UomoLuce

Guida pratica alla libertà personale.
Un libro di saggezza tolteca

Autore: Don Miguel Ruiz

Libro fantastico, consiglio caldamente.
Non ho percentuali economiche sulle vendite, ma solo un grande desiderio da realizzare:
vorrei vivere in un mondo fatto di donne e uomini liberi (nel senso piu' autentico della parola...)

Tutte le esperienze di Pre-morte riportano che negli ultimi istanti della NOSTRA vita ripercorriamo TUTTO il film della nostra vita..questa esperienza CERTAMENTE capiterà a ciascuno di noi, possiamo far finta di nulla o prepararci...

Immaginiamo cosa potremo pensare in quegl ultimi istanti...quali cose ci passeranno davanti agli occhi dell'anima ? L'auto più bella della nostra vita? il lavoro per cui ci siamo sbattuti tanto con tante incavolature? I soldi che avremmo voluto avere? la casa che avremmo voluto?

Nulla di tutto questo : vedremo solo la persone alle quali abbiamo voluto bene , le emozioni più intense , l'amore piu' profondo , la paura della Luce ...

PERCHE' PASSIAMO TUTTA LA NOSTRA VITA AD INSEGUIRE CAVOLATE CHE NON SERVONO A NULLA !??!?!?!?

E NON DIAMO ENERGIA TEMPO ED AMORE ALLE COSE VERAMENTE IMPORTANTI ???

Insisto nel definirlo "illuminante" perchè queste poche righe spiegano
il segreto della magia , del miracolo,
che adesso penso più vicino e fattibile,
della trasformazione individuale e del mondo che ci circonda.
Lasciarsi fluire nel flusso delle Leggi Cosmiche e lasciare che queste operino magie ....
Accettazione Attiva ! Totale e fedele resa alla potenza delle Leggi del Cosmo e della Creazione
In occidente questa viene scambiata per infruttuosa passività, mentre è proprio il contrario !!!
Illuminante, più di mille corsi !!!

“Se tu getti una pietra nell’acqua, essa si affretta per la via più breve fino al fondo. E così è di Siddharta, quando ha una meta, un proposito. Siddharta non fa nulla. Siddharta pensa, aspetta, digiuna, ma passa attraverso le cose del mondo come una pietra attraverso l’acqua, senza far nulla, senza agitarsi: viene scagliato, ed egli si lascia cadere. La sua meta lo tira a sé, poiché egli non conserva nulla nell’anima propria, che potrebbe contrastare a questa meta… Questo è ciò che gli stolti chiamano magia, credendo che sia opera dei demoni. Ognuno può compiere opera di magia, ognuno può raggiungere i propri fini, se sa pensare, se sa aspettare, se sa digiunare.”
[H.Hesse — “Siddharta”]
un grazie enorme a gattarossa68dgl che riporta questa frase bellissima...ed illuminante

a volte sarebbe utile cambiare punto di vista.

Ognuno di noi ha un suo vissuto , un pacchetto di esperienze
che costituiscono la mappa geografica , il tesoro di conoscenze
con cui interpretiamo il mondo , anzi il nostro mondo.

Proviamo ogni tanto a cambiare punto di vista, ad infilare il vissuto
degli altri come un caldo maglione che ci puo' scaldare il cuore,
metterci in discussione ed osserviamo l'effetto che fa...

Troppe certezze costruiscono mura intorno a noi .
Il dubbio a volte puo' generare comprensione ed un sorriso in più...
Altrimenti ognuno di noi continuerà a parlare nella propria lingua,
diversa dalla tua , dalla mia e dalla sua...

Altrimenti non ci resta altro che rassegnarci all'incomunicabilità...

Su quale canale vuoi sintonizzare la tua COSCIENZA ?
Pensi di essere "materia" ? accontentato ...
Ecco la Tua essenza sei materia !! sei quella faccia riflessa nello specchio !
Ahh ma sei invecchiato ! Acciacchi , dolori, G. è morta i tuoi invecchiano
Quanto puo' ancora durare? Puo' solo peggiorare.....

Pensi di essere una scintilla divina immortale? accontentato ...
Sei una scintilla di Luce rivestita di un guanto di materia!!
Sei immortale ! Sei scintilla sei luce fra luci...

La ns coscienza ci fa percepire porzioni diverse del mondo e del cosmo
La ns coscienza è un vero (forse l'unico..) organo di senso
con questo esploriamo la realtà

Cosa vuoi oggi PAURA o GIOIA ???

