Coincidescenzain omaggio a Marematta |
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Post n°27 pubblicato il 12 Novembre 2008 da punkislam_1977
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Post n°26 pubblicato il 18 Giugno 2008 da punkislam_1977
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Post n°25 pubblicato il 12 Giugno 2008 da punkislam_1977
happy birthday Crazysea il vento, da qualche parte un velo ci protegge da scomparire, anche i lampioni sembrano farlo. Lo stesso non riesco a tenerti la mano. Affacciati sulla balaustrata, però, che vera sera d'estate. E' già iniziato, anche fermi, l'ultimo speriamo vago e chiassoso pellegrinaggio, e è umano non disamore sentirsi soli fianco a fianco. In un sogno ormai distante spararti perché punti i piedi, e invece la luce veniva da laggiù, di spalle al proprio presentire. |
Post n°24 pubblicato il 21 Maggio 2008 da punkislam_1977
Non mi costringa il segno del tempo a non volerti più povera com'eri, sul punto di sbagliare; non sia per stanchezza venirti incontro, ma come ieri che piangevi perché da grande volevi diventare bella, tremante, sul letto come nel vento odorare una camelia, essere un'ape, e tutt'intorno, salsedine. Intanto il mare, anche un pezzetto, un po' a riparo, la tamerice - non solo -, una mattinata, mia. Al maestro Aldo Mazzi, nostro amico |
Post n°23 pubblicato il 16 Maggio 2008 da punkislam_1977
Quadro: Riccardo Bargellini Durante la guerra la scala mobile alla Rinascente di Milano, se ubbidivi alla mamma era il mito bello; ora che è dilagato è colpa dei bambini, "voi vi fate dominare dal mondo esterno, noi realizzavamo i nostri sogni". Ma se noi - perché sì - ci incontriamo - noi - è perché nulla ci accadrà che abbiamo visto, tutto scivola sulla tua carne nemmeno ti vesti troppo bene stai appena di qua della sorpresa che induci. |
Post n°22 pubblicato il 10 Maggio 2008 da punkislam_1977
x E' più cose che non vedo il fatto scarno che ti seguo, quelle ti sviano al mio pugno. x Qualcosa di antico si interpone al nostro poco o nulla, salvata forse una maglina imprevista, minime tracce di sudore. x Ti capirò per sapere cos'ho perduto, per dare a te tutta la colpa del tempo; ora che ne hai bisogno, che io lo so, ho però la certezza che la strada è finita e riniziano i campi. |
Post n°21 pubblicato il 07 Maggio 2008 da punkislam_1977
a A. G.
di essere contenti di qualcosa senza padrone. x In cambio eravamo illuminati dal riflesso di qualunque legna bruciasse. x E lì era triste ma non c'era freddo e noi uomini non fummo traditi, quel calore bastava per rinunciare a perderlo. x Non mancò nemmeno la forza, e spesso se n'è parlato, si diceva la verità, e poi non si sapeva altro. Foto: Tommaso Barsali |
Post n°20 pubblicato il 30 Aprile 2008 da punkislam_1977
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Post n°19 pubblicato il 22 Aprile 2008 da punkislam_1977
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Post n°18 pubblicato il 19 Aprile 2008 da punkislam_1977
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Post n°17 pubblicato il 16 Aprile 2008 da punkislam_1977
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Post n°16 pubblicato il 09 Aprile 2008 da punkislam_1977
Foto: Tommaso Barsali Non so se riuscirò a svegliarmi mai, perché gli uccelli cantano la luce, nevrotici. Io mi addormento bene con il vento, il temporale che schiantava i pali elettrici, e un cassetto di candele. Avere tutto il giorno di magnesio, cobalto, d'ossido davanti al volto abbronzato, e al crepuscolo scaldare addirittura un tè sul fornellino a gas. Lo so, l'ho avuto quanto ero un pittore immortale, che incontravo quell'alba, ho rinunciato per bellezza, assassina, la grazia il mio tormento ma senza sprechi di pazienza. Caustica è la mia vita non mia quella che possiedo, questa mi ha fatto piangere. |
