Creato da dolcebaciostregato il 19/02/2006
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Eros RAMAZZOTTI

 

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« Uno strano destino ... parte I^ »

Uno strano destino  .... parte II^

Post n°50 pubblicato il 03 Settembre 2006 da dolcebaciostregato
 

“Signora, Siamo arrivati. Mi serve un documento per il pass”

Siamo arrivati, non è la tua sede principale questa ma.. oggi è così!..

Mi sento osservata. Un insieme di colori.. di giovani in divisa che sorridono, che parlottano sommessamente... Come al solito mi sento sempre un pesce fuor d’acqua.. non mi sono ancora abituata..

“La Signora è con me”- dice il tuo amico al controllo. E mi dà il pass. Lo aggancio.

Ormai pochi metri e pochi istanti mi separano da te..

Oggi sono in abito casual ma credo vada bene comunque.. I capelli biondi sono ancora ben pettinati,  i riccioli incorniciano il mio volto e il trucco, leggero, da risalto agli occhi. Jeans a vita bassa, sotto il ginocchio, scarpe da tennis e camicia scollata ma, in valigia, ho il cambio. Poi indosserò l’abitino nuovo, solo per te.

Percorriamo il viale e il mio cuore di tanto in tanto sussulta. Mi sembra quasi dentro una morsa..

“Oggi i voli sono sospesi per il vento forte. La porto nella sala-scuola di volo. Lui la incontrerà la dentro” – e mentre  fa quest’affermazione, il tuo amico mi sorride ancora ma, questa volta, quasi a scusarsi per dover impormi la sua presenza.

La credevo più grande questa sala, penso mentre mi guardo attorno. Una donna, seduta sul sedile di quello che sembra una cabina di pilotaggio sta cimentandosi nelle prove. Il suo istruttore di volo le assegna i comandi e lei , con l’uso del simulatore, esegue.. Come vorrei essere al suo posto, penso. Più in là, alcune scrivanie con enormi monitor e altri macchinari. Una colpisce il mio sguardo.. è enorme e, mi spiega l’amico, serve per le esercitazioni speciali. Là, quella macchina, sola, nel centro tra mura bianche, quando è in funzione, quando ci sali, è veramente come essere sospesi  nell’aria... cielo stellato o alba infuocata o, aerei da combattimento, prendono il posto di quelle pareti bianche e tutto diventa.. reale.

“Buongiorno, attratta da questo spettacolo?....” – oddio... quella voce..

Mi giro e di scatto ti vedo. Abbronzatissimo, con quella divisa azzurra che fa risaltare ancora di più il tuo corpo stupendo. Intravedo i tuoi occhi attraverso i ray-ban che porti... Mi sento svenire. Vorrei abbracciarti, stringerti a me e riempirti di baci ma...

“Buongiorno a te” – e mentre mi avvicino il cuore ha come un tuffo.. pare di sentirlo.. mi sono isolata da tutto e da tutti.. sono con te.

“Sei stupenda amò.. Togliti gli occhiali... oggi il tuo viso ispira più sensualità del solito...” – mi sussurri all’orecchio, e poi ancora.... “vorrei baciarti .. ho voglia di te!.. tremendamente.. “.

Quelle parole.. dette così, con tono quasi erotico stanno facendo effetto su di me.

I nostri sguardi si incrociano e rimaniamo immobili, così per lunghi istanti, a scrutarci.

Sento i tuoi occhi che mi stanno frugando, spogliando... la tua bramosia , e la mia, è così tangibile che ogni poro dei nostri corpi si dilata rilasciando goccioline invisibili di sudore.. sudore d’amore...

“Ti raggiungo più tardi al circolo.. ci beviamo un aperitivo poi io smonto..” – salutando così l’amico, mi accompagni fuori dalla sala e ci incamminiamo lungo il viale, alla ricerca di un posto isolato.

