TARTARUGHE

...tutto ciò che ha a che fare con le tartarughe...

 
 

NOTA

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Non sono un veterinario e questo è un Blog Amatoriale, pertanto, malgrado la cura posta nella raccolta del materiale, non posso assumermi la responsabilità totale delle informazioni riportate. In caso di seri problemi riguardanti la salute delle tartarughe, consiglio sempre e comunque di rivolgersi a persone qualificate e competenti.
Inoltre, molto del materiale presente è frutto di ricerche sul web, pertanto esiste la possibilità che nel blog siano state pubblicate foto o testi senza il consenso dell'autore o proprietario del diritto.
Se questo dovesse avvenire, vi chiedo gentilmente di contattarmi e in breve tempo verrà rimosso tutto il materiale non autorizzato.
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LE TARTARUGHE NON SONO GIOCATTOLI

 

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110-  MARIBEL CANTOS

 

 

IL BRANCO

immagine5 Testudo Hermanni :
- Mucca
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immagine5 Trachemys Scripta :
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LE MIE BELVE

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LE MIE FOTO

Post n°1190 pubblicato il 14 Giugno 2008 da G_ietta
 

IL BRANCO DELLE BELVE AL COMPLETO:

MUCCA, POLLO, PULCE, ZECCA, TORO & MOSCA

 
 
 

LE VOSTRE FOTO

Post n°1189 pubblicato il 14 Giugno 2008 da G_ietta
 

Le belle tartarughe di

enjamber

(o meglio...di sua sorella!!!!)



 
 
 

TORO & MOSCA

Post n°1188 pubblicato il 12 Giugno 2008 da G_ietta
 

ecco un'anteprima (di pessima qualità) dei due nuovi arrivi!

 
 
 

DOPPIO FIOCCO VERDE

Post n°1187 pubblicato il 08 Giugno 2008 da G_ietta
 

2 NUOVI ARRIVI:

TORO & MOSCA

un maschione e una piccolina di Hermanni si aggiungono al branco delle Belve ora a quota 11...e qui mi fermo...per ora...

 
 
 

Post N° 1186

Post n°1186 pubblicato il 07 Giugno 2008 da G_ietta
 

GALAPAGOS: TARTARUGHE GIGANTI FUORI PERICOLO(AGI) - Quito, 6 giu. - Le tartarughe giganti delle Galapagos sono salve. L'eruzione del 29 maggio scorso del vulcano Cierro Azul aveva inizialmente fatto temere per l'incolumita' delle tartarughe giganti che vivono in questa riserva naturale, che l'Unesco considera patrimonio mondiale dell'umanita'.
  Fortunatamente l'allarme e' rientrato e, almeno per il momento, le tartarughe sono in salvo. Il Cierro Azul , che con i 1.690 metri di altezza e' il secondo vulcano piu' alto delle Galapagos, aveva iniziato a eruttare lava giovedi scorso dopo 10 anni di attivita' a Isabela, l'isola piu' grande dell'arcipelago. Un'eruzione simile, avvenuta diversi anni fa, provoco' la morte di diverse specie della fauna del posto, cosi' da far ipotizzare l'evacuazione delle tartarughe con un elicottero. Fortunatamente, la lava non ha intaccato la colonia e, al momento, le tartarughe sono salve. Tuttavia, l'attivita' del Cierro Azul continua: diverse sono state infatti le eruzioni che hanno generato flussi di lava nell'isola. (AGI)

Fonte: http://www.agi.it

 
 
 

Sequestrate 11 tartarughe.

Post n°1185 pubblicato il 05 Giugno 2008 da G_ietta
 

I militari della Guardia di Finanza di Brindisi, all’esito di un’operazione di servizio, all’interno del porto brindisino, in collaborazione con i funzionari della dogana, hanno sequestrato undici tartarughe vive terrestri appartenenti a una specie protetta. Le bestiole erano nascoste all’interno del vano bagagli di un’autovettura, condotta da un cittadino italiano, appena sbarcata da Valona, in Albania, prive della prescritta certificazione C.I.T.E.S. Una persona è stata denunciata all’Autorità Giudiziaria.

