Creato da orsiniquattro il 11/07/2007
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« Un deprecabile cedimento

Desaparecidos

Post n°8 pubblicato il 29 Agosto 2007 da orsiniquattro
 

Oggi, 30 agosto, è la giornata mondiale indetta dall'Onu per ricordare i desaparecidos di tutto il mondo; gli scomparsi di tutto il mondo.

Ma forse dovrebbe essere vista come la giornata mondiale per ricordare a tutti noi che c'è gente nel mondo che piange i propri cari senza avere una tomba su cui posarsi, e senza sapere se mai tornerà. Gente scomparsa e della quale non si ha più notizia, e non si trova nemmeno un corpo putrefatto.

Però è anche la giornata che ricorda a tutti noi che nella storia del mondo ci sono governi che hanno fatto sparire cittadini innocenti, perché magari "colpevoli" di non condividere le azioni dello stesso governo, o perché di religione differente, o perché di colore di pelle differente, o perché poveri e indifesi. Si, nella storia del mondo i desaparecidos sono opera dei governi. Vengono infatti subito alla mente gli scomparsi sudamericani degli anni 60 e 70, o quelli kosovari degli anni 90.

Ma quella di oggi è anche la giornata per ricordare gli scomparsi moderni, quelli di tutti i giorni, e che passano nei telegiornali tra la nuova fiamma del calciatore e il piatto da cucinare per le grandi occasioni. I desaparecidos della periferia di Rio de Janeiro, gente povera e indifesa vittima dei criminali, delle ronde autoformatesi, e del governo indifferente. I desaparecidos della Cecenia, gente che si oppone all'ombra russa e che vengono, come dire, "fatti accomodare fuori dalla vita" per non disturbare. I desaparecidos delle carceri statunitensi in Iraq, Afghanistan, Cuba, che mancano all'appello.

Ma io vorrei che questa giornata fosse dedicata anche a tutti gli scomparsi della vita di tutti i giorni; dei bambini dei quali non si ha più notizia e che sembrano ingoiati dalla terra. Bambini vittime due volte: vittime dei loro aguzzini, e vittime di un sistema investigativo incapace di far luce sui motivi della scomparsa, e ovviamente incapace di arrivare alla soluzione del caso. Sistema investigativo che deve affidarsi a una trasmissione importnate e decisiva come "Chi l'ha visto" perché non capace con i propri mezzi.

Il 30 agosto è anche la giornata per i piccoli desaparecidos nostrani: Angela Celentano, scomparsa il 10 agosto 1996 a soli 3 anni, e da 11 anni avvolta dalla nube dell'incertezza sul suo destino; Francesco e Salvatore Pappalardi, scomparsi il 5 giugno 2006 all'età di 13 e 11 anni; Denise Pipitone, scomparsa il 1 settembre 2004 all'età di 4 anni. E tutti gli altri dei quali non si hanno più notizie.

Però c'é una domanda che mi pongo, e alla quala non capisco come non si riesca a dare una risposta, e alla quale non capisco come non faccia riferimento nessuno del sistema investigativo: Angela Celentano, Francesco e Salvatore, Denise, vivevano tutti in comuni di piccole dimensioni, dove tutti conoscono tutti, dove uno "straniero" è facilmente identificabile, dove non c'é il disordine relazionale come nelle grandi città; sono piccoli comuni dove, se un bambino si aggira per le strade da solo o in compagnia di una persona non conosciuta, crea comunque l'interessamento da parte degli altri; eppure nessuno ha visto niente, nessuno sa che fine hanno fatto, nessuno si è accorto di niente. Allora questo che vuol dire? Vuol dire che Denise Pipitone è stata presa da un parente o da un conoscente; Ciccio e Salvatore si sono allontanati con qualcuno che conoscevano. Lo stesso Rocco Di Nallo, scomparso l'11 marzo 2007, viveva in un piccolo comune nella provincia di Roma, in una zono di pescatori, lui che aveva la passione della pesca: come è possibile che nessuno si è accorto di niente? Perché non è scomparso, o meglio non è un "desaparecidos" come comunemente si pensa, ma è uno che ha deciso di non farsi più trovare e qualche conoscente lo copre.

Però in tutto questo io mi chiedo come è possibile che il sistema investigativo italiano non sia in grado di trovare anche semplici indizi che facciano luce sulle scomparse delle persone; come è possibile che chi scompare, non viene trovato; come è possibile che non si trovi alcuna strada. Esisteranno forse gli alieni che ti risucchiano nel ventre di qualche astronave invisibile?

Fornisco dei link interessanti e utili:

"Chi l'ha visto", il sito della nota trasmissione televisiva, l'unica che fa concretamente qualcosa per ritrovare i desaparecidos nostrani, condotta dalla bravissima giornalista Federica Sciarelli;

sul sito Peace Reporter invece è riportato un bellissimo dossier che racconta di tutti i desaparecidos del mondo.

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