Rino Gaetano

un angolo di cielo per scrivere di Rino..

 

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Interessante video di Rino con
i commenti di Venditti e Cocciante
 La canzone in sottofondo è:
 Escluso il cane dal cd  Aida

 

RINO STORY

Per tutti coloro che vorrebbero conoscere la vita dell'artista di Crotone, la trasmissione televisiva Ritratti gli ha dedicato un' intera puntata. E' possibile vederla integralmente su youtube cliccando qui.
 

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Nun ve reggae più..

Post n°6 pubblicato il 11 Aprile 2008 da gaetano_rino
 

Ok ok..chiariamo..questo non è il blog di Claudio Santamaria , però non potevo non segnalarvi questa perla.. il nostro “rino del piccolo schermo” nella trasmissione parla con me si lancia in una rivisitazone della celeberrima  nuntereggae più.. ma ora faciamo un piccolo passo indietro e parliamo di Rino..

 

La canzone fa parte dell’omonimo disco del ’78, nuntereggae più. Il titolo è una fusione tra il dialetto romanesco e la musica giamaicana che emergeva in quegli anni. E proprio a ritmo di reggae (un reggae che per la velocità si avvicina molto allo ska) Rino vuota il sacco fa i nomi*, i nomi di tutti quelli che non gli vanno giù; dai politici agli industriali, dagli uomini di spettacolo agli sportivi fino anche a toccare i miti  (la castità, la verginità, il maschio forte) di una società che privilegia pochi eminenti personaggi (auto blu, sangue blu, evasori legalizzati). E’ un pezzo graffiante che spara a zero sulla politica e sulla società italiana di 30 anni fa...cosa è cambiato? Come ci dimostra questo video ben poco; qualche nome, ma alcuni ,a farci caso, sono sempre gli stessi.
Mai momento poteva essere migliore per scovare questa chicca in rete , ovviamente a causa delle elezioni ormai imminenti. Santamaria coglie bene il senso della canzone di Rino quando nomina quel VELTRUSCONI che tanto ci fa sorridere, perché rappresenta la drammatica situazione della politica italiana.. Tanti partiti che trovano modi sempre meno creativi per continuare a far aumentare il volume del loro grasso ventre mentre noi vediamo tanta gente che non c’ha l’acqua corrente non c’ha niente ma chi ce sente ma chi ce sente..

 


note: * Rino subirà anche il veto della censura,nella prima versione della canzone infatti comparivano i nomi di parecchi bancari invischiati in famosi scandali finanziari; Sindona per il crac del Banco Ambrosiano, Rovelli per la Banca Racidi (che riciclava denaro per clienti come Riina e Provenzano), o l’allora presidente DC del senato Fanfani fino al presidente di confindustria Carli.

Lascio qui anche uno stralcio del video originale di Rino e un'esibizione di Zulù (ex 99 posse) in cui riprende nuntereggae più in una interessante versione pacifista e antiamericana.



Un abbraccio a tutti..

 
 
 

Cerco..

Post n°5 pubblicato il 19 Marzo 2008 da gaetano_rino
 

4.00 a.m. di una notte qualsiasi in una qualsiasi città.. parlare della vita, della società che forse questa vita te la nega poco a poco.. e parole di sconforto, resistenza, coraggio..

E al mattino al mio risveglio cerco in cielo gli aironi
e il profumo bianco del giglio
cerco in tutte le canzoni e in un passero sul ramo
uno spunto per la rivoluzione
cerco il filo di un ricamo un accordo in la minore
per gridare forte t'amo
se ho degli attimi di rancore cerco te e la tua bocca
nei tuoi occhi trovo amore
cerco la mia malattia in un bar e nelle carte
la mia dannata periferia
cerco gli occhi di chi parte
di chi si ferma e chi va in fretta
la sincerità nell'arte
cerco il punk in una lametta la felicità ed il dolore
nel fumo di una sigaretta
se ho degli attimi di rancore cerco te e la tua bocca
nei tuoi occhi trovo amore

Quale canzone migliore per esprimere il disagio di chi tutti i giorni o quasi ha il coraggio di guardare in faccia la realtà e rendersi conto che forse ci si sta troppo stretti in questa "vita"..

Rino scrive questa canzone nel '78 per lui è un anno molto particolare, ottiene il successo a sanremo, ma gli costa caro; viene frainteso dal grande pubblico che, come d'obbligo con tutte le personalità geniali o troppo avanti, lo ritiene un giullare o peggio un cantante del non-sense.
E allora mette a nudo se stesso in questa canzone che paral del senso delle cose, della propria vita e della ricerca di una dimensione interiore con cui riuscire a stabilire un contatto più profondo con il mondo.

