Messaggi di Settembre 2014
Post n°861 pubblicato il 27 Settembre 2014 da giramondo595
a Bivongi, un paesino della provincia di Reggio Calabria, situato nella Vallata dello Stilaro, ai piedi del Monte Consolino. Famoso per le cascate del Marmarico. in occasione della festa di Festa di Maria SS. Mamma Nostra, avvenuta il 15 settembre ultimo scorso a Bivongi, Orietta Berti " l' usignolo di Cavirago " ha festeggiato i suoi 45 anni di musica, con uno splendido concerto. Nel corso della serata ha ripercorso la sua carriera artistica. E' stato un piacevole susseguirsi di ricordi legati alla mia giovinezza. finchè la barca va, Via dei ciclamini, tu sei quello, l' altalena e via dicendo, uno splendido mix di musica latino - americano e gli splendidi omaggi musicali ai FAVOLOSI Bruno Martino, Renato Carosone, Sergio Endrigo e soprattutto Nicola Arigliano. Mi soffermo, su quest' ultimo artista, in quanto anche io trovo disdicevole che siano dimenticati i virtuosismi del compianto artista di Squinzano e trovo ancor più ignobile che sia stato eliminato dalla gara dei big nell' ultimo San Remo a cui partecipò. Secondo me, l' artista avrebbe dovuto partecipare come ospite, avrebbero dovuto consegnargli un premio per la sua prestigiosa carriera artistica e dedicargli una serata della manifestazione. Questo è quello che penso io. Ha interagito con il suo numeroso pubblico. Il momento più emozionante è stato uno scambio di battute con un signore tornato al suo paese da pensionato e che viveva in Argentina. Orietta Berti, ha raccontato che quando si è recata nella nazione del sud america, Lei veniva accompagnata con una scorta dall' albergo al luogo di destinazione e che la sera non si poteva neanche uscire. ha raccontato simpatici aneddoti, rivelando che lei affida la cura dei suoi capelli alle mani di sua cugina, che possiede un negozio di parrucchiera a Montecchio Emilia. La ciliegina finale è stata che Orietta Berti, non si è sottratta ai fans..regalando a chi avesse voluto la possibilità di salutarla personalmente e di poter scattare una foto assieme a lei. Per me è stata una fantastica serata di fine estate che non dimenticherò.!.. |
Post n°860 pubblicato il 21 Settembre 2014 da giramondo595
Se ne avete voglia, scrivete qual è stata la colonna sonora della vostra vita. La mia ve la descriverò prossimamente..in quanto non vorrei influenzarvi. Bacioni a tutti |
Post n°859 pubblicato il 14 Settembre 2014 da giramondo595
Il porcellino di bronzo Una fiaba di Hans Christian Andersen
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Post n°858 pubblicato il 12 Settembre 2014 da giramondo595
finire all' ospedale in gravi condizioni.
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Post n°857 pubblicato il 11 Settembre 2014 da giramondo595
che ha per protagonisti dei ragazzi dai sani principi morali e coraggiosi. accaduta l' 8 settembre scorso Ragazzini aiutano i Carabinieri ad arrestare un ladro Ha rubato il borsello di un ragazzo che stava giocando coi suoi amici a pallone ma il fatto non è sfuggito ai giovani calciatori che lo hanno inseguito consentendo ai carabinieri di arrestarlo. È quanto è successo ieri pomeriggio nel quartiere Lido. La persona arrestata è un cittadino marocchino senza fissa dimora, Zineddine R., 42 anni. I fatti si sono svolti nei pressi del campetto di calcetto della parrocchia del Sacro Cuore, nel quartiere Casciolino, dove i ragazzi avevano organizzato un partita. L'uomo aveva notato che i giovani calciatori avevano poggiato in una delle panchine del campo tutti i loro effetti personali. Approfittando della distrazione dei ragazzi, Zineddine R., secondo una prima sommaria ricostruzione dei fatti, si sarebbe avvicinato agli zainetti, avrebbe rovistato e poi nascosto addosso un borsello. Poi la fuga. Il fare furtivo dell'uomo non è sfuggito però ai ragazzi che hanno subito dato l'allarme chiamando i carabinieri, inseguendo il marocchino e consentendo ai militari della stazione di Lido, guidata dal maresciallo Antonio Macrì, di bloccare l'uomo. Il marocchino, dopo essere stato portato in caserma e perquisito, è stato trovato in possesso dello zainetto (contenete due cellulari, un paio di occhiali e pochi euro) che è stato restituito al legittimo proprietario. Dopo aver avvisato dell'accaduto il sostituto procuratore della Repubblica di turno, Vincenzo Luberto, Zineddine Rachid è stato arrestato con l'accusa di furto aggravato e portato, tra l'euforia dei ragazzi che avevano contribuito all'arresto, nella camera di sicurezza della Stazione di Gagliano a disposizione dell'autorità giudiziaria. Agli adulti, di questa storia, resta il grande coraggio e l'esempio di questi ragazzi che, con il loro comportamento, hanno contribuito a far arrestare un ladro.
