Un po' di noi...

Libri, articoli e altro di Andrea e Daniela

 

I LIBRI DI ANDREA

- 35 borghi imperdibili a due passi da Milano (2019)

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- 35 borghi montani imperdibili della Lombardia (2019)

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- Il patrimonio immateriale dell'Unesco (2019)

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- L'arte della botanica nei secoli (2018)

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- 35 borghi imperdibili della Lombardia (2018)

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- I grandi delitti italiani risolti o irrisolti (2013, nuova edizione aggiornata)

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- Bande criminali (2009, esaurito)

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- La sanguinosa storia dei serial killer (2003, esaurito)

 

I NOSTRI LIBRI

- Itinerari imperdibili - Laghi della Lombardia (2018)

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- Caro amico ti ho ucciso (2016)

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- Milano criminale (2015, II edizione)

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- I 100 delitti di Milano (2014)

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- I personaggi più malvagi della storia di Milano (2013)

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- Milano giallo e nera (2013)

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- Gli attentati e le stragi che hanno sconvolto l'Italia (2013)

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- Le famiglie più malvagie della storia (2011, II edizione)

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- 101 personaggi che hanno fatto grande Milano (2010)

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- Il grande libro dei misteri di Milano risolti e irrisolti (2006, III edizione)

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- Milano criminale (2005,  esaurito)

 

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I LIBRI DI DANIELA

- Josephine Baker Tra palcoscenico e spionaggio (2017)

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- La vita che non c'è ancora (2015)

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- Le grandi donne di Milano (2007, II edizione)

  

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- L'eterno ritorno, un pensiero tra "visione ed enigma" (2005)

 

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Messaggi di Maggio 2016

Via a legge di semplificazione, Galli: Lombardia sempre più semplice, concreta e trasparente

Post n°1924 pubblicato il 30 Maggio 2016 da accorsiferro
 
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«Sono soddisfatto di aver presentato un progetto di legge che introduce notevoli semplificazioni. Quello che ci proponiamo è di contribuire a realizzare una Lombardia semplice, concreta e trasparente e questa legge regionale, ne sono convinto, ne offre garanzia di attuazione»: è quanto ha affermato il capogruppo della Lista “Maroni Presidente”, Stefano Bruno Galli, relatore del provvedimento, nell’esporre al Consiglio regionale i contenuti del progetto di legge di semplificazione annuale, poi approvata dall’Aula.
«La Legge di Semplificazione annuale – ha ricordato Galli – è una legge che interviene in diversi ambiti normativi, anche molto delicati. C’è una profonda correlazione tra il concetto di semplificazione e quello di partecipazione. È una correlazione che passa attraverso la trasparenza dei procedimenti e la possibilità di accesso ai documenti. Solo se ogni cittadino è messo in condizione di conoscere il funzionamento delle istituzioni potrà partecipare, informarsi consapevolmente e autonomamente, valutare le politiche pubbliche. Ma affinché ogni cittadino possa essere in grado di farlo, è necessario che le strutture della macchina politica e amministrativa siano snelle, trasparenti e, appunto, semplici».
«Fra i punti della legge – conclude Galli -, nuove procedure per le fusioni dei Comuni, al fine di superare la doppia gestione delle procedure contabili (ante e post fusione); la domiciliazione bancaria della tassa automobilistica (bollo auto); più tempo (altri sei mesi dopo la scadenza già fissata al prossimo 31 agosto) a disposizione dei Comuni per il censimento dei terreni incolti e abbandonati, come richiesto da numerosi sindaci, in particolare dei Comuni montani; più ampio accesso ai bandi pubblici; una nuova disciplina dei centri massaggi, nel rispetto di tutte le norme igienico sanitarie e di sicurezza sul lavoro».

