Creato da allessory il 27/10/2004

Virgo's Girl @ sea

...ma guarda intorno a te,che doni ti hanno fatto, ti hanno inventato il mare...

 

 

La nostra bambina

Post n°263 pubblicato il 18 Marzo 2013 da allessory

E' la cosa più bella del mondo avere avuto la nostra bambina, un batuffoletto che non ti stanchi mai di accarezzare, cullare e baciare!

E' pesantissimo accudirla ma ne traggo grande piacere e soddisfazione. Oggi la mia bimba compie 40 giorni ed è bellissima!

E' nata in un periodo storico notevole, le dimissioni del Papa l'11 febbraio, il meteorite che si è schiantato in Russia il 15 febbraio, provocando tantissimi danni, la cometa che è transitata il 13 marzo, giorno di elezione di Papa Francesco, l'inizio della 3° repubblica, venerdì 15 marzo,  dove, a farla da padrona, c'è un inusuale movimento 5 stelle che non sta ne con la destra ne con la sinistra ed è capeggiato da un fantomatico Beppe Grillo che ha convinto milioni di teste con la sua comica e pungente demagogia.

Quando sarà grande le racconterò che ho passato un sacco di tempo ad allattarla davanti alla TV e sono stata testimone coscente di tutti questi eventi, mentre lei, nonostante fosse con me, ne era completamente ignara.

Le dirò che i primi tempi con lei sono stati faticosi, ma che ho sempre lottato contro la stanchezza per darle tutto l'amore possibile e darle tutte le attenzioni di cui avesse bisogno.

Le racconterò di come il papà la coccola con una amore enorme e come la zia la sta assistendo in questi giorni e ci sta dando una grossa mano, e di come i nonni la amino e si connettano tutti i giorni da skype per poterla vedere.

E' stata l'evento più importante del 2013 per noi e, come si può vedere, compete con eventi abbastanza grossi!

 

 

 
 
 

Cose belle e cose brutte

Post n°262 pubblicato il 24 Gennaio 2013 da allessory

Ieri erano due anni che è morto il nonno Gennaro, come passa il tempo!
Sono successe tantissime cose in questi due anni, ho acquistato casa ed ora sono in attesa di una bambina.

A volte penso che vorrei che il nonno e la zia fossero ancora vivi per condividere con me tutte le cose belle che sto vivendo.

Questo è il periodo più felice della mia vita, tra pochissime settimane la mia bambina nascerà ed io e Miki sperimenteremo per la prima volta il ruolo di padre e madre.

Ho comprato tutto, ho fatto le valigie, la carrozzina è pronta ma dicono che non si è mai pronti per un evento del genere.

Forse nemmeno la mia pregressa esperienza di baby sitter potrà aiutarmi, accudire la propria figlia non credo sarà come accudire i figli degli altri!

 

 
 
 

Da quand'è che non scrivo su sto blog?

Post n°261 pubblicato il 14 Dicembre 2011 da allessory

Tanto veramente tanto!

Ciao a tutti, ultimamente tante cose sono cambiate e così mi sembra giusto aggiornare adeguatamente il blog!
Dopo la caduta dagli sci di Febbraio che mi ha rovinato il San Valentino -  quel giorno Miki mi ha portato delle rose ma io non potevo manco alzarmi dal letto -  sono andata avanti con il ginocchio sminchiato -  rottura LCA del sinistro -  fino al 4 Ottobre e, con la benedizione di San Francesco, mi sono finalmente operata.
Ho trascorso uno splendido mese e mezzo in malattia a casa a non far nulla, a riposarmi e soprattutto a rimettermi in piedi. In mia compagnia c'era mio fratello, che in attesa di un buon lavoro, si prodigava nelle faccende domestiche al posto mio.
Dopodicché, il 21 novembre, è ricominciato il tram tram ma lo stress da ufficio e da rientro è stato accompagnato dallo stress di acquisto della nostra prima casetta!
Infatti, avendo trovato una buona opportunità, abbiamo fatto una proposta di acquisto di una bella casetta a Torrino Mezzocammino ed, il giorno 13 Dicembre, abbiamo fatto il compromesso!
Tutti i miei liquidi stanno andando nell'anticipo, nelle spese del notaio, della cucina e in varie ed eventuali, ma ne vale la pena!
Siamo felicissimi, la casa è proprio quello che volevamo e finalmente l'abbiamo trovata, ora spero che vada tutto per il suo verso, che tutto fili liscio e speriamo di rogitare al più presto.
I nostri sforzi sono stati premiati.
A lavoro invece non va tanto bene: sono frustrata, le mie attività fanno davvero schifo e sviliscono il mio ruolo però mi è stato promesso che devo resistere fino alla fine dell'anno e che, dal 2 Gennaio, farò qualcosa di più gratificante!
Intanto, non dico più no a nulla, straordinari e trasferte, perchè mi serve assolutamente fare risparmio e guadagnare di più. Infatti, sto riducendo all'osso anche le spese e soprattutto i viaggi, l'ultimo è stato in umbria, a San Gemini e poi basta. Ne riparliamo in primavera!

