Disadat-tango

Le inique sanzioni

Povero ministro La Russa. E' talmente ammalato di nostalgia che si scaglia contro l'UNCHR (l'alto commissariato ONU per i rifugiati politici) e contro la sua rappresentante italiano, Laura Boldrini, definendoli comunisti senza valore sperando, in cuor suo, che l'ONU, come al tempo della società delle Nazioni nel '38, dichiari sanzioni verso l'Italia.

Come sarebbe contento il nostro ministro della difesa, di poter dire "Me ne frego" e "Noi tireremo dritto". Di accusare ancora una volta le demoplutocrazie sodomite anglosassoni di voler ricacciare l'Italia al ruolo di straccioni d'Europa, di difendere il diritto del nostro posto al sole (intanto si ricuciono i rapporti con la vecchia colonia africana) e del Mare nostrum, possibilmente senza barconi di miserabili criminali al soldo delle malavite organizzate.

Dai Ignazio, vedrai che per natale l'Italia tornerà ad esser una bella nazione autarchica: impareremo ad intrecciare strisce di pet ricavato dalle bottiglie di plastica per ricavarne reti e stuoie per abbellire le nostre case, faremo la campagna dell'oro e del rame per farci i nostri telefoni cellulari di marca ItalRex, la Fiat produrrà macchine con motori ad emissioni zero grazie ai famosi motori ad elastico di italica gomma (autonomia 450 metri), selezioneremo giovani fusti italici da Uomini e Donne, Grande Fratello, Amici e tutti i vari programmetti della tv di regime, e gli faremo scalare il monte Bianco a mani nude e perizoma; cambieremo nome all'Inter e la ribatezzeremo Ambrosiana; sulle macerie de L'Aquila sorgerà una nuova grande città: Berlusconia.

Spera Ignazio, e sperate tutti voi cavalieri della tavola rotonda, che alle Nazioni Unite non abbiano di meglio da fare che sanzionare l'Italia.