 
 
 

Vigilanza ittico-venatoria a Como e Varese, sì a mozione per mantenere gli organici

Post n°1923 pubblicato il 26 Maggio 2016 da accorsiferro
 
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Daniela Maroni: garantire professionalità e unità operative

Approvata dal Consiglio regionale la mozione per tutelare e sostenere i lavoratori della Provincia, sedi di Como e di Varese, impegnati nelle funzioni di vigilanza su caccia e pesca.
«Dobbiamo garantire prima di tutto la professionalità degli agenti al fine di permettere loro di continuare a svolgere questa attività – commenta il Consigliere Segretario Daniela Maroni –. Il rischio è quello di perdere unità operative che, nel corso degli anni, hanno seguito un percorso ideale accrescendo le proprie competenze, indispensabili per mettere in sicurezza il territorio. Con questo provvedimento – spiega – abbiamo chiesto alla Giunta di discutere con le parti interessate in ambito provinciale il problema, al fine di fare chiarezza sulle diverse situazioni fino alla definizione dei ruoli delle figure in sovrannumero presenti negli organici locali. In questa seduta il nostro interesse si è focalizzato sulle attività ittico venatorie».

 
 
 

Docenti abilitati escluse da graduatorie, Toia: porre fine a ingiustizia causata da errori delle istituzioni

Post n°1922 pubblicato il 23 Maggio 2016 da accorsiferro
 
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«Si tratta di porre fine a un’ingiustizia che perdura ormai da 15 anni. Un’ingiustizia che colpisce e penalizza tutti quei cittadini e quei lavoratori che ambiscono ad esercitare legittimamente la propria professione, ma che sono impossibilitati a farlo a causa di decisioni e inadempienze dello Stato»: è quanto ha sostenuto la consigliere regionale Carolina Toia (Gruppo Maroni Presidente) nell’annunciare il voto favorevole del suo Gruppo alla proposta di risoluzione per l’inserimento nelle Graduatorie ad Esaurimento (GaE) dei docenti abilitati all’insegnamento con diploma magistrale e diploma di liceo socio-psico-pedagogico ante 2002.
«I ricorsi degli insegnanti lombardi sono numerosissimi – ha ricordato Carolina Toia –. I diplomati magistrali ante 2002 si trovano inspiegabilmente esclusi dalla possibilità di accedere alle Graduatorie ad Esaurimento che è effettivamente un loro diritto, sancito dalle sentenze a favore di alcuni ricorrenti e dalle pronunce del Consiglio di Stato, di cui purtroppo il Ministero sembra non curarsi. In particolare dobbiamo menzionare la sentenza con cui pochi giorni fa, il 27 aprile, il Consiglio di Stato in adunanza plenaria si è espresso favorevolmente per l’ingresso in GaE dei diplomati magistrali ante 2002».
«È compito anche delle Istituzioni regionali monitorare gli adempimenti del Ministero, che non dovrebbe più avere alcuna esitazione nel procedere all’inserimento – ha rimarcato la consigliere della Lista Maroni –. C’è in gioco non solo la giustizia per tanti lavoratori lombardi, ma anche la sussistenza delle loro famiglie e soprattutto un patrimonio di competenze che non avrebbe senso disperdere a causa di cavilli e sbagli delle Istituzioni».

 
 
 

Asilo nido sfrattato a Milano, Toia: giudice ha accolto istanze condomini, auspico rapida soluzione

Post n°1921 pubblicato il 19 Maggio 2016 da accorsiferro
 
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«L’intervento di Regione Lombardia in questa vicenda può essere solo di sensibilizzazione perché si arrivi ad una rapida soluzione che eviti a cento famiglie di cercarsi un altro asilo a quasi tre mesi dalla fine dell’anno scolastico e che assicuri ai bambini che lo frequentano il termine del percorso educativo intrapreso quest’anno»: con queste parole è intervenuta in Aula Carolina Toia, consigliere regionale del Gruppo “Maroni presidente”, nel corso del dibattito sulla mozione inerente lo sfratto dell’asilo nido e della scuola materna “La locomotiva di Momo” da uno stabile in via Anfossi a Milano.
«La mozione – ha detto Toia – tratta una questione per la quale Regione Lombardia non è direttamente coinvolta in quanto rientra a pieno titolo nella disciplina del regolamento condominiale. Infatti, una clausola che vieti la destinazione di unità immobiliari ubicate in condominio ad asilo nido può essere contenuta solamente in un regolamento condominiale di natura contrattuale. Pertanto, chi esercita l’attività di asilo nido laddove il regolamento condominiale lo vieta, può essere condannato alla cessazione dell’attività. Qualora l'attività sia stata assentita dal Comune, come in questo caso, faccio presente che in questo contesto di carattere generale, si è pronunciato il Consiglio di Stato con la sentenza n. 2726 del 27 maggio 2014».
«In sintesi – ha spiegato la consigliere regionale della Lista Maroni – nella sentenza del giudice che ha deciso lo sfratto è previsto che qualora il regolamento condominiale non consenta l’attivazione di asili nido negli immobili condominiali e nell’autorizzazione rilasciata dal Comune sia riportata la clausola “fatti salvi i diritti di terzi”, l’efficacia del provvedimento autorizzatorio venga meno dopo l’accertamento da parte del giudice civile dell’incompatibilità di tale attività con il regolamento. Nel caso specifico, i condomini hanno citato in giudizio l’asilo e al termine del primo grado il giudice ha dato loro ragione disponendo, in attesa dell’appello, che la struttura sia chiusa».