Fonte: http://www.pugliatv.com

 
 
 

Post N° 1184

Post n°1184 pubblicato il 31 Maggio 2008 da G_ietta
 

Ecco un link utilissimo,sul TARTACLUBITALIA c'è una sezione di SCHEDE SEMPLIFICATE, molto complete e ben fatte:

CLICK

 
 
 

Post N° 1183

Post n°1183 pubblicato il 31 Maggio 2008 da G_ietta
 

Galapagos, allarme per le tartarughe giganti minacciate dalle eruzioni

QUITO (31 maggio) - L'eruzione vulcanica che da ieri è attiva alle Galapagos, arcipelago dell'Oceano pacifico situato a un migliaio di chilometri dalle coste dell'Ecuador, fa temere per l'incolumità delle tartarughe giganti che vivono in questa riserva naturale che l'Unesco considera patrimonio mondiale dell'umanità. L'allarme è statao lanciato dopo l'eruzione che giovedì ha interessato il vulcano Cerro Azul, situato su Isabela, la più grande delle 14 isole che compongono l'arcipelago.
L'ente parco delle Galapagos (Png) ha fatto sapere ieri sera che il cratere del vulcano è stato messo sotto stretta sorveglianza per non far correre rischi alla popolazione e alle preziose tartarughe, animali che hanno dato il nome all'arcipelago (galapego in spagnolo significa tartaruga gigante). «L'eruzione è un processo di regolazione del tutto naturale, non per nulla le Galapagos sono di origine vulcanica», ha ricordato il Png in un comunicato. Il direttore del Png, Sixto Naranjo, ha indicato che se colate di lava dovessero minacciare i siti di nidificazione le tartarughe potrebbero essere evacuate in elicottero. Sull'isola Isabela sorgono quattro vulcani attivi tra cui il Sierra Negra, che nel 2006 fu protagonista di una spettacolare eruzione. La tartaruga gigante è il simbolo stesso delle Galapagos. È l'esemplare più grande del mondo della sua specie: una tartaruga adulta può infatti pesare fino a 230 chili, superare il metro e mezzo di lunghezza e arrivare a un metro di altezza.

Fonte: http://www.ilmessaggero.it/

 
 
 

LE VOSTRE FOTO

Post n°1182 pubblicato il 29 Maggio 2008 da G_ietta
 

Le belle foto della SOCIA (ed aiutante) ALESSIA SCIORTINO





 
 
 

Post N° 1181

Post n°1181 pubblicato il 29 Maggio 2008 da G_ietta
 

Le tartarughe di Albenga tornano a casa

di Virginio Di Carlo

    Erano praticamente scomparse dal territorio ligure. Eppure, fino agli anni sessanta, la tartaruga d’acqua dolce o testuggine palustre, aveva trovato nella Piana di Albenga il suo habitat naturale. Poi, la bonifica e la cancellazione dalle carte geografiche di quegli stagni e di quei corsi d’acqua che, per lunghissimo tempo, avevano costituito la “casa” di questi rettili, che rarmente superano i venti centimetri di lunghezza. Oggi, i responsabili del progetto “Emys”, nato nel 2001 per la conservazione e la riproduzione della testuggine palustre originaria del territorio ingauno, hanno rilasciato due gruppi di tartarughe di Albenga - in totale una ventina di esemplari - nei nuovi siti preparati per accoglerli: le rive dei fiumi Centa e Lerrone.Il rilascio nell’ambiente naturale segna l’inizio di una nuova fase del progetto “Emys”, finalizzata a incrementare una popolazione di esemplari che, in Liguria, era ridotta ormai all’osso. Le tartarughe che vengono, oggi, reintrodotte nel loro ambiente naturale sono nate e sopravvissute grazie alle cure e allle incubatrici del Centro Emys di Leca di Albenga. E dopo aver trascorso i primi anni (2 o 3 secondo i casi) di vita nelle vasche dell’Acquario di Genova, tornano al Centro per un periodo di acclimatamento, prima di venire rilasciate in natura.Al progetto “Emys” hanno collaborato anche enti pubblici e privati come l’Acquario di Genova, la Provincia di Savona, la Comunità Montana “Ingauna”, il Corpo forestale di Savona, l’Università di Genova, le Associazioni Pro Natura Genova e il Wwf Liguria. Dal 2004, la testuggine palustre della Piana di Albenga è considerata l’unico vertebrato esclusivo della Liguria.