 
 
 

London tutti insieme! (1° parte)

Post n°260 pubblicato il 05 Luglio 2011 da allessory

London tutti insieme!
Scrivo della nostra esperienza Londinese esattamente un mese dopo, forse ho metabolizzato un pò troppo, forse adesso mi sarò pure dimenticata i posti dove siamo stati, però non dimentico la sensazione tutta British provata insieme con Miki, Ilaria, Marco e Hamid.
20 maggio 2011 - ore 23
Finalmente siamo atterrati nell'aereoporto di Heathrow io Michele ed Ilaria, stanchi e distrutti, abbiamo aspettato il primo treno utile che ci avrebbe portato a Victoria Station. La cosa incredibile e che i treni avevano una frequenza di 3 minuti l'uno dall'altro ed, a differenza della nostra metro, l'orario era già scritto sui tabelloni, ragione per cui, la precisione era d'obbligo per poter rispettare gli orari comunicati.
Arrivati a Victoria Station, ormai stanchi ed affamati, abbiamo mangiato una delle cose più buone che Londra ci poteva offrire, una buona e calda baguette da Upper Crust.
Finalmente, Marco ci è venuto a prendere, era appena tornato da una festa dove si era rimpinzato di carne alla brace e birra -  ci poteva invitare, no? - e, di corsa, abbiamo preso le linee della metro che ci avrebbero portato a casa di Marco, vicino alla fermata di Marylebone.
Uno sguardo veloce alle case ed alle strade, alle macchine che circolavano nel senso contrario rispetto a quello al quale siamo abituati noi ed alle striscie pedonali che ci invitavano a guardare prima a destra e poi a sinistra - look right, look left - , contrariamente a quanto siamo abituati noi:infatti, molti turisti sono morti perchè hanno attraversato facendosi guidare dalla forza dell'abitudine.
Le case in stile vittoriano, con le finestre pentagonali tutte a vetri ci osservavano raggiungere la casa di Marco, mentre noi, affranti con valigia al seguito, che sembra più pesante quando si è in quello stato, ci accingevamo ad entrare nel cancello di 19, Farnham house harewood ave.
Marco abita in una palazzina che sembra un residence, dove è possibile raggiungere gli appartamenti soltanto tramite due ripide rampe di scale. Il pianerottolo è aperto, ci sono vasi di fiori davanti ad ogni appartamento e l'accesso è poco sicuro - la porta non è blindata - come vuole la tradizione inglese dove i ladri sono sempre i benvenuti.
Marco ci ha spiegato che a casa sua i ladri sono entrati già due volte ed una volta hanno rubato l'i-pod di una sua amica che, sfortunatamente per lei, era andata a trovarlo proprio durante quello sventurato week end!
Finalmente in casa, conosciamo il coinquilino di Marco di cui assolutamente non ricordo il nome ma che, tanto, ai fini di questa storia, non è importante perchè, questo individuo, avrebbe lasciato definitivamente casa per tornarsene in Svezia, da dove proveniva. Famoso per la sua reticenza nel fare le pulizie, la stanza che lasciava era invasa dalla sporcizia e da disordine della quale si sarebbe dovuto prendere carico il nuovo coinquilino  di Marco che sarebbe arrivato l'indomani, destando il sospetto di tutti riguardo ad una maglietta che presupponeva la sua tendenza omosessuale (maglietta dove due uomini nudi giocavano ad acchiapparella ndr).Eravamo distrutti o forse di più e non vedevamo l'ora di accamparci nella stanza di Marco, tutti insieme, divisi io ed Ilaria nello scomodo letto con il materasso ikea, ma mai scomodo come il pavimento dove dormivano Marco e Michele.
La giornata (per me durata 23 ore) ebbe finalmente termine alle 3 di notte e per un pelo non stavo declinando l'invito di svegliarmi presto l'indomani per affrontare la divertente, ma faticosa, giornata british.
21 Maggio 2011
La sveglia è suonata tranquillamente verso le 9, nessuno aveva voglia di fare ne corse e ne sbattimenti, tanto la guida era Marco che, vivendo a Londra da circa un annetto, avrebbe certamente ottimizzato  i tempi ed abbreviato le distanze, evitando tempi morti o giri troppo lunghi. La prima cosa che abbiamo visitato è stato il Regent Park, che, a detta di Marco, è uno dei parchi più belli di Londra, ed aveva ragione. Appena arrivati, siamo stati spettatori di una maratona femminile: decine, centinaia di donne vestite con accessori rosa che correvano, camminavano, portavano al seguito passeggini e rappresentavano il campione femminile di quelle donne che lottano tutti i giorni contro la quotidianeità ed i problemi relativi all'essere donna.