Forse non è una questione di tempi.. "oggi si sta peggio di ieri", "il futuro è troppo incerto".. Inizio ad avere dei dubbi sulla validità di queste argomentazioni, credo che le difficoltà di piccoli o grandi malesseri esistenziali come quello di cui parla questa canzone siano, in ogni tempo e in ogni luogo, sopratutto causa della sensibilità delle persone che riescono a vedere "oltre"..
Aprire gli occhi, vedere al di là del "consentito" è sempre una sorpresa, ma quasi mai piacevole.. a volte la vita ti si può in parte sgretolare tra le mani e tutto ciò che prima sembra certo e sicuro divenire un'illusione priva di significato.
Ma il segreto per andare avanti forse è proprio cercare di darselo da soli il senso.. cercare ciò che ci sembra importante.. 
Se la vita che è stata costruita per noi non va più bene allora proviamo a costruircela da soli il vantaggio sarà perlomeno decidere alcuni obbiettivi: quelli davvero importanti!

 

una dedica speciale ai miei carissimi Meri, Francesca, Fabio e Fabrizio

 
 
 

Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 04 Marzo 2008 da gaetano_rino
 

Sanremo ieri e.. l'altroieri!

Io penso che Luigi Tenco dieci anni fa sia morto di noia perchè da ventotto anni Sanremo è sempre uguale, perchè non c'è la buona intenzione di cambiarlo davvero.

                                                          Rino Gaetano - 28° sanremo 1978

Con queste parole Rino commenta il festival di San Remo del 1987.
Era.. L'altroieri, ma come spesso accade le parole di Rino sono profetiche; credo proprio che purtroppo dal 28° al 58° festival della canzone sia cambiato ben poco.
Non intendo dilungarmi troppo su cosa penso del festival poichè la frase spiega bene che  oggi come allora, lo spettacolo è noioso e ripetitivo in maniera quasi surreale. Anche se qualche artista bravo c'è sempre, i testi sono nella quasi totalità banali, mediocri e insulsi.

Ma tornando a noi, ciò che volevo proporre con questo intervento è un breve salto indietro nel tempo, anzi due piccoli passi indietro che descrivano il rapportoo di Rino con il fin troppo celebre festival.

Il primo riguarda ovviamente la partecipazione del nostro che si presenta al festival con Gianna. In un' esibizione travolgente e inconsueta riesce a scuotere dal torpore gli spettatori del '78. Con la sua sua candida e sfacciata ironia riesce a travolgere il pubblico e contemporaneamente a canzonare il festival a partire dall'abbigliamento; frac, papillon, maglietta a righe escarpe da ginnastica, senza dimenticare la storica tuba. Rino dà spettacolo, tiene il palco rompendo gli schemi; suona l'ukulele, balla, gioca con il pubblico, l'orchestra sembra seguirlo divertita e anche il direttore sta al gioco quando lui gli appunta una medaglia sulla giacca, insomma si prende in giro e prende in giro tutti...
semplicemente UNICO!

IL secondo flashback è molto più vicino a noi e riguarda l' edizione di sanremo 2007, dove vediamo un'emozionato ed emozionante Paolo Rossi che canta una canzone inedita scritta da Rino e mai incisa: In italia si sta male (si sta bene anzichè no). L'istrione Rossi è capace di dare la luce a questa creatura, in maniera imprevedibile*, con la sua teatralità riesce a suggerire sfumature nuove ad un testo che sicuramente non meritava di rimanere sepolto dalla storia. Grazie Paolo!

Curiosità:
- Con Gianna per la prima volta la parola "sesso" entra al festial.
- La tuba che indossa Rino è un dono del suo amico Renato Zero.
- L'ukulele con cui si è esibito è stato recentemente battuto all'asta per beneficenza.
- *Paolo Rossi sorprende il coro improvvisando una modifica al testo.. provate a
capire quando..

 
 
 

Post n°3 pubblicato il 29 Febbraio 2008 da gaetano_rino
 

Torno a scribbacchiare su questo blog.. Purtroppo tra esami e impegni vari non ho trovato la giusta dimensione per elaborare le tante idee che mi attraversano la mente.. Ora però c'è così tanta carne al fuoco che non posso farne a meno di scrivere..

Più fiction di così..


Pochi giorni fa è andata in onda la replica in versione ridotta della fiction in due puntate dedicata a Rino. Dato lo strepitoso successo di audience della prima visione (trasmessa a novembre) mi chiedo se avranno cercato di risollevare i picchi negativi di ascolto del festival di San Remo?
Scherzi a parte la fiction dal titolo: RINO GAETANO - Ma il cielo è sempre più blu, nonostante abbia riscosso un notevole succeso di share ha deluso molti fan e appassionati, ma non solo.. anche amici e parenti di Rino hanno denunciato diverse inesattezze sulla vita artistica e privata del nostro. Per fare un esempio basta notare che il rapporto tra Rino e il padre nella fiction è molto difficile; il padre non condivide la scelta artistica del figlio, nonostante i suoi successi. Niente di più falso. Da un'intervista ad Anna, sorella di Rino, apprendiamo che i genitori erano entrambi orgogliosi del figlio e felici per il suo successo. Anche il rapporto con l'alcool tanto esasperato nella serie televisiva si dimostra inesatto dai racconti dei suoi amici e parenti. Ancora più strano mi è sembrato seguire le vicissitudini sentimentali del nostro.. rotture, riconciliazioni fino alla delusione finale poco prima di morire.. bhè forse gli autori avrebbero potuto fare ricerche neanche tanto difficili e scoprire che in realtà Rino era in procinto di sposarsi con la sua fidanzata Amalia..
Rino non è morto solo, depresso e alcolizzato.