 
 
 

Post N° 1180

Post n°1180 pubblicato il 28 Maggio 2008 da G_ietta
 
Foto di G_ietta

Tartaruga a due teste trovata in Giappone

Si chiama Takara ed è una tartaruga speciale: non è un prodotto della fantascienza o di un particolare tipo di innesto, è semplicemente una tartaruga che la natura ha voluto con due teste. Curiosava tranquilla nel parco vicino la scuola elementare Hinagiku di Moriyama, in Giappone, quando un piccolo alunno l'ha notata in un'aiuola e ha deciso di chiamarla Takara.
«Si tratta di una vera rarità, un miracolo della natura» assicurano gli esperti. La particolarità della piccola tartaruga non sarebbe una deformazione dovuta agli alti livello di inquinamento, ma si tratta piuttosto una semplice stranezza del mondo animale
Tartarughe siamesi – L'anno scorso un negozio di animali da compagnia della Pennsylvania ha scelto di farsi pubblicità mettendo in vetrina un rarissimo esemplare di tartarughe siamesi, con i due corpi uniti nella parte posteriore . Il proprietario del Big Al's Aquarium Supercenter di East Norriton ha spiegato di aver acquistato l'animale da un collezionista della Florida, senza precisare quanto ha speso né i motivi della strana deformazione. La tartaruga oltre ad avere due teste ha anche due paia di zampe anteriori.
Tartaruga a due teste cubana – Anche a Cuba nel 2003 era stata trivato un raro esemplare di tartaruga a due teste nei pressi del fiume Almendares a L'Avana. La stranezza della tartaruga era stata attribuita dagli scienziati a una mutazione genetica.

Fonte: http://www.ilsussidiario.net

 
 
 

Post N° 1179

Post n°1179 pubblicato il 28 Maggio 2008 da G_ietta
 

Le tartarughe Emys di nuovo libere nell'ambiente naturale protetto del Centa

ALBENGA
E’ fissato per giovedì 29 maggio alle ore 11.00 l’appuntamento che restituirà la libertà in un ambiente naturale protetto alle rarissime tartarughe Emys orbicularis ingauna
Giovedì 29 maggio  alle ore 11,00  vi sarà il primo rilascio in libertà delle tartarughe al centro del progetto naturalistico di salvaguardia nato nel 1994 e finalizzato al rilascio in ambiente naturale protetto della testuggine palustre Emys orbicularis ingauna, che fino a qualche anno fa si reputava estinta a causa delle fortissime alterazioni dell’habitat naturale in cui vive questo rettile.
Il progetto promosso dall’Acquario di Genova e dalla sua Fondazione ha contato sull’appoggio della Provincia di Savona e di altre importanti istituzioni come la Comunità Montana “Ingauna”, Coordinamento provinciale di Savona del Corpo Forestale dello Stato, DIP.TE.RIS dell’Università di Genova, le Associazioni Pro Natura Genova e WWF Liguria. Più recentemente il Progetto ha ottenuto anche la collaborazione dei comuni di Albenga, Garlenda e Villanova d’Albenga, oltre che l’appoggio della Regione Liguria.
PROGRAMMA
Conferenza stampa: Giovedì ore 10,30 presso Centro Emys a Leca di Albenga c/o vivaio forestale e comando locale Corpo Forestale dello Stato.
Primo rilascio: giovedì 29 maggio ore 11,15 lungo fiume Centa
 (attraversare ponte per frazione Bastia prima traversa a sinistra).
Secondo rilascio: giovedì 29 maggio ore 11,45 lungo torrente Comune di Garlenda (attraversare il centro abitato, presso tennis).

Fonte: http://www.ponentenotizie.it

 
 
 

Post N° 1178

Post n°1178 pubblicato il 25 Maggio 2008 da G_ietta
 

 
 
 

Post N° 1177

Post n°1177 pubblicato il 25 Maggio 2008 da G_ietta
 

 
 
 

Post N° 1175

Post n°1175 pubblicato il 25 Maggio 2008 da G_ietta
 

USA/ A RISCHIO SOPRAVVIVENZA DI 1.700 TARTARUGHE DELLO UTAHGli ultimi esemplari minacciati da incendi, malattie e siccità

