Post n°75 pubblicato il 02 Settembre 2009 da esse_rm
Vi parlo di un tempo che chi ha meno di vent'anni non può conoscere. A quel tempo Montmartre faceva pendere i suoi lillà fin sotto le nostre finestre, e anche se l'umile pensione che ci faceva da nido non ripagava granché con il suo aspetto, è là che ci siamo conosciuti, io che morivo di fame, e tu che posavi nuda.
La bohème, la bohème, voleva dire che eravamo. La bohème, la bohème, non mangiavamo che un giorno su due.
Nei caffè vicini eravamo qualcuno che attendeva la gloria. Benché poveri e con la pancia vuota, non smettevamo di crederci. E quando qualche "bistro", in cambio di un buon pasto caldo, ci chiedeva un quadro, noi recitavamo dei versi, riuniti intorno alla stufa, dimentichi dell'inverno.
La bohème, la bohème, voleva dire che eri bella. La bohème, la bohème, e tutti avevamo talento.
Spesso mi capitava di passare notti in bianco davanti al mio cavalletto, ritoccando il disegno della linea di un seno, del profilo di una gamba. E soltanto al mattino ci si sedeva finalmente, davanti a un café-crème, sfiniti ma felici, tanto ci si amava e si amava la vita.
La bohème, la bohème, voleva dire che avevamo vent'anni. La bohème, la bohème, vivevamo alla giornata.
Quando per caso me ne vado a fare un giro al mio vecchio indirizzo non riconosco più né i muri né le vie che hanno visto la mia giovinezza. In cima a una scala cerco l'atelier, di cui non resta più niente. Col suo nuovo aspetto Montmartre sembra triste e i lillà sono morti.
La bohème, la bohème, eravamo giovani, eravamo pazzi La bohème, la bohème, non vuol dire più assolutamente niente.
E' davvero un piccolo capolavoro.....
Il mio Francese è un pò "debole" e devo ringraziare una ragazza francese che molto tempo fa mi ha inviato la traduzione nelle parti che mancavano. Inviandomela ha commentato "quanta tristezza ma quanta bellezza!".... Credo sia proprio così..... Ciao!....
Bellissimi ricordi e stupenda la canzone......