La Porta dei Sogni

In viaggio, sempre con la valigia in mano, verso ciò che più non ci aspettiamo...

 

 

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Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perchè insieme è gioia…

Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.

Pablo Neruda

 

 

Devo paragonarti a un giorno d'estate?

Tu sei più amabile e moderato:

venti impetuosi scuotono gli incantevoli boccioli di maggio

e il corso dell'estate ha durata troppo breve;

talvolta l'occhio del cielo splende troppo intensamente,

e spesso il suo volto aureo viene oscurato;

e ogni bellezza dalla bellezza talora declina,

sciupata dal caso o dal mutevole corso della natura.

Ma la tua eterna estate non dovrà appassire,

né perdere la bellezza che ti appartiene;

né la morte dovrà vantarsi del tuo vagare nella sua ombra,

poiché crescerai, col passare del tempo, in versi eterni.

Finché ci saranno un respiro e occhi per vedere,

questi versi vivranno e ti manterranno in vita.

W. Shakespeare

 

 

La vita secondo A.

Post n°118 pubblicato il 24 Ottobre 2013 da aLucreziaBorgia
Foto di aLucreziaBorgia

A. è una persona normale, con una vita normale. Sua madre giudicherebbe la sua vita "l'apogeo di desideri nascosti e infine ottenuti". Agli occhi del mondo appare come una persona perbene, a modo, concreta e decisa. Sa quello che vuole e sa come ottenerlo. Niente di più e niente di meno. A volte serve da esempio ad altri: cosa avere e cosa no; a cosa ambire e a cosa rinunciare; cosa amare e cosa odiare. E' un calco umano delle leggi del mondo, un automa creato appositamente per protendere al meglio, per creare quella linea di demarcazione che separa il giusto dall'ingiusto, il meglio dal mediocre. A. non è altro che un bel copione scritto appositamente per delineare i contorni di un corpo vuoto, senza opportunità di scelta. Ogni battuta è minuziosamente calcolata al fine di rendere ogni situazione accessibile e ripetibile per le future generazioni. Insomma, una persona perfetta per un mondo perfetto. Pochi riuscirebbero a scalfire questa teca di cristallo. Molti non ci proverebbero neanche. Sarebbe come rompere un equilibrio necessario, un buco dell'ozono insanabile. Chi potrebbe arrivare a ciò?  
Quindi A. non ha scelta. Non può ribellarsi alla perfezione, non può abbandonarsi al caos. Deve leggere le sue battute, cancellare gli spazi vuoti della sua mente con i giorni stanchi che scorrono lenti, stillicidio di emozioni.
A. tace, tace ancora: ma dentro è logoramento, è rabbia, è gelo.
A. sa che il suo grido è muto, ma sa anche che un semplice "no" potrebbe far crollare quella gabbia d'oro... Ma allora A., cosa aspetti?

 
 
 

Sulla scia di un desiderio

Post n°117 pubblicato il 22 Ottobre 2013 da aLucreziaBorgia
Foto di aLucreziaBorgia

Fa così male aspirare all'impossibile, all'irraggiungibile, all'intoccabile. Fa sentire così piccoli, e deboli, incapaci non delle più scontate grandi imprese, ma delle piccole battaglie quotidiane. Eppure dentro si sente quella forza incontrastabile che non teme confronti, ostacoli; è una forza incontrollabile che non aspetta altro che uscire come un drago assopito da un sortilegio. E' una forza senza identità: sana o malata che sia, scava dentro provocando dolore, e rabbia, e ancora dolore per ciò che non potrà mai sfiorare. L'attesa diventa preghiera; la preghiera diventa lamento; il lamento disperazione; la disperazione... silenzio...

Ma la forza non svanisce; medita il modo di uscire fuori allo scoperto, finalmente libera da ogni pregiudizio e da una morale sbagliata...

