saletta sopra i locali della segreteria, era composto, oltre che da chi scrive e da Bonelli, dai musicisti Francesco Loccisano e Mico Corapi, dall’assessore alla Cultura del Comune di Caulonia Ninni Riccio, da Laura Cuomo della segreteria del direttore artistico del festival Eugenio Bennato e da Eleonora Uselli di Parole e dintorni Srl che ha curato l’ufficio stampa della manifestazione. Si è quindi proceduto a concordare i criteri di valutazione, propendendo per la scelta secca di un gruppo per ogni singolo giurato, senza prevedere maggioranze qualificate (o assolute) per decretarne la vittoria. In pratica, avrebbe dovuto vincere chi aveva più voti. A turno, ogni giurato ha espresso la propria preferenza, motivando altresì la scelta, e al termine della votazione, è risultato quanto segue: 3 voti ai Gioia Popolare, 2 ai Lira battente, e uno a testa ad Astiokena e Kaloma. La scelta non è andata giù a Bonelli, che già durante la votazione ha invitato i giurati a «uscire dal provincialismo di chi pensa che la tarantella sia solo ritmo di terzina e tradizione», creando, di fatto, l’impasse che l’assessore Riccio ha cercato di superare proponendo una sorta di ballottaggio tra i due gruppi più votati, ovvero Gioia Popolare e Lira Battente. Proposta cassata da Bonelli, che ha detto «Facciamo un atto di forza, o meglio, un atto d’ufficio ordinativo e scegliamo gli Astiokena», tra lo stupore di molti dei presenti, che all’uscita hanno espresso perplessità sui metodi e i criteri di scelta, che, di fatto, hanno reso vana la presenza di sei giurati su sette. Una decisione che farà discutere, giunta nella penultima serata di un’edizione di un Kaulonia Tarantella festival in cui le polemiche non sono mancate. GIANLUCA ALBANESE g.albanese@calabriaora.it.
 
lucacaro1968
lucacaro1968 il 22/04/12 alle 12:18 via WEB
RICORDARE E'... Il circo di Ammendolia Mentre sui giornali si discute di topi, serpenti, cinghiali ed elefanti prosegue il lavoro dell’amministrazione Ammendolia che nei giorni scorsi ha varato una vera e propria rivoluzione ecologica sulla quale “la Riviera” tornerà per approfondimenti nelle prossime settimane. Nel frattempo non si può certo dire che il sindaco incontri molti ostacoli sul suo cammino politico visto che la maggioranza (eccetto qualche infiltrato) fa tutta riferimento all’area politico culturale che ruota attorno al Partito Democratico. Il Pd è diviso a tutti i livelli e il prossimo congresso non fa che acuire le tensioni ma almeno in questo Caulonia sembra costituire un’eccezione perché dopo che le incomprensioni sul progetto di accoglienza tra Ammendolia e il consigliere Tucci sono (almeno apparentemente) rientrate, la maggioranza si dimostra salda, se si escludono le posizioni critiche del consigliere Nicola Frammartino. Ovviamente nell’amministrazione comunale ci sono figure che risaltano più di altre e che hanno più rilevanza politica e più “peso” all’interno della coalizione e della giunta rispetto ad altre. Si tratta del gruppo dell’ex Margherita dell’assessore provinciale Attilio Tucci, che esprime il presidente del consiglio e il vicesindaco, dell’assessore Ninni Riccio e dell’assessore Francesco Cagliuso, forti di risultati elettorali notevoli che gli permettono di avere grande autorevolezza. L’opposizione invece è sempre più nettamente divisa. Il consigliere Portaro, che punta in maniera concreta a sostenere iniziative politiche importanti, è riuscito a raggiungere ottimi risultati. Basti pensare alla sua proposta di modifica dello statuto comunale per riconoscere l’acqua come bene pubblico, accolta dalla maggioranza il cui programma prevedeva invece l’adesione all’Ato. A dimostrazione che un serio lavoro di opposizione, che sia politico e guardi ai programmi della sinistra, riesce a raggiungere obiettivi anche grazie alla disponibilità di una maggioranza che si rivela molto disponibile a ragionare di questioni politiche mettendo in discussione addirittura il proprio programma elettorale. L’antiammendolismo che acceca Rifondazione invece ha spinto il partito della falce e martello, che a livello nazionale sta costituendo una federazione coi compagni nostalgici dei Comunisti Italiani, su posizioni di destra. Un’opposizione che, cercando di colpire tutti i bersagli sbagliati, è oggi debolissima, senza nessun seguito elettorale (come dimostrato dal disastroso crollo delle europee) e sta permettendo ad Ammendolia di amministrare in assoluta serenità, incurante di polemiche sterili che per la maggioranza sono solo favori. Il fertile consigliere Panetta invece stenta sempre di più a dare un senso politico alla sua presenza in consiglio finendo a rappresentare una sorta di opposizione di destra abbastanza irrilevante ai fini delle dinamiche consiliari. Ammendolia in questo mare d’agosto naviga senza problemi. A Caulonia, per la maggioranza, nessuno scoglio all’orizzonte ma solo acque placide in cui programmare senza disturbi il prosieguo del lavoro amministrativo. A meno che non spuntino all’orizzonte pifferai magici a suonare litanie che alle orecchie degli amministratori potrebbero risultare fastidiose. Ma un solo topo è troppo poco per annunciare l’arrivo di qualsiasi pifferaio magico. Giovanni Maiolo
 
