Creato da arthri3 il 31/05/2012
Madoka ayukawa
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Milano, 31 mag. - (Adnkronos) - In occasione della quinta edizione del Triennale Design Museum TDM5, storia della grafica in Italia, la Triennale di Milano ospitera', da domani al 1 luglio, la mostra sull'arte e la grafica nella comunicazione Eni: un percorso espositivo che sottolinea sia l'attenzione data al lavoro degli artisti, sia la storia e la riconoscibilita' di un marchio, attraverso le diverse rivisitazioni nel corso del tempo. L'esposizione 'M15Y94 arts&apps' racconta come Eni, per parlare al grande pubblico fin dal 1953, si sia confrontata con il mondo dell'arte e delle arti applicate, prima fra tutte la grafica.
Lo spazio allestito e' l'impluvium della Triennale di Milano, interamente rivestito con il colore giallo, quello Eni, caratterizzato dal codice di stampa 'CO M15 Y94 KO' (che da' il nome alla mostra) che fa da sfondo a tutti i contenuti di comunicazione esposti.
L'ingresso alla mostra avviene attraverso uno specchio che sfuma verso il giallo, un modo da un lato per riflettere l'immagine del visitatore che entra nell'universo Eni e dall'altro per rispecchiare e duplicare un oggetto particolare: una Fiat Multipla interamente decorata da Folon, che riprende la storica campagna pubblicitaria sul metano, richiamando l'attenzione dei visitatori e dando una piccola anteprima audiovisiva del mondo della comunicazione Eni. L'auto, dai toni pastello, e' anche un salottino dove poter ammirare gli acquarelli trasformarsi in spot pubblicitari.
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BRUXELLES (Reuters) - L'Italia è minacciata da "gravi rischi" di contagio e la pressione dei mercati sui debiti sovrani europei, aumentando la spesa per interessi, può complicare il varo delle riforme strutturali generando reazioni negative nell'opinione pubblica.
Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti intervenendo a una video conferenza a Bruxelles.
"Si è ovviamente in una situazione difficile quando un Paese che dimostra uno sforzo massiccio e concentrato nel consolidamento dei conti pubblici e nelle riforme strutturali, uno sforzo che è, ovviamente, politicamente e socialmente costoso, vede la sua posizione minacciata da enormi possibilit di contagio", ha detto Monti spiegando che il rischio di contagio deriva più dalla "debolezza complessiva del sistema" europeo che dalla "debolezza specifica" dell'Italia.
"So che c'è una tesi per la quale, senza la pressione degli investitori attraverso più alti tassi interessi, i governi non trovano la determinazione per fare le riforme e il consolidamento strutturale. Beh, può anche essere il contrario", ha avvertito Monti.
"Dobbiamo essere consapevoli della sostenibilit della disciplina fiscale e del processo di riforma ... È ovvio che ci sar , prima o poi, una reazione contro la disciplina fiscale e strutturale", ha aggiunto il Capo del governo.
L'Italia ha varato nel 2011 tre manovre correttive da quasi 76 miliardi per garantire il pareggio di bilancio strutturale nel 2013, come promesso all'Unione europea e ai mercati finanziari. Due terzi delle misure di consolidamento si basano su aumenti di entrate.
Per evitare reazioni di rigetto, Monti chiede all'Europa di agire "al più presto" e sollecita la Germania a "riflettere rapidamente" sulle conseguenze di una politica anticrisi centrata unicamente sul rigore dei conti pubblici.
"La Germania dovrebbe riflettere rapidamente e profondamente su questo. Il loro miglior prodotto di esportazione, che è la cultura della stabilit , rischia di essere danneggiato a causa della mancanza di prontezza nel mettere a punto strumenti contro il contagio".
Oltre a definire "firewall" efficaci per sostenere gli Stati in difficolt , Monti chiede di sostenere la crescita sviluppando il mercato unico europeo (quindi più liberalizzazioni) e rilanciando gli investimenti pubblici.
"Il ruolo degli investimenti pubblici è ancora sottovalutato nella politica europea per la crescita. L'approccio non riconosce sufficientemente la natura della spesa che è demonizzata se fatta dal settore pubblico e non è invece sospetta se fatta dal settore privato", ha detto Monti.
Pur auspicando una politica europea più ambiziosa a favore della crescita, Monti sconsiglia mutamenti nel mandato della Banca centrale europea, che oggi ha come principale obiettivo il contenimento dell'inflazione.