 
 
 

Latte, Fossati: comparto in grave crisi, per salvarlo occorre identificare in modo inequivocabile i nostri prodotti tipici

Post n°1920 pubblicato il 17 Maggio 2016 da accorsiferro
 
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«L’unico modo di valorizzare i nostri prodotti tipici, non solo lattiero caseari, ma di tutto l’agroalimentare, e di sottrarli a una concorrenza profondamente sleale, è quello di identificarli in modo chiaro e inequivocabile affinché il consumatore possa scegliere senza possibilità di errore»: è quanto ha auspicato il consigliere regionale Lino Fossati (Gruppo Maroni Presidente) annunciando il voto favorevole del suo Gruppo alla mozione “Grave stato di crisi del comparto lattiero caseario”, approvata all’unanimità dal Consiglio.
«Il comparto caseario – ho sottolineato Fossati – sta subendo negli ultimi anni una evoluzione dettata dalla concorrenza di Paesi che hanno costi di produzione inferiori e da altri fattori ben spiegati dal presentatore della mozione (Claudio Pedrazzini, ndr) e dal consigliere Sala. Regione Lombardia ha iniziato un percorso valido e meritevole varando un piano strategico, con contenuti e obiettivi ben precisi, definito “Operazione salva stalle”. È stato finalmente imboccato un percorso che porterà il settore a far conoscere meglio il proprio prodotto». «Riallacciandoci a quanto risposto dall’assessore Fava al question time sulla contraffazione alimentare – ha aggiunto Lino Fossati –, riteniamo che l’antidemocratico trattato TTIP vada in direzione errata e pertanto vediamo con favore la dichiarazione, del 2 maggio scorso, del Segretario di Stato francese per il Commercio Estero che ritiene e spera che il trattato si arenerà viste le posizioni distanti tenute da Usa e Francia».

 
 
 

Collegamento Tangenziale Est-Ospedale San Raffaele, Saggese: invitare Comuni limitrofi a tavolo territoriale