Salt Lake City, 24 mag. (AP) - E' in pericolo la popolazione protetta delle tartarughe del deserto della Riserva delle Red Cliffs, nel sud-ovest dello stato dello Utah. A minacciare la sopravvivenza dei 1.700 esemplari ancora in vita ma il cui numero continua a diminuire, incendi, siccità, distruzione del loro habitat naturale e malattie soprattutto violenti negli ultimi anni. "Siamo molto preoccupati" ha dichiarato ieri Ann McLuckie, biologa della Divisione per le risorse naturali della città di St George, nello Utah, in occasione della Giornata mondiale per le tartarughe. "Le loro fonti di sostentamento primarie fra le quali cactus, fiori selvatici e erba vengono spesso distrutti dagli incendi, come quello del 2005 di cui ancora si sentono gli effetti, senza contare poi i predatori come i coyote i quali sembrano prediligere questi animali vista la generale penuria di cibo" ha anche aggiunto la biologa. Le tartarughe del deserto - erano 3.200 nell'ultimo censimento del 2000 - hanno una speranza di vita di circa 60 anni, mentre in cattività possono vivere ancora più a lungo. Spendono il 95% del loro tempo a scavare tane e, secondo gli scienziati, avrebbero mantenuto la stessa conformazione fisica da più di 200 milioni di anni. La zona delle Red Cliffs, che comprende gli stati dello Utah, Nevada, California ed Arizona, considerata fino a qualche anno fa come una vera roccaforte di queste specie, sembra essere sempre meno densamente popolata. La Riserva - di 24mila ettari - è stata creata dodici anni fa per proteggere la fauna e la flora selvatiche dai crescenti insediamenti umani. La possibilità di impiantare nuovi esemplari di tartarughe nell'area rimane ancora allo stato di progetto.

Fonte: http://notizie.alice.it

 
 
 

Post N° 1174

Post n°1174 pubblicato il 24 Maggio 2008 da G_ietta
 

Le tartarughe giganti Yangtze
solo una coppia potrà salvarle

LEI ha ottant'anni, lui cento. Se non si accoppiano, si giocano il futuro della specie. Parliamo di tartarughe giganti Yangtze (dal nome del lungo fiume asiatico), creature millenarie che inquinamento, disboscamenti e coltivazioni massive hanno condannato all'estinzione. Al mondo ne sopravvivono solo quattro esemplari, uno allo stato brado e tre in cattività. A due di loro l'onere della salvezza.
Questo sperano gli operatori della
Wildlife Conservation Society (Wcs) e della Turtle Survival Alliance (Tsa) che, in collaborazione con la China Zoo Society, lo scorso 5 maggio hanno condotto la sposa ottuagenaria, residente allo Changsha Zoo, presso la dimora del suo compagno, nella città di Suzhou.
Il viaggio della speranza, una trasferta di oltre 900 chilometri fissata in base al periodo di maggiore fecondità, è la tappa finale di un calendario di cure degne di un capo di Stato: per più di tre anni la tartaruga è stata nutrita con carne cruda di primissima scelta, fatta vivere in una vasca con vetri antiproiettile e sorvegliata da telecamere e guardie notturne. Lei, l'ultima Yangtze femmina, non deve morire, si sono ripetuti con ostinazione gli zoologi cinesi.
"È l'estremo rimedio per una specie sull'orlo del precipizio", ha detto il direttore della Wcs, Colin Poole. "Ora che le tartarughe stanno insieme, non ci resta che sperare in un loro accoppiamento". Una mossa disperata, la definisce Poole, "visto che negli ultimi tre anni abbiamo perso tre esemplari in cattività". Un bilancio che ha catapultato questo tipo di tartarughe nella lista rossa del World Conservation Union. Trasferirla in un altro zoo poteva essere rischioso, dicono alla Tsa, ma non farlo sarebbe stato peggio.
Come fu per i delfini baiji, mammiferi di acqua dolce, anche loro cittadini dello Yangtze. Disattenzioni e ritardi che nel 2006 costrinsero le autorità a dichiararne l'avvenuta estinzione. La sopravvivenza delle specie animali è un punto recente nell'agenda cinese.
"Le parole quali ecologia ed ecosistema - ha ricordato Lu Zhi, professore di biologia all'Università di Pechino - sono nuove in Cina, un paese incredibilmente ricco sul terreno delle biodiversità". Ma dove il governo fatica a fare proprie le sollecitazioni della comunità scientifica.
Tuttavia, dalle campagne sotto Mao contro la peste - in cui furono sterminate migliaia di esemplari di uccelli e altri animali - ad oggi, il clima è cambiato. E qualche allarme rientrato: dai panda agli alligatori alle antilopi tibetane, molte specie sono state dichiarate fuori pericolo.
Una sorte auspicata anche per le nostre tartarughe, rettili venerati da molti cinesi come simbolo di salute e longevità, ora osservate a distanza nella loro alcova con vista sul fiume azzurro.

di GIORGIO CAPPOZZO
Fonte:
http://www.repubblica.it/

 
 
 

Nuova liberazione di tre tartarughe marine

Post n°1173 pubblicato il 22 Maggio 2008 da G_ietta
 

Saranno liberate ben tre esemplari di tartarughe marine della specie Caretta caretta dall'associazione Legambiente che gestisce il CRTM di Manfredonia. Si tratta della seconda liberazione di Tartarughe Marine del 2008 da parte del CRTM di Manfredonia.

