I'M BACK

Post n°90 pubblicato il 12 Agosto 2008 da tsimona

come succede che dal nulla tramite implosioni molecolari nasca qualcosa,

come la fenice risorge dalle ceneri

la simo torna

piú grande.

buongiorno bloggers, é passato tanto tanto tempo dall'ultima volta che misi zampa qui dentro per scriverci.

tornai per leggere di me, come ero e come posso essere ora.

risultato= penso di nn essere cambiata di molto, o forse per nulla. sempre perennemente alla ricerca della felicità assoluta, perdo a volte di vista il piacere di gustarmi il momento.

cosa é cambiato...le mie gine sono sempre con me,nei precedenti post penso di nn averle mai chiamate cosí. ma questo é il loro nome. il nostro nome....e qui parte la sigla... eheheheeheheh

a quetsa età dovremmo essere a badare ai nostri bambini. domenica eravamo al lago a bere alcool dalle 11 della mattina. che dire...

sapete che mi succede ultimamente? incontro persone che provengono dal passato che nn vedevo da tanto...

poi mi é successa questa cosa..come interpretereste chi vi dice che loro guardano il lato "estetico"???

giuro in 31 anni di vita nn ho MAI pensato di essere brutta, ma con queste affermazioni il mio super ego, per definirlo alla Eco, crolla come la borsa...

...a dopo

 
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SENZA SPIEGAZIONE

Post n°89 pubblicato il 27 Novembre 2007 da tsimona

non pensavo di arrivare a questi punti..invece come altri esseri umani, penso di essere stata contagiata dal grigiore, subendone le piu' atroci caratteristiche negative.

tutto é cominciato circa una settimana fa, mi svegliavo ed avevo conati di vomito.

davo colpa al freddo ed a tante altre cose.

ma sentivo che non era cosi'.. le mie malattie sono da sempre psicosomatiche.

vomito= rifiuto di qualcosa

ora sono cominciati gli stati d'ansia prolungati. saranno i famosi "attacchi di panico"?

a nulla servono le gocce naturali che mi sono state date.

non mi riconosco piu'.

cosa mi succede?

 
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penso

Post n°88 pubblicato il 20 Agosto 2007 da tsimona

a volte penso che vorrei avere una vita regolare, mi sono stancata di andare controcorrente.

lavorare quando gli altri sono in vacanza, e forse non essere mai io in vacanza.

stanca di uscire con uomini inutili, ma forse perché li cerco io cosi'.

Poco peso, poche storie, pochi impicci

vuotezza interna ed esterna che non é piu' possibile collimare solo col lavoro

come ho fatto fino ad oggi..

brutte sensazioni

e poi quando ti ritrovi sul letto matrimoniale e giri il viso verso la parte sinistra del letto e ti accorgi che non c'e' nessuno, qualche dubbio te lo fai venire, no??

forse ha ragione chi mi ha detto che non ho nulla da offrire ad un uomo

ma forse nemmeno a me stessa

e si sorride

 
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.......ora................

Post n°87 pubblicato il 27 Giugno 2007 da tsimona

RIMETTERSI IN GIOCO

SEMPRE

E COMUNQUE

 
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STORIE DI DONNE

Post n°86 pubblicato il 05 Marzo 2007 da tsimona

Era capitato un'altra volta e Kate si arrovellava di domande.

Possibile che succedesse sempre così? Certo, lei non si faceva, a volte, troppi scrupoli, ma oramai era arrivata a pensare che uscire con un uomo fosse per lei tempo perso.

Questa volta tutto ebbe inizio giusto durante il fine settimana, quando anche Joel riusciva a liberarsi presto dal lavoro.

Quest'ultima era una delle tre più care amiche di Kate.

Unite dallo stesso destino. Ognuna di loro, però, lo viveva in modo diverso.

Joan non era mai sola, aveva amici coi quali riusciva ad intraprendere sorte di "relazioni" che potevano avere differenti durate. Ma che finivano quando Joan cominciava a sentire la primavera ed il caldo in arrivo..

Joel era angelica. un viso ed un carattere assolutamente amabile. Difficilmente trovava un uomo che la attraesse. E quando questo succedeva, era sempre quello sbagliato.

Kimberly era molto simile a Joel, ma il suo uomo non avrebbe mai saputo tenerle testa. E sarebbe sempre risultato ai suoi occhi come a lei inferiore. sapeva che si sarebbero lasciati, ma non aveva ancora avuto il tempo di dirglielo.

Poi veniva Kate...

Troppi maschietti, il suo turn-over era molto alto. Lei li amava tutti, proprio perchè non ne amava nessuno.

Forse un paio di volte aveva provato ad innamorarsi, nel senso filmico della parola, ma aveva deciso che non era cosa per lei.

L'ultima volta era stata colpita dal cosiddetto colpo di fulmine, si era sentita finalmente pervasa da una magica sensazione. Dopo tanti anni provava la bellissima emozione di fare l'amore, di baciare un uomo.