"Non penso che la crescita debba essere inserita nel mandato della Bce. Il rischio sarebbe che i governi potrebbero trovarlo più comodo ed eviterebbero di portare avanti riforme strutturali", ha detto il Capo del governo italiano.
Sul sito www.reuters.com altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
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(ASCA) - Roma, 31 mag - Grande attenzione all'Euro e all'Ue,
nelle prime Considerazioni Finali di Ignazio Visco. Una crisi
di 'gravita' eccezionale', un anno di recessione con il pil
in calo dell'1,5% e una ripresa che potra' riaffiorare verso
la fine dell'anno con probabilita' tanto maggiore quanto piu'
saranno efficaci gli interventi strutturali volti a
migliorare l'utilizzo delle risorse pubbliche e private,
quanto piu' chiara e decisa sara' la coesione mostrata
dall'Unione europea. Una pressione fiscale troppoa alta, che
non si connette con la crescita economica, e che dovra'
essere ridimensionata con il taglio della spesa pubblica,
incidendo particolarmente con riforme strutturali,
dall'istruzione alla giustizia, alla sanita'. I costi della
crisi saranno sopportabili se 'ripartiti equamente', ma e'
importante che il governo comunichi e ribadisca ''con
nettezza il disegno complessivo e la posta in gioco''. Il
mondo e' cambiato e non concede rendite di posizione, e anche
la societa' italiana deve farci i conti.
Sul fronte finanziario, invece, le banche devono raffrorzare
il loro patrimonio, se la gestione non va bene sono necessari
cambi al vertice, ma le critiche alle banche di essere
disattente alle esigenze dell'economia 'non sono corrette'.
Sono questi solo alcuni dei punti piu' rilevanti della
Relazione di Visco, alla sua prima volta all'Assemblea
Bankitalia. Visco si e' soffermato anche sull'andamento degli
spread, il ruolo della Bce, e il rapporto tra paesi 'forti' e
'deboli' come la Germania e la Grecia.Tutti i paesi hanno
beneficiato dell'euro, ma adesso servono manifestazioni
'convergenti' della volonta' di preservare la moneta unica.
La Bce, inoltre, non puo' supplire a compiti che
spetterebbero alle istituzioni politiche nazionali e
comunitarie. Servono: ''processi decisionali che favoriscano
l'adozione di politiche lungimiranti, nell'interesse
generale; risorse pubbliche comuni per la stabilita'
finanziaria e per la crescita; regole davvero condivise e
azioni concordate e tempestive sul sistema finanziario e
sulle banche''. Inoltre, ''il contributo della Bce a
sostenere i mercati e la liquidita' resta essenziale;
l'uscita dall'attuale assetto e' oggi del tutto prematura''.
Un Fondo europeo per larisoluzione delel crisi bancarie
contribuirebbe a ridurre l'incertezza sui mercati. Serve un
cambio di passo.
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(AGI) Roma - Le Borse europee rimbalzano, con Milano e Madrid
a guidare il rialzo. Londra avanza dello 0,7%. A Milano il Ftse
Mib sale dello 0,71%%. Francoforte cresce dello 0,27% e Parigi
dello 0,54%. Madrid guadagna l'1% e Atene il 2,9%.
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(ASCA() - Roma, 31 mag - ''Ancora una volta il destino
dell'inflazione e' dipeso dall'andamento dei prezzi dei
carburanti. Finora hanno trainato i rialzi, ora rallentano la
corsa dei prezzi. Proprio per questo motivo insistere sulle
accise e' sbagliato e comporta conseguenze negative. Risulta
chiaro, inoltre, che la voce carburanti ha nascosto nei fatti
la frenata dei consumi. Il mercato interno continua a essere
in forte sofferenza, e con esso le imprese''. Questo il
commento di Confesercenti al dato sull'inflazione, a maggio
in lieve calo al 3,2%.
''Bisogna accelerare sulla crescita e per fare questo e'
fondamentale il richiamo del Governatore della Banca d'Italia
- prosegue Confesercenti -: tagliare le spese e considerare
l'aumento della pressione fiscale come temporaneo, per
avviare invece politiche di riduzione ed equita' fiscale che
restituiscano a imprese e famiglie le disponibilita'
economiche sottratte ora da un fisco davvero
insostenibile''.
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