Post n°1919 pubblicato il 16 Maggio 2016 da accorsiferro
 
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«Mi chiedo perché l’amministrazione comunale di Segrate non si sia già attivata con Città Metropolitana e Milano Serravalle al fine di aprire un tavolo con specifica competenza territoriale nel quale coinvolgere anche i Comuni limitrofi e l’amministrazione dell’Ospedale San Raffaele, quest’ultima in considerazione della sua disponibilità a intervenire con proprie risorse»: è l’osservazione che muove Antonio Saggese (nella foto), consigliere regionale del Gruppo Maroni Presidente, in merito alla mozione presentata dall’opposizione per l’apertura di un tavolo territoriale sulla realizzazione di un collegamento diretto tra la Tangenziale Est Milano, lo svincolo di Cascina Gobba e l’Ospedale San Raffaele.
«Nell’ambito del progetto già approvato dal ministero e di competenza di Milano Serravalle, Regione Lombardia è sempre stata parte attiva seguendo l’iter procedurale. Non ha senso – lamenta il consigliere della Lista Maroni – che il tavolo territoriale chiesto dalle opposizioni non coinvolga anche i Comuni vicini. Se l’amministrazione di Segrate, rappresentata da un ex consigliere regionale dello stesso Gruppo che ha presentato la mozione, avesse organizzato un incontro fra tutti i sindaci dei Comuni interessati, avrebbe potuto già avere risposte sul collegamento in questione. Sono soddisfatto che la discussione in Aula sulla mozione, alla quale ho preso parte, abbia portato a modificare la mozione in questo senso. Ricordo poi che ho presentato un’altra mozione, in attesa di essere discussa in Consiglio regionale, per la copertura finanziaria della Galleria Fonica della Tangenziale Est nel territorio del comune di Cologno Monzese».
«Il nodo di Cascina Gobba – ricorda Saggese – è un importante interscambio tra la viabilità di scorrimento nord-sud, rappresentata dalla Tangenziale Est, con ingresso e uscita da Milano attraverso viale Palmanova e via Padova, e l’area ad est del capoluogo, attraverso la SP 11 “Padana superiore”. La sistemazione del nodo stradale di Cascina Gobba razionalizza la viabilità e migliora i collegamenti fra la Tangenziale Est, Milano, Cologno Monzese, Vimodrone, Segrate e l’Ospedale San Raffaele attraverso un intervento suddiviso in più fasi. Fra questi lavori infrastrutturali si prevede la riqualificazione dello svincolo di Cascina Gobba lungo la A51 (Tangenziale Est di Milano), interessando l’asse autostradale principale e la costruzione di nuove rampe, la riqualifica di alcune esistenti e la realizzazione di una nuova uscita in direzione nord in corrispondenza dell’Ospedale San Raffaele».

 
 
 

Latte, Sala: in 10 anni chiuse in Lombardia tremila stalle Sistema messo a rischio dal crollo del prezzo alla produzione

Post n°1918 pubblicato il 14 Maggio 2016 da accorsiferro
 
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«L’obiettivo della mozione è mettere al sicuro un sistema che produce il 40 per cento del latte italiano e che occupa almeno 15 mila persone, ma che viene messo a rischio dal crollo del prezzo del latte alla stalla»: è quanto ha sottolineato il consigliere regionale Alessandro Sala (Gruppo Maroni Presidente) nel suo intervento in Aula sulla mozione di maggioranza “Grave stato di crisi del comparto lattiero caseario”, approvata oggi dal Consiglio all’unanimità.
«La “questione latte” è molto delicata per la nostra Regione – ha rimarcato Sala –. Negli allevamenti la situazione è precipitata a un anno esatto dalla fine delle quote, coincisa con la scadenza dei contratti che ha scatenato una nuova guerra del latte. Accade infatti che anche il latte 100% lombardo, proveniente da allevamenti che garantiscono un prodotto di alta qualità, sia messo sotto scacco dalla crisi economica, la cui coda sta sfiancando tanti nostri allevatori, non più coperti da contratti per il ritiro del latte dopo il forfait delle industrie».
Secondo le cifre fornite dallo stesso Sala, «in Lombardia sono oltre 20 mila le realtà del settore zootecnico, di cui quasi 5 mila nel comparto del latte. In dieci anni, però, dalle Alpi al Po hanno chiuso quasi tremila stalle, con effetti irreversibili sull’economia, l’ambiente e l’occupazione». Fra le cause, ha spiegato il consigliere della Lista Maroni, «le inique offerte dell’industria seguite al venir meno degli accordi sul latte. All’inizio del regime delle quote latte, nel 1984, in Italia il latte veniva pagato in media agli allevatori 0,245 euro al litro, mentre i consumatori lo pagavano 0,40 euro al litro (780 lire), con un ricarico del 63 per cento dalla stalla alla tavola. Nel 2000 agli allevatori il latte veniva pagato 0,32 euro al litro mentre i consumatori lo pagavano un euro al litro, con un aumento del 213%. Oggi la forbice si è ulteriormente allargata e il prezzo del latte fresco si moltiplica più di quattro volte dalla stalla allo scaffale, con un ricarico del 355%: agli allevatori arrivano, infatti, in media 0,33 euro al litro mentre al consumo il costo medio per il latte di alta qualità è di 1,5 euro».
«Nella forbice tra produzione e consumi – ha concluso Alessandro Sala – ci sono margini da recuperare per garantire un prezzo giusto e onesto che tenga conto dei costi di produzione agli allevatori e per agevolare gli acquisti dei cittadini di un prodotto indispensabile».