Post n°15 pubblicato il 06 Aprile 2008 da punkislam_1977
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Post n°14 pubblicato il 03 Aprile 2008 da punkislam_1977
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Post n°13 pubblicato il 01 Aprile 2008 da punkislam_1977
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Post n°12 pubblicato il 30 Marzo 2008 da punkislam_1977
Sono momenti qualunque nella folla, il filo nero del no alle soglie della distrazione. Vorrei, ma non lo posso non sentire il silenzio che c’è fra queste mura, non è di qui o un mio presentimento, non ha anima, è una occupazione di spazi mutata. Una vetrina contadina, a cerchi rossastri e fondo chiaro due erano i letti all’inizio, non so perché; il primo di mio nonno, l’altro vuoto. Ci sarà poi trasportato quello che si diceva essere il mio, o camera mia perfino, sapendo, forse, che non sarei tornato; ci dorme mio nipote quando va. La nostra stanza era di là, con mio fratello. Quando andò via, che mi chiusi in cantina dalla grata vidi quasi un pianto passare veloce, nel piazzale, di mio padre. Nel tempo l’avrebbe raccontato, e di non aver pianto neanche al funerale di suo padre, Gennaro. Alla notizia, io dissi solo se ora potevo poggiare cose mie sul suo letto; si rise. Ci metteranno un divano con calma, scomodissimo, come per resistenza. Ora uno bello, e è un salotto giorno giorno, l’armadio pieno di piatti. |
Post n°11 pubblicato il 18 Marzo 2008 da punkislam_1977
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Post n°10 pubblicato il 13 Marzo 2008 da punkislam_1977
Perché ieri eri così polverosa di vento e oggi anche più seccata, siamo tra noi... Non ti abbandoni il senso di sapere più dell'al di là nulla curerà le tue radici nella terra, il cuore non si sbronza, non fiorisce, solo batte. Non saranno i petali che metti nell'armadio a salvarti, le mani screpolate, o un passo falso, forse l'ombra dove qualcuno poggi le sue ossa animali; è estate, ti trovi, e si riposi. Chi aveva detto poi, che c'era tanto vento? |
Post n°9 pubblicato il 10 Marzo 2008 da punkislam_1977
I gatti della sera addossati alle pareti ruminano giornate di attesa, tempi racimolati in eventi blandi di risacca domenicale. Strillano le badanti al vecchio sdentato, l'aria non trema, il grido è affilato e si conficca a lato della finestra. L'orizzonte un momento brucia, nel buio del temporale che monta, a largo. Il condominio salino inizia a ritirarsi in cucina, nei salotti. Oltre i vetri barlumi, dei televisori. Limpido, il tempo mi volta le spalle. Foto: Tommaso Barsali |
Post n°8 pubblicato il 08 Marzo 2008 da punkislam_1977
E' la mattina che sale, e ti reclama sottilmente, a cinque piani, con l'aiuto degli operai. E spariscono gli argini boscosi, la diga della notte, e il sentire si incrina, si frantuma in tanti mondi coi nomi tutti già occupati. A meno che tu non sfugga una volta e io ti dica dove conservo un grido e non ti avevo più aspettata. Nella tua fabbrica di cerini, - chissà dove sei con la testa, il mare capta il tuo mistero. |
INFO
I never felt magic crazy as this, I never saw moons knew the meaning of the sea, I never held emotion in the palm of my hand, Or felt sweet breezes in the top of a tree, But now you're here, Brighten my northern sky.
Inviato da: MareMatta
il 13/11/2008 alle 21:07
Inviato da: MareMatta
il 19/06/2008 alle 00:38
Inviato da: MareMatta
il 13/06/2008 alle 21:45
Inviato da: perseo.marivaux
il 11/06/2008 alle 21:34
Inviato da: rosylagana
il 21/05/2008 alle 09:37