Creato da MuseoDeiRicordi il 25/05/2005
L'età favolosa dell'infanzia, la scoperta del mondo...quando le cose, le parole i gesti non erano tutti uguali...I ricordi dei blogger

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 5
 

Ultime visite al Blog

delmercatoxmonella74occhiodivolpe2mpt2003venere_privata.xil_ramo_rubatogesu_risortoannunz1magdalene57pion62telunetlubopopoetellataglia_sprechicinapomariomancino.m
 

Ultimi commenti

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

« Messaggio #13                  LA  NUDITA' »

LA BELLA LA VA AL FOSSO ...

Post n°14 pubblicato il 08 Giugno 2005 da MuseoDeiRicordi

In parte alla casa c’era un piccolo orto, cintato con una rete metallica sulla quale fiorivano rose rampicanti, roselline selvatiche , semplici, con solo un giro di petali; e in parte all’orto, scendendo un paio di gradini si accedeva al fosso... questo costeggiava per tutta la sua lunghezza la stradina sterrata che arrivava fin davanti al cancello del cortile, passava sotto la strada e riemergeva in parte all’orto. per poi proseguire il suo corso sul retro della casa.

In alcuni punti erano sistemate lastre di pietra sulle quali le ragazze del vicinato si inginocchiavano a lavare i panni, facendo attenzione quando li immergevano a non farli scivolare dalle mani, perche’ l’acqua li avrebbe trascinati via.

Stavo ad osservarle, a volte, nelle calde giornate d’estate, seduta sulla pietra e con i piedi nell’acqua, troppo piccola ancora per quel lavoro, ma affascinata dai gesti, dalla maestria con cui le vedevo strizzare e spazzolare, risciacquare... e ancora oggi, che il fosso é stato coperto, e la strada allargata e asfaltata, a volte mi ritorna il verso di quella canzone:

La bella la va al fosso.
Ravanel, gremolass, barbabietole e spinass
Tre palanche al mass
La bella la va al fosso, al fosso a resentar...

Lilith 0404

Lombardia, primi anni 60

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 08/06/05 alle 19:49 via WEB
quante cose sn state coperte e asfaltate ,e quante restano solo dentro di noi...incredibili al giorno d oggi ,ripetutesi x secoli e ormai antiche, da conservare in un museo ...un bacio lil ,e ora alzati da lì , che prendi freddo,c è umido ...e.
(Rispondi)
 
lilith_0404
lilith_0404 il 09/06/05 alle 00:12 via WEB
no, non prendo freddo, é estate, e cosa c'é di meglio che starsene con i piedi al fresco, nell'acqua che scorre... e se poi qualche fazzoletto scappa di mano alle lavandaie, ci salto pure nel fosso, ad inseguirlo e riacchiapparlo...:-)
(Rispondi)
mentre_tutto_scorre
mentre_tutto_scorre il 08/06/05 alle 20:24 via WEB
Mhhhh questa grafica la riconosco! :)) La canzone la ricordo anch'io ma nn so a cosa asssociarla...:(((
(Rispondi)
 
MuseoDeiRicordi
MuseoDeiRicordi il 08/06/05 alle 22:06 via WEB
che occhio ... quasi un tono di sufficienza ? ;o)) un bacio mts
(Rispondi)
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 09/06/05 alle 00:21 via WEB
no, che tono di sufficienza? é solo che si distingue la mano di chi cura l'impaginazione: ognuno ha il proprio stile, e si riconosce... :)
(Rispondi)
 
 
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 09/06/05 alle 09:40 via WEB
nn in quel senso lil...era un gioco tra di noi,un bacio a entrambe...e.
(Rispondi)
mentre_tutto_scorre
mentre_tutto_scorre il 08/06/05 alle 20:30 via WEB
Dimenticavo, un plauso ai fondatori. Salut mts ;)
(Rispondi)
 