daviaijusu
daviaijusu il 22/04/12 alle 12:54 via WEB
ATTENZIONE ATTENZIONE ATTENZIONE Sono tantissime le persone indecise, se andare a votare o rimanere a casa, che vorrebbero dare il loro voto all'avv. Mimmo ma sono indignate per il fatto che la Roccisano pur essendo entrata nella sua lista non si è dimessa da presidente del consiglio. E' uno sgarbo per la lista, per l'avv. Mimmo e in partcolare per i Cauloniesi. Tutti si chiedono e chiedono perchè non si dimette? Si chiedono, perchè i responsabili della lista non la obbligano a dare le dimissioni. Tanti tantissimi voti persi, non è che fa il gioco di Riccio?
 
lucacaro1968
lucacaro1968 il 22/04/12 alle 18:25 via WEB
Siderno, minoranza su Corso della Repubblica: quella striscia grigia non ha senso. A Caulonia la gli amministratori hanno sfregiato tutto e nessuno ha parlato. Sabato 21 Aprile 2012 11:32 I consiglieri comunali di minoranza di Siderno hanno scritto al sindaco per segnalare alcuni errori estetici nella realizzazione della nuova pavimentazione di Corso della Repubblica. "La realizzazione di ogni opera pubblica ha sempre una valenza positiva perché tende a dare una risposta ad esigenze vere e concrete alla vita dei cittadini. I problemi che ogni comune ha sono molteplici e di diversa natura, ed ogni buon amministratore cerca di affrontarli secondo criteri di priorità e secondo le proprie capacità di spesa. In questo quadro noi apprezziamo il fatto che si migliori la qualità urbana del centro cittadino così come apprezzeremmo se sapessimo di iniziative tendenti ad estendere questi interventi verso altri luoghi, come il corso Garibaldi, Siderno superiore, la viabilità…ecc. Ora vogliamo soffermarci sul lavoro, in atto, per la sostituzione della piastrellatura del marciapiede della principale arteria sidernese. Chiaramente lo spirito dell’amministrazione comunale, che noi condividiamo, è quello di rendere il corso della Repubblica sempre più bello ed accogliente, migliorando il grado di bellezza del contesto urbano e fornendo anche un contributo alle capacità attrattive delle tante attività commerciali che sono ivi ubicate (cosa non di poco conto in un momento di grave crisi economica!). Sono opere, queste, che non debbono durare una manciata di anni, ma solitamente debbono durare tantissimi lustri e rappresentare anche un aspetto particolare del luogo. Diciamo che una città è bella per l’arte che conserva, ma lo è anche per la gradevolezza architettonica degli edifici e degli spazi pubblici. Ogni intervento pubblico deve essere finalizzato ad ottenere questo risultato ed il nostro intervento va in questa direzione, consapevoli d’interpretare lo spirito ed il desiderio di una moltitudine di sidernesi. Non vogliamo entrare in nessuna delle questioni legate al capitolato d’appalto, che va rispettato fedelmente; vogliamo solo porre l’accento sulla messa in opera della piastrellatura che, a nostro modesto avviso, dovrebbe essere fedele ad un criterio basilare per ogni opera: essere realizzata a regola d’arte! Non risponde a tale importante criterio la realizzazione della lunga fascia grigio scura che percorre in longitudine il marciapiede, perché non consona a nessuna logica architettonica, dal momento che disegna una insensata forma, prima appena sinuosa per poi smarrirsi in porzioni diritte ed altre con forme ancora poco decifrabili. Per non parlare della totale assenza di armonia tra una forma e l’altra. Tale incongruenza a nostro modesto avviso verrà maggiormente messa in risalto dalle luci quando verranno accese, ad opera ultimata. Risulta altresì assurda la mancata piastrellatura dei tratti di strada che si frappongono tra una porzione di marciapiede e l’altra: questi potrebbero essere piastrellate con le stesse mattonelle utilizzate nell’ornamento delle porzioni esterne alle corone circolari marmorei o comunque con una scelta di materiale studiata dalla direzione dei lavori, tale da rendere l’insieme rispondente ad una logica architettonica gradevole alla vista. Per avere conferma della validità del suggerimento si veda l’armonia dell’insieme che offre, per esempio, sia il corso principale di Reggio Calabria sia quello di Catanzaro. Nè potrebbe essere accettato, come ultimativo quel raccordo che c’è adesso, fatto in cemento, e nè, si spera, vengano lasciati in cemento gli accessi per le carrozzelle, perchè anche queste dovrebbero essere piastrellate con materiale che vorrà ben scegliere il direttore dei lavori. Sperando di aver fatto cosa utile alla comunità sidernese, il gruppo del PD invita la S.V. ad una attenta valutazione di quanto sopra brevemente esposto. Evitiamo, infine, di presentare delle foto esplicative, in quanto, l’opera di cui si parla è ben visibile a tutti e per questo attentamente ispezionabile". Firmato: Fragomeni Mariateresa, Boccuti Gabriella, Galluzzo Nunziatina, Baggetta Agostino, Panetta Domenico.
 
