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« Buon Inizio di settimana a tuttibuona serata »

Buona serata

Post n°32 pubblicato il 01 Novembre 2011 da Terry.1949

Il libro, che offre chiari punti di riferimento per orientare l'impegno educativo,
può essere letto da due prospettive diverse. Da un lato risponde all'esigenza
- comune a tutti gli educatori, qualunque sia la loro posizione religiosa
- di ritrovare dei punti di riferimento condivisibili che orientino l'impegno
educativo. Dall'altro, interpella particolarmente i cattolici, essendo per certi
versi un commento agli Orientamenti pastorali della Conferenza Episcopale
Italiana per il 2010-2020, per altri il tentativo di "riscriverli" nel contesto
della cultura in cui viviamo immersi.

L'ipotesi che guida la riflessione del volume è che l'attuale crisi morale
ed educativa derivi, in larga misura, dal non essere ancora riusciti a trarre tutte
le conseguenze del passaggio dalla prospettiva etica dell'epoca moderna,
centrata sulla legge morale e sul dovere, a quella postmoderna, che punta
piuttosto sulla realizzazione delle persone.

Il problema degli educatori è che oggi si trovano davanti al tramonto
del vecchio modello, senza essere capaci di valorizzare le risorse offerte
dal nuovo. Questo libro vuole essere un contributo al superamento di questo vuoto.

Oggi, nell'opinione diffusa, non è la virtù, ma la trasgressione a rappresentare un valore.
La morale del dovere e delle regole è in crisi e con essa il modello di educazione
che ad essa si rifaceva.

Ma c'è un altro modo di concepire le virtù, molto diverso da quello della legge
e dei comandi, e che valorizza piuttosto la sfera affettiva, i desideri e la ricerca
della felicità. Una concezione antichissima, oggi riscoperta da studiosi, soprattutto
anglosassoni, delle più varie tendenze, ma purtroppo ignota al grande pubblico.

La proposta che l'autore avanza in questo nuovo libro è appunto di utilizzare,
in ambito educativo, questo diverso concetto, di cui egli mostra la profonda
sintonia con le esigenze della sensibilità e della mentalità contemporanee,
soprattutto giovanili. Educare alle virtù può diventare, allora, la risposta più radicale
- forse la sola possibile - alla sfida dell'"emergenza educativa".

http://www.elledici.org/stampa/comunicati.php?YEAR=2011&ID=37119


 
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