Il rilascio avverrà sabato 24 maggio alle 11:30 (ora d’imbarco) al largo di Manfredonia grazie alla preziosa disponibilità del Comandante della Squadriglia Navale della Guardia di Finanza, Matteo Falcone. Alle operazioni di imbarco delle Tartarughe Marine sulla motovedetta, parteciperanno gli alunni del 1° Circolo “Croce” di Manfredonia e della Scuola “Garibaldi” di Foggia (sezione di Amendola).

Gli esemplari che verranno rilasciati sono giunti al centro tra gennaio e maggio di quest’anno. Il primo, battezzato “Tonia”, è stato recuperato il 16 gennaio da un sub all’imboccatura del porto di Vieste, misura 41.5 cm (lunghezza massima del carapace) e pesa 7.7 Kg. Il secondo, battezzato “Pantera”, è un esemplare di 63 cm per 26.6 Kg di peso ed è stato recuperato l’8 aprile da Nicola Cinque, pescatore di Manfredonia, al largo di Margherita di Savoia. L’ultimo, pescato al largo di Mattinatella (Mattinata), è stato affidato al CRTM da Giuseppe Conoscitore il 7 maggio ed è stato battezzato Nicoletta, pesa 10.9 Kg e misura 45.6 cm.

Le tartarughe, curate dal CRTM di Manfredonia, fino ad oggi sono 69, 60 delle quali già riconsegnate al mare. Presso il CRTM, gli animali vengono sottoposti ad una serie di esami per verificarne le condizioni di salute, dotati di due targhette metalliche di riconoscimento ed in seguito riconsegnati al mare.

Il CRTM di Manfredonia fa parte del progetto Tartanet, una rete costituita da tredici centri di recupero dislocati su tutto il territorio nazionale. Per conoscere il progetto, le attività e l’ubicazione dei singoli centri è possibile visitare il sito internet www.tartanet.it .

Per segnalazioni ed informazioni è possibile contattare i seguenti numeri:
Dott. Giovanni Furii 347.5085535 - Enzo Renato (Presidente Circolo Nautilus Legambiente di Manfredonia) 368.978377
CRTM – Manfredonia 0884.571508 - Mail: crtmmanfredonia@legambiente.eu

Fonte: http://www.manfredonia.net

 
 
 

Post N° 1172

Post n°1172 pubblicato il 18 Maggio 2008 da G_ietta
 

Fonte: http://pictopia.com

 
 
 

VICO EQUENSE; 5 TARTARUGHE IN MARE VIGILATE DAL PC

Post n°1171 pubblicato il 17 Maggio 2008 da G_ietta
 

NAPOLI - Ritorneranno nel loro habitat naturale ed i minicomputer posizionati sul loro carapace ne registreranno i movimenti. Si tratta di cinque tartarughe marine, Caretta caretta, che dopo le cure ricevute nel centro di recupero della Stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli e la riabilitazione presso il ''Turtle Point'' di Bagnoli potranno ritornare in mare, dando anche un grande contributo ai ricercatori che ne studiano i comportamenti. La liberazione e' prevista sulla spiaggia di Vico Equense il 22 maggio prossimo in occasione della ''Prima Giornata del Mare'' organizzata dalla Proloco e dal Comune di Vico Equense in collaborazione con il gruppo di acquariologia coordinato dalla Flegra Bentivegna.
Prima del rilascio in mare, alle 10, presso il complesso turistico Le Axidie si terra' un incontro durante il quale verra' illustrato il progetto e la finalita' dell'evento, a cui parteciperanno tra gli altri Gennaro Cinque, sindaco di Vico Equense, Giuseppe Dilengite, vicesindaco e assessore al turismo, Giuseppe Cioffi, assessore all'ambiente, Giovanna Martano, assessore al turismo Provincia di Napoli e Flegra Bentivegna, curatrice della stazione zoologica Anton Dohrn. ''Vico Equense e' una citta' di mare - afferma il vicesindaco Giuseppe Dilengite - e ci e' sembrato doveroso istituire una giornata dedicata a questo tema. La manifestazione punta anche a sensibilizzare la popolazione alle tematiche ambientali ed in particolare alla salvaguardia degli habitat marini''.

