Setoseallegorie

SUL CORNICIONE

Pomposo
screziato
grappolo di glicine
come immaginoso elitario
intaglia
raffinato cascame
su setoso taglio

Friabili boccioli
ammansiscono
damascati
soffici pastelli
danzanti
su effervescente elisire
ch'intriga sopite nari

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GIOCOLIERE

Agile destrezza
vola
raffinato bordeggio d'equlibrio
eroico saltimbanco

Attrae
perfetto stile
ruotare
balzare
piroettare d'aggeggi
unisono decollanti

Sorriso ambiguo
rapida mossa
cela
stonato
volteggiar intruso

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CATACLISMA

Nel boato che fa eco

all’impulso delle viscere

s’accartocciano come fuscelli

edifici e mausolei d’antica tradizione

Il panico interpreta

lo sgomento incredulo di anime

inermi allo sconquasso

della natura imbizzarrita

Preme nell’egemonia d’inaudita forza

sulla fragilità di piccoli uomini spauriti

illusi d’evoluzione tecnologica…

Si frantumano credibilità come neve al sole

nello scalpito irruento

d’un irreversibile estro che sa far dolore

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RIVALERSI NEL TEMPO

in quei rauchi sibili frammentati
evanescenti nelle anse del pensiero
riemerge forte l’aspirazione
a un quasi indennizzo
sulle filigrane di chiglie saccheggiate
ove pastelli ridestati diano colore
alla coscienza immalinconita
si imbibisce di lucidità l’iride
nell’attesa dello schiudersi
d’esilaranti dettagli
in quel colare avvincenti vernici
sui polpastrelli
carezzano un suadente amplesso
di docili onde rincorrenti
in quel bisbiglio che si fa verbo forte
nel brivido sfiorato

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AMICA MIA

Dolcissima migrazione d’affetto

nel suono d’un’armonia fertile

che fa vibrare una sottile empatia

all’aroma di ginestra

Si schiudano piccoli giacigli luminosi

per condurti

sull’apice d’un soffio positivo

che sfiori l’ebbrezza di boccoli

svolazzanti su un motivo esistenziale

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A S S I O M A

nel misterioso sovrapporsi d'identità
ricalca nel nodo

 un giro lieve di compasso
sbriciola lentamente fervente guizzo di luce
nella dimensione d'un translucido universo
anacronistico
nel salto d'un confine a strapiombo nel tempo

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A C Q U A

Acqua
esiguo dire
immenso mormorare
Autentico
originario flusso

Zampillo di vita
contrastante
funesto annegamento
Dolcemente
accoglie
accalorato sole
mito
mistiche tenebre

Ilarità suggellano
minuscole
piovane gocce
foriere
nesso prosperità
Opposte
funesti gorghi
oscuri e inquieti

Scorre veloce
gorgogliante fiume
su progredir esistenza
Sofferma
plumbeo spessore
stagni e laghi
dimore
fascinose sirene
maligni demoni

Attraenza e mistero
essenza fondono
perpetuo scorrere
ove
polvere del tempo
rallenterà
cangiante defluire

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PERSONALITA'

S'intrecciano

nella tenebra

profonde astrazioni

Raggelato il cuore

d'un bugiardo sentimento

sempre si sofferma

su nubifragio di passione

ch'ha spento lo sguardo

e rapito la  bellezza

Or quel vento attraente

riaffiora

ancor più bramato

nell'impareggiabile

sentirsi donna desiderata...

Sublime

nel suo rinascere

innalza

ideale

la sua personalità

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FINCHE'LA MUSICA TACE

Obliquamente avvinghiati
ma con dolcezza...
sfiorar quei corpi
mordenti tessiture
su slanciate evoluzioni

Accentuano
scolpite figure
mentre il guardo
su morbido afflato di labbra
forte
estenua
una sublimante ebbrezza

Duttili ascese
su veloce
piroettar dè sensi
carezzano
eccedenti andature...
finché  la musica tace

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STELLA MARINA

Inebria
luminescente
stella marina
fondo abissale

Lampo
trae gioconda
diadema universo

Coloristiche
ovali piastrine
gremiscono
sue braccia

Allegre
muscolose papille
bollicine
enfatizzano acquose

Alternate
imprimono impatto
veloce deambulazione

Gustosi
nutre
ostriche e mitili

Abile cucitrice
ripara
sua parte lesa
intensa
capacità rigenerativa

Gioiosa orna
frangenti
azzurre profondità

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SEGRETO D'AMIANTO

Gesticola effimero
un filo di luce
in bilico
su chiaroscuro d'ombre...
Estroso, sfrontato
plana
su incantata oasi

Contraffatto
un riverbero sensuale
allegorico
sfiora
roride labbra
pulsanti
in un surreale
armonico sussulto...
...cupido urta
l'algido segreto d'amianto