 
 
 

Pmi, competitività e innovazione passano da Regione Lombardia: presentato "Manifattura 4.0"

Post n°1917 pubblicato il 12 Maggio 2016 da accorsiferro
 
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Il saper fare trova un suo contenitore: Manifattura 4.0, una legge che mette al centro del dialogo l’evoluzione dell’artigianato in Lombardia, quel saper fare che ha contribuito e contribuisce tuttora alla crescita del sistema economico degli undici capoluoghi. Un dato su tutti, l’evoluzione del mercato delle piccole e medie imprese che, secondo le statistiche pubblicate da Unioncamere (I trimestre 2016), ha iniziato l‘anno con il segno positivo che caratterizza circa metà dei comparti. I cinque settori in espansione sono guidati dalle industrie varie (+6,1%), seguite dalla gomma-plastica (+5,9%), alimentare (+2,4%) e meccanica (+1,0%). In leggera crescita la carta-stampa (+0,5%). In contrazione il comparto moda (abbigliamento: -3,9%; tessile: -2,5%; pelli e calzature: -2,1%), a cui si aggiungono siderurgia (-2,2%), minerali non metalliferi (-1,5%) e legno-mobilio (-0,4%). 
I dati incoraggianti sottolineano la vivacità del mercato delle PMI di cui è florido il sistema lombardo. Da qui la volontà di approvare una legge che riconoscesse e facesse emergere il fenomeno evolutivo dell’artigianato nella regione e che ora intende fornire alle imprese strumenti innovativi per incrementarne la capacità competitiva, favorendo un rapporto virtuoso tra “saper fare” tradizionale e propensione all’innovazione.
«Valorizzare e sostenere le micro imprese che investono in innovazione tecnologica è una prerogativa per Regione Lombardia che ha destinato risorse per facilitare la costituzione delle PMI - commenta il Consigliere Segretario della Regione Daniela Maroni –. Sono convinta che l’Istituzione non si debba sostituire all’imprenditore nel fare business, ma deve compiere un percorso di affiancamento assicurando sostegno e offrendo margini di movimento in grado di permettere la crescita e lo sviluppo dei singoli progetti. Proprio sulla scorta di ciò, in ambito di innovazione, abbiamo messo a segno un intervento che vede nuovi bandi. I fondi “sul piatto”, in questa prima fase, sono 580 milioni con la possibilità di un incremento negli anni a venire; già confermati i 900 milioni di euro nei prossimi sei mesi. A ciò si sommano altri benefit come l’abbattimento delle imposte per 5 anni e una serie di agevolazioni fiscali e immobiliari. I fondi, disponibili per 7 anni, faranno capo agli stanziamenti per “l’asse 1”, relativo a ricerca e innovazione, e all’“asse 2” relativo alla competitività delle imprese».
Fra le voci di bilancio per cui si potrà chiedere sostegno, la progettazione e l'acquisto di tecnologie innovative, l'acquisizione di spazi, aree, laboratori per la manifattura diffusa; in parallelo ci sarà l'avvio di un nuovo programma Start up con una dotazione iniziale di 30 milioni di euro e l'attivazione di iniziative di finanziamento diffuso (crowdfunding), favorendo anche gli investimenti privati (equity, venture capital, business angels) su imprese innovative.
“Manifattura 4.0” sarà presentata oggi durante l’incontro a Villa Erba di Cernobbio (Co) nell’ambito di Now, il futuro sostenibile, evento che vede coinvolte oltre 130 associazioni e oltre 40 appuntamenti fra meeting e convegni.
«Iniziative come queste rientrano in un percorso che intende facilitare e mantenere il ruolo da leader e di eccellenza di un sistema, quello imprenditoriale, che si è guadagnato, in base alle indicazioni del “Financial Times”, il titolo di una delle prime tre regioni più attrattive in Europa - conclude Daniela Maroni –. Parlare però di manifattura 4.0 ci riporta a un altro fattore moderno, la sharing economy: un concetto che Regione Lombardia vuole fortemente, per superare le difficoltà individuali e sostenere il cosiddetto servizio collaborativo. Vogliamo un superamento delle delimitazioni spostando il focus sulla qualità del prodotto finale. Le imprese per noi devono essere le protagoniste e gli interlocutori privilegiati della pubblica amministrazione, che deve ascoltare e supportare un sistema sempre più globale. Il lavoro artigiano è e deve essere una componente essenziale del tessuto sociale e produttivo. Attraverso l’innovazione si crea attrattività e attraverso l’attrattività il business è fatto. Efficienza, efficacia, ma anche innovazione, formazione e ricerca: solo così la Lombardia potrà godere dei privilegi che già ora la investono a pieno titolo».

