Creato da giramondo595 il 14/11/2008

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5^ tappa

Post n°445 pubblicato il 24 Luglio 2011 da giramondo595

La fermata di questa escursione
è Guardia Piemontese, un paesino
a 15 km. da Paola.

Attraversata la statale 18 in direzione di
Salerno,allo svincolo di Guardia Piemontese
si attraversa la frazione marina del paese, la
locaLità di Terme luigiane e si sale
verso l' interno.

 

Guardia Piemontese (La Gàrdia in lingua
occitana) è un comune della provincia di Cosenza.
Ha la particolarità di essere una isola
linguistica occitana del meridione italiano,
insieme a quella di Faeto e Celle San Vito
in provincia di Foggia. Fu fondata nel
XII secolo da rifugiati valdesi
provenienti da Bobbio Pellice in
Piemonte. Era conosciuta in passato
anche come Guardia Lombarda.
Già nota con il nome di Casale di Fuscaldo,
chiamata successivamente Guardia Fiscalda,
Guardia dei Valdi e Guardia Lombarda,
solo in anni più recenti ha preso
la denominazione attuale di Guardia
Piemontese. L'aggettivo "piemontese"
del nome, deriva dall'origine valdese
della popolazione locale, la quale a
causa della povertà, dell'intolleranza
religiosa e delle persecuzioni subite
nelle proprie terre, in Piemonte,
dovette fuggire alla ricerca di un
luogo più sicuro e ospitale e si trasferì
in Calabria dove fondò il paese di
Guardia. Altre comunità di valdesi si
stabilirono in alcuni paese vicini,
a Montalto Uffugo, e a San Sisto
dei Valdesi.
I Valdesi arrivarono in Calabria
tra il XII e il XIII secolo dal Piemonte,
provenienti soprattutto dalla Val
d'Angrogna e dalla Val Pragelato.
Gli abitanti di Guardia Piemontese
vissero senza conflitti per
due-tre secoli con le comunità cattoliche
circostanti. Dopo la loro adesione alla
riforma protestante il cardinale alessandrino
Michele Ghislieri (futuro papa Pio V),
deliberò che venissero annientati sia
i valdesi del Piemonte che quelli
della Calabria. Scatenò così
contro di loro una crociata e li sterminò.
La persecuzione religiosa si portò,
in tempi antichi, fino nella parte
antica di Guardia (il cosiddetto "paese")
con scontri e violenze e l'uccisione
di gran parte della popolazione, comprese
donne e bambini. I pochi supersiti s
campati al massacro furono costretti
alla conversione. Rimane a tal
testimonianza la porta del sangue,
chiamata così dal 5 giugno 1561,
oltre ai nomi delle strade che
ricordano tali fatti storici.

Il costume delle donne guardiole si presenta
in un duplice aspetto: quello di tutti i
giorni (in uso fino a pochi anni fa)
chiamato tramontana e quello da sposa
chiamato dournë.
Per quanto riguarda quest'ultimo, si
osserva che la caratterizzazione principale
è costituita dall'assenza di vita e dal
grembiule che stringe il corpo al di
sopra del seno.
In questa caratteristica, alcuni autori
vedono una inquietante rassomiglianza con
l'abitello penitenziale (sambenito),
di origine spagnola, imposto ai
guardioli dopo la strage del 1561.
Tale ipotesi sull'origine di questo
costume pare essere confortata da altre
osservazioni. La vita alta appiattisce i
lineamenti del corpo e, dato il peso
considerevole della stoffa usata,
finisce con il causare l'abbassamento
dei seni (l'indumento forse era legato a
pratiche di espiazione imposte dai
domenicani!). Inoltre il
copricapo (pënalh) costituito
da una pesante corda a forma di
cuore aveva la particolarità di
strappare col tempo i capelli fino
a condurre alla calvizie.
Quale che sia la sua origine,
questo costume è molto bello da ammirarsi

Esso si compone di:
camicia bianca (chamizë) indossata
direttamente sulla pelle, con colletto
rotondo (gourgìerë) e maniche lunghe
con sbuffi (bof).

sottabito (camëzoùël) di colore rosso.

abito (gounèlë) della stessa lunghezza
del sottabito e di colore verde o blu.

lungo grembiule (fodil) di colore rosso
annodato al di sopra del seno con ampio
fiocco sul davanti posto a destra o a
sinistra a seconda che si trattasse di
donna nubile o sposata.

fazzoletto (moucalourë a la band) che
pende dall'alto e infilato nel grembiule
in posizione opposta al fiocco.

mezze maniche (mézë manu) di colore
rosso e con alti risvolti del colore dell'abito

 Questa è la Porta del sangue

Porta principale d'ingresso il cui
nome ci rimanda immediatamente a
i giorni bui della repressione.
L'innocente sangue dei Valdesi
uccisi in loco, nella tragica
notte del 5 giugno 1561 dal castello
si riversò nelle viuzze, fino ad
oltrepassare la porta principale
d'ingresso che dal 1561 venne
chiamata La porta del sangue.
È composta prevalentemente da
ciottoli di diversa grandezza,
frammenti di laterizio e di
pietre rozzamente squadrate
legate con malta di diverso spessore.

