S.O.S.TRAFFICOLOMBO

adoro questo tipo di blog. ottimo articolo. Ciao da

cr-edilizia

Complimenti a Cycom che ha colto la vera essenza del problema. Risolvere il problema in modo sostenibile. Le macchine ferme creano smog che respiriamo noi ed i nostri figli. Le macchine in movimento ne creano forse di meno ma lo creano comunque. Allora perchè non muoverci per ridurre il numero di macchine? Questo non richiede tempi biblici, solo buona volontà. Ci sono almeno due soluzioni che mi vengono in mente senza pensarci troppo. Una é Jungo (www.jungo.it) l'altra è un car pooling organizzato. Guardiamoci sulla colombo la mattina uno per macchina. Se solo ognuno andasse con un amico, un parente, un conoscente saremmo la metà. E non ditemi che non si può fare. Lo possiamo fare e DA SOLI. Siamo una zona grossa come una città se ci organizziamo riduciamo smog tempo soldi e forse viviamo meglio. Gianluca

Lunedi 17 novembre. Tempo di percorrenza Cristoforo Colombo, dallo svincolo corsia esterna del GRA al bivio di Mezzocammino (stima ad occhio, circa 3-4 km.) 40 minuti. Per telefono, un’amica mi ha detto che c’era una Smart mezza cappottata fra il semaforo del “presidente” e quello di via di Acilia, direzione Ostia. Quando sono passato, il semaforo dell’incrocio della tenuta del Presidente non era presidiato e l’auto (o le auto) incidentate rimosse. Stasera c’era un incidente, ma le altre sere non è che sia poi tanto diverso. Ora, premesso che dopo una giornata di lavoro non fa piacere vedere sprecato il proprio tempo, e visto che la situazione tende a peggiorare, vi chiedo se è normale accettare tutto questo con rassegnazione o provare a fare qualcosa perché le autorità capiscano che è molto vicino il punto di non ritorno. a) In attesa che vengano adottati provvedimenti (si è parlato di arterie parallele, di sottovia, di nuove metropolitane leggere) una soluzione, nell’immediato, è che il semaforo della tenuta del Presidente venga presidiato fino alle 21. Non se ne esce. b) Come fare ? In modo molto civile, semplicemente tempestando di email, fax, telefonate coloro che dovrebbero pensarci. Qualcuno ha proposte migliori ? Quanto del vostro tempo siete ancora disposti a sprecare in questo modo ? Per cortesia, fatevi sentire. Vi chiedo scusa se abuso dei vostri indirizzi email, (estratti da una mail circolare del Comitato Sostraffico dell’Infernetto), ma è il bisogno di credere che ci siano altri cittadini automobilisti che subiscono quotidianamente questa vergogna ma che non sanno cosa fare. Contatti (estratti dal sito istituzionale del Comune di Roma, quindi pubblico) : Telefoni : 06 6710.70721 - 06 67

Quasi tutte le proposte finalizzate a risolvere il nostro dramma quotitiano sono encomiabili, ma la realizzazione di una di esse,come ben sappiamo, richiede tempi biblici.Qualcuno ha proposto una terza corsia restringendo le attuali due;se la cosa fosse praticabile, riserverei questa al 709.Sono convinto che tanti, come me, lascerebbero a casa l'automobile.Cordiali saluti - Angelo Caruso