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Post n°856 pubblicato il 10 Settembre 2014 da giramondo595
Se qualcuno chiedesse alla gente cosa occorre per essere felici, le risposte sarebbero talmente tante da non saper che pesci prendere. Nessuno, però, oserebbe dire che per esser felici occorre esser poveri. E questo sembrava impossibile anche a noi, fino a quando, un bel giorno, venimmo a conoscenza della storia di un uomo molto particolare...Costui era povero, molto povero, e per tutto il giorno non faceva altro che lavorare. Come lui i figli e la moglie: stanchi morti tutte le sere. Eppure dopo cena, quando l'intero quartiere avrebbe scommesso che quella famiglia stava già dormendo della grossa, dalle mura della loro casa si sentiva la gioia della festa. La casa vicina era abitata da un uomo molto ricco, che tutte le sere veniva distratto dalla musica e dalle risate della povera famigliola. Lui si guardava intorno e pensava: Il giorno dopo il ricco suonò alla porta del povero. Quella fu la prima sera che nella sua cosa non si ballò e non si cantò. I figli erano tutti rattristati, la moglie incredula e sul punto di piangere. L'uomo si chiuse nel silenzio e per quattro giorni non fece altro che pensare ai soldi. La sera stessa la musica della povera famigliola tornò a risuonare nel quartiere. Novantanove galline e un gallo C'era una volta una famiglia che viveva in una fattoria. Marito e moglie erano attorniati da animali, i più numerosi erano le galline: ben novantanove galline e un solo gallo. Un giorno il marito disse alla moglie: "Che ne dici se vendiamo un po' di galline visto che ne abbiamo così tante?"
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Post n°855 pubblicato il 08 Settembre 2014 da giramondo595
fratelli Grimm Un gatto aveva fatto conoscenza con un topo e gli aveva tanto vantato il grande amore e l'amicizia che gli portava, che alla fine il topo acconsentì ad abitare con lui; avrebbero governato insieme la casa. "Ma per l'inverno dobbiamo provvedere, altrimenti patiremo al fame," disse il gatto, "e tu, topolino, non puoi arrischiarti dappertutto sennò finirai col cadermi in trappola!" Il buon consiglio fu seguito e comprarono un pentolino di strutto. Ma non sapevano dove metterlo; finalmente, pensa e ripensa, il gatto disse: "Non so dove potrebbe essere più al sicuro che in chiesa; là nessuno osa commettere un furto: lo mettiamo sotto l'altare e non lo tocchiamo prima di averne bisogno." Il pentolino fu messo al sicuro ma il gatto non tardò ad avere voglia di strutto, e disse al topo: "Volevo dirti, topolino, che mia cugina mi ha pregato di farle da compare: ha partorito un piccolo, bianco con macchie brune, e devo tenerloa battesimo. Lasciami uscire oggi e sbriga da solo le faccende di casa." - "Va bene," rispose il topo, "va pure e se mangi qualcosa di buono pensa a me: un goccio di quel rosso vino puerperale lo berrei volentieri anch'io!" Ma non c'era niente di vero: il gatto non aveva cugine nè l'avevano richiesto come padrino. Andò dritto in chiesa, si avvicino quatto quatto al pentolino di strutto, si mise a lecccare e lecco via la pellicola di grasso. Poi se ne andò a zonzo per i tetti della città per tutto il resto della giornata: si guardò intorno, si mise steso al sole e continuava a leccarsi i baffi ogni