 
 
 

Fragile come la pietra, forte come un fiore

Post n°116 pubblicato il 20 Ottobre 2013 da aLucreziaBorgia
Foto di aLucreziaBorgia

Ogni uomo ha due facce, come la luna. In una distingui il suo carattere forte, la sua voglia di fare, la sua ambizione nel conquistare il mondo. Nell'altra intravedi a stento la sua timidezza, il suo essere bambino, la debolezza di sentirsi solo. Sono come due mostri che lottano ogni giorno contro le intemperie della vita; Scilla e Cariddi di un'anima tormentata che fugge ora da una, ora dall'altra sponda pur di rimanere a galla. E in questo altalenante affanno non ci resta che osservare impotenti il prevalere di una delle due facce, imprigionate in una eterna lotta e soggiogati dalle stesse emozioni. Da inerme spettatrice accolgo ogni singola sensazione come un'eterea danza che si alza in volo, assetata di stabilità e di sicurezza...


Ogni uomo ha due facce, come la luna. In una scopri la sua intraprendenza, il suo ardore, la sua passione. Nell’altra l’indecisione, lo sconforto, la paura. Due facce della stessa moneta che a giocarci, è sempre quell’uomo nero chiamato Destino…

 
 
 

... però...

Post n°115 pubblicato il 17 Ottobre 2013 da aLucreziaBorgia
Foto di aLucreziaBorgia

Cosa significa però? Minuscola parola che cambia il senso delle cose, che fa ritornare sui propri passi, che cancella in un colpo solo tesi e progetti e possibilità. E' l'antitesi per antonomasia, la "conditio sine qua non" che blocca ogni libero pensiero rinchiudendolo in una gabbia di se e di ma. Spada di Damocle sulla testa dell'uomo che pervade la mente di dubbi e perplessità su come le cose potrebbero andare davvero. E in questo senso di "psico-schiavitù" ci si arrende facilmente alla soluzione più ovvia, lasciando nel dimenticatoio invece opportunità migliori di quelle che vengono offerte per la paura di uscire fuori da una conclusione scontata ma sicura, per non rimanere esclusi da una cerchia che ha già dettato le leggi del tempo e della moralità. Una parola che può cambiare i destini di molti, ma che se vinta, può riscrivere un finale tutt'altro che banale per alcuni...

 
 
 

Altrove

Post n°114 pubblicato il 11 Ottobre 2013 da aLucreziaBorgia
Foto di aLucreziaBorgia

Oltre la memoria, oltre uno spazio che sembra sempre più limitato, esistono ancora sentimenti, perplessità, sensazioni cancellate o forse sepolti dalla sabbia di una vecchia clessidra dimenticata persino dal tempo, che spinge la mente a lottare contro una forza interiore che vuole farla soccombere. Scontro fratricida tra il volere e l'obliare, mi abbandono nel silenzio per trascurare ogni voce, ogni rumore, ogni canto. Attorno a me solo vento, terra, cielo, mare. Mi distacco dal mondo per errare in esso, per ritrovare la rabbia per viverlo e combatterlo. Nessuna meta per il mio lungo cammino, solo il desiderio di andare altrove, dove i confini perdono la propria identità...

 
 
 

Corpo senz'anima

Post n°113 pubblicato il 08 Ottobre 2013 da aLucreziaBorgia
Foto di aLucreziaBorgia

Forse è vero: la felicità non esiste. E' solo il guizzo di adrenalina che sale al cervello facendoti stare meglio per la frazione di un secondo, facendoti credere di essere al centro del mondo o al centro del tuo momento. E' il castello di carta che ti sei costruito, su fondamenta puramente illusorie. Non esistono principi nè principesse; mondi incantati o scene drammaticamente romantiche dove tuffare la propria fantasia. Chissà, probabilmente gli scettici hanno proprio ragione: la realtà è questa, non esiste il virtuale o il soprannaturale o la fantasia. Esiste solo questo mondo, con le fatiche di ogni giorno, i trofei da conquistare, i culi da leccare, gli occhi da far piangere e le mete da raggiungere. Siamo falsi attori di una commedia tragicomica scritta da un sadico che muove fili invisibili sulle nostre esistenze, imbrattandoci di fango ma senza mai sporcarsi le mani. Siamo povere anime disperse, o forse neanche anime: corpi vuoti che vagano senza meta. Io sono una tra questi, ma a differenza di altri, non abbasso mai lo sguardo e guardo la vita dritta negli occhi. Almeno se c'è da sporcarsi, lo si fa insieme...