Fonte: http://www.ansa.it

 
 
 

Post N° 1170

Post n°1170 pubblicato il 15 Maggio 2008 da G_ietta
 

LIBERATE DUE TARTARUGHE AL LARGO DI PUNTA CAMPANELLA

Sono finalmente libere “Gaia” e “Nunzia”, le due tartarughe recuperate circa un mese fa dal Centro Tartanet dell´Area marina Protetta di Punta Campanella. I due esemplari di Caretta Caretta, rispettivamente di 26 e 14 kg, dopo essere state curate e riabilitate presso il Centro Tartanet di Santa Maria Annunziata, hanno ripreso a nuotare  liberamente nel mediterraneo, partendo da Punta Campanella.L´evento si è svolto lunedì mattina con la partecipazione di centinaia di bambini delle scuole elementari e medie del territorio. Dopo un simbolico saluto sulla spiaggia del Cantone, e gli interventi del presidente del Parco marino Davide Gargiulo, e di Flegra Bentivegna, della Stazione zoologica A.Dhorn, le Tartarughe sono state imbarcate sul Gommone del Parco marino e rilasciate al largo, a circa un miglio dalla costa di Punta Campanella, scortate nel tratto iniziale del loro nuovo viaggio dai sub dell´associazione J. Costeau. Per l´occasione è stato girato un video dei primi momenti di libertà delle tartarughe che non hanno avuto alcuna esitazione e velocemente hanno preso il largo. Alla manifestazione ha partecipato, per garantirne la sicurezza, anche la motovedetta dei carabinieri di Sorrento, guidata dal maresciallo Pierluigi Chiocca.In questo mese, le tartarughe hanno ricevuto l´affetto e le continue visite di centinaia di bambini che insieme agli insegnanti hanno visitato il centro a Santa Maria Annunziata e che non hanno voluto mancare all´appuntamento per il saluto finale a “Gaia” e “Nunzia”. Per l´occasione L´area marina ha provveduto al servizio di trasporto con alcuni pulmini che hanno accompagnato i bambini di Termini, Massa centro, sant´Agata, Pastena, e Nerano. In totale circa 300. Fondamentale, per la buona riuscita dell´iniziativa, anche la grande collaborazione degli operatori di Marina dal Cantone.

Fonte: http://www.positanonews.com

 

 
 
 
 
 

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ACQUISTO:
regole e parametri per valutare un esemplare prima dell'acquisto;
ALIMENTAZIONE: diete e consigli per una corretta alimentazione;
ALLEVAMENTO: come e dove allevare le nostre tartarughe: recinti,terrari e acquari;

ANATOMIA: le tartarughe viste dall'interno e dall'esterno;
BELLE IMMAGINI: raccolta personale di immagini;
COMPORTAMENTI ED ABITUDINI: la psicologia ed il comportamento delle tartarughe;
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI: i prodotti consigliati per l'allevamento;
CURIOSITA' E NOTIZIE:
notizie ed articoli,curiosi e non;
DA SAPERE: cose importanti degne di essere ricordate;
DA STAMPARE: cose simpatiche da stampare;
DETERMINAZIONE ETA': ecco come fare;
DETERMINAZIONE SESSO: ecco come fare;
DISTINZIONE TRA LE SPECIE: caratteristiche di confronto per la distinzione tra le specie;
ERBE & PIANTE: per l'alimentazione e l'arredamento;
FAI DA TE: costruire terrari,recinti leghetti e tanto altro;

FUORI TEMA...ma non troppo: comunicazioni varie;
INTERVISTE: le mie interviste: ad allevatori, tartamanti & C.
I PICCOLI: nascita e allevamento: nascita,alimentazione e allevamento delle baby;
LE FOTO & I VIDEO: le foto e i video delle nostre "belve";
LE MIE BELVE: tutto ciò che riguarda le mie belve
LETARGO: come affrontare i letargo, i pro e i contro e regole basilari;
LINK: tutte le mie fonti, da chi prendo spunto e da chi imparo molto;
NORMATIVE E REGOLAMENTI: CITES e normative sulla detenzione di tartarughe;
PESI & MISURE: le misurazioni delle mie belve;
RIPRODUZIONE: l'accoppiamento, come, dove e quando;
SALUTE: le principali patologie, i sintomi e le cure;
SCHEDE RIASSUNTIVE: ripasso generale;
SOCI:sezione dedicata ai soci,i loro articoli,le loro foto;
SPECIE & CLASSIFICAZIONE: schede descrittive e classificazioni tassonomiche
TARTARUGHE D'ACQUA: tutto sulle tartarughe acquatiche;
VETERINARI: elenco dei veterinari italiani divisi per regione.