lucacaro1968
lucacaro1968 il 22/04/12 alle 18:25 via WEB
Locri, Finanza scopre prelievi abusivi sabbia dal torrente: denuce e sequestro camion e scavatore. Sabato 21 Aprile 2012 10:28 I Baschi Verdi della Compagnia di Locri, nell’ambito di un servizio volto al controllo ed alla tutela del territorio, hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Locri tre persone per furto aggravato di materiale inerte (sabbia e ghiaia), prelevato illecitamente dal greto della fiumara Torbido, sita sul versante ionico della provincia di Reggio Calabria. Si tratta di due operai, identificati in G.D. di anni 52 e T.C. di anni 31, conducenti dei mezzi da movimento (un escavatore e un camion), dipendenti di una ditta di lavorazione inerti, e del titolare della stessa ditta, tale A.F. di anni 28. I Finanzieri hanno accertato, attraverso appostamenti e pedinamenti, la commissione del reato, proprio mentre gli autori prelevavano il materiale inerte in corrispondenza del cavalcavia che collega il territorio del Comune di Grotteria (RC) con quello di Gioiosa Jonica (RC), nonostante i rei agissero in zona ben occultata, proprio per celare la propria condotta illecita. Tutti dovranno rispondere davanti alla Autorità Giudiziaria di furto aggravato, violazione normativa urbanistico-edilizia ed esercizio abusivo di cava, deturpamento di bellezze naturali, danneggiamento e invasione di terreno. Si è proceduto a porre sotto sequestro l’escavatore, l’autocarro e il materiale inerte che era stato illegalmente prelevato. Questo tipo di reato, particolarmente diffuso nel territorio locrese, è perpetrato ad opera di imprese che sfruttano l’attività illegale per abbattere i propri costi operando in maniera concorrenzialmente illecita nei confronti della altre ditte del medesimo settore che invece rispettano le regole. Lo si apprende da un comunicato stampa del Comando Provinciale della Guardia di Finanza.
 