qualvolta pensava al pentolino. Non ritornò a casa che alla sera. "Eccoti qua," disse il topo, "hai di certo passato una giornata allegra. Che nome hanno messo al piccolo?" - "Pellepappata," rispose il gatto tutto d'un fiato. "Che strano nome," disse il topo, "è frequente nella vostra famiglia?" - "Che c'è di strano," rispose il gatto, "non è certo peggio di Rubabriciole, il nome dei tuoi figliocci!" Poco tempo dopo al gatto tornò la voglia di strutto. Così disse al topo: "Devi farmi un'altra volta il piacere di badare alla casa da solo; mi vogliono di nuovo come padrino e siccome il piccolo stavolta ha un cerchio bianco intorno al collo, non posso rifiutare." Ancora una volta il topo acconsentì, e di nuovo il gatto corse di soppiatto fino alla chiesa e finì col divorare metà del contenuto del pentolino. "E' proprio vero: nulla è più gustoso di quello che si mangia da soli" ed era tutto contento della sua giornata quando al tramonto rientrò a casa. Il topo gli chiese della giornata appena trascorsa e poi: "Questo piccolo qui come l'avete chiamato?" - "Mezzopappato," si lasciò scappare il gatto. "Mezzopappato! che razza di nome," esclamò il topo, "sono sicuro che non esiste nemmeno sul calendario!" Ben presto al gatto tornò l'acquolina in bocca e, poichè non c'è due senza tre, disse al topo: "Devo fare di nuovo il padrino. Questa volta il piccolo è tutto nero e ha solo le zampe bianche: in tutto il resto del corpo non ha un solo pelo bianco. Questo capita solo una volta ogni due anni: mi lasci andare?" - "Pellepappata e Mezzopappato," rimuginò il topo a voce alta, "sono nomi che mi impensieriscono!" - "Tu te ne stai col tuo giubbone grigio scuro e la tua lunga coda tappato in casa, e va a finire che ti monti la testa! Succede così quando non si esce mai!" disse il gatto risentito e uscì. Quel golosone del gatto arrivò in chiesa e ovviamente divorò utto il pentolone di strutto: "Solo quando si è finito tutto si sta in pace!" disse a se stesso e tornò a casa solo a notte fonda e ben pasciuto. Il topo, che nel frattempo aveva sbrigato tutte le faccende e rimesso in ordine la casa, anche questa volta gli chiese che nome avessero dato al terzo piccino. "Beh, non ti piacerà di certo," disse il gatto, "si chiama Tuttopappato!" - "Tuttopappato, certo che è proprio un nome bizzarro, io non l'ho mai visto scritto. Che vorra mai dire?" ma poichè era stanco scosse il capo, si acciambellò e si addormentò. Da allora più nessuno chiese al gatto di fare da padrino. Giunto l'inverno, quando ormai fuori non si trovava più nulla, il topo si ricordo della loro provvista di strutto e disse: "Vieni gatto, andiamo dove abbiamo messo in serbo il nostro pentolino di grasso, ce la godremo." - "Certo," rispose il gatto aggiungendo tra sè e sè "te la godrai come a mangiar aria fritta!" Si missero in cammino e quando arrivarono la pentola era ancora al suo posto, ma completamente vuota. "Ah," esclamò il topo, "ora capisco quel che è successo, ora mi è tutto chiaro. Bell'amico che sei! Hai divorato tutto quando hai fatto da compare: prima pellepappata, poi mezzopappato poi..." - "Vuoi tacere," disse il gatto, "ancora una parola e ti mangio!" "Tuttopappato," finì di dire in quell'istante il topo. Così il gatto con un balzo l'afferrò e ne fece un sol boccone. Vedi, così va il mondo.