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LE MIE INTERVISTE

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CHE COS'E' LA CITES



La CITES è la convenzione sul commercio internazionale delle specie animali e vegetali in via di estinzione
(CITES= Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), firmata a Washington il 3 marzo 1973 (e per questo conosciuta in Europa anche come "Convenzione di Washington") è un trattato internazionale applicato in più di 130 Paesi del Mondo. Il suo scopo è di disciplinare il commercio internazionale di specie animali e vegetali affinché questo non ne minacci la sopravvivenza.
www.corpoforestale.it

L'Ufficio CITES puo' fornire informazioni sulle specie protette e sulle leggi in vigore.
La polizia giudiziaria ha il compito di vigilare sull'applicazione delle norme in vigore. Per quanto riguarda il possesso di animali esotici e animali selvatici nostrani protetti e' competente l'Ufficio CITES presso il Corpo Forestale dello Stato (tel. 026709479).
In particolare si ricordino alcune norme che riguardano le tartarughe:
Tartarughe di terra (genere Testudo).
Tutte le tartarughe del genere Testudo sono protette e il loro possesso deve essere denunciato all'Ufficio CITES, cosi' come, entro 10 giorni, ogni nuova nascita e i decessi.
Tartarughe esotiche d'acqua: la maggioranza delle specie di tartarughe d'acqua esotiche in commercio non sono protette. Per verificare con esattezza se la specie in possesso rientra in questa categoria e' possibile chiedere informazioni al'Ufficio CITES presso il
Corpo Forestale dello Stato tel. 026709479.
Queste tartarughe sono esotiche e non possono quindi essere rilasciate in natura a causa dei danni che provocherebbero alla fauna locale. Per questo il WWF sconsiglia l'acquisto di specie esotiche, non solo tartarughe.
Chi non fosse piu' in grado di occuparsi della propria tartaruga puo' rivolgersi a:
ENPA sede di Milano tel 0297064220

Centro tartarughe CARAPAX a Massa Marittima in Toscana
tel 0566/940083 carapax@cometanet.it

 

SEI PRONTO AD ALLEVARE UNA TARTARUGA?


1-DA DOVE PROVIENE?

conoscere l'esatta provenienza dell'esemplare scelto ci farà capire meglio le sue esigenze di allevamento.
2-CHE DIMENSIONI RAGGIUNGE?
è importante sapere anticipatamente quanto crescerà la nostra tartaruga, in modo tale da essere certi di poterle offrire uno spazio adeguato, senza poi,come succede fin troppo spesso, doversene liberare.
3-SERVE IL CITES?
Prima di acquistare l'esemplare che abbiamo scelto verifichiamo se,quella specie,necessita di documentazione, e che, il negoziante o l'allevatore ce lo rilasci.
In modo da evitare sanzioni o addirittura il sequestro dell'esemplare.
4- COSA MANGIA?
La dieta deve essere varia equilibrata e deve evitare i mangimi confezionati.
Deve,per quanto possibile,racchiudere tutti i cibi che normalmente la tartaruga troverebbe  nel suo habitat naturale.Un'alimentazione errata può provocare gravi danni alla salute delle nostre Belve.
5- A CHE TEMPERATURA/UMIDITà ecc. DEVE VIVERE?
Molte persone si preoccupano solo di avere un esemplare "particolare", ignorando però che magari, quell'esemplare è nato in foreste tropicali, e che quindi, avrà molte difficoltà a vivere nei nostri climi, o comunque in piccoli terrari dove si "cerca" di ricreare l'habitat naturale.
Occorre conoscere a che temperature vanno in letargo e a quali si svegliano.
Informarsi, quindi, su tutto ciò che sono le "necessità biologiche"(passatemela!) della tartaruga.cerchiamo magari di prediligere specie autoctone.








 

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