Creato da arthri3 il 31/05/2012
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Visco: Grande attenzione a Euro e Ue nelle sue prime 'Considerazioni'
(ASCA) - Roma, 31 mag - Grande attenzione all'Euro e all'Ue,
nelle prime Considerazioni Finali di Ignazio Visco. Una crisi
di 'gravita' eccezionale', un anno di recessione con il pil
in calo dell'1,5% e una ripresa che potra' riaffiorare verso
la fine dell'anno con probabilita' tanto maggiore quanto piu'
saranno efficaci gli interventi strutturali volti a
migliorare l'utilizzo delle risorse pubbliche e private,
quanto piu' chiara e decisa sara' la coesione mostrata
dall'Unione europea. Una pressione fiscale troppoa alta, che
non si connette con la crescita economica, e che dovra'
essere ridimensionata con il taglio della spesa pubblica,
incidendo particolarmente con riforme strutturali,
dall'istruzione alla giustizia, alla sanita'. I costi della
crisi saranno sopportabili se 'ripartiti equamente', ma e'
importante che il governo comunichi e ribadisca ''con
nettezza il disegno complessivo e la posta in gioco''. Il
mondo e' cambiato e non concede rendite di posizione, e anche
la societa' italiana deve farci i conti.
Sul fronte finanziario, invece, le banche devono raffrorzare
il loro patrimonio, se la gestione non va bene sono necessari
cambi al vertice, ma le critiche alle banche di essere
disattente alle esigenze dell'economia 'non sono corrette'.
Sono questi solo alcuni dei punti piu' rilevanti della
Relazione di Visco, alla sua prima volta all'Assemblea
Bankitalia. Visco si e' soffermato anche sull'andamento degli
spread, il ruolo della Bce, e il rapporto tra paesi 'forti' e
'deboli' come la Germania e la Grecia.Tutti i paesi hanno
beneficiato dell'euro, ma adesso servono manifestazioni
'convergenti' della volonta' di preservare la moneta unica.
La Bce, inoltre, non puo' supplire a compiti che
spetterebbero alle istituzioni politiche nazionali e
comunitarie. Servono: ''processi decisionali che favoriscano
l'adozione di politiche lungimiranti, nell'interesse
generale; risorse pubbliche comuni per la stabilita'
finanziaria e per la crescita; regole davvero condivise e
azioni concordate e tempestive sul sistema finanziario e
sulle banche''. Inoltre, ''il contributo della Bce a
sostenere i mercati e la liquidita' resta essenziale;
l'uscita dall'attuale assetto e' oggi del tutto prematura''.
Un Fondo europeo per larisoluzione delel crisi bancarie
contribuirebbe a ridurre l'incertezza sui mercati. Serve un
cambio di passo.
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