lucacaro1968
lucacaro1968 il 22/04/12 alle 18:26 via WEB
ROCCELLA E CAULONIA. ARSENICO E RADIAZIONI. CONTESSA LARA Non c'era nulla in Calabria, e il noto cantastorie, Otello Profazio, su questo costruì la sua fortuna. Parlava di sole, di mare, di montagne e fiumi, mentre il Nord rideva. Ora i tempi sono cambiati, è l'era del progresso e della tecnologia, e ne teniamo il passo! La nostra aria è densa di radiazioni, soprattutto in prossimità delle antenne di telefonia mobile, ma ufficialmente queste sono sotto i limiti consentiti dalla legge. Cosa ci spaventa allora? Proprio l'avverbio “ufficialmente”, dinnanzi a cui, volenti o nolenti, ci zittiamo. L'acqua è all'arsenico a Roccella e a Caulonia, una quantità superiore a quella prevista dall'Unione europea, ma solo in questo 2012. Così il sindaco Certomà ne vieta ai roccellesi l'uso alimentare in attesa di nuove analisi Asp. E la Sorical cosa fa? Rassicura col dire: “Si tratterebbe di un problema episodico che non dura da molto tempo”. L'ordinanza diffusa rassicura altrettanto (o almeno ci prova): “L'eccedenza risulta inferiore a quella consentita dalla legge fino al 2010”. Cosa ci spaventa allora? Proprio le rassicurazioni. Anche il sindaco Ammendolia precisa ai cauloniesi: “Inutile diffondere allarmismi, le quantità di arsenico sono perfettamente compatibili con la percentuale in vigore fino al 2010”. Ancora? Ma siamo nel 2012 sindaci, e due anni fa fummo letteralmente “bacchettati” dall'Unione europea, che ci invitò invece a rispettare le nuove tabelle. Le storie dei cittadini, del resto, corrono sui treni, e noi le ascoltiamo furtivi mentre, con fare distratto, guardiamo fuori dal finestrino. Storie di amici persi, di malattie, di strani casi di mortalità concentrate in zone sospette. Un allarme che va più veloce della stampa, più veloce delle indagini, più veloce delle rassicurazioni. Uscite dagli uffici dunque, andate sulle strade, parlate con la gente, ve ne accorgerete. Per non creare allarmismi morirono persone su una nave e due passi dalla riva poco tempo fa, e non sarebbe dovuto accadere. Per non creare allarmismi all'Aquila fu taciuta un'attività sismica costante, e precedente il disastro, e morirono numerosi bambini. Lo stesso avvenne a Belluno con la frana del torrente Vajont, lì le vittime furono quasi due mila. Lo stesso accadde a Soverato, nel camping «Le Giare», e la speciale commissione d' inchiesta, insediata al Vicinale, richiamò il prefetto di Catanzaro perché “trasmise con due giorni di ritardo l'allarme pioggia”. La gente morì sotto il fango e avrebbe preferito, crediamo, essere stata “allarmata”. La storia lo insegna, non noi. Noi siamo giornalisti, e sappiamo che la gente muore nella Locride. Ma che strano gusto ha il destino, e che mirabile cognizione dello spazio e del tempo nel selezionare le sue vittime. Se solo diversificasse, da un caso all'altro, i motivi di morte, sarebbe un piano perfetto. Siamo spaventati, siamo amareggiati, e siamo consapevoli che ormai, da nord a sud, gli stornelli su sole, acqua e mare, non fanno ridere nessuno.
 
lucacaro1968
lucacaro1968 il 22/04/12 alle 20:09 via WEB
LE VERITA' DEL BARO.. Ammendolia: «In cinque anni abbiamo fatto tanto» ammendolia, sindaco di caulonia CAULONIA – In un’affollata sala conferenze della biblioteca comunale di Caulonia Marina, il sindaco Ilario Ammendolia ha incontrato la stampa e la popolazione, con la presenza di buona parte della maggioranza che lo sostiene, se si fa eccezione per gli assenti giustificati e le donne e gli uomini del Pd facenti riferimento all’ex assessore provinciale Attilio Tucci e alla presidente del consiglio comunale Federica Roccisano che, di recente, hanno diffuso un documento critico verso la scelta, definita quasi unilaterale, compiuta dalla segretaria Caterina Belcastro, di riproporre la candidatura dell’attuale primo cittadino per le prossime elezioni. Anche il vice sindaco Lino Dimasi, che in un primo momento pare volesse dissentire dalla linea Ammendolia, si è dichiarato al fianco del sindaco in questa fase di completamento della legislatura e di ricostruzione di una nuova aggregazione. Il presidente del consorzio di bonifica, Arturo Costa, che ha seguito con attenzione il dibattito, si è dimostrato molto soddisfatto del lavoro compiuto da Ammendolia e compagni, auspicandone il proseguio. La futura coalizione quindi, alla luce dei fatti, dovrebbe rispecchiare, quasi al 100% l’attuale compagine di maggioranza, se si considera che pure l’assessore Franco Cagliuso, che in questo periodo non rilascia dichiarazioni, a detta di Ammendolia, dovrebbe mantenere la propria alleanza con lui. In pratica, nella maggioranza, si è discusso e si sta discutendo animatamente ma non dovrebbe cambiare di molto l’assetto generale. Anzi, la presenza di alcuni giovani professionisti in sala a sostegno di Ammendolia fa evincere che la sua posizione si và sempre più rafforzando quale leader indiscusso della coalizione. Il sindaco, dal proprio canto, ha esordito sostenendo di non avere nulla da temere e ha risposto ad ogni domanda formulata dai presenti, dopo aver illustrato, sinteticamente, il “progetto paese” della propria amministrazione. «Posso tranquillamente dire – ha espresso – che non solamente abbiamo compiuto quanto ci eravamo prefissi, a livello programmatico, cinque anni fa, ma abbiamo pure fatto di più». Il sindaco Ammendolia ha premesso che non avrebbe parlato male delle amministrazioni precedenti e ha rispettato l’impegno, anche se ha ricordato di aver trovato il paese «Sepolto dall’immondizia » e a chi gli ha chiesto cosa avrebbe fatto se avesse potuto tornare indietro per non beccarsi la denuncia ricevuta per la discarica abusiva di Santa Domenica, lui ha risposto che «Per il bene dei miei cittadini, per garantire la salvaguardia della salute e dell’ambiente, rifarei quanto ho fatto». Il primo cittadino cauloniese, che ha enunciato il numero degli articoli e dei servizi, su giornali nazionali e internazionali e su Tv europee, redatti su Caulonia e sul progetto di accoglienza agli immigrati, ha riferito che ciò per cui si è lavorato e si lavora è il progetto di solidarietà, uguaglianza e rispetto fra tutti i cittadini, «Che deve essere teso a rafforzare l’identità culturale della nostra città, che affonda le proprie radici nella grande civiltà della Magna Grecia. Abbiamo un grande territorio da amministrare – ha continuato – e molte volte pochi sanno quanti interventi effettuiamo, proprio perché il nostro comune è così vasto che molte iniziative non si vedono. Però potete constatare che l’elenco delle opere pubbliche che abbiamo avviato è lungo, nonostante abbiamo ereditato un comune dove non esisteva nemmeno un cantiere aperto». Il sindaco ha dunque elencato molte opere in fase di completamento e la loro destinazione. «Parte della casa della pace, per la scuola media; l’edificio poliambulatoriale per il distretto sanitario; il lungomare; l’asilo nido; i lavori di consolidamento di molte zone di Caulonia Superiore; i lavori per le chiese; l’edificio polivalente concesso alla provincia per l’istituto agrario; l’acquedotto e il sistema idrico per caduta; la rete fognaria per Ursini e tante strade nelle varie frazioni ». Nessun sbilanciamento, invece, sulle alleanze e sul futuro assetto della sua compagine.
 
