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Comitato 10 febbraio

 
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Creato da: BOTTONCINO70 il 12/02/2007
Giovani & Ribelli

 

 

GIU' LE MANI DAI BAMBINI!!!!!

Post n°7 pubblicato il 26 Febbraio 2007 da BOTTONCINO70

immagineLa sindrome da deficit di attenzione e iperattività, di norma viene diagnostica facendo compilare un test a genitori o insegnanti che poco o nulla ha di scientifico.
Secondo questo test, infatti, si potrebbe diagnosticare l’ADHD a uno scolaro che è colto a non seguire la lezione della maestra mentre chiacchiera con il compagno di banco, o ad un ragazzo preso a inviare un sms con il cellulare.
Negli Stati Uniti – dove l’utilizzo del Ritalin si è diffuso a macchia d’olio - sono attualmente in corso varie cause legali che coinvolgono l'Associazione Americana degli Psichiatri (APA) e l'Associazione degli utenti CHADD, per collusione con la casa farmaceutica Novartis (ex Ciba-Geigy) che produce il Ritalin (l'accusa per gli psichiatri è di avere preso soldi dalla multinazionale del farmaco per formulare criteri diagnostici sempre più elastici e inclusivi per favorire la vendita del Ritalin), vi è il concreto rischio che anche in Italia si sponsorizzi questo psicofarmaco in maniera spropositata e fuori dai controlli.
Dal punto di vista della tossicità del Ritalin stesso, è dimostrato che tra gli effetti collaterali vi sono: problemi cardiovascolari (Palpitazioni - Tachicardia - Ipertensione - Aritmia cardiaca - Dolori al petto - Arresto cardiaco), disfunzioni  cerebrali e mentali  (Mania, psicosi, allucinazioni - Agitazione, ansia, nervosismo - Insonnia - Irritabilità, ostilità, aggressione – Depressione) , disfunzioni gastrointestinali (Anoressia - Nausea, vomito). Inoltre, oltre al dato certo della dipendenza psichica e biologica,  vi sono decine e decine di casi di suicidio indotto dal farmaco, che procura uno stato di sottomissione sociale e di panico.
Vi è poi da prendere in considerazione lo strumento del registro nazionale dei minori trattati con psicofarmaci, che presentato dal Ministero della Salute come utile a limitare gli abusi, potrebbe rivelarsi un terrificante strumento di screening e monitoraggio psicologico e di controllo sociale, in violazione del diritto alla privacy e non solo.
Dal punto di vista culturale – che poi è quello che maggiormente ci deve interessare per sottolineare la nostra weltanschauung - , andrebbe ribadito il ruolo centrale della famiglia, prima comunità naturale dove ogni tipo di problema comportamentale ed educativo andrebbe affrontato e risolto, senza ricorrere ne a farmaci, ne a consulenze psichiche! Anche in questo contesto, infatti, il principio comunitario si sposa con quello di sussidarietà, per cui al ruolo naturale della famiglia, si aggiunge quello della scuola, comunità di crescita e formazione dello studente e del cittadino.
 Per ciò che concerne gli aspetti sociali, fa semplicemente orrore la costruzione di una società perfetta dove tutti sono silenziosi ed allineati, perfetti robot dormienti drogati dagli psicofarmaci. Un’infanzia ed un’adolescenza anche vivace, fanno tornare in mente quei tiri a pallone in mezzo ad una strada, sporchi di fango e con le ginocchia sbucciate, con la grinta e la voglia di vivere che sono la linfa più bella delle generazioni che vengono.

 
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Ciao Filippo..

Post n°5 pubblicato il 12 Febbraio 2007 da BOTTONCINO70

immagineLettera aperta alla memoria di Filippo Raciti.

Ciao Filippo,
ti scrivo per salutarti anche se non ho mai avuto la possibilità di conoscerti e di incontrarti. I giornali, le televisioni, le radio; tutti parlano di te in questi giorni. Qualcuno ha provato a raccontare la tua vita, ma la maggior parte si è limititata ad indagare sulla tragica circostanza che ti ha tolto la vita. Facile ora chiedersi chi è stato il responsabile, demagogia chiudere gli stadi per una settimana, ipocrisia far apparire 50 tornelli in 48 ore. Compiangerti? No! Non è certo mia intenzione, sapevi quello che facevi, conoscevi i rischi del tuo mestiere. Eppure lo hai scelto, eppure, ferito, non hai mollato.
Una scelta che ti fà onore, poliziotto. Vittima di un mondo corrotto ed ipocrita. Sciacciato nelle tenaglie del dio denaro, martire di una guerra che forse non era neanche la tua. Quel giorno, a quell'ora magari avresti voluto essere altrove, con la tua famiglia perché no. E invece eri li, ad onorare una scelta fatta anni prima, a portare con fierezza una divisa che vuol dire Italia.
Come non dire, Fausto, che dovresti esser preso ad esempio da tutti quelli che questa patria la amano e vorrebbero vederla migliore?! Come non avercela con quegli indegni che condisco con dei fischi il minuto che ti ricorda?!Fischiano!Perchè non sanno cosa dire, non hanno argomenti a giustificare la loro stupidità, il loro vuoto interiore!
Chi non è capace di portare rispetto davanti alla morte, non è neanche degno di essere rispettato nella sua vita.
Io sono scettico, Filippo. Vorrei ppoter dire con certezza che il mondo del calcio cambierà grazie al tuo sacrificio, ma non posso non essere sincero. Credo che sia l'ennesimo fuoco di paglia. Tutto tornerà alla "anormalità" gli scontri riprenderanno e dopo una vittima ce ne sarà un altra e un altra ancora. Oggi con la divisa, domani con il passamontagna..finchè il calcio non morirà ucciso dall'unico nemico che fu capace di piegare Roma: la corruzzione. Se durerà tanto o poco questo teatro di burattini che ti ha assassinato, non posso dirlo certo io, ma finirà. Quel giorno, il tuo sacrificio e quello di tutti coloro i quali sono morti sognando una patria migliore troverà soddisfazione nell'aurora.