 
 
 

Amministrazione di sostegno per persone fragili, aumentano le domande

Post n°1916 pubblicato il 10 Maggio 2016 da accorsiferro
 
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Meno interdizioni e inabilitazioni, ora la tutela dei soggetti deboli passa dall’Amministrazione di sostegno. Si tratta di una tutela giuridica di quanti si trovano in condizioni di particolare difficoltà e ridotta capacità di autonomia, come anziani non del tutto autosufficienti, invalidi non in grado di compiere alcuni atti, malati psichiatrici con un buon grado di autonomia. L’Amministrazione di sostegno è stata illustrata oggi in Tribunale a Como nel convegno “Tutela della persona e amministrazione di sostegno tra diritto e prassi”, organizzato dal Tribunale ordinario di Como e dall'Università degli Studi dell'Insubria. Relatori Anna Introini, presidente del Tribunale di Como, Paola Corbetta, giudice tutelare del Tribunale di Milano, Elisabetta De Benedetto, giudice tutelare del Tribunale di Como, Giovanni Casartelli, dottore commercialista e amministratore di sostegno; coordinatore Giorgio Maria Zamperetti, avvocato e Ordinario dell'Università dell'Insubria.
In soli tre mesi, in tribunale a Como sono stati depositati 226 ricorsi, più di due al giorno: riguardano nella gran parte dei casi gli over 75 anni (40%) seguiti dai 45/64enni (23%), 65/74 e 25/44enni (15%), per chiudere con gli appena maggiorenni fino a 24 anni, con un’incidenza del 7%. Le aree di fragilità coinvolgono soprattutto persone che vivono in una struttura residenziale (48%), seguite da chi vive in famiglia (36%) o da solo nel proprio domicilio (15%).
«Quante volte, pur nella tanto decantata società moderna, apparentemente versatile e disponibile ad accettare e ad adattarsi a ogni tipo di situazione, anche imprevista, si sente ancora dire “tanto una cosa così a me o alla mia famiglia non può capitare”; e poi, quando capita, chiedersi: “E ora che facciamo?” – commenta il Consigliere Segretario di Regione Lombardia Daniela Maroni -. Quante volte, poi, ci si arroga il diritto di scegliere di adottare misure di sostegno che, pur essendo indispensabili, magari subiscono tentativi di strumentalizzazione per i motivi più vari, uno fra i quali, molto significativo, è stato citato proprio nella presentazione di questa giornata, ossia l’insofferenza verso il rallentamento della successione dei patrimoni tra le generazioni. A rimetterci sono sempre le persone più fragili, che spesso vengono annullate come esseri umani e trasformate in fonti di sostentamento e merci di scambio».
«Non dobbiamo mai dimenticare – riprende Daniela Maroni – che, in tutti questi casi, si parla di persone: uomini, donne, adulti, ragazzi, minori che, il più delle volte, hanno bisogno di un sostegno, che sia temporaneo o permanente, per venire incontro alle loro esigenze di vita quotidiane e che hanno la necessità di sentirsi dire, in maniera effettiva, che non sono soli, che possono avvalersi di un vero aiuto per affrontare problemi concreti. Il mio impegno, non solo politico, ma anche nella mia vita di tutti i giorni, da mamma e figlia, mi ha sempre portato ad essere molto attenta e sensibile a tutte queste situazioni di fragilità. Per tali motivi, ritengo sia indispensabile essere in grado di affrontare queste condizioni in modo virtuoso per la persona che necessita di essere difesa».
L’Amministrazione di sostegno si attiva attraverso ricorso al giudice tutelare, il quale, assunta ogni opportuna informazione e sentite le persone vicine al beneficiario, provvede con decreto a designare l’amministratore di sostegno. La scelta deve avvenire con esclusivo riguardo alla cura e agli interessi del beneficiario e può cadere su familiari (64,6%), professionisti (17,6%), Enti pubblici (10,5%), volontari (7,2%) e rappresentanti di associazioni o fondazioni (0,1%). Chiunque può designare, in anticipo, il proprio amministratore di sostegno in previsione della propria eventuale futura incapacità. Il decreto di nomina deve contenere la durata dell’incarico, che può essere anche a tempo indeterminato, l’oggetto, gli atti che il beneficiario può compiere solo con l’assistenza dell’amministratore di sostegno, i limiti, anche periodici, delle spese che l’amministratore di sostegno può sostenere con utilizzo delle somme di cui il beneficiario ha o può avere la disponibilità, la periodicità con cui l’amministratore di sostegno deve riferire al giudice l’attività svolta e le condizioni di vita personale e sociale del beneficiario.

