la torta imperfetta

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silenziosa la tua mail è scivolata nella mia cassetta
postale.
Le tue parole sono, silenti, scorse sullo schermo bianco.
Una parola dopo l'altra, una sillaba che segue l'altra, un
pensiero che fluisce con toni bassi.
 
Mi sono sentita di troppo e nel sentirmi "un più" senza "il più" ho preferito il silenzio di entrambi.
La colpa, laddove ve ne fosse una, non è mai a direzione
unica, viene sempre condivisa dall'altra parte. 

In questo tempo ho scoperto che mi manca più di ogni cosa,
di ogni momento, l'attimo in cui ti aspettavo, il momento in
cui sapevo che tu stessi per arrivare. Non un attimo prima
non un attimo dopo, quell'esatto momento, che sapevo, ti
stesse avvicinandoti.
E' una sensazione strana, ti lascia sospesa ma vigile e
attenta, attenta a scorgerti da lontano e cominciare a
sorriderti e non so se sorrido più a te o sorrido più a me
stessa, mentre da fuori mi guardo e mi sorprendo tesa in una
sorridente attesa.
 
Attesa delle tue confidenze, delle tue nonconfidenze, dei
tuoi gesti, dell' "è come quando", del "raccontami
qualcosa" che tanto a me le domande non vengono ed, io che
penso che può importare parlare, tanto io sono già in
attesa della prossima volta.
 
La prossima volta, quella, che dopo averti atteso tanto,
racconterai di te e di quello che ti travolge e coinvolge e
ti cambia e ti scambia.
Cambi tu e scambiano gli altri, cambiano gli altri e scambi
tu.

Dopo silenzi di pensieri, silenzi reali, dopo avere salito
salite, dopo avere sceso discese, 
scalini corti e stretti, con il fiato stretto, stretto in
gola, in assoluto silenzio. 

 
Dopo avere consumato panchine e panchine di pensieri e
silenziosi discorsi.
Dopo avere guardato e riguardato senza occhi, vetrine vuote.

 
Dopo avere interrogato maghe, veggenti, aruspici e
cialtroni.
Dopo avere consumato scranni di chiese e chiesine, dove
persino Gesù è scappato via.
Ho capito cosa mi togliesse il fiato e perchè non trovassi
le parole più per nessuno, per Leo, per ieri, per oggi e
forse per domani.
In una discesa, una delle tante, ad un angolo di via, le ho
ritrovate, dimenticate, forse ma non perse.

Ho ritrovato le parole che più mancavano a me, per il mio
amico. Perchè a me manca la nostra amicizia,
manca e non poco, scriverti una mail bellabella, con le
parole certe e sicure che arrivano diritte, diritte dal
cuore e dalla testa e ti sollevano dai tuoi momenti non
felici, ti parlino di come fosse ieri e di come potrebbe
essere domani.
Che parlino di strade, di chine, di curve, di bassi e di
alti. 
Manca a me e non poco l'amicizia, quella che Aristotele definiva "virtù basata sulla libera scelta", di sceglierti
ogni giorno, come mio amico.
Ed ecco le tue confidenze sono scivolate qui, sensazioni e
vissuti di giorni impegnativi, di un lavoro che non
riconosci come tuo e che ha trasformato e ti trasforma in
una persona diversa da te, da quella che conoscevi in un
modo ed ora ti appare in un altro.
A volte può capitare che il lavoro ci travolga così tanto
da trasformarci e se la trasformazione che si avverte non è
positiva ma porta ansia, tensione, angoscia sino ad uno
stanco malanno che costringe a letto, no, non è il lavoro
giusto.
Non è quello che deve essere scelto per se stessi e per una
crescita personale, anzi se ne deve scappare via, come
giustamente stai facendo tu, valutando altro e con giusta
trepidazione, seppure col plauso dei responsabili e di
quanti (e non a torto) hanno individuato in te il giusto
risolutore di una situazione, che, evidentemente, è per
certi versi irrecuperabile se non a ritmi forsennati e poco
sani.
Andrà tutto bene, benissimo, non angustiarti.
Presto l'attesa si risolverà.

Affronta quanto più ti sarà possibile con la mente sgombra
ed il cuore sereno questo "momento" del trascorso di
....
E' il passato
Non lasciarti trascinare dai fantasmi del Tuo passato, non
affannarti in pseudo controlli, fanno solo del male a te.
Non avere timore, sii felice;
Stai costruendo il tuo futuro tutto nuovo, in una città
nuova con una persona che ami, che ti attrae molto, i cui
modi ti affascinano ed adori.
Sii sereno e pensa solo ed unicamente a quando sarete
insieme a condividere interessi, passioni, ansie e tutto
quanto compie e fa una vita a due.
 
Non lasciare che il passato ti condizioni, nel bene e nel
male, .... farà parte di te sempre, tieni solo il bello,
però, lascia andare tutte le negatività, il buio, le
brutture, la nausea, che hanno caratterizzato gli ultimi
momenti.
Tieni e, porta con te l'amore, che nutri per ... e vivi
bene questi giorni di costruzione e di crescita personale ed
intima.

So bene che la distanza produca ansie e preoccupazioni ma
non caricare "chiamate non risposte" di proiezioni che non
hanno.
Capita e capiterà ancora e di nuovo di fare una telefonata
ad un telefonino, che squillerà a vuoto ma niente di più
di una suoneria non particolarmente alta o, di un momento nel quale non si possa rispondere. 
Non tenere i pugni chiusi.
 
Sento Te
Dal cuore