SIUC

 
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Esiste una sola famiglia

Post n°4 pubblicato il 12 Febbraio 2007 da BOTTONCINO70

immagineDue Ministri della Repubblica Italiana, Barbara Pollastrini e Rosy Bindi, hanno recentemente ultimato la proposta di legge sulle "unioni di fatto".
"No ai matrimoni gay", si sente dire da una parte. "Anche i gay possono avere figli" si risponde dall'altra.
Attenzione!!!! Pericolo slogan !!!!

Quando il succo della questione divengono i diritti delle persone la cosa più sbagliata da fare è quella di assumere posizioni ideologiche e strumentali.
Il percorso che porta ogni individuo ad avere eguali diritti è senza dubbio una delle cose migliori che la società moderna possa e debba fare. 
Una volta, gli uomini portavano i pantaloni, le donne restavano a casa con i figli mentre oggi possiamo orgogliosamente assistere a bellissime donne in pantaloni che sanno essere anche bravissime madri e mogli. Emancipazione. Senza dubbio un frutto positivo del progresso, del tempo che scorre. Ma l'emancipazione è il naturale progredire e svilupparsi del costume di una società, avere una madre uomo o un padre donna equivale a sovvertire le leggi più elementari della genetica e dell'etica.
Per decenni, le stesse donne che ora sventolano la bandiera dei "pacs" o "dico" hanno gridato in favore dell'aborto "l'utero è mio e lo gestisco io". Come non chiedersi quale può essere l'arcano meccanismo che oggi spinge quelle donne ad abbandonare questa prerogativa naturale che per anni è stata vessillo del femminismo comunista. Figlie e figli della stessa mentalità. Tutti coloro che oggi credono e vivono sotto il simbolo del relativismo. Culturale, etico, religioso. Relativismo: ognuno fà quello che gli pare e peggio ancora, degenerazione di un buonismo post marxista, siamo tutti uguali.

NON E' VERO!!!! NON SIAMO TUTTI UGUALI!!

Anzi, siamo tutti diversi: gli uomini dalle donne e ogni uomo dall'altro così come ogni donna. Ed è questa diversità a rendere ricco il mondo, la possibilità di costruire un gigantesco insieme fondato sulle differenti identità. Differenza, sinonimo di diversità. Non quella con cui si è solito definire i gay. "Diversi" li chiamano per educazione. Ma quale educazione. Questa è la prima forma di discriminazione. Definire "diverso" un uomo o una donna in base alle scelte affettive è discriminazione, riconoscergli uno stato esistenziale è constatazione.
Per dirlo in tre parole: L'uomo è uomo, la donna è donna, il gay è gay.
A margine di tutto ciò, non resta che fare una constatazione oggettiva. Dal rapporto tra un uomo e una donna nascono dei figli, questo forma quello che la Costituzione Italiana definisce famiglia. Le coppie omosessuali, per natura, non potranno mai avere dei figli per tanto non potranno mai essere famiglia. Nella vita ogni modo di essere porta con se vantaggi e rinunce. Normalità significa avere dalla vita pro e contro.

 
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Rete studentesca Metropolitana

Post n°3 pubblicato il 12 Febbraio 2007 da BOTTONCINO70

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Scuole di Roma è il blog più aggiornato in rete su tematiche studentesche. Dal degrado strutturale, ai problemi con i professori puoi trovare di tutto, ma la cosa più importante è che ognuno può contribuire. Scuole di ROma, infatti, è un blog realizzato con il contributo di moltissimi studenti e che nel giro di pochissimo tempo ha già abbondantemente superato le 3.000 visite. Ad oggi risultano circa 80 persone inscritte alla mailing list. Attraverso l'iscrizione verrete tempestivamente aggiornati su manifestazioni, feste, approfondimenti ma soprattutto potrete promuovere le vostre idee e iniziative. Non perdere l'occasione!

 
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