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PIEDE (ORMA DEL PIEDE)

simbolica forma a destreggiare solida impronta umana
nell'arcaica presenza degli dei soprannaturali
in volute rupestri e aviti gruppi scultorei

il piede nel suo calpestare il suolo soffonde
l'incorporea influenza di chi interpreta quel passo
(obliqui fasci di luna rinfrangono assiemate falangi
gravitanti indelebili orme)

poggia il piede sul nemico domato in segno
di conquista
(è quell'ansimante respiro segno di resa)
grande devozione al loro principe serbavano
gli oppressi baciando i suoi piedi

nelle allegorie demoniache librano piedi mostruosi
concepiti all'inverso o in trame d'animali
interpreta Lucifero il simbolo della bellezza deformata
nel suo claudicante passo infernale...

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E N I G M A

sciamano in un vorticoso implodere
caduche trame d'immaginoso
custode di percezioni rinfrante nel guado solitario
(contraffatti bagliori accendono pulsanti ricordi)

gemiti lievi soffocano il mormorio
d'effimere piogge lontane
nel tedioso ticchettìo di sere mature
ove il cuore soccombe al fato aguzzino
nei verbi muti di sillabe malinconiche
sospese al turbinìo graffiante di luna
nel suo sbiadito enigma

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C A F F E'

Fragrante
essenziale stringa
volteggia
su germogli
di terra arsa
mormorando
oscuri granelli
d'eccitante
cadenzato vibrare

Giamaikano fascino
esoterico tramuta
in odorosa
mistura araba
S'atteggia
intonando variazioni
in turca
esotica sintonia

Verace
spontaneo baccello
vigorosa
modifica l'essenza
d'energico
fumare
sollecitante nota

Silenzioso sopire
momentaneo
di membra
scioglie un apatico nodo

Ardente
esalta
un sublime aroma
Bruciante
ispira
un vociare d'animo

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INCONTRO

Breve intrattenimento
messaggero di pensieri d'amore

Lievi gestualità' volte
a carezzare l'epidermide
vogliosa di tocco leggero

Sospiri a volte trattenuti
altre ansimanti di sensazioni
nascono in fondo all'anima
che di rado il vento fa volare

Labbra che si cercano
in due corpi inquieti
avidi  dissolvere quella nebbia
unico sipario che li disgiunga ancora

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SOLITUDINE

Negli sfondi rarefatti del tempo
si mimetizza l'ombra pastosa dei pensieri
allineando su  soffici orizzonti
l'essenza  di gioiose esaltazioni
o inquieti smarrimenti
dell'emblema esistenziale
sempre in bilico su un asse vacillante...

In quel tracciato indeciso
d'un crepuscolo avvolgente
si sfiora l'ombra
 che tentenni
al fievole riflesso della luna
e in un tutt'uno con essa
si confonda l'onirico sembiante...
Ci si immerge in una sobria solitudine
punto fermo d'un transito leggero

 che annienti il riverbero accecante

d'un riflesso opalino

 nel vicolo dimenticato

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SUGGESTIONI

esulano effusioni indissolte
nel tacito soppalco d'avvenente sentimento
paiono elargire suggestioni emotive
coniugate a un desiderio di te
assonante tenue chiarore di luna dispiegato
in lemmi dolcemente inclinati sul volto

prevarica un seducente screzio di labbra
fugaci tentazioni d'inusuali carezze proibite
dilungate in ombre enfatizzanti delicate malinconie
conturbanti nel riflesso sgargiante
d'un istintività raffinata
nel suo rapinoso trasgredire focosi intermezzi
a un infinito vuoto privo di sogni

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NAVIGANDO

all'improvviso nella motivazione opaca
a fili di ragione
un instabile disequilibrio
vacilla nelle sillabe indurite
volano i polpastrelli sulla carta basita
nell'impressione di mordenti villanie immeritate
verso chi s'inoltra tranquillo nel suo mare
addolorato ora
per quel salto d'onda inaspettato...
lascia nel vento il turchino alla deriva
e guarda oltre..

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PARTE DI ME

Quell'attimo
sei fuggente
ove
rivedo
del mio crescer vissuto
attimi
inverosimile uguaglianza

Ora
nell'anima sobria
comprender
più intimo
so te
parte inestinguibile
mia interminata emozione
essenza evolutiva

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O M B R A

Or che spento sei di me
squarci di luce
finestre
filtrano dell'anima
intenta respirare
tue
seducenti cellule

Dilegua
lentamente
trasparente effluvio
eccitante

Imperturbabile malinconia
scivola
dalle tempie ai polpacci

S'arresta il passo
solo attende
schiudersi
tuoi
agognati palmi

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