Setoseallegorie

B E L L E Z Z A

Bellezza
ch'imprime forza
Bellezza che anima
e fa volare il cuore
Bellezza
che di brividi sfiora

BELLEZZA D'AMORE

Tu la doni
con giovanile carica
Donna vera
ora mi fai inebriare

Di slancio m'accarezzi
con riflessi d'oro
Intuire mi fai
quel piacere
d'ossigeno leggero

Pianti
d'un sentimento antico
fermi sono
in gola

Ora dissetante
scende acqua
Un mondo d'ilarità
rivive
in un bicchiere
d'amoroso istinto

Silvia De Angelis tutti i diritti riservati

LA SCARPINA

Fascino indiscusso

talvolta incompreso

d’una scarpina affusolata

Trae in inganno

nel calpestìo disinvolto

un fruscio

di sonore foglie svolazzanti

su languida caviglia

che di fischi se ne infischia

nell’istante stravagante

d’una recita fugace

incompiuta

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CONTROCORRENTE

antagonista nel tempo
ama meditare contrapposta scelta
sgattaiola nella via traversa
in quell'ambito traguardo
di verdi chiome e spighe odorose...
nel sorso prelibato
pregusta l'opzione alternativa
enfatizzata da un lemma solitario di sole

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I N C O N T R O

Breve intrattenimento

messaggero di pensieri d'amore

Lievi gestualità' volte

a carezzare l'epidermide

vogliosa di tocco leggero

Sospiri a volte trattenuti

altre ansimanti di sensazioni

nascono in fondo all'anima

che di rado il vento fa volare

Labbra che si cercano

in due corpi inquieti

avidi di dissolvere quella nebbia

unico sipario che li disgiunga ancora

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PENOMBRA D'INVERNO

non s'arrrende algida folata in quel suo migrare ruvido tocco
che di vento indossa rigido dettame

si fa incontenibile il desiderio di colmare con pesanti chicchi di neve
l'indifeso paesaggio ancora confuso in fragili screzi d'autunno in quell'addensare
arricciate foglie al suolo

d'improvviso suole soffondere gelate raffiche al sapore di menta
quasi graffiando volti storditi da un pungente sibilo
che preannuncia piccolissimi dì in cui far precipitare attimi indefiniti

frantuma passeggiate scacciapensieri esaltando idee voluttuose
che s'accendono in uno schioppettante caminetto avvolgente
angoli in penombra ove silenziosi s'arrampicano azzardati baci...

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IMPULSI VIBRANTI

minuscolo punto di luce
soggiogata espressione di chiarità
(dilagante impulso espandere brio)
delinea un accentuato contrasto d'effervescente miniatura

estranea essenza in quel volgermi le spalle
(nel dolce vibrare della guglia dell'anima)
spezza il fiato dilagando metalliche sillabe
che mi giungono ovattate seppur di comprensibile significato
(un dolce assimilare influssi positivi)

percettive luminarie d'amore
paiono ingrandire a iosa quel riflesso futuribile
in un cibernetico comunicare oltre la soglia del concepito
ma che sfiora un universo collettivo
ove il sole tracima fra il giallo e il nero
duplicando tracce di mezzaluna

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S I R E N A (Fiaba)

s'è azzittito il sibilare del vento
in quel morbido tamburellare legnoso di sottofondo
mentre le vele afflosciate del vascello
quasi accarezzano l'albero

è notte fonda nel maroso
rischiarata appena da un fascio di luna nuova
in quel lieve dondolìo della nave
sul nero cristallo d'acqua...
quando la sirena canta...

i marinai estasiati come da un fruscio
nella suadente brezza
convogliano i sensi in quell'avvolgente musica
che scaturisce dalle arcane profondità
trascinandoli in un limbo senza risveglio...

l'inquieta pulsella pesce in uno schiumoso vortice
balza sull'imbarcazione e sfiorando sinuosamente
i malcapitati ne trascina l'essenza
in una dimensione occulta di non ritorno

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PARTE DI ME

Quell'attimo

sei fuggente

ove

rivedo

del mio crescer vissuto

attimi

inverosimile uguaglianza

Ora

nell'anima sobria

comprender

più intimo

so te

parte inestinguibile

mia interminata emozione

essenza evolutiva

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SENTIRE DI DONNA

Prismatici baleni
di un amor puro

Sembianze avea
di un fanciullo
per il suo spontaneo
e verecondo trasporto

Incredibile e unico
facea svanir quelle titubanze
che nel percorso
di una femmina
traggon freno
alla foga amorosa

Un angolo ove grandezza
e nullita' del cielo
si fondono con l'anima
e generano
un amplesso di emozioni
che lei sempre agognera'

Silvia De Angelis tutti i diritti riservati 2009

IL MULINO (fiaba)

sospinge innato crepitìo del vento l'assiduo girovagare
di pale del mulino immerse nell'ingranaggio
a movimentare attempati giri

dolce fanciulla dalle rosee gote affascinata da quel gioioso
dinamico roteare sogna ad occhi aperti volare
su quelle ali semoventi

il mulino che legge nei suoi pensieri decide di renderla felice
di notte appare nelle fantasie della bambina
facendola mulinare allegramente con lui quasi a sfiorare il cielo

si ripete il sogno per molte notti e il mulino attratto dalla compagnia
della fanciulla sempre più desidera trascorrere ore spensierate
con lei... e quella brama diviene così intensa al punto che un giorno
si tramuta in un vivace bambino... inseparabile compagno di giochi
della piccola

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SONORITA' NELLA BRUMA

suggestiona quel torpore ovattato e avvolgente di bruma…
sembra coagulare ascolti allusivi indefiniti
dispersi in sillabe confuse fuori tempo
si sofferma la coscienza su strati d’emotività
delineanti sagome di vissuto sbiadito
trafitto tra le nubi
rincorrono supremazie di luna inascoltata
nel suo karma d’amore melanconico e incompreso
mentre si disperde in un salto artificioso
marcato dalla sonorità d’un cupo silenzio

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