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Post n°854 pubblicato il 07 Settembre 2014 da giramondo595
L' estate è finita, o quasi, ma le curiosità sulla Calabria..continuano. Oggi, ci spostiamo nel Vibonese per parlare della Nduja La 'nduja è un salume di consistenza morbida e dal gusto particolarmente piccante. Il nome "nduja" o più semplicemente "duja", che trae origine dal termine latino "inducere", cioè introdurre, è altresì collegato ad altri due particolari tipi di insaccato, sempre costituiti da carne e spezie, prodotti di salumeria dai piemontesi chiamati "salame d'la doja" mentre dai francesi "andouille". Questi due prodotti, come quello calabrese, nonostante la comune matrice latina della denominazione, hanno caratteristiche assolutamente diverse. La 'nduja è tipica del paese di Spilinga, località in provincia di Vibo Valentia, in Calabria. Imitazioni del prodotto, anche di qualità paragonabile, sono ormai reperibili in tutta la regione, a tal punto da fare della 'nduja un alimento tipicamente associato a tutta la Calabria. Preparata con le parti grasse del maiale, con l'aggiunta del peperoncino piccante calabrese, è insaccata nel budello cieco (orba), per poi essere affumicata.Storicamente la 'nduja è un piatto povero, nato per utilizzare gli scarti delle carni del maiale: milza, stomaco, intestino, polmoni, esofago, cuore, trachea, parti molli del retrobocca e faringe, porzioni carnee della testa, muscoli pellicciai, linfonodi, grasso di varie regioni, ecc. Tuttavia, già a pochi chilometri da Spilinga, così come nelle aree in cui il prodotto è arrivato più di recente (ad esempio nel cosentino o crotonese) vengono aggiunte, a questi ingredienti, le cotiche bollite tagliate a pezzettini molto piccoli. La geografia tradizionale della 'nduja è stata verificata da Corrado Barberis e Saverio Di Bella. Il successo commerciale è all'origine delle modificazioni attuali nelle diverse composizioni. Si consuma spalmandola su fette di pane abbrustolito, meglio se ancora calde, o utilizzata come soffritto per la base di un ragù o di un sugo di pomodoro, con aglio; può essere usata per guarnire la pizza, prima degli altri condimenti se cruda, oppure appena sfornata; si può consumare su fettine di formaggi semi-stagionati o può entrare nella composizione di frittate.
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MESSAGGIO PER I GIOVANI
...Droga e alcool portano alla distruzione fisica e mentale!!! La vita e' troppo bella per essere distrutta dalle sostanze!!!!!! Vogliatevi bene !!!
http://spazio.libero.it/SARA28LUGLIO/
ULTIMI COMMENTI
UN CALOROSO ABBRACCIO A TUTTI VOI
AREA PERSONALE
CITAZIONI DI
Beata Madre Teresa di Calcutta
Quello che noi facciamo
è solo una goccia nell'
oceano,
ma se non lo facessimo
l'oceano avrebbe una
goccia
in meno
Non importa quanto
si dà
ma quanto amore si
mette nel dare.
Trova un minuto
per pensare,
trova un minuto
per pregare,
trova un minuto
per ridere.
La peggiore malattia
dell'uomo?
La solitudine.
Le parole gentili
possono essere brevi
e facili da pronunciare
ma la loro eco è infinita.
GRAZIE AMICI QUESTI REGALI SONO PER VOI
Grazie Solic
Grazie diana.fini
Grazie Trappolinax ( Wanda )
Grazie aumania_12 ( Alisia )
Grazie Trappolinax ( Wanda )
grazie STREGAPORFIDIA (Sonia)
questi splendidi regali,
li voglio
dedicare a
tutti voi amici
Aforismi
Edward Morgan Forster è stato uno scrittore
britannico,autore di racconti brevi,
di romanzi e saggi letterari.
Da alcuni suoi romanzi sono stati
tratti film di grande successo come:
Passaggio in India (1984, regia di David Lean)
Camera con vista (1986, regia di James Ivory),
Maurice(1987, regia di James Ivory)
e Casa Howard (1992, regia di James Ivory).
