Creato da tony6988 il 01/09/2014

il battito del cuore

cuore, amore.

 

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RIPRISTINANDO....

Post n°14 pubblicato il 19 Ottobre 2014 da tony6988

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Shhhh…silenzio intorno. Ogni tanto ho bisogno di farlo, per potermi guardare dentro. Ogni tanto ho bisogno di fermarmi un attimo, per poi alzarmi e ricominciare a camminare, di creare un punto di ripristino,come quello del computer, da cui poter ripartire sapendo che potrò recuperare tutti i dati che avevo in mio possesso in quel momento, cancellando quelli che creano conflitto.

                   

Ogni tanto ho bisogno di fare un pò di pulizia, non perchè sia un momento no o perchè la tristezza mi stia assalendo, ma perchè le situazioni mutano e sovraccaricare la mente senza elaborare i dati, mi manda in corto circuito. Così faccio silenzio, ascolto un pò il mio cuore che batte, chiudo gli occhi e comincio a srotolare la matassa delle nuove emozioni, quelle forti come pugni e quelle lievi come carezze, quelle dolci come caramelle e quelle salate come lacrime, quelle morbide e dai contorni lisci, che è un piacere sfiorare con le dita, e quelle dure e dai contorni taglienti, come certi fogli di carta bastardi che lasciano un taglietto quasi invisibile, ma che fa male per un pò.

                         

E’ così complicato a volte parlare di me, che mi ci perdo, faccio deviazioni infinite, percorro chilometri per poi tornare indietro e ricominciare da capo. E scrivo…tantissime parole, una dietro l’altra senza sosta, per poi cancellarle tutte perchè non sono io o forse è solo una parte di me quella che sta nascosta in mezzo a quelle parole. E allora mi arrabbio, perchè vorrei che uscisse quello che sono per intero, invece ogni volta porgo pezzetti di pelle diversi, angoli dell’anima che premono più di altri per venire fuori, quasi come se il mio stare in equilibrio da una parte si dovesse controbilanciare con il disequilibrio dall’altra. Perchè quest’anno non ho fatto bilanci e la mia anima ne ha prepotentemente bisogno. E come al solito ciò che è arrivato, si confonde con ciò che ho perso, forse anche per colpa mia, il passato si snoda insieme al presente,ed inesorabilmente arriva a bussare alla porta della mia anima.

                                             

Tocchi leggeri, quasi come si scusasse di essere arrivato adesso a guastare la festa, ma deve proprio farmi riflettere, deve scomparire con la certezza di avermi lasciata senza dubbi, deve aiutarmi a capire gli errori perchè non li commetta una seconda volta. E allora apro la porta, tanto non sono mai riuscita a fermare niente, figuriamoci i pensieri, e lo faccio entrare perchè se è servito per farmi trovare ciò che ora ho tra le mani, non posso che ringraziarlo per ogni lacrima e per ogni momento buio. Perchè ora sono serena e se lo sono, lo devo al passato, lo devo alla mia voglia di rinascita, lo devo alla forza che ho avuto per rialzarmi e ricominciare a camminare quando ormai credevo che non sarebbe cambiato niente, lo devo al mio autolesionismo che non è mai stato fine a sè stesso,lo devo a chi mi è stato accanto senza recriminare o pretendere gesti che non ero in grado di fare, lo devo a chi ha saputo ascoltare i miei silenzi, ma lo devo soprattutto a lui, lui che in silenzio mi lascia parlare quando non riesco più a tenere tutto dentro, lui che sa ascoltare senza pretendere spazi, lui che sa analizzare le cose come io non riesco a fare, lui che ha la mano tesa proprio quando sa che la afferrerò. E non mi piace fare proclami o sbandierare sentimenti, non mi piace andare in giro a raccontare di quanti colori nuovi riesco a vedere e di quanto sia importante per me sapere che è lì, accanto a me nella mia strada, che cammina con me mantendendo il mio passo o spronandomi a camminare più veloce o più lenta, a correre o a fermarmi, ma voglio che lo sappia, perchè scrivere è uno dei pochi modi in cui riesco a comunicare, spesso anche con me stessa. Così, ho scritto i miei propositi su di un quaderno, ho lasciato che la penna scorresse e colorasse il foglio bianco. Non avevo bisogno di una tastiera, come spesso faccio…avevo bisogno di vedere le parole che piano piano prendevano forma sotto le mie dita, la mano che si muoveva veloce sul foglio, le sbavature e gli errori che non cancelli con un tasto. Avevo bisogno di ricordare che la mia vita non può essere perfetta come un file word, ma è spugnosa e ruvida come i fogli di carta dei quadernoni e che essere mancini produce inevitabilmente tante macchiette di colore sbavato sul foglio. E le macchiette mi hanno ricordato che ci sono delle cose che devo lasciare andare, dei rapporti che inevitabilmente sono cambiati, delle amicizie che hanno preso una forma nuova. Senza rancore, ma non è più come prima. E’ come quegli amori improvvisi e devastanti, che arrivano a spiazzarti l’anima e per un pò ti illudi che quello sia l’amore della tua vita,ti intestardisci, piangi, stringi i pugni e lotti contro l’invisibile, per provare a te stesso che non ti sbagli, ma poi capisci che non è così. E con te è successo così.

                                                   

Ci siamo avvicinati quando le nostre anime avevano bisogno di essere consolate e ci siamo allontanati neanche io so bene il perchè. Ci ha unito la nostra diversità e forse adesso è proprio questa che ci separa. Ma sono sereno, perchè ho dato e ricevuto tanto e questo è un arrivederci, non un addio, un arrivederci a quando le strade delle nostre vite si incroceranno nuovamente e ci guarderemo con gli occhi della nostalgia e forse nessuna delle due avrà niente da recriminare, niente da chiedere, nessuna accusa da fare. E non ci sarà la voglia di capire, ma solo quella di ricominciare, di guardarci con occhi nuovi e decidere che può andar bene così…semplicemente e senza troppe contorsioni mentali. Ho bisogno di lasciare andare le redini e di camminare senza sentire il peso costante sulle spalle di ciò che ho sbagliato, di ciò che ho perso, di ciò che non è andato come speravo, di ciò che mi ha lasciato l’amaro in bocca. Ho bisogno di camminare guardando dritto davanti a me, con la consapevolezza che c’è ancora tanto da fare, tanto da scoprire, tanto da imparare.

                                                 tony69

 
 
 
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