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Post n°130 pubblicato il 30 Gennaio 2008 da VegaLyrae
Lepidotteri...
Sono come una falena accecata che sbatte e risbatte in un moto compulsivo e incessante contro la stessa illusoria fonte luminosa. E la febbre mi abbaglia e proietta nel mio cervello immagini deliranti che a tratti descrivono la mia vita con ancor più lucida e folle razionalità. E a tratti mi obnubila la mente e dilata quei due fantasmi con cui convivo come fossero enormi mostri neri su uno schermo cinematografico. Devo solo aspettare che faccia chiaro affinché le ombre giganti si sgonfino e ritornino alle loro ridicole dimensioni. Ma nel frattempo non ho nulla da offrire. Né da dire. |
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Comunque terrò conto del tuo consiglio, il problema è che l'accomodanza potrebbe tardare ad arrivare, visti i presupposti e oggi come oggi è difficile rimanere tanto tempo semza telefono, quindi mi sa che i miei interlocutori dovranno subirsi i miei grugniti contrariati, loro malgrado.
In quanto alle ombre, ahimè sono fantasmi; io vorrei tanto sgonfiarli, ma proprio quando credo di esserci riuscita, loro ricompaiono a tradimento, e più terrificanti di prima. In questo devo ancora crescere: avrei bisogno di qualcuno che mi prendesse per mano e mi accompagnasse, facendomi vedere che non ho motivo di avere paura. Sob! :-S
Per quanto riguarda i miei fantasmi.. mai sentito parlare di autoconvincimento? Se davvero in cuor mio li ritenessi così inconsistenti il problema nemmeno si porrebbe; invece temo che se vado avanti così mi annienteranno. Io, falena accecata, proietto forse un'ombra più grande di quel che è, ma ancora non ho trovato il coraggio di affrontare quei mostri come dovrei.