Non credo più alla parola CREDERE...
se è vero che noi siamo una scintilla divina allora NOI siamo immortali.
Quando invece mi identifico in questa materia decadente, mortale e dispensatrice di paure e dolore allora tutto mi sembra un sogno sognato solo per anestetizzare la mente.
Si, mi piace pensare alla reincarnazione come garanzia di disporre di tante opportunità.:
..o è tutta chimica mortale oppure siamo spiriti immortali...

Forse viviamo questa vita mortale come se fossimo immortali forse perchè la scintilla divina che è dentro di noi , immortale lo è veramente...
Da ciò nasce l'illusione (dolorosa) che anche l'incarnazione sia infinita ...

Sembra una sinistra profezia , ma è la realtà per tutti noi...

Siamo rinchiusi in un'ampia cella dove possiamo fare apparentemente tutto cio' che vogliamo, ma rimane una cella, rimane una cella del braccio della morte...

Non sappiamo quando la condanna verrà eseguita, ma l'esecuzione è certa , non si è mai sentito parlare di Grazia e pian piano tutti spariscono con silenzioso dolore...
Pian piano tutti vengono giustiziati...


La gabbia è grande ti consente di correre veloce di qua e  di la' , ma NON DI FUGGIRE alla CONDANNA.
Con silenziosa precisione una bomba ad orologeria , nascosta dentro di noi, sgretola pian piano il ns corpo e lo manda in frantumi , come una lastra di vetro che esplode lentissima nel tempo in mille schegge...
Lenta ma inesorabile nell'inevitabile risultato finale.

Condannati a Vivere

Condannati a Morire

Oggi non ricordo il senso di cio' che resta in mezzo...

oggi influenza, gambe rotte e cervello in pappa....
Nessun momento epifanico, nessuna illuminazione...
Mi sposto fra PC e divano e fra divano e PC....
Ma chi è la Befana e cosa vuole da tutti noi ?

ogni giorno inizia e finisce un ciclo non solo al 31.12....
ogni giorno si chiude un capitolo della Vita e nuove speranze nascono per il giorno a venire.
Ogni giorno possiamo esprimere dentro di noi il nostro desiderio e sentirci vicini a coloro che veramente contano nella ns Vita.
Magari sono davanti a noi , forse sono lontani in un altro continente , forse sono già partiti per un'altra dimensione.
Era bello tenerti abbraciata gurdando insieme in fondo alla valle quella piccola cometa....
Non lo sapevo , ma quello era uno di quei momenti per i quali valeva la pena di essere nati ....

Penso (ma la verità vera ...chi la conosce...) che una volta raggiunto il massimo livello di coscienza producibile in questa vita, la "macchina fisica=corpo" incominci a rompersi...I casi possibili saranno due :

1) il processo che farà smettere di funzionare il corpo (malattia o incidente) non produrrà nuova consapevolezza e quindi condurrà veramente alla morte fisica ed al distacco dello spirito dal corpo non più funzionante

2) il processo di malattia sarà accettato, metabolizzato e sublimato dallo spirito producendo un salto di coscienza tale da fermare il processo di morte (cio' che normalmente si definisce "miracolo"...) il processo di morte s'interrompe : la morte non sarà più necessaria perchè nuova coscienza sarà prodotta...

Si procederà cosi' fino al prossimo salto di coscienza...o prossima "prova" .


Portando all'estremo il ragionamento si comprende come l'illuminazione totale e definitiva possa quindi condurre direttamente all'ascesi (non più alla morte fisica).

Vi ricorda qualcosa ?

Se il senso della nostra Vita è quello di produrre COSCIENZA allora la morte ci coglie (non per caso) quando abbiamo raggiunto il massimo livello di coscienza possibile per la nostra evoluzione spirituale.
Il Dolore (riprendo il penultimo post) accompagna la produzione di coscienza, perchè man mano che il nostro stato di coscienza aumenta , cambia e si evolve cosi' di riflesso l'involucro fisico si fessura , inutile vestito, si rompe producendo dolore.
Il dolore è l'effetto della morte quotidiana, e la morte quotidiana e' la gioiosa esperienza della nostra COSCIENZA che cresce e si espande. La morte ed il dolore sono il fortunato segnale che stiamo compiendo la nostra missione e che siamo vicini a Casa , al ritorno alla nostra vera Casa !!!

La caposala era impaziente di liberare la stanza e di procedere alla distribuzione della cena.

Le lacrime dei parenti erano un film già visto, scontato e forse un po' noioso per il personale paramedico...