 
 
 

La venditrice di sogni

Post n°112 pubblicato il 29 Settembre 2013 da aLucreziaBorgia
Foto di aLucreziaBorgia

Accusata e forse spacciata per una venditrice di sogni, mi sento in obbligo di dare voce a ciò che più mi tocca da vicino, lasciando perdere i facili e stupidi commenti che potranno scaturire dopo questo mio sfogo. La mia non è affatto una disperata giustificazione, un dare un senso a tutte le parole scritte qui dentro che possono "intaccare" l'orgoglio comune con (a detta di alcuni) banali sentimentalismi e ipocrite romantiche sensazioni. Al di là di quello che la gente può pensare di me, della mia anima (e so che esiste), del mio modo di pensare, io sono più di una sdolcinata fantasia, di un amore che prima o poi verrà o di un impensabile rapimento di anime. La mia storia è tessuta tra le fila di questi miei racconti, e che piaccia o meno alla gente che legge, è la mia storia e non la loro. Il blog è pubblico, è vero, ma non permetto a nessun parassita che succhia i sogni alla gente perchè non può averne di propri di giudicare selvaggiamente ciò che appartiene a me e a me solo. Venditrice di sogni? Perchè no... Magari qualcuno leggendomi ne sperimenterà di nuovi, o altri si accontententeranno solamente di ammettere che c'è chi ha la voglia di viverne uno...

 
 
 

Dall'alto del monte Olimpo

Post n°111 pubblicato il 26 Settembre 2013 da aLucreziaBorgia
Foto di aLucreziaBorgia

Nella ormai conosciutissima realtà virtuale, contornata di faccine splendenti e battute simili a nonsense, a volte capita di imbattersi in personaggi pittoreschi, omini e donnine che incoraggiati dal baluardo della saccenza e dall’ovvia meschinità di un nick tutt’altro che convincente, spacciano pensieri, giudizi e terrificanti verità su come va davvero il mondo o su come il singolo evento deve essere letto. Magistralmente attorniati da un’aura di un’artificiale interesse per ciò che la gente pensa sul serio, si “prodigano” a divulgare malsani messaggi di inquietudine e di irrazionale sapienza, sostentati da un atteggiamento distaccato che sfiora lo snob, inducendo i partecipanti di una semplice conversazione tipica da room, a interrogarsi sul perché di tanta ostinata ostentazione. Forti di un esemplare egocentrismo, si autoerigono templi sulle basi di inconsistenti illazioni e concezioni che sono ben lontani dalla reale situazione. Questi (semi)dei assomigliano piuttosto a dei clown mascherati, pagliacci senza l’arte dell’umorismo che si abbandonano a sciocchi commenti pur di rimanere al centro di una (finta) illusoria attenzione. Che dire a riguardo? La mia sembra una vera e propria invettiva, ma poiché ci è ancora concessa la libertà di parola, mi imbatterò in una simil-battaglia di Prometeo, sperando di non finire tra le catene di Zeus…

 
 
 

Prendimi l'anima

Post n°110 pubblicato il 25 Settembre 2013 da aLucreziaBorgia
Foto di aLucreziaBorgia

Amami, con la rabbia che ti appartiene e ti rende forte. Strappami al sonno dell'oblio che offusca le nostre menti rendendole incapaci di oltrepassare i limiti della nostra stessa pelle. Rendimi partecipe del tuo spazio vitale, disperdi la mia essenza lungo i proflili dei tuoi sogni. Fammi percorrere i tuoi silenzi, attraversando i mari in tempesta dei tuoi numerevoli stati d'animo; disperdimi in un tuo abbraccio lungo una vita intera. Sono inerme davanti al tuo orgoglio, visibilmente ferita dal tuo rapace egoismo. Ma sono di nuovo qui, nuda al tuo cospetto, spoglia dei tanti se e infiniti ma. D'ora in poi le mie vesti apparterranno a te, saranno i tuoi occhi a cingere i miei fianchi. Non avrò difese, ma anche tu mi apparterrai come scrigno prezioso pieno di gemme. Ma ora tienimi, stringimi forte, fino a scambiare le nostre stesse anime. E poi, nel cuore della notte, rapisci la mia e portala via con te...