 
 
 

Carceri, Fanetti: sì a fondi in sostegno delle persone sottoposte a provvedimenti dell'autorità giudiziaria

Post n°1915 pubblicato il 09 Maggio 2016 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

È stata approvata all’unanimità, durante l'ultima seuta del Consiglio regionale, la mozione presentata dal consigliere Fabio Fanetti (Gruppo Maroni Presidente) che impegna la Giunta a stanziare risorse adeguate per l’applicazione della legge regionale 14 febbraio 2005 n° 8 “Disposizioni per la tutela delle persone ristrette negli istituti penitenziari della regione Lombardia”.
«La Regione ha significative competenze in merito alla tutela delle persone ristrette e al loro reinserimento nella società – ha dichiarato Fanetti, primo firmatario della mozione –. Per dare continuità ai progetti in corso e avviare nuove iniziative, sono indispensabili le stesse, se non maggiori, risorse economiche messe a disposizione negli anni passati, ovvero circa 3 milioni di euro annui. Attraverso questi fondi, la Regione Lombardia garantisce la tutela della dignità di queste persone con l’obiettivo di recuperare le qualità individuali compromesse dal disadattamento sociale, di ridurre il rischio di recidiva, di sostenere il reinserimento sociale e di rafforzare i rapporti tra i detenuti e i famigliari».
Particolare importanza rivestono in tali attività il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria, il Centro per la Giustizia minorile, le Aziende Territoriali Sanitarie (Ats), gli Enti locali, il terzo settore e il volontariato. I fondi vanno anche a coprire i costi per le attività di formazione e aggiornamento rivolte agli operatori dell’Amministrazione penitenziaria, della giustizia minorile, dei servizi territoriali pubblici e privati, compresi il terzo settore e il volontariato, come previsto dalla legge 8 all’articolo “Formazione congiunta degli operatori”.
«Sono iniziative fondamentali, oltre che per garantire una vita decorosa alle persone ristrette negli istituti, per stemperare il rapporto di tensione che molte volte si crea tra detenuti e agenti della polizia penitenziaria e per diminuire il rischio di recidiva, che influisce parecchio sulle finanze dello Stato. Ritengo pertanto – conclude Fanetti – che i fondi che saranno stanziati non siano, come pensano alcuni, soldi sprecati, bensì rappresentino un investimento».

 
 
 

Accordo San Marino-Univela Campione del Garda, Galli: "Premiata realtà lombarda di eccellenza nella vela agonistica"