Lei che difficilmente baciava qualcuno, più facilmente ci andava a letto - da sempre riteneva fosse troppo personale il bacio -

ma tutto era sfumato quando lui (era sempre l'uomo per lei che mollava il colpo) le aveva detto, a distanza di un paio di mesi che non le avrebbe saputo dare ciò che lei voleva. E beato lui che era convinto di sapere cosa c'era nella testa di Kate, dato che nemmeno lei ne era al corrente...

e proprio quest'ultimo aveva dato inizio alla serata di Kate e Joel.

kate era stata n casa tutto il pomeriggio a piangere, stress accumulato e forse ricordi che non aveva ancora voluto assimilare... Joel non era certo di umore migliore dato che l'ultimo dei suoi fidanzati "sbagliati" l'aveva fatta arrabbiare. Si erano sentite per telefono e avevano deciso che si sarebbero fatte belle per uscire con immensi sorrisi a dispetto della loro temporanea tristezza

L'aria era frizzante, si stava avvicinando l'inverno e le ragazze si erano dirette decise verso il bar del centro. Si erano accomodate in quella che era ormai da tempo la loro seconda casa. si erano trovate spesso tutte e quattro nelle serate che chiamavano "riunioni di condominio" a bere e a ridere per e di tutto.

Quella sera sarebbero state solo loro due, Kimberly e Joel avevano appuntamenti di lavoro.

Kate e Joan si sedettero al tavolo e cominciarono a bere e a parlare assiduamente di quello che capitava loro, tentavano di analizzare i comportamenti dei loro uomini sempre sbagliati.

Erano già passate un paio d'ore dal loro arrivo, ed i bicchieri vuoti dei cocktails aumentavano, la lucidità veniva meno.

Uscirono dal locale per fumarsi una sigaretta quando improvvisamente da una via parallela spuntò Thomas, l'ultimo innamorato di Kate (quello che l'aveva lasciata circa un mese prima) con la sua ultima fiamma; è vero Kate l'aveva già vista e comunque era stata informata da lui della sua esistenza.

la cosa che le fece forse più male fu l'abbraccio ed i baci sempre calorosi di Thomas che le avevano saputo riempire il cuore mesi prima, ma soprattutto la poca delicatezza degli amici di entrambi che si erano messi a parlare in maniera bonaria con "la nuova" delle prestazioni sessuali del loro amico, senza minimanente calcolare che kate potesse sentirli e starci male.

Forse l'alcol, forse il fatto che Kate non accettava mai, per il suo egocentrismo, che un uomo le potesse preferire un'altra, cominciò a sentire dei forti conati di vomito e si allontanò dal gruppo, finendo in una vietta deserta, dove poté appoggiarsi al muro e rimanere in silenzio a pensare.

Era vero, subito dopo che Thomas l'aveva lasciata, Kate era andata a letto con uno dei suoi più cari amici. Lei era sempre convinta di saper giustamente dosare i suoi affetti, democraticamente lei avrebbe sempre potuto fare ciò che voleva, i suoi uomini no...

Ma quella sera si era sentita ferita nell'orgoglio, forse più di altre volte. esitò solo un istante a rispondere ad un messaggio ad un suo "amico"... Uno di quelle persone che aveva conosciuto per caso e che casualmente quella sera era telefonicamente apparso.

Sarebbe andata da lui, questo le aveva chiesto l'amico. No, non quella sera. Joan aveva ancora bisogno di lei, anzi l'aveva lasciata al bar sbronza. saebbe andata il giorno successivo.

Quella notte Joan e Kate dormirono insieme nel lettone, come facevano insieme anche a Kimberly e Joan da quando erano piccole.

Kate tentò di accennare a Joan del suo programma per il giorno successivo.

Joan la conosceva bene, sapeva che la decisione ea già stata presa. lei non aveva mai capito questo bisogno di Kate di scontrarsi con cose talemnte ovvie come potevano essere questi inviti...

La mattina successiva Kate andò dal suo amico e ci andò meccanicamente a letto. Come ogni volta, niente parole né promesse né impegni e come ogni volta, salutò e ringraziò.Questa volta l'amico aveva anche un bel cervello, oltre ad essere tremendamente sexy e bello.

Per un momento Kate aveva osato pensare che forse...avrebbe potuto provare a dire o fare qualcosa di diverso, ne valeva la pena...

Ma poi ci pensò...non ce l'avrebbe mai più fatta a sopportare dei rifiuti. Per questo aveva da un pò di tempo preferito non dire nulla e passare come una sorta di "prostituta", anche se inconsciamente le sarebbe tanto piaciuto ricevere un segno da lui, un messaggio, una telefonata...

Probabilmente sarebbe piaciuto anche alle sue amiche...

Loro! La stavano aspettando; ogni volta che Kate aveva questi incontri, Kimberly, Joel e Joan la aspettavano con un barattolo di gelato.

Le avrebbero fatto la solita domanda " Come siete rimasti?"

Kate le avrebbe guardate senza parlare, loro avrebbero capito a avrebbero fatto finta di nulla.

Si sarebbero messe sul divano e avrebbero ricominciato a parlare di tutto e di più...

 

 
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