Se è facile raccontare la vita,
ben più difficile è viverla,
e siamo tutti dispostissimi a
chiamare in causa "i nervi",o qualsiasi
altra parola d'ordine che serva a
occultare i nostri desideri.
( Edward Morgan Forster )
Albert Einstein è stato un fisico
a soli 26 anni, ha mutato
il modello istituzionale di
interpretazione
del mondo fisico
E' più facile spezzare
un'atomo, che
un pregiudizio
( Albert Einstein )
GRAZIE PER I VOSTRI DONI
Carissimi amici,
grazie a tutti
per i vostri doni.
Questi sono solo
una piccolissima
rappresentanza
della vostra amicizia
ed affetto.
sono felicissimo di
ciò...bacioni
a tutti
Grazie agli amci Trappolinax e luce 1001 per
i bellissimi regali per il compleanno del mio blog
SAGGEZZA POPOLARE ANDREOLESE
Cu ava focu campau,cu ava pana moriu.
Chi ha del fuoco è vissuto,
chi ha pane è morto a causa del freddo
'A casa mbidìàta,o pòvara o malàta.
La casa ch'è oggetto d'invidia va
incontro a povertà o malattia.
A bbona lavandàra on manca petra.
Ad una brava lavandaia non manca
pietra (su cui lavare).
E cu' t'affìdi, ti nganni.
Sulla persona a cui presti
fiducia ti sbagli (facilmente).
Canta lu gaddru e si scòtula li pinni.
Il gallo canta e si scuote le piume.
(Si dice di persona che di un fatto
non vuole assumersi alcuna responsabilità
e "se ne lava le mani", come Pilato.
Per altri curiosi proverbi andreolesi:
http://www.andreolesi.com/dialetto/proverbi.htm
FRASI CELEBRI
Golda Meir, fu una donna politica
israeliana, quarto premier d'Israele
e prima donna a guidare il governo
del suo Paese.
La vecchiaia è come un aereo
che punta in una tempesta.
Una volta che sei a bordo non puoi
più fare niente
(Golda Meir)
Anton Pavlovič Čechov è stato uno
scrittore, drammaturgo e
medico russo.
Laureatosi in medicina,
scriveva novelle di notte.
L' intelligente
ama istruirsi,
lo stupido istruire.
( Anton Cecov )
Non sappiamo cosa può accaderci
in quello strano guazzabuglio che è la vita.
Possiamo però decidere quello che avviene
in noi, come affrontarlo, che uso farne...
ed è questo, in conclusione,
ciò che conta.
( Joseph Fortton )
Henry Ford è stato un imprenditore statunitense.
Fu uno dei fondatori della Ford Motor Company,
società produttrice di automobili, ancora oggi
una delle maggiori società del settore negli
USA e nel mondo.
Chiunque smetta di imparare è vecchio,
che abbia venti o ottant'anni.
Chiunque continua a imparare resta
giovane. La più grande cosa
nella vita è mantenere la
propria mente giovane.
( H. Ford )
Riflessioni sul Tempo ... Il passato rivive ogni giorno perché non è mai passato. (Proverbio Africano); Il tempo è un grande maestro, ma sfortunatamente uccide tutti i suoi studenti. (Hector Berlioz); Una briciola d’oro non può comprare una briciola di tempo. (Proverbio Cinese); Quando ogni uomo avrà raggiunto la felicità, il tempo non ci sarà più. (Fëdor Dostoevskij)Il tempo che ti piace buttare, non è buttato. (J Lennon )Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.(Charlie Chaplin) L'unica cura per l'acne giovanile è la vecchiaia.( Totò )Ogni minuto muore un imbecille e ne nascono due. ( Eduardo De Filippo )Chi vive troppo tempo in un luogo perfetto finisce per annoiarsi. (Paulo Coelho)
Inviato da: cassetta2
il 17/05/2021 alle 08:53
Inviato da: cassetta2
il 05/12/2020 alle 12:46
Inviato da: simona_77rm
il 02/12/2019 alle 11:00
Inviato da: vulnerabile14
il 11/05/2019 alle 15:15
Inviato da: vulnerabile14
il 08/05/2019 alle 00:16