Post n°1914 pubblicato il 08 Maggio 2016 da accorsiferro
 
Foto di accorsiferro

«Si tratta di un momento molto importante, formalizzato in un atto concreto qual è l’accordo di collaborazione tra Univela Campione e Federazione Vela San Marino; un momento che, una volta di più, getta alla ribalta della grande vela agonistica la realtà di Campione del Garda, organizzata secondo una formula altamente innovativa che privilegia i rapporti di collaborazione internazionale con le principali squadre europee ed extraeuropee»: così Stefano Bruno Galli, capogruppo della Lista Maroni nel Consiglio regionale della Lombardia, saluta la visita ufficiale a Campione Univela (nella foto), a Campione del Garda (Bs), domani, sabato 30 aprile alle ore 11, del Presidente della Federazione Vela di San Marino e del Presidente del Comitato Olimpico Sanmarinese, per siglare un accordo che farà di Univela il Centro federale sammarinese per gli sport acquatici.
«Tutto ciò – spiega Galli – è possibile perché Campione è forse uno dei migliori campi di regata al mondo, che offre ineguagliabili garanzie dal punto di vista tecnico e agonistico. Il tutto accompagnato dalla struttura di Univela che, tra l’ospitalità e la ristorazione, facilita la concentrazione solo ed esclusivamente sull’attività agonistica in acqua, senza distrazioni, con il supporto della struttura a terra. L’evento di domani è particolarmente importante e significativo anche perché, dal 29 maggio al 3 giugno 2017, San Marino ospiterà la XVII edizione dei Giochi olimpici riservati ai piccoli Stati. E San Marino sceglie Univela come palestra privilegiata per gli sport acquatici: Univela dunque si conferma come una realtà lombarda di eccellenza per quanto riguarda la vela agonistica che merita grandi attenzioni».

 
 
 

Alunni del Tirinnanzi visitano Regione, Toia: "lezione" speciale per conoscere Enti e Istituzioni

Post n°1913 pubblicato il 05 Maggio 2016 da accorsiferro
 
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«Una lezione decisamente inconsueta, molto partecipata e utile per conoscere da vicino l’istituzione regionale, le sue competenze e il suo funzionamento»: Carolina Toia, consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente”, commenta così la visita avvenuta questa mattina a Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale lombardo, delle classi IV della scuola primaria di secondo grado dell’Istituto Tirinnanzi di Legnano (Mi).
«Come loro concittadina, ho voluto intervenire personalmente per dare il benvenuto a questi ragazzi e spiegare da chi sono composti e come lavorano il Consiglio e la Giunta della Regione – spiega Carolina Toia –. La visita di oggi è l’integrazione ideale delle lezioni sugli Enti e le Istituzioni pubbliche che i ragazzi stanno seguendo quest’anno a scuola, perché ha dato loro modo di conoscere “dal vivo” la più importante assemblea elettiva del Paese dopo quelle che compongono il Parlamento nazionale. Sono state tante e azzeccate le domande che i ragazzi hanno fatto sull’Ente regionale, alle quali ho risposto molto volentieri, con l’intenzione di formare al meglio gli elettori di domani».

 
 
 

"Play the Game", Toia: atlete esempio per tanti giovani, grazie a Castoro Sport e associazioni del territorio

Post n°1912 pubblicato il 03 Maggio 2016 da accorsiferro
 
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«Un gioioso fine settimana di sport e divertimento, che ha premiato l’impegno e la passione delle atlete partecipanti, oltre al lavoro delle loro società sportive e dei preparatori atletici»: così Carolina Toia, consigliere regionale del Gruppo “Maroni Presidente”, presente alla manifestazione per fare gli onori di casa, commenta “Play the game” (nella foto), che sabato 23 e domenica 24 aprile ha visto Legnano divenire la capitale italiana dell’atletica, ospitando il 12° trofeo “Sara Clerici” riservato ad atlete speciali. Per due giorni, 81 ragazze di 13 squadre provenienti da tutta Italia si sono sfidate nelle discipline di ginnastica ritmica, palla, nastro, clavette e corpo libero.
«Sono lieta di aver presenziato al palazzetto di via Milano a questo evento sportivo – riprende Toia –. Conosco bene e seguo da tempo le atlete della società legnanese Castoro Sport, che è uno dei vanti dell’associazionismo cittadino. Queste ragazze dimostrano come, attraverso la pratica sportiva, si possano superare le difficoltà e vincere i problemi che la vita riserva e sono un modello per tanti giovani svantaggiati e diversamente abili. Un ringraziamento speciale alla presidente della Castoro Sport, Carmen Galli, per l’attenzione che riserva quotidianamente ai suoi ragazzi e alle loro famiglie, e anche a tutte le associazioni del territorio che con dedizione e professionalità regalano momenti di gioia e soddisfazioni alle persone meno fortunate».

 
 
 
 
 

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Il Prof. Dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionato con la mutua**

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