Nei sotterranei c'era gia' una gelida camera mortuaria che ci aspettava.

Un pietoso lenzuolo Le copriva il volto sempre più freddo...

Baciavo pelle o marmo? : i minuti che passavano confondevano tutto.

Quando la Vita fugge dal bozzolo non rimane che un freddo vestito di gelido marmo.

G. mi hai detto di sorridere !!!

ok. Penso che Lavorerai anche stanotte a soccorrere anime impaurite e parenti in lacrime alla vigilia di un orrido Natale.

Accogli le Loro Anime come solo Tu sai fare ...

Un Bacio forte

(Buon Compleanno , Amore mio)

Rovesciare tutto :
smettere di combattere ed accettare il dolore non solo come inevitabile , ma come elemento necessario …

Cio’ che di noi si è incarnato ha DOVUTO necessariamente indossare un abito materiale che non puo’ che essere DEPERIBILE e mortale.
Cio’ che di noi si è incarnato ha DOVUTO necessariamente entrare nel TEMPO e indossare un VEICOLO che è soggetto alla leggi del tempo.

Un Veicolo che si forma , raggiunge il suo massimo funzionamento e poi deperisce , si GUASTA e si ROMPE….
Questo deperimento causa dolore.

Non solo ….
Cio’ che di noi si è incarnato lo ha fatto perché questa è una FABBRICA della Coscienza.
Si , su questo piano evolutivo si produce “coscienza”.
Forse è questo il significato della Vita: produrre Coscienza

Ciascuno di noi nell’arco della sua parabola terrena ha un corpo che si nutre, espelle le scorie, si sviluppa e produce azioni nel reale
Cosi’ ha un’anima che si nutre, espelle inutili energie, si sviluppa e produce “COSCIENZA”

La nostra Vita avrà avuto un senso solo se alla fine saremo più coscienti dell’inizio…
Penso che produrre COSCIENZA comporti inevitabilmente provare DOLORE …

Se fosse una legge universale?
Come il bruco , quando si trasforma in farfalla, quando rompe la crisalide sente dolore

Il bruco MUORE con dolore, ma si trasforma in un altro essere…
La coscienza DEVE liberarsi del bozzolo (il corpo) e questa liberazione produce DOLORE.

Non è vero che si muore dopo avere esalato l’ultimo respiro, se la morte è la liberazione della coscienza dal bozzolo materiale, allora si muore tutti i giorni un po’ alla volta.

Ogni volta che si cresce in coscienza si muore un po’ , è come se si creasse una crepa , una fessura nel bozzolo e po’ della farfalla s’intravvede.

Ogni scoperta , ogni illuminazione ogni salto di coscienza è un passo nella morte che libera dalla materia.
Il processo di distacco dalla materia implica necessariamente DOLORE.
Non lo si puo’ evitare : è la nostra carne che si apre e libera un raggio della nostra Luce.

E’ la malattia, la piccola cosa o la grave malattia terminale. Puo’ essere la perdita di un bimbo o di un caro compagno di viaggio : se la nostra coscienza cresce lo fa con DOLORE, se c’è indifferenza non si cresce e non si prova dolore.

Il DOLORE è nella Vita , non si puo’ combattere o fuggire , perché è il segnale che stiamo crescendo…

Sapere che il dolore c’è e non solo non è evitabile , ma deve essere vissuto , che ci accompagna come un vero MAESTRO nella liberazione della Coscienza è veramente liberatorio : il dolore arriverà e ci accompagnera’ per mano fuori da questo mondo .

Un anno stavo dormendo a casa sua : distrutto: dovevo chiudere gli occhi....

Lei in ospedale , al pronto soccorso dopo una giornata terrificante... la continua stanchezza , il malore poi l'autoambulanza...

Paura che fosse arrivata la fine,

speranza che la sua fortissima fibra avrebbe vinto anche sta volta. Ha vinto la paura. Alle 18 si è spenta , mentre gridavo al medico di salvarla , di fare qualcosa , perche non si poteva morire cosi'...

Nell'ultimo contatto che ho avuto G. mi ha chiesto che il 24 avrei dovuto indossare un bel sorriso e tirare fuori una delle bottiglie di vino che amava tanto. Un goccio anche per Lei in un bicchiere...

E cosi' sia.

:-)

Ho pensato molte volte al senso del DOLORE e se e come sia possibile “combatterlo”.

La cosa è curiosa perché in realtà in questi 48 anni di vita non ho mai sentito dolore vero sul e nel mio corpo.