Per me occorrerebbe fare chiarezza sugli obiettivi di questo 'movimento', prima di chiedere il supporto a qualunque progetto, altrimenti tutti possono dire tutto ed il contrario di tutto. Molto personalmente e buttato giù in 5 minuti: OGGETTO Mobilità nel quadrante sud di Roma lungo la direttrice della Cristoforo Colombo, dall'EUR ad Ostia. OBIETTIVO Elaborare, proporre e supportare un modello di viabilità sostenibile. ANALISI DEGLI ATTORI TIPO - pendolari - turisti del mare - autotrasportatori - ciclisti - studenti (senza patente) DIRETTRICI DEI FLUSSI - Ostia (Casalpalocco, Infernetto, Acilia) <--> GRA ed EUR MEZZI - Auto - Moto/scooter - Bici - Camion - Mezzi di trasporto in comune CRITERI - Ambientale - Sostenibilità del modello - Fattibilità - Economico VINCOLI - Ricettività (in termini di flussi di traffico) degli estremi dei flussi A questo punto, voglio anche io dare la mia ricetta, visto che la danno tutti... La cosa che non digerisco di questa iniziativa, benchè supportata da una certa dose di buona volontà, è che il cuore della proposta risulta essere 'togliere i semafori realizzando sottopassi ed aggiungere corsie'. Ebbene questo evidentemente non rispetta nessuno dei criteri sopra esposti, nè tantomeno i vincoli: non è ne una soluzione sostenibile (aumentare la capacità di flusso di una strada significa aumentare la quantità di veicoli che ci circoleranno ed essere da capo in breve tempo), ne risolutiva (invece di fare la coda al semaforo di via di Acilia/Malafede la si farà per prendere il raccordo o al Palaeur), senza considerare l'aspetto economico ed ambientale. Il problema non sono i semafori, non sono il numero di corsie ma piuttosto il modello di trasporto che è insostenibile. Il fuoco dell'iniziativa dovrebbe essere sulla sostenibilità, che a mio modesto avviso, può essere garantita solo da un trasporto in comune veloce-pratico-accessibile. In più ci aggiungerei un pizzico di attenzione alla ciclabilità, non come attività sportiva ma come la forma di mobilità sostenibile per eccellenza.

Questa mattina alle 9,00 ci sono voluti 15 minuti di orologio per attraversare la Colombo verso via Pindaro. La fila sa via W. Ferrari superava l'edicola. Lo 065 e lo 070 erano in fila e accumulano ritardi. Il verde dura meno di 15 secondi. Che ci vuole ad allungare i tempi del semaforo per consentire alle macchine di attraversare ? VERGOGNA !!!