Questa è la Chiesa del SS.Rosario, ex convento dei Domenicani

Fondato dai domenicani nel 1600
e consacrato nel 1616. Di
notevole pregio artistico è
l'antico coro ligneo scolpito
a mano alla metà del XVII secolo.
Composto da 33 scanni divisi
in due ordini di posti: 21
superiormente e 12 più in
basso. I pannelli
meravigliosamente scolpiti
sono divisi da alte colonne.
I braccioli degli scanni
rappresentano figure femminili.
Alle spalle dell'altare si trova
la tomba di Mario Spinelli
figlio del marchese Salvatore
Spinelli, morto nel 1636. Le
mura abbellite da tipiche e
antiche tele su cornici artistiche
presumibilmente di epoca del sec.
XVI e da colossali e vivaci affreschi

  

 Questa è la  Roccia di Val Pellice

Posta nella Piazza Chiesa Valdese così
denominata perché ivi anticamente sorgeva
il tempio Valdese. Lastrone di roccia
alpina collocata a specchio su una
base di cemento armato. Fu portata
dai monti di Torre Pellice (TO)
nel 1975. Vi è incisa una scritta
molto significativa per il popolo
guardiolo tratta dal verso del
Profeta Isaia (51.1):
«Considerate la roccia da cui foste
tratti» Il 5 giugno 2008
l'amministrazione comunale
ha istituito "LA GIORNATA DELLA
MEMORIA" in ricordo dell'eccidio
del 5 giugno 1561. Sotto la Roccia è
stata posta una lapide, su cui
sono riportati i 118 nomi dei
martiri guardioli uccisi in
quella tragica notte del 5 giugno 1561.

 

Questa è la Chiesa di Sant'Andrea
Apostolo. Dedicata al Patrono di Guardia
Piemontese. Interessante da vedere
è il portale di tufo sormontato
dallo stemma di Guardia Piemontese La Torre

 

 Questo è lo stemma del portale della Chiesa.

Carissimi amici, permettetemi
una piccola divagazione.
La vista di questa chiesa,
mi ha fatto venire alla mente il mio
paese natio sulla
costa Ionica catanzarese.
Qualcuno si starà chiedendo
che c'azzecca?... tutto ciò
nella narrazione
Ecco spiegato l' arcano. Sant' Andrea
Apostolo è il protettore del mio paesio
natio ed a questo santo è dedicata
una splendida chiesa. Perciò sono
stato felicissimo di vederla.
Inoltre ho scoperto che il
santo originario di Patrasso
in Grecia è anche il santo
protettore di questa cittadina

Che ne dite non è splendido
trovare in un' escursione
così tante analogie?!..

Per i curiosi, ecco
ciò di cui vi parlavo

La chiesa di S.Andrea Apostolo

 

ed il santo 

ed ora continua l' escursione per Guardia Piemontese

 

Questa è la Torre di Guardia, Risalente intorno all'anno 1000.
Come tutte le torri ubicate sui promontori
della costa aveva la funzione di segnalare
l'eventuale presenza di navi saracene,
che in quel periodo infestavano il Mediterraneo.

 

Questo è un  Bassorilievo. Opera dello scultore Giuseppe Tarantino.
Offerto al comune di Guardia Piemontese
dalla Regione Piemonte su richiesta del
Presidente dell'Associazione Piemontesi
nel mondo di Pinerolo (TO).
Rappresenta la storia dell'emigrazione
piemontese ma anche di quella calabrese.
Inaugurato il 17 luglio 2000, rappresenta
per il popolo guardiolo la continuità
delle proprie radici che lo legano al Piemonte.

Per concludere questa escursione,
sulla via del ritorno incontriamo questa splendida
famigliola di gatti

Come scrisse un celebre filosofo
turco, " Larga la foglia, stretta
la via, dite la vostra che io ho detto
la mia ". Questa piacevolissima
( lo spero tanto ) escursione finisce
qui.

 Il resto alla prossima.
Per la precisione la 6^.

Non mancate!.....

 

 Bacioni a tutti coi carissimi amici

 
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   BENVENUTI NEL MIO BLOG

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AREA PERSONALE

 

CITAZIONI DI

Beata Madre Teresa di Calcutta


Quello che noi facciamo
è solo una goccia nell'
oceano,
ma se non lo facessimo
l'oceano avrebbe una
goccia
in meno

Non importa quanto
si dà
ma quanto amore si
mette nel dare.


