DOVE OSANO LE PECORE

Parliamo d'estate :-)

parliamone :)

anche a maggio si può provare, se la stagione evolve "correttamente"

Già oggi qualcosa si può dire: sono andato al lavoro con 2 paia di calzini, 3 paia di pantaloni, un numero imprecisato di maglie, felpe e maglioni. Ho avuto i miraggi :-)) Auguri anche a te!

Sei un talento. Peccato non poterti aggiungere tra i blog amici. Ma sappilo, io sono una tua grande fan! Cate

...grazie! fa piacere che qualcuno ti legga e senta un po' delle cose che senti tu, quando scrivi!!

Finito l'excursus. Non ho letto tutto tutto e neanche tutti i commenti (è la cosa che di solito mi piace di più: su alcuni blog leggo solo quelli). Adesso ci "conosciamo" da 3-4 anni E ti "vedo" un po' diversa :-)

posso ben crederlo. ne sono successe alcune in questi quattro anni, che hanno bombardato ponti ma permesso sentieri. se prima c'erano tante solide certezze, oggi il mio modo di percepire la vita vede chiome alberate e strepitìo di foglie sotto i miei piedi. e tante curve :) pOsTsCrItTuM: ...che voglia ;D

Ci sono sentieri che ti invitano a percorrerli. Magari non subito. Magari dopo tanto tempo. Ma un giorno, prima o poi diventano irresistibili e soffri più nelle inevitabili soste per rifocillarti, che durante la percorrenza, tra passaggi impervi e sterpi che graffiano. PS E' stato un piacere. (per un attimo avevo capito male :-)))) .................... Oggi mi hanno offerto "un lavoro" in costa d'avorio (se lo sanno che non ho scritto cote d'ivoire mi negano il visto)

...ma è la solita mail che arriva, caro amico abbiamo bisogno di te?! no, mi auguro :) ...cote d'ivoire... sono stata là vicino.. se hai letto, avrai visto :) e che dovresti fare di bello?

Il tonno! Una fabbrica di tonno. Di preciso non so, dovrei parlare con l'attuale responsabile di cui, col tempo dovrei prendere il posto. Io a fare il tonno mi sento portato :-))

bè! inizio a capire! da quelle parti aziende ittiche ce ne sono a sfinimento. In Togo andava per la maggiore la pesca d'altura dei gamberetti...ti ci vedo, sì; in sella alla moto con casse di pesce modello Forrest Gump (tutto vuol essere tranne che un'offesa!!) :D

Figurati se m'offendo:-) Anzi se torni da quelle parti ti carico e andiamo a Dakar con tanto di cassa di pesce annessa :-) Sulle rive del lago rosa...

tornare da quelle parti..non sai quante volte ci ho pensato, con quale minuzia di dettagli ho immaginato quel ritorno..ma non è lì che è cominciato tutto, non è ancora ora ;)

Qui mi ci vuole Nostraadamus, o meglio, qualcuno dei suoi interpreti :-) Vabbè, speravo mi tenessi tu la cassetta.... vuol dire che la legherò bene :-)

:D quando sono stata a fare volontariato internazionale, ho creduto per diverso tempo che quello fosse il mio approdo; è una sensazione molto forte scrollarsi di dosso le comodità, ti senti leggero. Con quelle comodità se ne va anche il senso di colpa latente del'uomo moderno, oltre che il mio particolarissimo. Ti senti d'improvviso povero, tra i poveri. Per un momento solo ogni tuo "debito" sembra pagato perché oggettivamente, sei spoglio di tutto tranne che delle tue emozioni. Approdo. Dopo diverso tempo però ho capito che era una tappa e non la meta; e che quel senso di colpa (il mio, particolarissimo) non se ne sarebbe andato. Non è che se fai del bene questo cancella il dolore, solo aiuta momentaneamente a farti sentire meno cattivo..torni qui, ed i sensi di colpa ti aspettavano a casa: e devi farci ancora i conti!

Grazie per le delucidazioni. Una sorta di peccato originale da espiare? Il nostro senso di colpa è un'arma terribile nelle mani di gente senza scrupoli, o debole. Non sei riuscita a chiuderli in un sacchetto assieme ad un sasso e a scagliali nel fondo del Togo? E chi è stato a regalarteli? Molto spesso scopro che i miei sono solo dei simpatici omaggi del sentire comune: di quegli stessi che dicevo sopra. Forti coi deboli e deboli coi forti.

Ops volevo dire Momo, non Togo :-)

Sono partita perché ad un certo punto mi sembrava di aver perso ogni minima umanità, l'indignazione per l'ingustizia era mitigata quasi fino all'assenza dai placebo della civiltà occidentale. Questo sì, è una sorta di peccato originale del primo mondo. Poi passando il tempo ho capito che quantomeno una correlazione c'era non solo fra il mio peccato originale e la scelta di partire (di facile comprensione, in effetti); bensì anche tra la mia partenza ed un "peccato" personale, profondo, che esce panchina o non panchina con rigurgiti acidi e rossastri. No, quello non è rimasto sopito sotto la brace dei falò ma canta assieme ai bambini di Koveto. Nelle loro voci, nelle loro pance; è cambiato e s'è trasformato. L'Africa mi ha dato consapevolezza, mi ha insegnato che c'è sempre un punto da cui ricominciare. Ma dev'essere quello giusto altrimenti non funziona il gioco. Hai facebook per caso?!

Però credo che l'autopsia, seppure "dolce" sia comunque doverosa per vedere meglio "dentro" il soggetto :-))