La Vita comunque procede e anche per i molto fortunati come me sfoglia il suo Libro dispensando insegnamenti.

La morte di G. è stato il segnale che il gioco o la vacanza spensierata era inevitabilmente finita.

Lei si , il dolore l’ha conosciuto , tenuto a bada , amato sublimato e accettato fino alla resa.

Un’anno fa.

Il dolore toglie la gioia e nutre la paura… 

Ho pensato molte volte al senso del dolore nella nostra Vita,  al senso della prova che un misterioso Dio spesso ci sottopone per fare cosa ? o per raggiungere che cosa ? Ma non sembra solo un gioco assurdo  e un po’ crudele ? 

Si, i libri sono pieni di risposte, i corsi , le cose che io stesso mi sono trovato con tono fermo e convinto a dire a parsone ad anime che erano  li’  in attesa del grande segreto …. della grande risposta…

1000 risposte : insondabili disegni del Divino , la Provvidenza, le prove di Giobbe, la via Buddista, il trascendente, la dualità,  l’evoluzione, il karma , il karma da bruciare, le vite precedenti , vite future ecc… ecc…

Ci mancavano solo  i sensi di colpa per le malefatte compiute in vite precedenti : debiti karmici e cambiali della sofferenza… 

Tutti mentalismi…tutti tentativi che la mente produce e struttura per dare un senso,  costruire un significato e superare l’abisso del vuoto… 

La mente funziona cosi’ deve lavorare , costruire legami , connessioni per strutturare significati nel mondo esterno percepito. Il cervello lavora creando connessioni fra neuroni, sinapsi  e collegamenti chimici fra diversi neuroni e questo lavoro incessante lo proietta nel mondo percepito sul quale lavora per cercare collegamenti , significati e leggi universali… 

A volte ho pensato che tutta la ricerca spirituale , tutta la ricerca interiore ed esoterica fosse una immane costruzione prodotta dalla mente per colmare il vuoto della nostra ignoranza e dell’incomprensibile dolore : Dio come un immane sovrastruttura creata dalla mente umana  , Dio creato dall’Uomo per colmare il nostro abisso… 

Anche questo dubbio nasce dalla pressante urgenza di dare una risposta al senso del DOLORE. 

Dualità : si fugge il dolore e si cerca la Gioia…poco fa  ho sfogliato una raccolta di foto bellissime , paesaggi di sogno , località incantate dove lo sguardo si perde ed il cuore si scioglie…

Foto vere , ma un mondo fasullo… un mondo fatto solo scene ancestrali ed idilliache , bambi che zampettano festosi e coniglietti caldi , amorevoli e tenerissimi .

In sottofondo una musica celestiale …. che bello! Scende anche una lacrimuccia…

Peccato che il bambi finisca sotto i colpi del solito brutale cacciatore, il coniglietto finisce arrosto e spesso nel nostro stomaco, e la natura non resta per nulla incontaminata…

Sembra che più cresca il dolore e l’ignoranza dolorosissima sul suo significato più fuggiamo in paradisi emotivi e mentali senza senso…bellissime foto , frasi stupende, pensieri d’amore  ed i Luce…

Tutto un po’ “tirato”  , un po’ costruito , per cancellare come una gomma magica: il dolore , l’ignoranza , la sofferenza.. una sorta di censura collettiva… 

Infatti non funziona perché non puo’ funzionare…

Corsi di fratellanza cosmica dove tutti si abbracciano gioiosi , ma disarmati verso il dolore navigano a vista nella loro Vita privata dove non trovano né Amore né Pace…

Istruttori che descrivono mondi fantastici che nessuno ha mai visto , ma che DEVONO esistere perché la Gioia Deve trionfare ed il DOLORE sarà alla fine sconfitto e l’Amore Universale dovrà trionfare.

Intanto la Morte ti tocca , ti sfiora da vicino e crolli sotto il peso della tua ignoranza…

Dolore , fuggire il dolore…

Anestetizzare il dolore , cancellare tutto , combatterlo , inventarsi una GIOIA a portata di mano infinita ed universale.  Non se ne è esce più !

Aiuto !!!! ci vuole un altro punto di vista !!!

Mi sto cristallizzando.

La vita scorre fuori da me.

Le braccia perdono forza ed i movimenti diventano rugginosi.

Le articolazioni sono dolorose e con sforzo e fatica mi permettono movimenti ormai inutili.

La voglia di fare si è spenta

Ho sceso, dandoti il braccio - di  Eugenio Montale

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.

Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr'occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.