Siamo un gruppo di amici, tutti della zona e tutti disperati per il traffico impossibile. Ci complimentiamo per le vostre iniziative riguardo alla Colombo, che è spesso impraticabile, la nostra vita è decisamente peggiorata. Quartieri come l’Infernetto si sono riempiti di nuove abitazioni, Malafede è praticamente una nuova città, ora basta. C’è un nuovo sindaco, speriamo che ci ascolti! Vi suggeriamo di chiedere, assieme agli interventi sulla Colombo, la revisione del piano regolatore. Non si possono accettare progetti come quelli di Pirelli R.E. e delle case popolari che farebbero sparire quel poco che resta dell’agro romano vicino alle nostre case, in nome di una “riqualificazione” del territorio . Ma di che riqualificazione si parla mai?? Lì ci sono campi verdi, non discariche abusive o accampamenti, ci sono canaletti puliti che vengono dragati e che ci sembrano ben tenuti, ci vediamo rondini e spesso paperelle, rane, bisce. Un ecosistema che ancora regge. Le nuove costruzioni, se realizzate, porterebbero 25.000 abitanti in più e migliaia di automobili, rendendo ulteriormente difficile la nostra vita, aumentando lo smog e il caos. Se questo significa “nuova centralità urbana” è decisamente meglio restare decentrati! Inoltre, coprire i canali significherebbe riempirci soltanto di zanzare e topi, come già accaduto a Milano e in altre zone, e non poterli più dragare vorrebbe dire tornare a forte rischio di inondazioni (non dimentichiamoci che prima qui era tutta palude e sotto di noi c’è tanta acqua). Ecco la nostra proposta: perché non lasciare quei campi come sono o farci, piuttosto, un ORTO BOTANICO? Il clima lo consentirebbe, questa si che sarebbe vera riqualificazione. Abbiamo scelto di vivere lontani dal centro perché zone più tranquille e con poco traffico, dove l’aria è più pulita per i nostri bimbi e i nostri anziani. Le nostre strade abitate non devono essere modificate per portare più rumore e inquinamento dentro un piccolo quartiere residenziale (…ma con che coraggio, per simili progetti urbanistici che distruggono la pace e il verde, si utilizzano termini come “riqualificazione del territorio”?! E’ una presa in giro). Addirittura il piano prevede di abbattere buona parte della Polisportiva , che ormai fa parte della nostra storia, per allargare due strade interne abitate ( Via Partenio e via Niceneto), un danno per tutto il quartiere e per chi abita lungo quelle vie, senza portare nessun vantaggio reale alla mobilità. Se proprio c’è il desiderio di metterci mano, si potrebbero fare semplici piste ciclabili, più utili e più consone all’attuale assetto urbano. Siamo convinti che chi ha proposto di modificare le strade dentro Palocco non abbia fatto un giro attento per il quartiere, perchè nessuna persona dotata di buon senso può pensare di realizzare davvero un lavoro così inutile e dannoso. Auspichiamo invece la realizzazione delle vostre proposte di allargamento della Colombo, oltre che il doppio senso sulla via dei Pescatori, nel tratto senza case tra via Fosso Dragoncello e via di Casalpalocco, per facilitare e portare il traffico e lo smog lontano dalle abitazioni: queste iniziative sicuramente troverebbero il plauso di tutta la cittadinanza. Le nostre famiglie sono nella zona dalla fine degli anni ’60/ primi anni ’70, come molti altri abitanti, che sono cresciuti qui e che ora ci fanno crescere i loro figli, sentiamo come nostro il territorio dove abitiamo. Abbiamo vissuto in Germania e in altri Paesi del Nord Europa: da quelle parti la tutela del territorio e l’attenzione a MANTENERE CIO’ CHE ESISTE DI BUONO sono un valore indiscutibile. La quiete e la salute dei cittadini, la tutela ambientale vengono prima di tutto, speriamo che lo stesso accada anche qui. Ma i progetti di nuova urbanizzazione non si rifanno a questi sacrosanti principi e fanno di noi italiani dei cittadini europei di serie B, che assistono a progetti di distruzione del territorio anziché volti alla sua salvaguardia e al miglioramento. Non siamo davvero disposti ad accettarlo. Per questo vi invitiamo a fare un appello al Sindaco attraverso il vostro Comitato, affinchè blocchi definitivamente i progetti di Pirelli RE e di Acilia-Madonnetta, che favoriscono solo i grandi costruttori peggiorando la vita di tutti. Vi salutiamo augurando al Comitato grande successo, che poi sarà il successo di noi cittadini del 13° municipio. Teneteci informati! Grazie, Amici di Palocco, Axa e Infernetto (Giancarla Villa, Orazio e Elena Costanzo, Giuseppe Costanzo, Paolo e Francesca Ghigo, Fiorella Santini, Gerolamo e Benedetta Innocenzi, Johann e Anna Krahl, Harold e Lucette Krahl, Enrico e Bianca Rigano, Luca Rigano e famiglia, Raffaele Rigano, Alessandra Cumbo, Daniela Prato, Aurora Sacchett, Sergio Marfoli, Laura Bolzoni, Luca e Claudia Sanfilippo e...i i nostri 14 minorenni!)

La durata del verde per attraversare l'incrocio da Via W. Ferrari a Via Pindaro dura pochissimo

Mio nonno al bar parla di calcio e di fighe, ma conosce il regime delle strade e l'impatto sulla viabilità di ciascuna e sa anche che sulle paline l'indicazione non è la lunghezza della strada, ma la distanza di quel punto dal centro di Roma. E non si spaccia per esperto di viabilità e tanto meno rosica quando il medico gli dice che la tosse è dovuta alle sigarette che funa e non, come è convinto, dal polline. Due opzioni: 1) studiare 2) andare al bar a chiaccherare col nonnetto.

Sei riuscito in poche righe a scrivere molte minchiate. Una per tutte: le palette bianche non danno indicazione della lunghezza della Colombo (all'altezza di Via di Malafede indica 18 quando la lunghezza è 15,100). Ma che stai a dì ? La scala 1:1 errore di battitura ? Questioni di lana caprina ? Castroneria quella delle 3 corsie ? Visibilità ? Amico mio, mi sembri molto lontano e con il dente avvelenato. Se dobbiamo fare un discorso serio, bene, sennò lasciamo stare. ALGA ROSSA