MuseoDeiRicordi
MuseoDeiRicordi il 08/06/05 alle 22:09 via WEB
grazie ...enchantè...ma un plauso a tutti i bloggers che mandano i ricordi,a chi ci linka e a chi commenta ...e anche a chi ci legge soltanto , grazie a tutti ...
(Rispondi)
amoildeserto
amoildeserto il 08/06/05 alle 21:08 via WEB
Anch'io ricordo le lavandaie...ero già nella grande città, ma allora un canale la attraversava. Nelle vicinanze della casa dove vivevo da bambina, c'erano i lavatoi. E' un'immagine che è rimasta nella mia mente, al punto che un giorno ho ripercorso quei luoghi di periferia per ritrovarne il posto...qualcosa è rimasto e nel vederlo ho ritrovato quella gioia che sentivo allora.
(Rispondi)
 
lilith_0404
lilith_0404 il 09/06/05 alle 00:30 via WEB
ai miei occhi di bambina quello era una specie di gioco, a volte mi permettevano di risciacquare qualche fazzoletto ed era un divertimento. Più avanti, quando mi toccarono mucchi di panni da strofinare, non inginocchiata sulle pietre in parte al fosso ma al lavatoio che avevamo in casa, la cosa mi sembrò molto meno divertente :)
(Rispondi)
perlanaturale
perlanaturale il 08/06/05 alle 22:53 via WEB
Io invece i lavatoi non li ricordo....mia madre lavava i panni in casa, mentre la memoria ritorna alla mia nonna che aveva una "pila" molto grande, con una tavola poggiata sopra dove strofinava la biancheria e questa vasca si trovava in un cortile...il cortile dei ricordi, dove bambina giocavo a fare la signora e mi arrampicavo su di uno sgabello per fare il bucato ai vestitini delle bambole, rischiando continuamente di caderci dentro quella vasca... Ho visto insieme ad Annamaria i lavatoi che ancora esistono a Milano dei navigli. Non penso vengano ancora utilizzati; uno di questi su un corso di acqua sovrastato da un tettoia intrecciata di rami di alberi e siepi cresciute naturalmente..bello davvero; ho anche la foto, peccato che non si possa inviare nei commenti. Perla
(Rispondi)
 
lilith_0404
lilith_0404 il 09/06/05 alle 00:44 via WEB
anche mia mamma aveva un mastello con un'asse di legno per appoggiarsi a strofinare i panni, ma in cantina papà le aveva anche sistemato una vasca con il piano in pietra e l'acqua corrente : una bella comodità, che pochi avevano nel circondario... :)
(Rispondi)
manualeperdonne
manualeperdonne il 08/06/05 alle 23:28 via WEB
Nel mio angolo preferito di Milano, i Navigli, c'e' il vicolo delle lavandaie, con inginocchiatoi e pietre consumate da gambe, mani, sudore e panni. E milioni di confidenze, pettegolezzi, confessioni, speranze.. che son rimaste li', sedimentate nelle pietra.
(Rispondi)
 
lilith_0404
lilith_0404 il 09/06/05 alle 00:39 via WEB
si, quello della lavandaia é indubbiamente un lavoro pesante e faticoso. Naturalmente le lavandaie del mio ricordo non lo facevano di mestiere: erano ragazze che abitavano nelle case li intorno, che si servivano del fosso per il bucato, in un'epoca in cui la lavatrice era ancora un sogno irrealizzabile per tanta gente.
(Rispondi)
 
perlanaturale
perlanaturale il 09/06/05 alle 14:41 via WEB
Sì sì era proprio quello....e quella è stata la sensazione....di donne curve, cicaleggianti, confidenti abitudinarie delle cose proprie, incuranti di fatiche...così in un lampo mi sono apparse agli occhi...
(Rispondi)
mentre_tutto_scorre
mentre_tutto_scorre il 09/06/05 alle 14:23 via WEB
:)
(Rispondi)
 
occhiodivolpe
occhiodivolpe il 09/06/05 alle 21:59 via WEB
! ! !
(Rispondi)
 
 
lilith_0404
lilith_0404 il 10/06/05 alle 08:39 via WEB
.... :-) é solo per far numero, sono superstiziosa e il 17 non mi piaceva :-)
(Rispondi)
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963