 
 
 

Un'estate fa...

Post n°109 pubblicato il 23 Settembre 2013 da aLucreziaBorgia
Foto di aLucreziaBorgia

Autunno. Il paesaggio intorno a noi sta già cambiando. Il pittore ha  cambiato i colori della sua tavolozza per intingere ancora una volta il suo pennello e dar vita ad un quadro ormai vecchio di un anno. L'aria si fa fresca, e noi ci stringiamo infreddoliti a giacche leggere non troppo avanti con la stagione per non sembrare affrettati. Le nostre valigie sono ormai ben riposte, con ancora il cartellino attaccato come fazzoletto legato al dito per non dimenticare i momenti spensierati che abbiamo passato nell'estate appena passata. Malinconici riprendiamo la nostra vita di sempre, stanchi ancor prima di cominciare. I vecchi volti sono ancora davanti a noi, sagome ingrigite dall'età e dalle delusioni. Anche le finestre dei nostri uffici sembrano incolori, macchiate forse da antiche gocce di pioggia caduta in nostra assenza. I sospiri vengono spontenei, memori di risate e serate dedicate a contare le stelle. Davanti adesso c'è solo un foglio, una penna e l'obbligo di scrivere qualcosa per tornare a casa con la consapevolezza di aver fatto qualcosa, ma non abbastanza. Non ci resta che cominciare, ma prima, l'ultima evasione: ritroviamo felici il nostro amuleto, una conchiglia tra le scartoffie dell'ufficio. La portiamo all'orecchio, ascoltiamo in silenzio, chiudiamo gli occhi: il mare davanti a noi. Poi, disillusi, la riponiamo adagio sulla nostra scrivania...

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: aLucreziaBorgia
Data di creazione: 16/04/2012
 

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il 04/12/2013 alle 12:26
 
 
 

 

E ti vengo a cercare

E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.
Questo sentimento popolare
nasce da meccaniche divine
un rapimento mistico e sensuale
mi imprigiona a te.
Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sé.
E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
perché in te vedo le mie radici.
Questo secolo oramai alla fine
saturo di parassiti senza dignità
mi spinge solo ad essere migliore
con più volontà.
Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
essere un'immagine divina
di questa realtà.
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza.

 

 

Orfeo

Sei venuto a convincermi
o a biasimarmi per ciò che non ho ancora imparato
Sei venuto a riprendermi
Orfeo malato dai forza e coraggio al tuo canto eccelso

Portami con te non voltarti
conducimi alla luce del giorno
Portami con te non lasciarmi
Io sono bendata ma sento già il calore

È il momento di svegliarmi
é tempo di rinascere
Sento addosso le tue mani
ed è un caldo richiamo perché
ho bisogno di svegliarmi
di prendermi cura di te
Ritorno alla vita….
Sei venuto a difendermi
a liberarmi imponendo oltremodo la tua ostinazione
Sei venuto a riprendermi
eroe distratto da voci che inducono in tentazione

Portami con te non ascoltarle
conducimi alla luce del giorno Portami con te non lasciarmi
Il varco è vicino ed io sento già il tepore

È il momento di svegliarmi
é tempo di rinascere
Sento addosso le tue mani
ed è un caldo richiamo perché
ho bisogno di svegliarmi
è il momento di svegliarmi
Ritorno alla vita….
Ritorno alla vita….
Ritorno alla vita….
Ritorno alla vita….

 

 
 

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