Messaggi di Febbraio 2014
Post n°994 pubblicato il 03 Febbraio 2014 da das.silvia
Abitualmente chiamiamo dolore quel senso di costrizione nel petto, mancanza di forze e desiderio di chiuderci in noi stessi che proviamo quando perdiamo qualcuno, o qualcosa, cui tenevamo molto. |
Post n°993 pubblicato il 02 Febbraio 2014 da das.silvia
E quando sfugge ai tuoi polpacci
quella manciata d’ebbrezza
solita dar senso
alle inclinazioni celate nelle tasche
sembra ammutolirsi
il fiato del respiro ultimo
disagiato rincorrere
l’entità di tempo
minuscola come lo stoppino
consumato dal quell’arder denso
impietoso d’una fine lacerante Silvia De Angelis tutti i diritti riservati
|
Post n°992 pubblicato il 01 Febbraio 2014 da das.silvia
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata localizzata nel distretto sismico Monti del Matese poco dopo le 8.10. La scossa - si apprende dal comando provinciale dei Carabinieri di Napoli - è stata sentita anche in alcuni quartieri della città partenopea.
La scossa è stata sentita in maniera molto chiara nella zona di Nola e dei monti del Matese, la stessa dove si è un altro evento sismico poco più di 2 settimane fa caratterizzato da un successivo sciame. L’evento è stato sentito anche in alcune aree del Sannio. Numerose le persone che sono scese per strada.
Paura tra gli studenti di Isernia che erano appena entrati a scuola per una scossa che è stata avvertita distintamente anche nel centro molisano. Gli studenti sono stati fatti tutti uscire dalle scuole e si sono riversati in strada. Al momento non si registrano danni, ma sono in corso accertamenti. Un’altra scossa avvertita dalla popolazione tra Caserta e Campobasso. Dopo quelle delle 8,21 e 8,12. alle 9 la terra ha tremato di nuovo, facendo registrare una scossa di magnitudo 3.7. Per ora non si segnalano danni.
Nella zona dei Monti del Matese «il livello di pericolosità sismica è molto alto, tra i più elevati in Italia»: lo ha detto il direttore del Centro Nazionale Terremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Alberto Michelini. «Per questo - ha aggiunto - è fondamentale puntare sulla prevenzione, in modo da costruire sulle basi delle indicazioni contenute nella Mappa della pericolosità sismica». «Dall’Umbria in giù, lungo tutta la catena degli Appennini fino alla Sicilia, incontriamo zone ad alta pericolosità sismica», ha aggiunto il direttore del Centro Nazionale Terremoti. «Dobbiamo ricordare - ha rilevato - che l’Italia è un Paese sismico a tutti gli effetti». (WEB) |
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