Diversamente dall'Italia, l'Inghilterra non osserva, non giudica una persona da cosa fa e come si veste e quindi c'è molta più libertà, ciascuno esprime liberamente il suo modo di essere con l'abbigliamento, atteggiamento molto esasperato soprattutto durante queste manifestazioni. Infatti, c'erano donne che avevano i pitoni di pelo rosa, le antennine, le ali d'angelo, le babbucce e tantissimi altri egocentrici accessori rigorosamente rosa.
Era un bel vedere guardarle, ma mai come guardare da vicinissimo gli aironi che, alla stregua dei nostri colombi, si lasciavano fotografare e si lasciavano avvicinare, specie se si aveva del cibo per loro.
Fantascici gli scogliattolini che, con i loro occhi dolci e la loro faccetta buffa, sgranocchiavano un arachide tenendolo tra le zampette e, con molta pazienza, era possibile farli salire sul proprio braccio.
Spettacolare, all'interno di Regents Park, il giardino con i roseti, era immenso e dai colori vivacissimi e non mi bastava mai goderne del profumo.
Allontanatici da Regents Park, siamo andati a prendere la metro per poter avvicinarci di più a Buckingam Palace, la prima meta importante della giornata. Per arrivare al palazzo reale bisognava di nuovo attraversare un'altro dei Queen Parks, il Green Park. Ma Buckingam Palace non ha emozionato nessuno, nemmeno Ilaria ha avuto tanta voglia di fotografare, come faceva di solito, come una perfetta turista giapponese! Però ci siamo un attimo riposati lì, cercando di capire perchè ci  fossero così tante guardie, più del solito a detta di Marco. Successivamente avremmo appreso che Obama, il presidente degli USA, sarebbe andato a portare gli omaggi alla famiglia reale e, più specificamente,a Kate e William, freschi sposini dello scorso 16 Aprile.
Finalmente si era fatta l'ora del pranzo e ci siamo fermati in un locale chiamato Serpentine Restaurant e non perchè ci fossero lì i serpenti, tanto temuti da Ilaria, ma perchè sorgeva vicino ad un corso d'acqua che tagliava da parte a parte il Green Park e da qui il nome "Serpentine".
Una bella pizza all'aglio era quella che ci voleva, peccato che il waiter avesse sbagliato l'ordinazione e ci avrebbe portato due portate errate. Non si sa di chi fosse la colpa, fatto sta che non ci badammo più di tanto poiché eravamo già belli allegri grazie al Pimp, un cocktail tipico Londinese che ricorda molto la sangria, per la varietà di frutta, ma anche di verdura, ad esempio, cetrioli, contenuta all'interno del cocktail che sapeva un pò di caramello ed un pò di gassosa. Non lo so bene di cosa sapesse, però mi piaceva, tant'è che abbiamo bissato prendendo due Jar. A fare l'ordinazione fu proprio Michele che, sicuro della frase da dire "4 pimps, please!" si sarebbe aspettato la richiesta di soldi e di essere servito con i quattro bicchieri. Purtroppo per lui il barista alla sua domanda rispose con un'altra domanda che Michele interpretò come qualcosa di impronunciabile. In realtà, l'ingenuo cammeriere si aspettava di avere di fronte un abitante del luogo (o almeno un turista un pò più esperto) che sapesse esattamente il vantaggio economico di acquistare una caraffa di pimp anzicché quattro bicchieri singoli.
Questo non fu l'unico episodio del quale Michele fu il maldestro protagonista. Ci fu l'episodio della richiesta di un'innoqua bottiglia d'acqua. Peccato che, alla domanda del bene da acquistare, gli fu risposto con un'altra tremenda domanda: "liscia o frizzante?" e cioè "still or sparkling" che suonava più o meno così: "stistparkin"?
Dopo la pausa pranzo, ci siamo diretti verso un'altra bellissima meta e cioè Portobello road, vicino il famosissimo quartiere Nothing Hill. Siamo stati fortunati perchè abbiamo trovato il mercatino!!! Manco a parlare della mia morbosità nell'avvicinarmi a qualsiasi bancarella, provocando lo scontento degli altri. Dopodicché Ci siamo fermati a prendere un caffè in un bar italiano lì vicino, purtroppo non siamo andati da Starbuck perchè Marco aveva voglia di farci assaggiare il caffè italiano, come se ne sentissimo la mancanza! A Portobello Road, siamo rimasti affascinati dal negozio di vestiti che in vetrina ha almeno alcune centinaia di macchine per cucire d'epoca.
Continua...

