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Post N° 4
Post n°4 pubblicato il 10 Aprile 2007 da salfi.sardegna
Via Nazionale, 243 00184 Roma - Tel. 06.4819507 - Fax 06.4874618 - Email: salfisn@tiscali.it - Sito internet: www.salfi.it COMMENTO DEL SEGRETARIO NAZIONALE INTESA SUL LAVORO PUBBLICO E SULLA RIORGANIZZAZIONE DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE (MENO DIRIGENTI, PIÙ MERITOCRAZIA) Una profonda riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche è un passaggio obbligato affinché, l’economia italiana torni su un sentiero di crescita duraturo. La riorganizzazione della P.A. deve essere ispirata all’obiettivo di accrescere la produttività del Sistema Paese. Ciò esige che siano create condizioni di misurabilità, verificabilità ed incentivazione della qualità dei servizi e delle funzioni pubbliche. In questo modo si valorizzano le professionalità dei lavoratori pubblici. Il miglioramento delle funzioni pubbliche richiede un concorso coordinato della legislazione, delle disposizioni contrattuali, dei meccanismi di reclutamento e dei sistemi di formazione del personale. In questo nuovo impianto, gli aumenti di efficacia e di efficienza dovranno essere perseguiti ricorrendo alle esternalizzazioni solo per le attività “no core”, limitando il ricorso alle consulenze nelle PP.AA. e riducendo il numero degli incarichi dirigenziali. Le iniziative di riorganizzazione delle AA.PP. andranno attuate attraverso indirizzi e criteri generali concordati in connessione con il rinnovo dei contratti. I sistemi di reclutamento pianificati dovranno portare alla scomparsa del precariato. Il ricorso al lavoro flessibile potrà avvenire in base a tipologie e limiti individuati nella contrattazione collettiva. Le azioni normative, amministrative e contrattuali si ispireranno agli indirizzi e criteri generali di seguito indicati: a) misurazione della qualità e quantità dei servizi; b) accesso ai pubblici impieghi solo per concorso; c) accesso alla dirigenza pubblica mediante concorso pubblico, integrato da appropriate attività formative, laddove nell’ambito dei concorsi riservati al personale interno verranno individuati metodi appropriati e trasparenti per dare rilievo ai risultati conseguiti dai candidati all’interno dell’Amministrazione; d) riassetto normativo e contrattuale della dirigenza, per cui il numero complessivo dei dirigenti pubblici deve essere ridotto, laddove la dirigenza andrà articolata eliminando ogni progressione automatica e collegando, con modalità da definire nel CCNL, gli incarichi e le loro retribuzioni ai risultati della valutazione e togliendo all’attuale graduazione degli uffici la funzione esclusiva di meccanismo automatico di differenziazione retributiva. Una quota dell’economia di cui sopra andrà destinata alla valorizzazione delle posizioni organizzative del personale non dirigente. Il riassetto deve prevedere l’autonomia del dirigente, sia nell’individuazione della migliore organizzazione della propria struttura, nell’ambito del sistema delle relazioni sindacali, sia nell’utilizzazione del proprio budget, al fine di conseguire gli obiettivi di gestione, con l’opportunità di reinvestire, nella propria struttura, parte dei risparmi conseguiti; e) la dirigenza andrà valutata coniugando le disposizioni normative e contrattuali vigenti, prendendo a riferimento la misurazione dei servizi, i parametri di capacità manageriale, nonché i risultati conseguiti, valutati con l’ausilio di appositi nuclei, secondo modalità previste dal CCNL. La valutazione del personale con posizione organizzativa seguirà simili criteri. Nel quadro dei contratti collettivi saranno attribuiti alla dirigenza effettivi poteri di gestione del personale e la previsione di adeguati sistemi di garanzia , nell’ambito del sistema delle relazioni sindacali; f) il percorso professionale dovrà dipendere, in modo più significativo, dai risultati conseguiti, opportunamente valutati. Per le posizioni organizzative e per il restante personale andranno organizzate sperimentazioni mirate sui percorsi, centrate su meccanismi dedicati e trasparenti di selezione, basati anche sulla valutazione. La formazione, svincolata da meccanismi di progressione interna, potrà riacquistare una natura funzionale ad incrementare la qualità e offrire al personale l’opportunità di aggiornarsi e di corrispondere all’evoluzione del fabbisogno di capacità; g) per la mobilità territoriale e funzionale verranno individuati meccanismi contrattuali di sostegno e di incentivazione, mediante agevolazioni economiche, sia dirette, sia indirette; h) per gli esodi, in caso di accertato esubero, si dovranno prevedere forme incentivate di uscita; i) la riorganizzazione degli uffici pubblici che comporti nuovi riparti delle funzioni avverrà con il coinvolgimento delle OO.SS.; j) la contrattazione integrativa dovrà svolgersi sulle materie e con le modalità predefinite dai contratti nazionali; k) l’utilizzo di fondi sarà finalizzato anche al conseguimento di risultati mirati alla qualità e quantità dei servizi. Saranno introdotti nei CCNL criteri di accertamento dell’apporto individuale alla produttività. Va affidata, inoltre, alla contrattazione nazionale la definizione di regole e criteri che contrastino la dispersione e la frantumazione degli ambiti e delle sedi di contrattazione integrativa. Le risorse finanziarie destinate alla contrattazione integrativa sono individuate dai contratti collettivi, evitando ricorsi a interventi normativi e legislativi per integrarle, non conseguenti agli accordi tra le parti, finalizzati a specifici obiettivi di miglioramento della qualità dei servizi. La contrattazione integrativa dovrà rispondere a criteri omogenei e cogenti, dettati dai CCNL, in cui siano riflessi, a fini premiali, i risultati positivi della gestione. Il raggiungimento dei risultati costituisce uno strumento di differenziazione del trattamento economico. Sui risultati, infine, andranno introdotti controlli concertati tra Amministrazione, Sindacati e cittadini, predisponendo appositi strumenti di rilevazione del grado di soddisfazione dei servizi erogati, al fine di verificare l’effettiva efficacia delle politiche di gestione dell’incentivazione. Conclusivamente, cinque specifici interventi sulla misurazione della qualità, mobilità territoriale e funzionale, esodi, dirigenza e contrattazione integrativa, a comprova che dalla produzione e dall’accesso a servizi di qualità, di cui le PP.AA. rimangono l’asse portante, dipende la stessa disponibilità dei diritti di cittadinanza previsti dal nostro ordinamento costituzionale, per cui è indispensabile investire nella qualità della P.A., per dare efficacia all’azione pubblica, nel quadro dell’imparzialità, buon andamento e legalità. Con i più affettuosi saluti. IL SEGRETARIO NAZIONALE Sebastiano Callipo |
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