Tartarughe rosa e...

...perchè a volte non sono Me...o forse lo sono di più...

Stavo uscendo dal mercatino rionale…anche se non era quello che frequentavo di solito: questo era BUIO, ma non cupo…l’atmosfera era come quella di certi quadri…
Il portone era semichiuso, perchè forse ero fuori dall’orario di lavoro…

Ho preso l’auto e percorsi pochi metri su Viale dell’Università, ho dovuto frenare bruscamente finendo in testacoda un po’ prima del “Tito Schipa”, il liceo musicale: c’era un vigilante sul marciapiede sinistro che trattava con un uomo sul marciapiede di fronte…’sto tale aveva qualcosa tra le mani e tutt’intorno c’erano forze dell’ordine di vario tipo…
Un’auto dei carabinieri con alla guida un appuntato col pizzetto, in tuta operativa, mi è piombata davanti coprendo la scena…ho sentito dei botti…un gran casino…erano proiettili, ne ero sicura…

Mi son tappata in macchina, “Morirò così!” ho pensato e d’istinto mi sono accartocciata sul volante…mentre il sangue, smettendo di fluire, mi gelava il corpo…

Ad un tratto il carabiniere ha attirato la mia attenzione, facendo dei gesti, giacché non potevo sentirlo…ha tirato fuori una bottiglietta colorata e stappandola ne sono usciti c^otⁱl^loⁿ colorati…

C’era una FESTA nel Liceo…una festa di cui le autorità non erano state avvertite e pensando si trattasse di chissà quale terribile gesto folle,avevano creato tutto quel macello…

Ho mandato a cagare l’appuntato ed ho riavviato la mia auto…

Ho girato a destra nella viuzza che costeggia il liceo, ma non so come, non avevo più la macchina…
Ero a piedi, nuovamente sul “viale giardino” esultante di verde e non più da sola…credo...

Arrivata a Porta Napoli, il cui largo antistante risultava completamente stravolto, ho visto due bambine con indosso vestitini di voile bianco con i riccetti alle maniche e sul fondo, identici…come identiche erano loro, con i capelli lunghissimi ed ondulati, color mogano che contrastava col bianco latte della loro pelle… Non son riuscita a vederne i volti, perché si sono inginocchiate per affondare le loro mani nella sabbia, iniziando a piangere e bagnandosi il volto con l’acqua della fontana lì accanto…

Volevo andare da loro, mentre la mia fantasia s’inerpicava su di un’improbabile spiegazione (secondo me, avevano appena scoperto l’esistenza l’una dell’altra…), ma son stata distratta dalla presenza di altre persone e di altre bambine vestite di bianco: tutte avevano espressioni tristi…o cupe…o arrabbiate…comunque inquiete…

Il mio udito si è insinuato nella conversazione di una di loro: “Ma chi è quella? Da dove esce? Non la conosco! E’ un’estranea! Non c’è mai stata nella mia vita, ed ora che pretende?”.
Sicuramente parlava della madre, riapparsa  dal nulla per quell’occasione speciale (che però non mi è chiara)…era così un po’ per tutte quelle bimbe, che fosse la madre o il padre o entrambi…da lì le loro espressioni così poco fanciullesche…

Distratta da un luccichio rosso, mi son girata di scatto dall’altra parte…

CAZZOCAZZOCAZZO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La sveglia segna le 16:59!!!!! Alle 17 devo (a questo punto, dovrei) aprire il negozio!!!!!!!!!

Beh…ora son nelle vostre mani… PLEASE, A^NA_LY^SE ME!!!

NB: non esiste alcuna fontana vicino Porta Napoli e ovviamente non c'è sabbia...ma nei sogni è tutto plausibile, no?