Fa comodo creare un personaggio sul personaggio - l'artista "maledetto" -  sopratutto se serve a creare una storia un romanzo visivo, una fiction appunto; una finzione, così finzione che più fiction di così non poteva essere..

Ma come non notare che ormai la morte va di moda, la tv ha trovato al sua nuova eldorado e anche cantanti e sportivi divengono vittime sacrificali..(vedi ad es. anche il caso di Pantani).
Il macabro teatrino che siamo costretti a sorbire tutti i giorni forse può finire.. spegnendo la televisione e vivendo quella vita che Rino tanto bene sapeva poetare in tutte le sue sfaccettature, dalla tristezza alla noia, dall'amore al gioco..

P.S.
Per chi ha perso la fiction o volesse rivederla questo è il link al sito di raiclik dove è possibile vedere le due puntate in streaming. Vi segnalo inoltre un interessante articolo trovato in rete.

P.P.S.
Non posso non dedicare due righe a Claudio Santamaria, bravo attore e secondo me sincero interprete di Rino. Credo che nella difficile ricerca di immedesimazione in un personaggio così unico e "diverso", abbia dato prova del suo talento con un'interpretazione toccante.
 

 
 
 

Qual'è l'Africa? Qual'è l'Europa?

Post n°2 pubblicato il 29 Novembre 2007 da gaetano_rino
 

Metà africa metà europa è un brano tratto dall'ultimo disco di rino; Io ci sto 1980. Per dare un’idea del periodo in cui Rino scrive queste canzoni basta prendere visione solo dei pochi eventi riportati nelle pagine di wikipedia sotto la voce 1980.. Terrorismo, Scandali calcistici e politici, stragi di Ustica e Bologna, guerra in medioriente..

tutti temi stranamente familiari..

Una canzone scritta in un periodo così non può che risultare tuttora attuale proprio come sottolinea questo video amatoriale pescato in rete..

 

Metà africa metà europa

Africa il sole le dune è Africa
       
lontana  ma legata all'america
       
i riti tribali di stregoni cardinali
         
di ministri triviali è Africa
Africa terra nera bruciata è Africa
       
le bombe il sangue è Africa 
        
una mamma che prega un fermo di polizia
         
uno sparo un ferito è Africa
 
Africa ma per te che lavori e non ridi
         
per chi come te più non gioca
         
questa terra è ancora Europa
Europa le lotte di classe Europa
       
la difesa del posto Europa
       
per i tuoi interessi per i figli e noi stessi
       
per chi c'è e chi è disperso Europa
Africa il mare trasparente è Africa 
       
ma nella storia c'è ancora una svastica 
          
un ricordo preciso qualcuno è stato ucciso 
         
nel cielo nel mare dell'Africa

Scrivo qui il testo, perché secondo me soffermarcisi un attimino aiuta a svelarne le tante e tante letture, più o meno personali, più o meno attuali..

Riporto la mia..

ma spero tanto che anche voi vogliate dire la vostra..                                

In primis credo che Rino giochi con i continenti Africa/Europa proprio per rimandare a quello che suscitano questi nomi nell’immaginario collettivo..

Europa come occidente, progresso e civiltà..

Africa come terzo mondo, arretratezza e barbarie..                                   

                     

il primo verso che ho evidenziato non credo che necessiti di commenti “i riti tribali di stregoni cardinali di ministri triviali è Africa” questi riti li conosciamo fin troppo bene.. sono gli inafferrabili e quasi oscuri giochi di potere tra ministri triviali(ovvero indecenti, immorali, sporchi) che dobbiamo sorbire tutti i giorni.. i triviali ministri ben si sposano, nei loro giochi, con gli “stregoni cardinali” che altro non sono che quelle figure che ancora cercano di irretire le persone (come i vari Bagnasco e Ruini)..                                                                                   


"una mamma che prega un fermo di polizia uno sparo un ferito è Africa". Questo verso insieme all'ultimo "ma nella storia c'è ancora una svastica1 ... qualcuno è stato ucciso.." credo si possa collegare benissimo a temi di recente dibattito..
se lo riporto ad oggi non posso fare altro che pensare agli abusi di potere delle nostre forze del dis-ordine e alle sue vittime non ultimi Carlo Giuliani e l’ormai celeberrimo Gabriele Sandri..

1-svastica: quale simbolo migliore di una svastica per simboleggiare un potere eccessvamente violento, un abuso di potere?


Queste sono solo alcune delle impressioni suscitate in me da questa canzone.. ma molte altre me ne vengono in mente se, invece di pensare all’ Italia, penso alla situazione politica mondiale..
L’africa..”legata all’America” credo dica tutto.. soprattutto se si nota, collegamento  artificioso, lo ammetto, che i versi “lontana  ma legata all'america” ele bombe il sangue è Africa” sono entrambi i secondi versi delle prime due strofe..

Ammetto oramai di star raggiungendo livelli da delirio..

per cui lascio la parola a voi e alle vostre opinioni..

Un abbraccio a tutti

 
 
 
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