 
 
 

Neve neve per il nostro 2° anniversario! (parte 2°)

Post n°259 pubblicato il 29 Dicembre 2010 da allessory

I successivi due giorni del nostro WE d'amore sono stati ricchi di soddisfazioni,ma anche di cadute!

Il giorno 10 abbiamo fatto ancora lezione con Lisa, per 2 ore e, finalmente, eravamo pronti ad affrontare, da soli, la Chapelle.
Dico la verità, ogni volta, salire lassù, mi provocava molta ansia: ogni volta che affronto una pista, anche se è la stessa, mi aspetto una performance diversa e degli imprevvisti.
Infatti, sono caduta quattro volte su sei piste "Chapelle" che ho fatto, una media molto alta...

All'ora di pranzo, siamo saliti sullo chalet della Chapelle per consumare i panini che avevamo trafugato la mattina a colazione, farciti con prosciutto e formaggio.
Con quel freddo, però, non era il pranzo ideale. Ci siamo, poi, riscaldati all'interno, con un bel bomber ed un the.

Verso le 16 il sole iniziava a calare ma, comunque, decidemmo, nonostante la stanchezza, di rifare, per l'ultima volta, la Chapelle. Purtroppo, nonostante il punto più ripido lo avessi fatto in maniera magistrale (molto fluida e veloce, ma controllata), vado a scontrarmi, nel punto più facile, con una pischelletta meno pratica di me, ma io ho la peggio, facendomi un livido di 10 cm di diametro sulla coscia sinistra, che mi ha provocato la scomparsa della cellulite! (Magari).

Al ritorno in hotel, la coscia mi faceva molto male e, così, non abbiamo dormito nemmeno un secondo, ma ci siamo diretti alla prima farmacia disponibile in centro per comprare la pomata che il mio amore mi ha gentilmente spalmato. Una buona scusa per coccolarci dopo!

La sera, di nuovo gran cena in hotel (sarebbe stata l'ultima), dove ci sono stati serviti gli agnolotti alla cavour per me e burro e salvia per Michele (che non mangia salsa). Alla fine, scoprimmo che gli agnolotti alla cavour avevano dentro la panna e, così, ci siamo scambiati i piatti, come succede nei migliori film comici.

Un altra nota comica della serata, ma anche una nota piacevole, è stato lo scambio del regalo.
Io mi sono presentata al tavolo con uno scatolo quadrato con su scritto chronotech, e lui pure!
Li abbiamo messi vicino ed abbiamo iniziato a ridere: poi li abbiamo scartati e l'ilarità è cresciuta, contaggiando anche le cameriere che stavano assistendo alla scena.
Ebbene, ci siamo fatti lo stesso regalo! Un orologio chronotech a testa, ovviamente per lui da uomo e per me da donna!
La scena credo che sia piaciuta, perchè ci hanno offerto lo spumante.

Questa si chiama, come diciamo noi, metempsicosi, un neologismo coniato per noi che siamo una coppia di scemi che facciamo le stesse cretinate, sempre con amore ;)

Il giorno 11 dicembre, era l'ultimo giorno di vacanza a Bardonecchia... abbiamo ripercorso, non senza timore, la pista Chapelle più e più volte. Michele ha incontrato anche una fotografa che gli ha fatto un paio di scatti sulla neve. Quest'incontro gli è costato 26 euro perchè poi, dopo aver lasciato le piste, siamo andati a ritirare le due foto più belle all'hotel "Villaggio Olimpico".

Abbiamo salutato la montagna, a pranzo, risalendo sul panoramicissimo chalet della pista Chapelle, mangiando panini con salsiccia, cipolla e salsa, caldi fumanti, croccanti e buonissimi, perchè erano buoni davvero ma perchè eravamo già affamati.
La montagna ci ha salutato restando impressa sulle nostre foto, bella più che mai, splendida e luccicante sullo sfondo azzurro di un cielo terso ancora una volta, ancora per un giorno.

Il viaggio verso Torino, quello del ritorno, è stato malinconico, piano piano ci allontanavamo dalle montagne e le montagne si allontavavano da noi, portandosi, sui loro pendii, le traccie della nostra presenza.

 
 
 
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