E’ passato un mese dal nostro ultimo incontro... nel frattempo tu hai passato le vacanze con lei, per mantenere solida la facciata dell’apparenza... che più che apparenza è .. ipocrisia.. Ma ora sono qui, qui con te a bearmi del  tuo corpo abbronzato e cercando di gustarmi ogni istante che passerò con te, sino al tuo rientro a casa perchè.. è questo che mi tocca. Cogliere l’opportunità, seppure quella di un minuto soltanto, gustarti più che posso in attesa del prossimo.. incontro. E’ vita difficile, lo so. Ma è capitato e .. voluto.

Sento ora le tue mani che scivolano sui miei fianchi, qui appartati nel viale, in questo posto deserto. Vorrei essere altrove ora... La tua bocca cerca avidamente la mia.. sento che ti sono mancata, lo percepisco dal tuo respiro..

“Grazie amò.. è un gesto d’amore il tuo... hai fatto questo lungo tragitto solo per vedermi poche ore.. “-  e mi arruffi i capelli... le tue dita  accarezzano la mia nuca e mi provocano sensazioni.. uniche.. – “Temevo non venissi, ma lo avrei capito... è una settimana che viaggio a destra e a manca rimandando i nostri momenti.. e ora, ci voleva pure il summit.. a dividerci..”- mi dici con quello sguardo un pò imbronciato.

“Ma sono qui ora, qui per te..”- “Che hai fatto durante le vacanze?, mi hai pensata?” – domando.

“Si, molto!... senti...hai visto che qui dentro c’è un albergo, non è mia abitudine frequentarlo ma se non vuoi attendere oltre, possiamo rimanere anche qui.. mi basta disdire quello prenotato in riva al mare..”

- “No grazie, preferisco attendere... mi sento spaesata qui dentro e.... mi sento sempre osservata e giudicata...Non sono abituata al vostro spirito cameratesco.. “

“Allora facciamo così. Beviamo tra poco l’aperitivo con alcuni colleghi, poi ci rechiamo  in albergo.Ti và?”

- “Eccome se mi và! Ho fatto tanta strada per poter stare insieme a te...Sola”

A malincuore ci stacchiamo dai nostri abbracci e ripercorriamo il viale.

Si ride e si scherza sino a........ quella frase detta, forse, senza troppo riflettere.... Che ci lascia ammutoliti entrambi.

Di colpo si è posto tra noi un muro... invisibile ma.. spesso.

Incomunicabilità.

Qualsiasi cosa possiamo  dirci ..... ci porta ormai nel vortice della rabbia..

Perché???.....Perché tutto questo?? In pochi istanti, una parola buttata senza riflettere sta cambiando la nostra vita.. ci sta portando in direzioni diverse.. Ma nessuno di noi due, seppur dai nostri occhi traspaia comunque il desiderio reciproco.. vuole cedere.. Nessuno di noi due vorrebbe questo ma, l’unica migliore difesa è.. l’attacco. E qui dentro, tra queste mura di una piccola cittadella, l’attacco è d’obbligo!

Ci allontaniamo subito. Come due nemici ci scrutiamo, cercando di cogliere e sorprendere l’avversario. Ora IO sono l’avversario e.. l’avversario và abbattuto. Ai rimorsi c’è sempre tempo per pensarci...

“Riportami a casa!.. in hotel, scusa...” – dico con rabbia...

“Come vuoi tu...Sicura? “

“Sì, sicura!” – anche se dentro di me sento il peso di ciò che sto dicendo.. sento che qualcosa ha raggiunto il capolinea... Forse il filo che non ho riavvolto bene..

Ti guardo mentre parlo.. dritto negli occhi, fiera e senza abbassare lo sguardo. Ti sfido.

Ma nello stesso tempo vorrei baciarti, slacciarti quella camicia e sentire il tuo corpo su di me.. aspirare il tuo odore.. far scorrere le mie mani a cominciare dal tuo viso per poi, lentamente, scendere...

Mi volto e ti vedo al telefono...