Trova un minuto
per pensare,
trova un minuto
per pregare,
trova un minuto
per ridere.

La peggiore malattia
dell'uomo?
La solitudine.


Le parole gentili
possono essere brevi
e facili da pronunciare
ma la loro eco è infinita.

 

 

GRAZIE AMICI QUESTI REGALI SONO PER VOI

 

          Grazie Solic

 

Grazie diana.fini

 

 Grazie Trappolinax ( Wanda )

Grazie aumania_12 ( Alisia )

Grazie Trappolinax ( Wanda )

grazie STREGAPORFIDIA (Sonia)

questi splendidi regali,
li voglio
dedicare a
tutti voi amici

Aforismi 

Edward Morgan Forster è stato uno scrittore
britannico,autore di racconti brevi,
di romanzi e saggi letterari.
Da alcuni suoi romanzi sono stati
tratti film di grande successo come:
Passaggio in India (1984, regia di David Lean)
Camera con vista (1986, regia di James Ivory),
Maurice(1987, regia di James Ivory)
e Casa Howard (1992, regia di James Ivory).


Se è facile raccontare la vita,
ben più difficile è viverla,
e siamo tutti dispostissimi a
chiamare in causa "i nervi",o qualsiasi
altra parola d'ordine che serva a
occultare i nostri desideri.
( Edward Morgan Forster )

 Albert Einstein è stato un fisico
a soli 26 anni, ha mutato
il modello istituzionale di
interpretazione
del mondo fisico


E' più facile spezzare
un'atomo, che
un pregiudizio
( Albert Einstein )

 

GRAZIE PER I VOSTRI DONI

       Carissimi amici,
       grazie a tutti
       per i vostri doni.
       Questi sono solo
       una piccolissima
       rappresentanza
       della vostra amicizia
       ed affetto.
       sono felicissimo di
       ciò...bacioni
        a tutti

      vivi la vita    

      Grazie agli amci Trappolinax e luce 1001 per
      i bellissimi regali per il compleanno del mio blog

                    

               

 

SAGGEZZA POPOLARE ANDREOLESE

Cu ava focu campau,cu ava pana moriu.
Chi ha del fuoco è vissuto,
chi ha pane è morto a causa del freddo

'A casa mbidìàta,o pòvara o malàta.
La casa ch'è oggetto d'invidia va
incontro a povertà o malattia.

A bbona lavandàra on manca petra.
Ad una brava lavandaia non manca
pietra (su cui lavare).

E cu' t'affìdi, ti nganni.
Sulla persona a cui presti
fiducia ti sbagli (facilmente).

Canta lu gaddru e si scòtula li pinni.
Il gallo canta e si scuote le piume.
(Si dice di persona che di un fatto
non vuole assumersi alcuna responsabilità
e "se ne lava le mani", come Pilato.

Per altri curiosi proverbi andreolesi:

http://www.andreolesi.com/dialetto/proverbi.htm

 

FRASI CELEBRI

Golda Meir, fu una donna politica
israeliana, quarto premier d'Israele
e prima donna a guidare il governo
del suo Paese.

La vecchiaia è come un aereo
che punta in una tempesta.
Una volta che sei a bordo non puoi
più fare niente
(Golda Meir)

Anton Pavlovič Čechov è stato uno
scrittore, drammaturgo e
medico russo.
Laureatosi in medicina,
scriveva novelle di notte.

L' intelligente
ama istruirsi,
lo stupido istruire.
( Anton Cecov )

Non sappiamo cosa può accaderci
in quello strano guazzabuglio che è la vita.
Possiamo però decidere quello che avviene
in noi, come affrontarlo, che uso farne...
ed è questo, in conclusione,
ciò che conta.
( Joseph Fortton )

 

Henry Ford è stato un imprenditore statunitense.
Fu uno dei fondatori della Ford Motor Company,
società produttrice di automobili, ancora oggi
una delle maggiori società del settore negli
USA e nel mondo.

Chiunque smetta di imparare è vecchio,
che abbia venti o ottant'anni.
Chiunque continua a imparare resta
giovane. La più grande cosa
nella vita è mantenere la
propria mente giovane.
( H. Ford )

Riflessioni sul Tempo ... Il passato rivive ogni giorno perché non è mai passato. (Proverbio Africano); Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti. (Hector Berlioz);        Una briciola d’oro non può comprare una briciola di tempo. (Proverbio Cinese);                                            Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci  sarà più. (Fëdor Dostoevskij)Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J Lennon )Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.(Charlie Chaplin) L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia.( Totò )Ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due. ( Eduardo De Filippo )Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi. (Paulo Coelho)

 
 

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