 
scaricabarile11
scaricabarile11 il 23/04/12 alle 08:45 via WEB
LUCACARO, se vuoi vedere quello che ha' fatto il nostro caro BARO..basta guardare il suo modo di fare decisioni per il Paese. Mai ha' chiesto a nessuno(eccetto Pepe' forse), un opinione sul SUO fare. Se qualcuno gli pone una proposta, e' sempre pronto a dire "Si Si" e dopo fa' quel che vuole. E' per questo che lo hanno disertato i suoi amministratori. Purtroppo li vedo piu' come una BANDA di opportunisti in cerca di un ruolo e di risorse per uso personale. Considera il fatto che con le accuse che deve confrontare in tribunale per violazione di leggi sulla discarica, non gli lascierebbero il tempo necessario di gestire correttamente un paese difficile come Caulonia. Ma piu' importante, guarda quello che LUI non ha' fatto. Le nostre 3 fiumare sono sotto pressione ecologica per la sua negligenza e disinteresse per l'ecologia. Il lungomare, e' solo un modo di pagare per PIU' cemento senza risultati. Il vecchio DEPURATORE allo sbocco dell'Allaro, mai andato in funzione, e' ancora li a ricordare a tutti delle TRUFFE politiche che LUI e altri simili HANNO lasciato come patrimonio ai Cauloniati. La piu' bella e' la Pista Ciclabile, che con fanfare e giornalisti hanno INAGURATO nel 2010, ed NON E' MAI STATA FUNZIONANTE. Non c'e' ne' pista, e neanche stradina battuta. Ma lasciamo stare quello che NON o HANNO fatto male, vogliamo sapere tutti, quello che intendono fare, sia la prima lista col Mercurio e sia la seconda lista con i vecchi Amministratori senza il BARO..! Se nessuno andra' a votare e' colpa LORO. La gente ha' perso fede.
 
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Non è facile vivere in Calabria, non è facile scrivere di ‘ndrangheta, denunciare. Ma bisogna sacrificarsi per la libertà di informare. Ci hanno detto ‘siediti’ e ci siamo alzati, ci hanno detto ‘non fare questo, non fare quello’ e noi l’abbiamo fatto… Ci hanno detto ‘non scrivere’ e noi abbiamo scritto e continueremo a farlo. Non saranno proiettili, buste gialle, lettere minatorie a fermarci. Non sarà una macchina bruciata a fermare il nostro ardore, a frenare la nostra rabbia.

 

 

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