“Come va? Sì, qui tutto bene... Sarò a casa tra un’ora, massimo un’ora e mezza se c’è traffico.. si.. aspettami. Bye” – chiudi la telefonata e mi guardi. Come dire... la mia scelta l’ho fatta...

Ho capito. Ho perso!... Come ogni prigioniero, desidero morire con onore....

“Bene, non vorrei farti perdere tempo prezioso... credo tu abbia qualcuno di importante che aspetta.. Non farla aspettare...” – Mi calco gli occhiali sugli occhi a nascondere quella lacrima che sta scendendo sul mio viso.. Non voglio dare questa soddisfazione..

“Sì.... mia moglie!”

Siamo quasi arrivati all’hotel. So che sarà l’ultima volta che ci vedremo. Mi sento sprofondare.

“A che ora parti domattina?” – chiedo garbatamente.

“Alle 5. Il volo dura 7 ore. Rientrerò Venerdì.”

Dalla radio una canzone ripete... “dimentica.. dimentica ..... Come è strano il destino.. bisogna saperlo leggere e interpretare con attenzione. Forse quei fili, o quel filo, era un segnale infausto.. come le partenze poi rinviate.. forse... forse.... forse...

Ma con i “se” e con i “ma” non si costruisce nulla....

La mia mano accarezza la sua nuca, un ultimo gesto dettato dal cuore che non posso frenare.. Vedo il suo sorriso salire alle labbra e il suo sguardo dolce mi abbraccia. Ma è solo un istante.. sul volto è ritornata l’impassibilità.

La macchina è in sosta, apro la portiera mentre lui sta ancora al volante. Prendo la valigia, richiudo il portellone. Sono immobile ora, con la valigia a terra, la portiera ancora aperta e.. lo guardo.

Lo guardo come se fosse un dio.. un dio che presto avrà altre ancelle adoratrici per lui..

“ Vai ora. Tua moglie ti aspetta. Non sono nessuno per trattenerti.. sono solo una sciocca amante. Buona fortuna ”

Forse mi ha salutato o forse .. no. Mi incammino verso l’hotel trascinando la valigia. Sola.

Come sempre. Com’è doveroso, del resto, per una amante.

Nel cielo sta passando ora un aereo e il mio pensiero corre a te...

“Buon viaggio.. amò!”

© Iva2006 - Agosto

(dolcebaciostregato)

 
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/09/06 alle 06:39 via WEB
Bello complimenti...anche se non condivido alcune frasi dette nei confronti dell\\\'amante...e poi....x come la vedo io dio...in terra non c\\\'è..e quello che potresti vedere ...invece sicuramente potrebbe avere i peggiori difetti che un uomo possa avere...non esiste dio sulla terra...ma ci sono momenti dove ognuno di noi...a volte si sente tale a modo suo...o almeno crede di esserlo...416
(Rispondi)
 
dolcebaciostregato
dolcebaciostregato il 24/09/06 alle 20:19 via WEB
Grazie per il complimento!! .. Gli Dei in terra... A volte si è così accecati da ciò che una persona emana all'esterno che non si può, o meglio.. non si vuole... vedere/capire/accettare i peggiori difetti che ella possiede ...Al momento, và bene così! per i rimpianti.. c'è sempre tempo... Un dolcebaciostregato... e, ancora grazie per il tuo passaggio.. ^__^
(Rispondi)
solosim
solosim il 01/05/07 alle 16:09 via WEB
è proprio così, a volte basta una manciata di secondi, qualche parola, per far scendere quel muro insormontabile, per allontanarci di colpo, per far crollare il nostro castello da carta e ritrovarci nell'angolo, sole, ladre d'amore, quell'amore a metà destinato all'amante, una rosa rossa profumata di passione che conserviamo secca e fragile nei cassetti della nostra memoria, anzi, nel nostro cuore. Una certezza...quell'emozione...valeva la pena di viverla, questa..è vita. ciao, simona
(Rispondi)
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