Creato da lejaorgana il 20/02/2008
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DUE GIORNI DA DIMENTICARE...CON LIETO FINE - Per la serie ENEL, L'ENERGIA CHE TI ASCOLTAVenerdì 23 scorso, naturalmente il giorno più caldo di questa estate pazza (mentre scrivo ho dovuto mettere un plaid sulle gambe per non morire di freddo !), scopro che per la seconda volta la batteria della macchina si è scaricata senza una ragione apparente. Comincio a telefonare all'elettrauto dalle dieci della mattina e finalmente alle cinque del pomeriggio arriva e mi rimette in sesto la batteria almeno per permettermi di fare la spesa e portarla a casa. Rimaniamo d'accordo che la prossima settimana cambieremo la batteria, in modo da non rimanere di nuovo in panne. Distrutta dal caldo e dalla giornata a dir poco impegnativa, torno a casa e, dopo aver sistemato la spesa, costituita per lo più da surgelati, nel frigorifero, mi butto a letto. Neanche il tempo di vedere una puntata di uno dei tanti telefilm C.S.I. che la luce comincia a lampeggiare violentemente uno, due, dieci, trenta volte e poi muore, salvo qualche altro sprazzo sporadico durante la notte. A tentoni guadagno lo stipo dove è riposto il cellulare e scopro che, siccome era in carica, i violenti sbalzi di tensione hanno determinato il blocco della tastiera: riesco a riattivarla e subito telefono al numero verde di segnalazione guasti dell'ENEL, solo per sentirmi dire che per loro nella zona in cui abito non c'è nessun guasto e che non manderanno una squadra a vedere a meno che non gli telefoni qualcun altro della zona, lamentando anche lui il black-out, o io non gli dica che cosa c'è scritto sul display del mio contatore elettronico. Siccome il mio contatore elettronico è in un posto praticamente inaccessibile, soprattutto di notte, cerco di spiegargli che non è possibile che dipenda dal mio contatore che sarebbe scattato al primo sbalzo di tensione, dovuto al malfunzionamento di qualche mio apparecchio o da un qualche sovraccarico provocato da me, e quindi la luce non avrebbe lampeggiato per cento volte e non potrebbe continuare a farlo. È tutto inutile: quando si ha a che fare con delle teste di...legno, non serve insistere. Furibonda e poiché di dormire non se ne parla lavoro tutta la notte al computer portatile finché dura la batteria; poi, appena fa giorno, vado a vedere che dice 'sto benedetto display e scopro naturalmente che è completamente muto, perché il guasto è a monte, alla centralina. Neanche a dirlo quando vado a prendere il cellulare, si è scaricata la batteria e io non ho il caricabatterie per auto e poi con la batteria della macchina che tiene il fiato coi denti ...! L'unica cosa da fare è andare al primo negozio dove mi conoscono che apre e chiedere se posso attaccare un momento il cellulare alla rete elettrica, giusto il tempo di richiamare l'ENEL e fare le mie rimostranze per il trattamento subito: il servizio è ormai sospeso da quasi dieci ore !Mentre me ne torno mestamente a casa, sempre più stanca e imbufalita, noto un capannello di gente attorno ad un auto dell'ENEL, che staziona proprio sotto la centralina di cui sopra: sono altrettanti abitanti della zona che protestano per il black-out, le provviste andate a male nel frigo (ciò mi ricorda che anche i miei surgelati, comprati il giorno prima, sono ormai immangiabili !), i disagi subiti e dicono di aver anche loro chiamato inutilmente il numero verde della segnalazione guasti. L'operaio senza scomporsi ci dice che non riescono a mettersi in contatto con l'avv. Olivelli, nella cui proprietà si è verificato il guasto. Leggi: non hanno voluto disturbare di notte un notabile raccomandato e se ne sono infischiati dei disagi che ciò poteva recare agli altri. Per me è la classica goccia che fa traboccare il vaso: l'avv. Olivelli è quel grandissimo jiio de puta, mio parente alla lontana, molto alla lontana (nel senso che abbiamo solo dei parenti, per lui acquisiti, in comune) che si è permesso di mettere in giro nei miei confronti la calunnia infamante che io avrei fatto sbranare mia madre dai miei cani. E qui arriva finalmente il lieto fine: apprendo con estrema soddisfazione che il suddetto non si trova perché ha venduto la proprietà e si è trasferito altrove. EVVIVA, FUORI UNO ! E, pensate un po', dopo appena altre due ore di black-out torna anche la luce. È il classico lieto fine, la vittoria della gente comune sui superraccomandati, che per ciò stesso sono tutti dei solenni str£¥@i ! Bilancio finale del black-out: provviste andate a male, forno a microonde fritto, batteria del cellulare imbarcata, circa 300 euro di danni, ma forse per sapere che Olivelli si è dileguato ne valeva la pena ! |
Inviato da: lejaorgana
il 13/11/2009 alle 09:15
Inviato da: Oscuro51
il 12/11/2009 alle 10:11
Inviato da: dragoritmico
il 29/05/2009 alle 00:32
Inviato da: lejaorgana
il 09/05/2009 alle 14:16
Inviato da: dragoritmico
il 07/05/2009 alle 09:31